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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Stufe Termostufe Termocamini

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come migliorare la combustione e abbattere le emissioni, spostato per dargli la giusta importanza
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Riccardo 11

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Inviato il: 3/12/2009,14:02

Ma io Libero il tuo discorso l'ho capito bene e ho risposto al tuo messaggio proprio xchè sono interessato sull'argomento altrimenti credimi non avrei menneno scritto nulla... Io mi fermo qui e non replicherò mi interessa solo sapere quello che ancora non so su questo argomento x migliorare ancora.
Saluti a tutti Riccardo 11

 

wroclaw

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Inviato il: 3/12/2009,14:35

CITAZIONE (Riccardo 11 @ 3/12/2009, 14:02)
Ma io Libero il tuo discorso l'ho capito bene e ho risposto al tuo messaggio proprio xchè sono interessato sull'argomento altrimenti credimi non avrei menneno scritto nulla... Io mi fermo qui e non replicherò mi interessa solo sapere quello che ancora non so su questo argomento x migliorare ancora.
Saluti a tutti Riccardo 11

Bravissimo riccardo, migliorare e migliorarsi senza sterili polemiche.
Hai espresso anche il mio pensiero. faccine/w00t.gif

 

sun_son
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Inviato il: 3/12/2009,19:19

CITAZIONE (Riccardo 11 @ 30/11/2009, 22:04)
Credevo all'inizio fosse tutto più facile queste problematiche non le conoscevo o le avevo sottovalutate, pensavo solo al "rendimento" quello che più o meno fatto tanti in tanti contesti diversi.... Volevo rispondere a sun il mio circolatore è molto comune a tre velocità, io ho impostato la prima cioè la più lenta, lo attiva ora due termostati a contatto in parallelo, prima ne avevo messo solo uno all'andata ma come suggerito da non ricordo chi ne ho messo uno anche nel ritorno che all'accensione si riscaldava prima....I termostati sono collocati il più vicino possibile al termocamino.
Ora volevo chiedere io una cosa, aggiungendo una valvola a tre vie come in tanti mi suggerite con una caldaia così piccola che va subito in temperatura conviene o è meglio fare un serbatoio come altri suggeriscono? Guardate a differenza di altri io accetto sia critiche che suggerimenti ok questo ora è chiaro ;-))) cmq penso che modifiche se ne possano fare e sempre x migliorare il tutto.... Ciao Riccardo 11

Se hai aggiunto un termostato sul ritorno ...... posso immaginare chi ti ha dato il consiglio. :-) . Sono le cose semplici che funzionano.
Dovrei capire come sono connessi e a che distanza sono connessi i due termostati (specialmente quello di andata...lato alto ). Fai una cosa, aumenta di 5 gradi poi di dieci gradi il termostato di andata e di quache grado quello di ritorno (il ritorno dovrebbe stare una decina di gradi meno quello di andata).
Avrai un controllo on-off in partenza del tuo termicamino (prima che raggiunga il regime: cioè quando tutti e due i termostati sono attivati e la pompa sempre attiva)ed avrai i termosifoni alimentati sempre ad una temperatura + alta. La pompa partirà solo ed esclusivamente quando l'andata raggiunge la temperatura impostata. All'inzio ti palleggiano i termometri, vanno alto e basso..alto basso, ma tenderanno con il tempo ad aumentare la temperatura di ritorno.
L'unico problema è vedere quanto dista il tuo punto dove prendi la temperatura dalla temperaura effettiva dello scambiatore, ma il tuo sistema già funziona ...e se il termometro di andata quando si attiva la pompa non fà una escursione troppo maggiore dalla temperatura massima impostata..... funzionerà meglio ed avrai il trasporto di energia solo quando la temperatura sarà maggiore.
sun_son

 

Libero51

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Inviato il: 4/12/2009,08:20

CITAZIONE (Riccardo 11 @ 3/12/2009, 14:02)
Ma io Libero il tuo discorso l'ho capito bene . . .

