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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Banco di accumulo in elementi Ferro-Nichel., Piccolo banco sperimentale con elementi di recupero.
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Ferrobattuto

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Inviato il: 17/12/2009,21:58

In campo industriale ogni tanto si fanno degli "aggiornamenti", ossia si dismettono delle apparecchiature o delle attrezzature, sia meccaniche che elettroniche o elettrotecniche, che finiscono regolarmente (purtroppo..... SIG faccine/cry.gif ) tutte nei depositi dei demolitori. Così che roba ancora perfettamente efficiente finisce nella pressa ecologica e poi in fonderia. Ci finiscono anche i ricambi per suddette apparecchiature, perfettamente nuovi e spesso ancora imballati. Per nostra fortuna alcuni demolitori a volte svendono (in teoria illegalmente....) parte di tutto ciò, che così diventano reperibili a prezzi accessibili in fiere e mercatini dell'usato, o direttamente "in loco", se si sa dove andare a cercare. E' il caso di apparecchiature elettroniche, come oscilloscopi o frequenzimetri o alimentatori, oppure motori elettrici, o schede industriali zeppe di succulenti componenti elettronici, o...... Accumulatori.
Nel mio caso si è trattato di un gruppo di elementi Fe-Ni della capacità di 60Ah, parte perfettamente nuovi, ancora avvolti nella plastica, e parte usati ma ancora efficienti. 26 elementi in tutto, di cui 10 nuovi imballati e perfettamente carichi, 10 piuttosto usati e lasciati scarichi, e 6 seminuovi e ancora carichi.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261079621.jpg

Quì di lato.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261080100.jpg

Come si vede erano sporchi, e nonostante la bulloneria in acciaio inox, anche parziamente ossidata. Dopo aver ripulito tutto con olio di gomito spazzola e straccio dalla polvere e dalla sporcizia esterna, ne ho rabboccato il livello con acqua distillata, poi ho realizzato uno scaffaletto a misura in legno verniciato per poterceli mettere sopra.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261080495.jpg

Parte dei contenitori plastici sono ingialliti dalla luce del sole, evidentemente rimasti esposti per parecchio tempo. Non erano all'aperto, per fortuna, per cui si sono mantenuti benissimo e meccanicamente sono perfettamente integri.
Quì sono stati "messi a dimora" faccine/laugh.gif

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261080826.jpg http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261081023.jpg

Attualmente sono sotto carica. Ho dato la precedenza alla serie più vecchia, lasciata scarica, con tensione di 0,45V per elemento. Ero preoccupato per la tensione eccessivamente bassa, pensavo si fossero deteriorati, dopotutto sono fermi da diversi anni, invece con mia grande soddisfazione si sono perfettamente ripresi. Adesso sono a 1,6V e sono ancora sotto carica. Naturalmente, com'è mia abitudine, ho preferito una carica molto lenta, in modo da prevenire ebollizioni, sovraccariche e danni vari, e in questo caso ho preferito limitarla a 2A, come si vede sotto. Sotto c'è un grafico, fornito gentilmente da Keyosz, che indica come 1,8V la tensione di fine carica, per cui 18V in totale. Alla fine delle varie cariche di equalizzazione conto di mettere i due banchi completi in serie per una tensione di esercizio di 24 o 25V nominali.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261081420.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261082553.gif

Sotto ancora un particolare dei ponticelli, realizzati con tondino di rame stagnato da 3mm (ex filo pieno di vecchi impianti industriali....), e i bulloncini in inox.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/5/2/6/1/6/5/1261081668.jpg

Questi accumulatori facevano parte di un banco che alimentava un gruppo di continuità di un radioripetitore telefonico della Telecom, apparecchiature ormai dismesse per aggiornamenti tecnici. Era costituito da due serie di dieci elementi Fe-Ni, per un totale di 12,5V nominali e 120Ah
Il gruppo di ricarica era costituito da un ponte raddrizzatore ibrido a diodi e tiristori, comandato da un semplice ma molto efficiente circuito a transistor, regolato sia in tensione che in corrente. Se qualcuno è interessato posso spedirgli gli schemi.
Naturalmente il gruppo radio era a transistor, funzionava a 12V e non necessitava di inverter.
Il banco, una volta reso efficiente, farà parte di un impiantino sperimentale, con pannelli fotovoltaici a 24V (se ne riparlerà nella sezione apposita), probabilmente un inverter autocostruito, e più in avanti con un piccolo generatore eolico fai-da-te.
Il seguito alla "prossima puntata" faccine/laugh.gif .
Saluti.
Ferro

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 18/12/2009,03:44

Complimenti ferro!!

