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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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la mia batteria da "170"
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DOLOMITICO

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Inviato il: 23/10/2009,10:36

Lo puoi provare tranquillamente,non si rovina,il fatto è che la vedo dura,se la tensione è a 8.65 i 2 elementi in corto ci stanno tutti.
Se osi tanto cè sempre il metodo della saldatrice,ma è un tantino pericoloso se non stai molto attento.
Il prezzo del pulser è ottimo,alla Conrad in contrassegno costa una decina di € in piu.
Calcola che puoi trattare anche piu batterie in contemporanea,purche non superi la capacita totale di 300A tanto è il caricabatterie a tanerle sotto carica cosi che non si rovinino a vicenda con scariche incrociate.
Ti conviene andare da qualche meccanico e chiedere qualche batteria di trattori o veicoli che stanno molto fermi,che ho visto la percentuale di successo è molto piu alta.
La tua batteria la vedo morta,se le celle sono in corto non ci sperare troppo,vedrai nelle celle sane la densita risalire,mentre in quelle 2 rimanere ferme.pero il miracolo puo sempre succedere,lo vedi soprattutto dalla tensione,come scrivevo se supera i 10/11 volt se a buon punto.

 

valterroma
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Inviato il: 23/10/2009,14:29

Innanzitutto grazie Dolomitico.
Andiamo per ordine.
Magari ci fossero meccanici così altruisti qui a Roma!!!! Quelli che abbiamo ovviamente non hanno batterie da trattori e se comunque ci avviciniamo a qualche rivenditore (es autoricambi) e gli chiedo se posso prendere qualche batteria svengono come se gli avessi chiesto di darmi 500€ (mi è già successo e tra un pò succedeva un problema di Stato).
Per quanto riguarda la 170 come dicevi anche tu "tentar non nuoce" (anche se la vedo difficile) comunque posso sempre fare una "adeguata omologazione" al pulsar e nel frattempo capire come funziona.
Purtroppo non sono a conoscenza del cosiddetto metodo della saldatrice. In cosa consiste? Come dicevo sono qui anche per apprendere altre tecniche e aperto a qualsiasi prova.
Scusami tra l'altro le innumerevoli domande ma ho letto da diverse parti che si tende a estrapolare il piombo quando la batteria non è più buona. Per quali utilizzi?
Scusate la mia curiosità ma quando mi butto su un argomento mi piace sapere sempre più cose e..............altre domande sono già pronte!!! faccine/biggrin.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 23/10/2009,17:17

Ciao Valterroma,
non vorrei essere ripetitivo, per cui non avercela con me se in merito al recupero di piombo ti dirotto verso discussioni esistenti:










Questi sono solo alcuni esempi di quello che si può fare con il piombo di recupero dalle batterie morte, il limite è solo la nostra fantasia e manualità..... faccine/happy.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 23/10/2009,22:05

Ciao Valter.
La prova col megapulse puoi farla tranquillamente, anzi perseverare anche molti giorni di seguito, con un piccolo carica batterie in parallelo.
Il recupero del piombo serve per tentare di costruirsi degli accumulatori stazionari per conto proprio, sarebbe bello poter fare anche quelli per veicoli ma almeno allo "stato attuale dell'arte" faccine/laugh.gif non è (ancora) possibile.
Il metodo della saldatrice serve solo se le batterie sono integre ma completamente solfatate. Consiste nel collegare i morsetti di una saldatrice a corrente alternata (una di quelle vecchie, a trasformatore, non quelle elettroniche, mi raccomando!), poi accenderla per diversi secondi e far "friggere" un po' gli elementi. In questo modo si dà una sveglia al solfato cristallizzato, ma è un sistema un po' "draconiano", e se si esagera si finisce di sfasciarla.
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 24/10/2009,11:05

Quello della saldatrice dovrebbe anche bruciare/fondere eventuali ponti conduttori tra le piastre positive e negative, ma come ha sottolineato Ferro è un metodo brutale e può capitare di fare più danni di quelli che si risolvono visto come sono sottili le piastrine interne al giorno d'oggi!!!