Ciao Riccardo 11 , io invece mi sono perso e non ho capito se hai già momtato sul tuo impianto una valvola termica ed un circuito anticondensa . . .
Ciao

P.S . x Wro , comprendo il tuo punto di vista sulle polemiche sterili , ma un pò di Valore Aggiunto non guasterebbe . . .
Perchè non esprimi ,come Moderatore della sezione ,il tuo punto di vista sul rapporto combustione biomassa - qualità delle emissioni in questa discussione che è stata spostata ad hoc per dargli la giusta importanza ?

 

Riccardo 11

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Inviato il: 4/12/2009,11:35

Ciao Sun e ciao Libero vi posto la foto dove sono situati i termostati quello di sinistra guardando la foto è l'andata il ritorno c'è quello arancione, mentre l'altro sempre sul ritorno è x il campanello d'allarme, in basso sul ritorno c'è il termometro con la sonda. Io credo che x fare quello che dici te Sun la caldaia è troppo piccola andrebbe troppo su la temperatura, invece facendo la modifica aggiungendo una valvola a tre vie e un serbatoio potrebbe fare al caso mio? Tu che dici? E soprattutto il serbatoio da quanto deve essere? Ho uno scaldabagno da 80Lt potrebbe fare al caso mio? Ciao Riccardo 11

ForumEA/us/img301/5553/dsc02409k.th.jpg

 

Libero51

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Inviato il: 4/12/2009,19:19

CITAZIONE (Riccardo 11 @ 4/12/2009, 11:35)
. . . invece facendo la modifica aggiungendo una valvola a tre vie e un serbatoio potrebbe fare al caso mio? . . .

L'eventuale serbatoio si troverebbe comunque a valle della valvola termostatica che può funzionare anche senza di esso con un circolatore che mantenga in modo sufficientemente omogenea la temperatura dell'acqua nello scambiatore. Quando la temperatura dell'acqua non raggiunge il valore di taratura la valvola mantiene in corto circuito lo scambiatore . Il circolatore ricircola l'acqua fino al raggiungimnto del valore di soglia . La valvola incomincia ad aprirsi ed a miscelare l'acqua calda del ricircolo con quella fredda in arrivo dai termosifoni impedendo alla temperatura di ingresso di scendere oltre il limite di taratura . E' evidente che un tale sistema deve necessariamente smalire il calore in uscita dalla caldaia o nei termosifoni per un uso immediato o in un grosso serbatoio per un uso differito.
Più il serbatoio è grande e più diventa possibile l'uso differito pilotato , per esempio ,da un termostato ambiente.
Senza serbatoio non è possibile l'uso differito del calore prodotto che va smaltito immediatamente per non portare il sistema in ebollizione.
Il circolatore viene attivato oltre i 40 °C solo dal termostato posizionato sulla zona calda dello scambiatore.
Un guasto sul circolatore porta comunque il sistema in allarme e protezione assicurata da valvola di pressione e valvola di scarico termico.

Saluti faccine/sick.gif

P.S. Ti consiglio di valutare e confrontare i circuiti anticondensa proposti dalle case costruttrici . . . ed eventualmente sottoporli alla discussione.

 

mattys
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Inviato il: 4/12/2009,20:30