Volevo chiederti una cosa, ho trovato a 800 eur un banco da 400A 24V nikel - cadmio! Che dici ferro, per uso ciclico in un impianto a isola fotovoltaico può andare?? O l'effetto memoria mi ridurrebbe drasticamente la capicità dopo un po' di "semicicli"? Il prezzo come ti sembra, dici che è un furto?



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Ferrobattuto

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Inviato il: 18/12/2009,21:21

Per il prezzo Kekko, non so proprio cosa consigliarti..... Però prima di spendere soldi inutilmente informati bene in giro. Spitsfire ha rimediato un banco da muletto elettrico a metà vita praticamente gratis. Bolle ha un sistema per acquistare batterie nuove a prezzi stracciati, dai supermercati che "svecchiano" i propri stock invenduti. Keyosz potrebbe darti qualche dritta sulle stazionarie. Dolomitico può spiegarti bene come rimediare batterie buttater ma ancora efficienti, magari solo da desolfatare.
Come vedi ci sono un sacco di possibilità a prezzo modico o praticamente gratis. Non so per te, ma 800€ per me sono una tranvata..... (Nel senso di un tram che ti arriva sul groppone! faccine/w00t.gif ) Io queste batterie non le ho pagate.....
400Ah a 24V non è che sia un gran sistema di accumulo, probabilmente puoi realizzarlo anche con accumulatori al piombo di recupero. 4 grosse batterie da camion o da autobus e il gioco è fatto. Forse con la stessa cifra le compri nuove, con tanto di garanzia.
Io non ho molta simpatia per le batterie alcaline, sono molto più "capricciose" di quelle al piombo, ma avendole avute a quel prezzo......
Un impianto ad isola da 400Ah a 24V, dovendo prevedere tre o quattro giorni di autonomia significa un consumo massimo giornaliero di 7-800W, che ci fai? Poi non puoi ampliare l'impianto aggiungendo accumulatori al piombo, ma solo mettendone altri alcalini, che costano.....
Insomma, pensaci bene prima di spendere.
Ciao.
Ferro

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 19/12/2009,03:56

No ma infatti non compro nulla, sono una tranvata anche per me!! Era solo per sapere se il prezzo era buono! Per quanto mi riguarda preferisco costruirmi le plantè come sto cercando di fare!!

saluti kekko!



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DOLOMITICO

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Inviato il: 19/12/2009,10:56

La soluzione più veloce è recuperare tutte le negative da batterie da camion,e rimontarle come positive,anche smontandone molte arrivi a capacità molto alte compensando il limite di scarica max,è la via più economica,calcola che di ogni batteria rovinata da 12 volt ne puoi rifare una a 6 volt con le sole negative,il resto mi pare sia ovvio,a me manca lo spazio dove metterle senno avrei gia provveduto a metterlo in piedi.
Se prendi delle cassette di plasticae riesci a montare che so,6 elementi da una batteria da 12 volt negativi,magari da 200A ottieni una pila da 2V 1200A circa,ne smonti 12 e hai un sistema maxi,praticamante a costo modico. faccine/smile.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 19/12/2009,20:23

Oggi ho finito di ricaricare ed equalizzare la seconda serie di elementi Fe-Ni. Ora ho messo le due serie da 12V in....... Serie, per i 24V nominali.
Gli elementi sembrano tutti integri, e le tensioni di fine carica, anche ad elementi "riposati", sono uguali per tutti.
Se il tempo rimette (SIG....) vedrò di montare i pannelli fotovoltaici.
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 21/12/2009,11:43

Complimenti Ferro! ottimo lavoro come al tuo solito faccine/biggrin.gif
Potresti fare una prova di carico con delle lampadine per vedere quanti amper-ora tiri fuori prima che la tensione scenda sotto 1,1V per elemento? Sono curioso.... ovviamente in regime C10 o C20 che sia, ma non credi ci sia bisogno di raccomandarsi di queste cose con tè faccine/wink.gif

Kekko, il prezzo che hai detto equivale a quello di un banco batterie al piombo stazionarie tubolari nuovo equivalente, essendo che le batterie alcaline al nichel-cadmio in genere costano 4 volte tanto e considerato che queste sono usate direi che è un prezzo onesto, però come fai a capire quanta capacità residua riescono a gestire ancora essendo usate e non conoscendo bene lo stato di usura?