Per dire, i separatori sono fogli sottilissimi, il ponte/corto che si fonde, per via del calore, potrebbe bucare tale separatore di materiale plastico e peggiorare il corto dopo pochi giorni....

 

valterroma
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Inviato il: 24/10/2009,11:16

ringrazio tutti per le risposte ed i suggerimenti che mi avete fornito e naturalmente per la pazienza che avete con me.
Per Keyosz ti ringrazio per i riferimenti che mi hai dato. Come dicevo nella mia precedente ho letto tutte le 20 pagine riguardo l'utilizzazione del megapulse: è stata una gran fatica e ti assicuro che per leggere tutto con tranquillità ci ho messo 3 intere mattinate. Proprio a tal motivo ho inviato una email a Ferrobattuto indicando eventuali suggerimenti (sperando siano ben accetti per un'eventuale miglioraramento del sito) per cercare di evitare che, come nel mio caso, possano ripetersi da altri utenti domande che potrebbero ritenersi ovvie ma con una risposta di non facile individuazione.
Prevedo che ci sarà molto da leggere e da capire per cui come si dice penso che mi rimboccherò le maniche faccine/wink.gif
Intanto auguro a tutti un buon fine settimana.

 

valterroma
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Inviato il: 9/11/2009,09:55

Ripartiamo da dove avevo lasciato.
Finalmente, la scorsa settimana, è arrivato il famigerato megapulse. Anche se so che solo un miracolo può "salvare" la mia 170 l'ho attaccato con in parallelo il caricabatteria (anche per provarlo). Per un giorno è stato in funzione visto che ai capi trovavo una tensione di 12.90. Ieri, domenica, sono andato a guardare come andavano le cose e il megapulse non era più in funzione (dopo 48 ore di funzionamento). Con il tester ho visto la tensione ai poli trovando 11.90 V. La corrente assorbita è circa 3 A. L'ho tenuto comunque attaccato tutta la notte e solo questa mattina, per sicurezza, l'ho staccato. Come devo interpretare questo calo di tensione? 4 dei 6 elementi friggono! Gli altri due sembrano ormai definitivamente defunti.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 9/11/2009,13:23

Intendi dire che 4 elementi sono carichi mentre gli altri due non danno segni di vita? Se così quei due sono in corto.... Mentre gli altri quattro sono stracarichi, dovrebbero trovarsi a 2,9V circa ciascuno. Questo lo potresti verificare con un tester e due bacchette metalliche, andando a fare il contatto direttamente sul ponticello delle piastre, che di solito si vede sotto al tappo aperto, sotto il livello del liquido. Passando da un foro all'altro si dovrebbero vederne due che non danno segni di vita, oppure appena fanno muovere l'ago del tester.
Oppure potresti fare una prova di cortocircuito.... Con un po' di cautela, però..... Togli tutti i tappi, prendi un grosso cavo con le pinze, tipo quelli per mettere in moto le macchine, oppure quello della saldatrice, colleghi una pinza su un polo, poi fai contatto con l'altro capo sull'altro polo per qualche secondo. 5 o 6 secondi, non di più. I quattro elementi buoni staranno tranquilli, gli altri due friggeranno da matti. Pulisci bene i poli con la spazzola d'acciaio o la carta vetrata prima della prova, come pure la pinza del cavo, in modo che non si producano scintille quando la colleghi. Lascia aperti i tappi qualche minuto prima di fare la prova, in modo che il gas se ne vada via. Tutto questo per prevenire scoppi e incidenti. E' una prova un po' brutale, da non ripetere assolutamente spesso, adatta più che altro per batterie da auto, e di capacità relativamente bassa, però di sicuro risultato. Assolutamente inadatta per batterie tubolari o stazionarie, soprattutto se di grande o grandissima capacità.
Facci sapere com'è andata.
Saluti.
Ferro

P.S.
Pazienza.... Il compendio delle prove e delle manutenzioni stà venendo fuori pian piano, compatibilmente col tempo a disposizione....
Ciao

 

valterroma
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Inviato il: 9/11/2009,13:49

Ciao Ferro,
farò la prova che mi hai suggerito e vediamo come va a finire!! Comunque ti confermo che i due elementi dovrebbero essere in corto (non friggono).
Come dicevo ormai mi sono messo a fare degli esperimenti sulla 170 e una nuova da 180 la sto comperando. A proposito di batterie ho trovato un sito nel quale i prezzi mi sembrano + bassi rispetto agli altri.
http://www.carbattery.it
Se ne sapete altri ancora migliori.......