Vorrei capire meglio il problema posto da Libero sulle emissioni.
Se non sbaglio si parla di emissione di CO.
Meno ossigeno entra in combustione e maggiore è l'emissione di CO (monossido di carbonio ) dannoso a discapito di CO2 (anidride carbonica) non dannosa.
Maggiore è la quantità di ossigeno in camera di combustione più alta è la fiamma e maggiore la temperatura.
Devo cercare di trasmettere la maggior parte di questa temperatura al mio ambiente.
In questo modo ho il massimo del rendimento e per fare questo devo aumentare il piu' possibile le pareti dove il calore puo' scambiare energia ( nel caso di riccardo con l'acqua). Piu' energia scambio e più abbasso la temperatura dei fumi di scarico quindi credo che un'altro fattore importante sia il tiraggio della canna fumaria.
Nel camino di Riccardo come potrei controllare i vari fattori senza strumenti sofisticati?
Un segnale può essere il comignolo, se a regime ( non in accensione ) il fumo è quasi invisibile è sintomo di poche emissioni, se nella canna c'è fuliggine significa che il tiraggio è buono, se la cenere residua è grigia chiara e molto fine , tipo farina , significa che la combustione avviene totalmente.

Questo , tra sentito dire e intuito ,è ciò che serve per valutare le emissioni e quindi il buon funzionamento.
Non essendo competente come Libero ho cercato di dire la mia sull'argomento.
Spero che Libero ci spieghi meglio nei dettagli il problema e le eventuali modifiche da apportare al camino di Riccardo.

Grazie Libero

Un'altra domandina da profano.
Sento spesso parlare di alti rendimenti in sistemi a doppia combustione.
Che significa doppia combustione?
A me sembra che la combustione sia una sola, dove stà l'altra?

arigrazie




Modificato da mattys - 4/12/2009, 22:02
 

sun_son
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Inviato il: 5/12/2009,00:10

CITAZIONE (Riccardo 11 @ 4/12/2009, 11:35)
Ciao Sun e ciao Libero vi posto la foto dove sono situati i termostati quello di sinistra guardando la foto è l'andata il ritorno c'è quello arancione, mentre l'altro sempre sul ritorno è x il campanello d'allarme, in basso sul ritorno c'è il termometro con la sonda. Io credo che x fare quello che dici te Sun la caldaia è troppo piccola andrebbe troppo su la temperatura, invece facendo la modifica aggiungendo una valvola a tre vie e un serbatoio potrebbe fare al caso mio? Tu che dici? E soprattutto il serbatoio da quanto deve essere? Ho uno scaldabagno da 80Lt potrebbe fare al caso mio? Ciao Riccardo 11


Non devi fare modifiche :-). A che valore hai messo i due termostati?
La mia caldaia (sono tubi di rame) è da 2 lt e ci scaldo 8 termosifoni.
Io in te proverei....poi ognuno è libero :-). Mi ricordanon qualcosa quei due termostati montati cosi :-).
Ciao.
ps:Puoi anche migliorare il fatto del campanello :-). Questo la prox :-)

 

Riccardo 11

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Inviato il: 5/12/2009,00:39

ciao sun i termostati sono regolati a 35 gradi.... Che tiricordano i termostati? Dai dai dimmi e in che senso posso migliorare il campanello ;-))))))

X Mattys
Ho notato che una volta avviato il termo i fumi si notano appena in pratica ci sono tutti gli elementi x far si che la combustione sia giusta poi come dici te ci vorrebbero strumenti adatti x verificare il tutto

 

Libero51

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Inviato il: 5/12/2009,05:15

CITAZIONE (mattys @ 4/12/2009, 20:30)
1). . . Se non sbaglio si parla di emissione di CO. . . Meno ossigeno entra in combustione e maggiore è l'emissione di CO (monossido di carbonio ) dannoso a discapito di CO2 (anidride carbonica) non dannosa.
2). . . Maggiore è la quantità di ossigeno in camera di combustione più alta è la fiamma e maggiore la temperatura.In questo modo ho il massimo del rendimento
3) . . .e per fare questo devo aumentare il piu' possibile le pareti
4). . . Nel camino di Riccardo come potrei controllare i vari fattori senza strumenti sofisticati?
5). . . se a regime ( non in accensione ) il fumo è quasi invisibile è sintomo di poche emissioni
6). . . se nella canna c'è fuliggine significa che il tiraggio è buono
7). . . se la cenere residua è grigia chiara e molto fine , tipo farina , significa che la combustione avviene totalmente.
8). . . Che significa doppia combustione?