Ignorando il fattore costo, le batterie alcaline, in genere, sono più adatte ad uso ciclico per impianti ad isola perchè i metalli internamente delle piastre vengono corrosi meno dalla soluzione basica rispetto all'acido nelle piombo e perchè non soffrono di solfatazione se non ricaricate il prima possibile, cosa che è difficile da effetture su un impianto autonomo con i cicli del brutto tempo tempo quando si è a regime alimentando le utenze domestiche senza far ricorso a generatori/enel.
L'effetto memoria esiste sulle nichel-cadmio ma su un impianto ben progettato con le giuste tensioni di soglia sull'inverter è trascurabile, in quanto quando il fenomeno si presenta porta ad una riduzione della tensione delle batterie dell'ordine del 10% sulla tensione nominale ed è transitorio, ovvero una volta raggiunto il livello virtuale di capacità della "memoria" di queste batterie esse riducono la tensione ma se si insiste nel consumare poi ritornano sul valore nominale corretto una volta dissolto lo strato chimico che determina questo effetto.

In realtà questo famoso effetto memoria è un problema solo sulle apparecchiature protatili molto sensibili alla tensione delle batterie, che anche solo con il 5% di tensione in meno "pensano" che la batterie sia scarica e si spengono in automatico, mentre su impianti grossi ad siola come i nostri basta scegliere e settare l'inverter in modo che non si spenga ad una certa soglia ma continui a lavorare così che nella remota eventualità che subentri l'effetto memoria l'inverter non si spenga pensando che le batterie siano scariche ma continui a lavorare oltrepassando la "bariera" e continuando ad utilizzare tutta la restante materia attiva delle batterie alcaline.

C'è anche da dire che l'effetto memoria si presenta al massimo del suo effetto se si consuma sempre esattamente la stessa quantità di energia e si ricarcica sempre con la stessa medesima quantità, nella realtà ciò è difficile che accade, se pensi a come variano in modo casuale i consumi di casa da un giorno con l'altro sommato al fatto di quanto sia casuale le condizioni memtereologiche e quindi l'apporto di energia in un giorno il livello di scarica e ricarica varia molto casualmente da un giorno con l'altro e quindi sono convinto che il problema se si dovesse presentare sarebbe minimo.

A dirla tutta credo che il problema dell'effetto memoria delle nichel-cadmio è nulla se comparato con il problema della solfatazione delle piombo, che iniziano ad accumulare solfato di piombo fin dal primo ciclo di giornate nuvolose andando inesorabilmente a ridurre la loro capacità per via del normale uso ciclico del sistema, se non fosse per il prezzo stai tranquillo che avrei preso accumulatori alcalini altro che piombo! faccine/tongue.gif

Ad ogni modo tieni rpesente che gli accumulatori recuperati da Ferro, secondo me, hanno una marcia in più, ovvero usano il ferro al posto del cadmio, questo fattore dovrebbe renderli meno costosi, se fossero ancora prototti, e anche molto più ecologici, difatti il cadmio è tossico e molto inquinante per l'ambiente, mentre il ferro beh, lo sappiamo tutti che è quasi innoquo.
Quindi i VERI accumulatori per uso ciclico stazionari sono quelli al nichel-ferro, prodotti fin dal 1900, di cui alcuni esemplari del '900 prodotti da edison funzionano ancora oggi!!!
Ufficialmente la produzione di questi accumulatori è stata dismessa con la scusa che perdono il 30% dell'energia in fase di ricarica consumando molta acqua per via di elettrolisi, in quanto il ferro è poco reattivo e ricaricandosi lentamente parte dell'energia se ne và facendo elettrolisi dell'acqua, ma secondo me le catene di produzione sono state dismesse perchè erano batterie che duravano 50anni anche sovraccaricandole e scaricandole quasi a 0 (dico quasi perchè non bisogna invertire la polarita di nessun elemento), quindi è logico pensare che una tecnologia così banale, ecologica, meno costosa del cadmio e sopratutto così longeva non permette adeguati guadagni ai produttori e allora compriamo tutte le fabbrichette di tali batterie e convertiamole in linne di produzione di quelle al piombo faccine/wink.gif

Io ho preso un banco batterie nuovo al piombo solo per il presso minore sul mercato e l'impossobilità di reperire quelle al nichekl-ferro nuove o usate, se no col cavolo che prendevo quelle al piombo, sarei andato su nichel-ferro ad occhi chiusi ;(