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 9/11/2009,14:50

Io da quello che so se una batteria ha idea di riprendersi ti accorgi subito che l'elettrolita si smuove un po,o fa delle bollicine o cmq la densita aumenta,se invece l'intera cella rimane immobile o addirittura si scalda non ci vedo molto da fare,è in corto.
Il fatto che la tensione si abbassa è tipico delle batterie che hanno corti,in principio assorbono poco,poi il desolfatatore comincia a smuovere qualcosa e alla fine la tensione cala e l'assorbimento puo alzarsi,se per ipotesi daresti piu corrente le celle che presentano difetti tenderebbero a scaldarsi.
Pero è strano,non possono esserci 6 celle in corto,hai misurato la densita prima e dopo?

 

valterroma
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Inviato il: 9/11/2009,15:37

CITAZIONE (DOLOMITICO @ 9/11/2009, 14:50)
Io da quello che so se una batteria ha idea di riprendersi ti accorgi subito che l'elettrolita si smuove un po,o fa delle bollicine o cmq la densita aumenta,se invece l'intera cella rimane immobile o addirittura si scalda non ci vedo molto da fare,è in corto.
Il fatto che la tensione si abbassa è tipico delle batterie che hanno corti,in principio assorbono poco,poi il desolfatatore comincia a smuovere qualcosa e alla fine la tensione cala e l'assorbimento puo alzarsi,se per ipotesi daresti piu corrente le celle che presentano difetti tenderebbero a scaldarsi.
Pero è strano,non possono esserci 6 celle in corto,hai misurato la densita prima e dopo?

Ciao Dolomitico,
grazie per la risposta. Nella mia precedente ho, comunque, detto che solo 2 celle sono ferme (non friggono) mentre le altre 4 si, quindi è molto probabile che solo quelle 2 siano in corto. Mi hai confermato quello che sospettavo che è poi quello che sta accadendo ovvero che si è abbassata la tensione e contrariamente l'assorbimento della corrente si è innalzato addirittura a 3 A.
Penso che ormai debba fare il funerale alla batteria. Proprio per questo motivo ho pensato di fare degli esperimenti.
A proposito: se sentite che un balcone è saltato improvvisamente in aria a Roma sapete già chi è stato faccine/tongue.gif faccine/tongue.gif

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 9/11/2009,15:48

Puoi sempre valutare se recuperare le celle buone,se sono tutte in serie (vicine e collegate fra loro)ti ritroveresti sempre una batteria da 170A a 6 volt faccine/smile.gif
Alla fine sono sempre 6 elementi ben distinti,io per esempio ho trovato 2 batterie,una fiamm e una vipiemme,da 160A circa,la fiamm ha una cella gonfia,segno di ko totale,ma la vipiemme ho provato a pulsarla,e in effetti ha 4 celle che si smuovono e 2 in corto,pensavo pero di aprirla estrarre le celle in corto e sostituire i divisori.
I corti sono solo dei ponti che si formano fra le piastre,se la tua batteria è ormai da battaglia puoi sempre tentare questa via,è un po fuori dal modo di pensare contemporaneo,ma una volta facevano proprio cosi,le aprivano le aggiustavano e le richiudevano,se ci pensi con quello che costano,l'importante è che le celle positive non siano in poltiglia.
Qui trovi un libro del 1929 che ti spiega in inglese come si fa,ci sono molte foto al riguardo,per farti un'idea. ciao

 

valterroma
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Inviato il: 9/11/2009,15:50