Ciao a tutti e ciao mattys che si impegna a non andare . . . fuori tema .
C'è molto buon senso nelle tue domande e nelle tue considerazioni .
Cercherò di dirti . . . la mia.

1) Non ho mai parlato di CO ma la considerazione sulla combustione povera di ossigeno è corretta.

2) La considerazione è vera . . . fino ad un certo punto. se si aumenta troppo l'aria la fiamma . . . si spegne. Andiamo per gradi . Partiamo da una combustione povera di aria e quindi con discrete quantità di CO incombusto. Se si aumenta gradatamente la quantità di aria che alimenta la combustione il CO presente viene progressivamente ossidato con aumento della potenza calorica.
Ad un certo punto il CO sparisce e l'ulteriore immissione di aria non partecipa più alla combustione e raffredda inutilmente il focolare riducendone la potenza. Per ottenere il massimo rendimento di combustione la quantità dell'aria immessa viene regolata sulla soglia di una presenza molto bassa di CO e trattandosi di un combustibile solido che si "mescola" a fatica con l'ossigeno il rapporto stechiometrico valido per i combustibili gassosi viene abbondantemente superato.
Nella migliore delle ipotesi , malgrado l'eccesso di aria rispetto al rapporto stechiometrico , sono quasi sempre presenti modeste quantità di CO. Per ossidarlo completamente la quantità di aria immessa ridurrebbe sensibilmente il rendimento della combustione.
Questo ragionamento dovrebbe far comprendere che oltre questa soglia l'unico modo per ridurre la quantità di aria in eccesso in una combustione a tiraggio naturale si risolve aumentandone la velocità ed il conseguente miglior "mescolamento" , nel focolare con i gas di pirolisi.
Una canna fumaria molto efficiente provoca una tale depressione che costringere a "chiudere" l'aria
L'aria entra più velocemente e si mescola meglio ma , purtroppo, non sempre è possibile avere una canna fumaria molto efficiente.
In alternativa l'unico modo per non aumentare o nientemeno ridurre la quantità di aria immessa e migliorare il mescolamento è quello di usare una soffiante .
Aumentando quindi non la quantità di aria che raffredderebbe inutilmente il focolare ma semplicemente la sua velocità. . . . . . .

Sotto questo profilo tutti i focolari di biomassa a tiraggio naturale hanno questo limite che non è possibile superare.


La stufa a pellet è un ottimo banco di prova e di analisi per comprendere quali soluzioni adottare.
Userò frequentemente i riferimenti alla stufa a pellet perchè nella sua compattezza racchiude molti piccoli segreti che comportano un ottimo rendimento con un grado molto basso di inquinamento.
Basta osservare . . . un piccolo gioiellino dal quale è possibile . . . copiare.

3) vero.

4) saltiamo . . . per ora , la risposta a questa domanda concluderebbe le mie considerazioni.

5) vero . . . in prima approssimazione , la risposta a 4) chiarirà meglio

6) falso . . . la presenza di fuliggine non indica direttamente la condizione di tiraggio
si potrebbe avere un ottimo tiraggio con un pessimo focolare e incrostare . . . tutto.
Un buon tiraggio è sicuramente importante ma esistono elementi più importanti. La ventola a depressione della stufa a pellet consente un'alta velocità dell'aria immessa nel focolare . . . e supera brillantemente i problemi di tiraggio della canna fumaria . . . basta guardare il diametro del tubo fumi.

7) vero . . . ma anche quì . . . l'analisi visiva e tattile delle ceneri è un elemento di valutazione ma non è da solo decisivo. Ci stiamo avvicinando alle mie prossime conclusioni e devo esprimere un ringraziamento a mattys per la sua correttezza, il suo stile ed il sincero impegno di analisi che ha dimostrato. . . . non mi va di rispondere a chi tira in ballo impropriamente "sterili polemiche".