Parlando del campo del fai-da-te, non sai quanto vorrei provare a realizzare quelle nichel-ferro, per il ferro e l'idrossido di potassio no problem (anche se credo che la soda caustica vada bene ugualmente, ma è da provare) ma per il nichel, ecco entriamo un una giugnla, è circa 1 anno che cerco nichel ma pare sia più facile trovare l'oro e in alcuni casi anche meno costoso, non chiedermi il perchè!!!!
Andrebbe anche bene il ferro nichelato con uno strato adeguato di nichel, ma nella mia zona non trovo più nemmeno nichelatori faccine/sad.gif
Poi se trovi qualcosa devi prendere quantità industriali e allora lasci perdere o i prezzi sono esorbitanti, non so il perchè, forse che sia un materiale poco usato a livello medio piccolo?
Quindi anche sul fai-da-te si ritorna alle piombo-acido, poichè facendo una piccola analisi di costi sia il piombo che l'acido solforico lo recuperi a costo quasi 0 dalle batterie usate o dai rottami di piombo, in quanto devi considerare che per fare un accumulo adeguato ti servono quintalate di materiale, se per ipotesi dovessi comprare 500Kg di nichel e ferro e 400 litri di idrossido di potassio, ammesso di trovarli, credo che andrei a spendere come un banco nuovo equivalente in piombo-acido, è vero che poi il sistema alcalino nichel-ferro durerebbe più di mè, però è un bel investimento considerato che il risultato non è garantito visto che mi assemblo tutto io e non c'è una ditta che mi rimborsa in caso di garanzia faccine/wink.gif

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 21/12/2009,14:30

Ciao Keyosz!! Non sapevo di queste nikel - ferro! Io ho diversi cubetti di nikel puro che usavo per fare le deposizioni su carbonio per le fuelcell...

Se vuoi, e mi dai le specifiche di costruzione, posso provare a depositare uno strato di nikel su una piastra di ferro, e provare quindi a creare un accumulatore. Servono dei cicli di formazione come nelle piombo?? Soprattutto, lo strato di nikel si corrode? Se ci riesco avrò due prototipi, le plantè e le nikel - ferro! così poi potremo scegliere le più efficenti, affidabili e longeve!!

saluti kekko



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Keyosz
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Inviato il: 21/12/2009,15:20

Caspita, che fortuna, io cerco il nichel come oro!!!

Non ho istruzioni precise in quanto non ho mai fatto nulla di pratico, ma secondo quanto discusso con Lupo ed altri in passato le materie attive si dovrebbero formare solamente immergendo nichel e ferro in soluzione di idrossido di potassio al 20% con acqua distillata e iniziando una ricarica iniziale di formazione, ovviamente vale sempre la regola della porosità del materiale che aumenta la superfice e quindi la capacità, purtroppo uno dei fattori di forza di questo tipo di accumulatori è anche uno svantaggio in ambito fai-da-te, difatti i metalli non vengono corrosi e attaccati dalle reazioni chimiche come invece avviene nella batterie al piombo-acido, quindi le reazioni avvengono solo in superfice senza attaccare il metallo e di conseguenza senza corrosione non viene reso poroso come con l'acido solforico e il piombo, è un vantaggio perchè preserva la struttura meccanica delle piastre rendendole molto longeve evitando che si sgretolino con le carice e scariche nel tempo, ma non ci aiuta per la formazione di materia attiva porosa.

L'idea sarebbe di usare lamiere molto sottili da avvolgere creando un "panino" di folgio di ferro (negativo) + separatore poroso + folgio di nichel o ferro nichelato (positivo) + separatore, e quindi creare una grande superfice di reazione già a livello costruttivo, idealmente un accumulatore fatto da lamiere di ferro e nichel (o ferro nichelato) darebbe una bassa capacità in relazione al peso ed ingombro ma sarebbe praticamente eterno....

Se ne hai la possibilità puoi provare con due lamiere di ferro nichelando la positiva, ti devi procurare idrossido di potassio (KOH) lo vendono a pallini o scaglie tipo soda caustica da sciogliere in acqua distillata.

Le reazioni sul ferro sono lente quindi non dà correnti di corto forti come gli accumulatori al piombo, però se ci pensi un accumulatore di adeguate dimensioni nell'uso che ne vogliamo fare noi si scarica e ricarica lentamente, quindi va benissimo, se si punta sulla longevità e non sull'ingombro/peso.