CITAZIONE (DOLOMITICO @ 9/11/2009, 15:48)
Puoi sempre valutare se recuperare le celle buone,se sono tutte in serie (vicine e collegate fra loro)ti ritroveresti sempre una batteria da 170A a 6 volt faccine/smile.gif
Alla fine sono sempre 6 elementi ben distinti,io per esempio ho trovato 2 batterie,una fiamm e una vipiemme,da 160A circa,la fiamm ha una cella gonfia,segno di ko totale,ma la vipiemme ho provato a pulsarla,e in effetti ha 4 celle che si smuovono e 2 in corto,pensavo pero di aprirla estrarre le celle in corto e sostituire i divisori.
I corti sono solo dei ponti che si formano fra le piastre,se la tua batteria è ormai da battaglia puoi sempre tentare questa via,è un po fuori dal modo di pensare contemporaneo,ma una volta facevano proprio cosi,le aprivano le aggiustavano e le richiudevano,se ci pensi con quello che costano,l'importante è che le celle positive non siano in poltiglia.
Qui trovi un libro del 1929 che ti spiega in inglese come si fa,ci sono molte foto al riguardo,per farti un'idea. ciao

Grazie Dolomitico

 

valterroma
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Inviato il: 12/11/2009,10:08

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 9/11/2009, 13:23)
Oppure potresti fare una prova di cortocircuito.... Con un po' di cautela, però..... Togli tutti i tappi, prendi un grosso cavo con le pinze, tipo quelli per mettere in moto le macchine, oppure quello della saldatrice, colleghi una pinza su un polo, poi fai contatto con l'altro capo sull'altro polo per qualche secondo. 5 o 6 secondi, non di più. I quattro elementi buoni staranno tranquilli, gli altri due friggeranno da matti. Pulisci bene i poli con la spazzola d'acciaio o la carta vetrata prima della prova, come pure la pinza del cavo, in modo che non si producano scintille quando la colleghi. Lascia aperti i tappi qualche minuto prima di fare la prova, in modo che il gas se ne vada via. Tutto questo per prevenire scoppi e incidenti. E' una prova un po' brutale, da non ripetere assolutamente spesso, adatta più che altro per batterie da auto, e di capacità relativamente bassa, però di sicuro risultato. Assolutamente inadatta per batterie tubolari o stazionarie, soprattutto se di grande o grandissima capacità.

Carissimo Ferrobattuto,
rileggevo attentamente il tuo post e mi sono soffermato sulla seconda parte (quella riportata nella citazione). Facendo friggere i due elementi cosa dovrebbe accadere? Forse che si può togliere il corto (naturalmente è un'eventualità)? Già avevo sentito parlare di questa prova diversi anni fa da un tecnico qui al lavoro ma non ho mai chiesto cosa dovrebbe o potrebbe provocare.

 

Keyosz
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Inviato il: 12/11/2009,10:38

Tieni presente che quando una batteria da avviamento presenta corti nelle sue celle significa che ha fatto il suo tempo, potresti rimuovere alcuni corti in questo modo ma non aspettarti tanti mesi di servizio in più ammesso che ti riesca, sono talmente piccole tali batterie che al loro interno non c'è abbastanza spaziatura/distanza tra le piastre positive e negative che basta un non nulla di polverina di piombo, ossidi e depositi per mandarle in corto e renderle inservibili anche se la piastre potrebbero continuare a funzionare ed avviare il veicolo per altri 3-4 anni. Il problema è la loro compattezza che porta ad avere piastre troppo fini e pressate tra di loro all'interno, quelle di una volta a parità di dimensioni avevano metà amper-ora e sembrerebbe che quelle odierne abbiano migliorato, invece sono peggiorate perchè per farle più leggere e più compatte ne hanno ridotto drasticamente la vita utile! Bisogna rassegnarsi su questo tipo di batterie di produzione di massa. L'unico vero intervento possibile sarebbe aprirle, cambiare i separatori, rimuovere i sedimenti, richiuderle e desolfatarle, ma è un lavoraccio impensabile comparato a quello che si guadagna, senza togliere il fatto che non saremmo più in grado di richiuderle come originali e che molto probabilmente durante l'ipotetica operazione le piastre positive andrebbero in frantumi da quanto sono sottili e compatte..... faccine/sick.gif

 
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