8) Questo articolo è diventato troppo massiccio e penso , nel rispetto dei lettori di doverlo interromperlo e riprenderlo magari domani .

La risposta ai punti 8) 5) e 4) . . . alla prossima puntata nella quale tenterò di svelare i successivi piccoli segreti del "gioiellino" che mi serve da esempio per portare avanti questa discussione che ritengo fondamentale . . . per la salute di tutti . Perfino i cinesi incominciano a preoccuparsi.
Nel nostro piccolo cerchiamo di fare la nostra parte . . . quel titolo in alto c'è l'ho impone.

Un saluto a tutti . . . faccine/sick.gif
P.S. non ci sono solo gioiellini ci sono anche gioielli più voluminosi da analizzare , per copire , capire e scegliere . . .




Modificato da Libero51 - 5/12/2009, 05:49
 

sun_son
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Inviato il: 5/12/2009,09:32

CITAZIONE (Riccardo 11 @ 5/12/2009, 00:39)
ciao sun i termostati sono regolati a 35 gradi.... Che tiricordano i termostati? Dai dai dimmi e in che senso posso migliorare il campanello ;-))))))

X Mattys
Ho notato che una volta avviato il termo i fumi si notano appena in pratica ci sono tutti gli elementi x far si che la combustione sia giusta poi come dici te ci vorrebbero strumenti adatti x verificare il tutto

Allora porta il termostato di andata a 50 e quello di ritorno a 45.
E quarda cosa accade, la differenza la avrai solo all'inizio, quando la pompa partirà e si staccherà....ma i tuoi termosifoni (almeno quelli + vicini al termocamino) saranno alimentati sempre da acqua intorno ai 50 gradi.

sun_son

 

mattys
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Inviato il: 5/12/2009,15:03

Grazie Libero,
ho letto attentamente quello che hai scritto e devo dire che stanno cadendo alcune mie convinzioni.
La soffiante, come la chiami tu, o ventola di espulsione fumi, come la chiamo io, pensavo fosse solo un sistema per regolare la fiamma automaticamente.
Non pensavo fosse legata al tiraggio anche perchè da quello che so io le stufe a pellet al pari di quelle a gas devono scaricare a tetto.
Ero convinto che fosse slegato totalmente.
Discutevo con un mio amico che ha una stufa a pellet con scarico orizzontale e dice che non gli funziona sempre allo stesso modo. Pensavo che fosse legato alla pressione atmosferica invece da quello che mi dici tu è legato solo ai giri della ventola.
Tornando ai tuoi ragionamenti sul camino ; non si potrebbe motorizzare uno sportello di ingresso aria in funzione della temperatura o della pressione in canna fumaria?
potrebbe simulare una soffiante anche se in maniera meno precisa.

Per Riccardo, alza i termostati di partenza dei circolatori altrimenti, si raffredda la camera di combustione e si intasano i tubi di scambio.


buona giornata

 

Libero51

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Inviato il: 6/12/2009,07:56

CITAZIONE (mattys @ 5/12/2009, 15:03)
. . . Non pensavo fosse legata al tiraggio anche perchè da quello che so io le stufe a pellet al pari di quelle a gas devono scaricare a tetto.

