Le nichel-ferro sono più lente nelle reazioni chimiche per via del ferro e di conseguenza hanno una resa più bassa in ricarica perchè avviene molta elettrolisi, di conseguenza necessitano di una tensione leggermente superiore rispetto alle cugine nichel-cadmio, da quanto ho capito fino ad ora dalle varie letture ed esperienze altrui.

Ferro, ma le tue NiFe come vanno?

Mi chiedevo se con qualche stratagemma da stregone onorario non fossi in grado di farci delle belle foto dell'interno in modo da sbirciare come sono fatte le piastre di ferro e di nichel...

Le mie NiFe vanno bene, Key. Sono cariche e lo restano anche usate pochissimo (del resto le ho trovate cariche dopo molti anni di inattività....). Se il tempo smettesse di piovigginare tutti i giorni troverei il modo di applicarci quei famosi due pannelli solari.....
La tecnologia NiFe credo sia stata abbandonata perché ha una resa in energia troppo bassa. Troppa differenza di tensione tra carica e scarica, troppa elettrolisi durante la carica, ecc. Però da quello che vedo sono elettricamente robustissime..... Poi vuoi mettere: se fai delle batterie indistruttibili il guadagno dove sta? Quando le rifai le altre?
Vedrò se mi riesce di fare qualche foto dai fori di rabbocco, che ho alcuni elementi in esubero e posso svuotarli tranquillamente. In quelle piene non si vede niente per via di un velo d'olio che ricopre l'elettrolito.

Ma più che altro ero curioso di vedere come fossero fatte le piastre e come erano assemblate, magari sono imbullonate invece che fuse a stampo come le piombo, mi chiedevo anche se le barre collettrici fossero nei metalli attivi o in acciaio inox, però devo ammettere che mi dispiacerebbe molto fartene rovinare una apposta, non svuotarla, guarda solo quello che riesci a spiare dentro

Si di fatti tutte le catene sono state acquisite e chiuse 40anni fà... che strano ehh?

salve a tutti, sono nuovo, premetto che ritengo decisamente interessanti i vostri post e conversazioni e mi leggo con interesse il tutto, vengo al dunque , ho trovato diciamo per caso un po di batterie NiCd , stazionarie tipo quelle di ferro, dai dati di targa recuperati in un vecchio catalogo sono delle 1,2 volt 200 ampere, misurandole con il tester danno tutte quella tensione, è roba che non è mai stata utilizzata, nuova imballata insomma , perchè erano diciamo "sostitutive", la domanda è questa come faccio a caricarle ? potrei usarle come appoggio ad un fotovoltaico ad isola ? vale la pena dopo 7 anni da questo post perderci tempo sopra ? grazie

Il problema del post e di quasi tutti i post che parlano di accumulatori è che non si sa che fine hanno fatto quelle celle o quelle batterie.

L' unica cosa che devi fare è provare a caricarle.
Prendi 10 celle, o 20 celle ... dipende dal tuo caricatore del fotovoltaico, e le colleghi in serie per caricarle.
Gli dai 10 ampere di carica ... massimo 20 ampere e le tieni costantemente d' occhio per vedere come si comportano in fase di carica.
Se si caricano a 1,44 volt per cella sei apposto.
Poi fai il test di scarica con un carico 20 ampere e vedi quante ore ci mettono ad andare a 1,1 volt.

Dovresti contattare ferrobattuto, ma purtroppo non frequenta più questo forum, ne ha creato un altro.