L'unico produttore di batterie al nichel-ferro attualmente attivo che io conosca è cinese, sbirciando quaà e là ho visto che le parti metalliche che sostengono le materie attive e quindi che fungono sia da supporto meccanico che da contatto elettrico sono in acciaio (credo inox) che non dovrebbe essere intaccato dalle reazioni, se ho inteso bene la struttura meccanica delle piastre subisce una corrosione molto bassa negli anni.

Per quanto riguarda il problema dei corti circuiti e della perdita di materia attiva per vigorosa/eccessiva formazione di bolle in fase di carica rapida non ho esperienza e idea se possano essere dei problemi come nelle piombo, è un campo nuovo per me.

Ad ogni modo per fare delle prove non serve capacità, poi non fa niente se un prototipo ci dà solo pochi milliampere-ora, basta testare la teoria, per poi creare capacità si potrebbe anche, per esempio, usare pagliette di ferro o roba simile, dove se è possibile si effettua la nichelatura della "paglietta" di ferro pressata sulle piastre positive... un idea come un altra....

 

Keyosz
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Inviato il: 21/12/2009,15:37

Ad ogni modo Kekko se vuoi parlare di nichel-ferro fai-da-te proseguiamo in questa discussione () senza deragliare la discussione di Ferro faccine/wink.gif

Inoltre troverai anche le spiegazioni/formule chimiche di Lupo a riguardo, molto più dettagliate delle mie!

 

Morzilla
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Inviato il: 28/2/2010,16:05

Beato te Ferro che hai recuperato degli elementi NiFe...sarà stato per il tuo nickname che sei riuscito a trovarli faccine/biggrin.gif. Mi sà che mi toccherà fare un giro dagli sfasciacarrozze e elettrauti per vedere se riesco pure io a raccattare qualche cosa (per ora mi "accontento" anche delle batterie da trazione dei muletti elettrici faccine/biggrin.gif )...nuovi ha ragione Keyosz, non si trovano...al limite ci sono un paio di siti, ma sono oltreoceano (BeutilityFree e un altro che non ricordo), quindi è assai arduo per un privato ordinare questo tipo di banco di accumulo per il proprio impianto fotovoltaico (credo costi più la spedizione/dogana che gli elementi NiFe stessi faccine/tongue.gif ). Appena ho visto le caratteristiche di questi accumulatori sono rimasto di sasso...sono praticamente eterni e soggetti a meno problemi rispetto ai Piombo-Acido...c'è veramente da pensare male al perchè sono stati tolti dal mercato, come diceva Keyosz...

 

Keyosz
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Inviato il: 1/3/2010,22:09

Aggiungo solo che la exide ha comprato la fabbrica originale di edison nel 72 e nel 75 l'ha chiusa, fabbrica che ha operato per quasi 70 anni sfornando batterie nichel-ferro per svariati usi, principalmente trazione elettrica.

Edison è l'inventore di questo tipo di batterie, originariamente studiate e progettate a inizio '900 per l'euto elettrica!

Ma Ferro, come vanno le tue NiFe??? siamo rimasti con il fiato sospeso....

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/3/2010,23:40

Per ora stanno bene, sul loro seggiolone, coperte con un foglio di plastica e ben pasciute, cariche insomma. Appena si rimette il tempo devo montare quei due famosi pannelli e metterle in opera. Poi farò un semplice inverter per alimentare le lampade a basso consumo dell'officina..... 60Ah, non posso prerlevare molta corrente, anche se con molta probabilità il motorino del trapano a colonna, circa 1/2 cavallo, o quello del tornietto, più o meno uguale, potrebbero farli funzionare.
Ciao.
Ferro

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 1/4/2010,19:05

Ehi ferro! Come vanno le tue nichel - ferro? Hai fatto una prova di carico, per vedere la capacità che hanno? Un altra domanda ma te le carichi fino a 1,8V? Perchè io invece le mie Ni-Cd le carico massimo a 1,68 - 1,7V, dici che non arrivo a fine carica se non le porto a 1,8V?

Saluti kekko



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Inviato il: 1/4/2010,20:42

1,8V per elemento credo che sia una carica di equalizzazione...... In genere ad 1,6 dovrebbero essere già cariche.....
No, una prova di capacità ancora non l'ho fatta, però ho inserito due lampade da faro auto in serie (il banco è a 24V) per un po' di tempo, e gli elementi presentavano tutti la stessa tensione, 1,22V sotto carico di 5A, segno che sono buoni.
Ciao.
Ferro

 
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