Ciao a tutti e ciao mattys.
La ventola soffia in canna fumaria e aspira aria dentro la stufa. In questo modo risolve contemporaneamente parecchi problemi. Rende possibile il suo utilizzo su canne fumerie con poco tiraggio ( devono però essere stagne e sigillate in quanto sottoposte a pressione, seppur minima.)
Mantiene tutto il focolare ed il percorso dei fumi in depressione impedendone il trafilamento nell'ambiente e attraverso alle strette feritoie in corrispondenza del crogiuolo rende veloce e vorticoso il flusso di aria di alimentazione . . . primaria e secondaria.
Siamo al punto 8) L'aria primaria e quella che determina la potenza del focolare , è quella che contribuisce alla combustione detta appunto . . . primaria.
Ma non tutti i composti sublimati dalla biomassa rovente vengono ossidati, malgrado la turbolenza ottenuta con la soffiante o l'aspirante , una parte di tali composti supera la fiamma e scappa verso il camino. Questi composti molto caldi , appena oltre il fronte di fiamma incontrano. . . altra aria fresca. . . meglio se calda . . . in effetti i bruciatori più sofisticati preriscaldano l'aria secondaria. In questo modo avviene una secondo mescolamento ed una seconda combustione . Nei vari modelli di bruciatori di biomassa si arriva ad iniettare in posizione opportuna anche aria terziaria. Lo scopo di tutto questo è quello di bruciare il più possibile tutto il combustibile su quel difficile equilibrio tra abbattimento delle emissioni e rendimento del focolare.
Siamo ancora nel focolare ed il vetro della nostra stufa a pellet ci consente di . . . osservare.
Di quale materiale sono costruite le pareti del focolare delle stufe a pellet di ultima generazione ? Quelle che posseggono le migliori certificazioni antiinquinamento ? . . . Riccardo 11 nel suo ragionamento porta molto vicino alla fiamma le pareti fredde del suo scambiatore . Maggiore è la vicinanza all'alta tempertura di fiamma e maggiore è lo scambio termico , chi potrebbe dargli torto ? Sotto questo profilo ha tutte le ragioni .
Nella nostra stufa a pellet le pareti del focolare vengono invece mantenute molto calde dal vetro temperto e dal rivestimento refrattario che mantiene a contatto della fiamma un'alta temperatura.
Cosa si deposita sulle pareti del focolare della stufa a pellet . Io non ho una stufa a pellet e questo è un paradosso . . . ditemelo voi . Io non ho il camino con lo scambiatore di Riccardo 11 e questo è il secondo paradosso , cosa si deposita sul suo scambiatore . . . ditemelo voi . Fate il confronto e chiedetevi il perchè. Io posso solo spiegarvi come la penso . . . copiando e cercando di interpretare le soluzioni tecniche di bruciatori a bassa emissione inquinante.
Non ho neppure la pretesa di avere ragione , ho però la volontà di discuterne . . . senza pregiudizi.
Qualcuno potrebbe obiettare che mantenere il focolare molto caldo comporterebbe una temperatura dei fumi molto elevata e paradossalmente i fumi sarebbero caldissimi e noi staremmo . . .al freddo.
Avrebbe comunque una parte di ragione. Lo scambio termico con l'ambiente esterno alla nostra stufa o caldaia dovrebbe avvenire solo . . . dopo un combustione pressochè completa.
Nella stufa a pellet una seconda soffiante esterna sulle superfici dello scambiatore , . . . oltre il focolare ,consente di risolvere efficienza e compatezza con qualche compromesso che comunque è sempre presente in tutte le realizzazioni concrete.
Sono spiacente di non poter aiutare mattys a risolvere la questione che pone.
Purtroppo , la struttura di un semplice camino non si presta facilmente a modifiche che mantengano le pareti del focolare calde , con basse emissioni, ed un efficiente scambio termico con l'esterno.
Occorrerebbe riprogettare il tutto ma la soluzione probabilmente non rassomiglierebbe più ad un vecchio caminetto e non penso sarebbe semplice e tantomeno economica.
A questo punto la risposta al punto 4) del mio intervento precedente è già stata data , nel confronto delle incrostazioni del bruciatore della stufa a pellet e delle incrostazioni sullo scambiatore del termocamino.
E possibile che l'imprudenza di prendere come riferimento la stufa a pellet , che non ho mai avuto e quindi mai smontato , mi riservi qualche sorpresa , benvenga , sarà l'occasione per imparare qualcosa in più.
Per ora il massimo della mia esperienza deriva dalla convivenza con la mia ormai vecchia caldaia a gassificazione . . . con una netta separazione tra le incrostaioni del vano legna e la polverina bianca che si deposita nel bruciatore e sui miei improvvisati miniturbolatori .

Un saluto a tutti . . .

 

mattys
milliWatt


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Inviato il: 6/12/2009,09:59

Grazie Libero e grazie al forum per permettere di tirar fuori questi argomenti.

CITAZIONE
Cosa si deposita sulle pareti del focolare della stufa a pellet . Io non ho una stufa a pellet e questo è un paradosso . . . ditemelo voi . Io non ho il camino con lo scambiatore di Riccardo 11 e questo è il secondo paradosso , cosa si deposita sul suo scambiatore . . . ditemelo voi . Fate il confronto e chiedetevi il perchè.

Nelle stufe a pellet che ho visto rispetto ai camini noto che nelle pareti c'è meno catrame.
Wikipedia dice :il catrame è un sistema colloidale costituito da una elevata quantità di sostanza organica e da acqua (quest'ultima in percentuale variabile del 2-5%.

L'unica differenza che vedo è sul combustibile.
Forse perchè la legna rispetto al pellet ha una maggiore umidità?
Per il resto potrei costruirla allo stesso modo con soffianti e aspiranti.
E'chiaro che la resa cambia con il tipo di legno che uso e con il grado di umidità.
Mio padre mi diceva che la legna migliore era quella di 2 anni dal taglio anche se pesava meno.
Questo credo sia dovuto dal fatto che il peso che perde è quello dei liquidi che dovremmo poi far evaporare con spreco di energia.

Libero che ne dici se creassi un intercapedine con l'aria secondaria tra la camera di combustione e lo scambiatore?
La farei aprire solo quando ho una temperatura alta.
In pratica scambio solo quando ho le condizioni ideali.

CITAZIONE
Qualcuno potrebbe obiettare che mantenere il focolare molto caldo comporterebbe una temperatura dei fumi molto elevata e paradossalmente i fumi sarebbero caldissimi e noi staremmo . . .al freddo

Di questo ne avevamo già discusso, se aumentiamo le superfici di scambio di conseguenza la temperatura del fumo si abbassa.

Come pensavo, l'acqua non è facile da riscaldare, pensavo che il camino fosse come la pentola della pasta, invece è molto piu' complicato far funzionare i termosifoni.

 

Libero51

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Inviato il: 6/12/2009,10:25

CITAZIONE (mattys @ 6/12/2009, 09:59)
Wikipedia dice :il catrame è un sistema colloidale costituito da una elevata quantità di sostanza organica e da acqua (quest'ultima in percentuale variabile del 2-5%.

Ciao mattys e grazie per la tua sensibilità sull'argomento.
Tu sai che cosa succede statisticamente al nostro organismo quando ingerisce o respira sostanze organiche bruciacchiate ?
Tanto per intrattenere i buongustai , sai quali sono le condizioni ideali per gustare in modo salubre una grigliata di carne o di pesce o di melanzane o zucchini ?
Quel fumo che attraversa quello scambiatore ,quella canna fumaria relativamente puliti della stufa a pellet è più o meno inquinante di quel fumo che attraversa spesse incrostazioni nerastre e puzzolenti in tutto il suo percorso ?
Forse che la valutazione semplice , magari non precisa, ma sicuramente attendibile non si risolve semplicemente valutando . . . le croste , la cenere , le poleveri , il loro colore , odore e consistenza ?

Che schifo di intervento ho scritto , pieno di domande retoriche , quasi non mi riconosco .

Penso proprio che chi legge incominci a capire cosa stiamo intendendoo e per quali motivi , retorica , ironia, autoironia, cazzate varie , . . . a parte .

Ciao a tutti . . . faccine/sick.gif

 
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