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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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In Parallelo con allegria!, Batterie in parallelo con Diodi Schottky
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max_linux2000

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Inviato il: 13/3/2010,12:53

Modifica:
il 30/04/2010 ho portato il banco a 8 batterie. Si tratta di batterie da 40-70Ah comprate a 15Euro cad. presso uno sfasciacarrozze. Batterie in buono stato controllate con il tester con carico da 100A.
Inizialmente l'idea era quella di usare batterie di recupero prese nelle aree ecologiche, ma poi ho scoperto che è molto meglio usare batterie di seconda mano che reggano un carico da 100A

Modifica 2:
in dicembre 2010 ho portato l'impianto a 16 batterie per una somma teorica di 750Ah tra le varie capacitá. Funziona perfettamente, tanto che posso tranquillamente fare 4 lavaggi (a freddo) con la lavatrice collegata ad un pannello solare termico per scaldare l'acqua, e avere le batterie piú che cariche per la notte.
con carichi di 600W la tensione scende a 12.1 e ritorna a 12.5 in pochi sec. appena tolto il carico. Le batterie sono sempre di recupero comprate presso lo sfascoacarrozze attorno ai 12 euro cad. La maggioranza sono da 45Ah e all'acquisto hanno passato il test del carico da 100A. Ho 3 desolfatori costantemente collegati a rotazione (2 akku-activator e 1 megapulse) per tenere sempre al massimo possibile le batterie.

Questo banco è stato ampliato poco alla volta ed ha preso parecchie batoste in questi 10 mesi di attività, tra cui moltissime ricariche veloci ma insufficienti, scariche al 10.8V (molte) e calore eccezzionale in estate a causa del generatore diesel che era al lato.Nonostante ció ora che lo collegato un impianto ibrido solare/eolico da 200Wp Foto e 400W eolico le batterie sono tornate in buone condizioni.

Delle prime 4 batterie ne è sopravissuta solo 1, ma tenendo in conto che mi sono state regalate, direi che è stato un grande risultato.

Nonostante le ottime performance del sistema, reputo che si tratti sempre di un ripiego per risparmiare soldi a cambio di una minore affidabilità.

Il, costo usando batterie sui 60-70Ah è attorno ai 20Euro a batteria (usando quelle di recupero ovviamente) tra batteria, diodi e cavettame. per cui un banco da 1000Ah verrebbe a costare attorno ai 320euro.
Bisogna anche dire che a volte si trovano degli elementi stazionari usati da muletto elettrico a prezzi interessanti, per cui bisogna valutare sempre il rapporto qualità prezzo.

Nota 3
Alcuni regolatori hanno bisogno di essere collegati direttamente ad una batteria senza diodi in mezzo. In tal caso si puó risolvere collegando in entratain parallelo una batteria AGM la quale avendo una tensione 0.2V superiore alle batterie da automobile, ben sopporta la differenza di tensione, visto che per caricare le batterie al piombo siamo costretti ad impostare il regolatore solare o eolico, come se si trattasse di batterie AGM(14.7V max per equlizzazione e 13.8max per ricarica)



Modifica 4
ho modificato la centralina dei diodi aggiungendo degli interruttori magnetotermici da 5A. Usati in questo modo funzionano da fusibili e in caso di eccessivo assorbimento a causa di un cortocircuito tra le celle, o per il fatto di essere rimaste collegato troppo poche batterie, i magnetotermici saltano e proteggono il banco e i diodi. Ovviamente si rimane al buio, ma l' impianto è salvo.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/0/4/4/4/0/5/t/1291322239.jpg

Lascio invariato il post qui sotto


Alüra,

Vi presento il mio banco di batterie eterogenee recuperate presso meccanici, aree ecologiche, amici.... collegate in parallelo con diodi Schottky

...riassunto delle puntate precedenti...
Come saprete dalle precedenti puntate, la mia intenzione era quella di mettere in parallelo (il verbo parallellare non mi piace) almeno 8 batterie differenti a 12 volts in modo da ottenere circa 600-800 Ah per alimentare un inverter da 1kw a 12 volts (84 Ah max di assorbimento).

L'idea di mettere 8 batterie serve per assorbire solo 10Ah max cadauna, in modo da non metterle sotto stress ed avere allo stesso tempo parecchia autonomia. Inoltre essendo batterie di recupero, anche se desolfatate non torneranno mai nuove e quindi meglio fare scariche lente per allungarne la vita.


Perchè i Diodi
Ho scoperto che purtroppo non è possibile mettere in parallelo batterie troppo differenti senza affrontare i problemi di solfatazione, autoscarica rapida dovuta alla diversa resistenza interna, e dei cortocircuiti interni sempre in agguato.
Se le batterie fossero identiche si potrebbe collegarle in parallelo senza diodi, ma è praticamente impossibile trovare 8 batterie di recupero identiche, e anche a trovarle hanno sicuramente avuto una vita differente e sarebbe difficile evitare i problemi descritti sopra .

Caduta di Tensione, 0.7 volts, molti watt sprecati
L'unico sistema per mettere in parallelo batterie differenti sarebbe quello di separarle attraverso Diodi di potenza, ma purtroppo sono molto cari e consumano 70 watt ogni 100A assorbiti dall'inverter.

Diodi a basso consumo
A seguito di una segnalazione, mi sono reso conto che esistono sul mercato dei diodi Schottky (caduta di tensione 0.3 volts) di origine militare (surplus) a costi veramente bassi (6 euro la coppia) con caratteristiche di tutto rispetto 50A a 60 volts.
http://www.electronicsurplus.it/open2b/var/catalog/l/195.jpg
www.electronicsurplus.it/product/19...0Amp-60Volt.asp
Questo tipo di Diodi, consuma solo 30 watt ogni 100A assorbiti, quindi nel mio caso il consumo sarà circa 25 watt (circa 2 Ah), dovuto al fatto che l'inverter assorbe 84 Ah max.
Ho comprato 4 chip (quindi 8 diodi) per fare la prova ed ottenere un banco formato da 4 batterie differenti da 94 + 92 + 90 + 70= 346Ah.
Qui sotto metto lo schema gentilmente fornito da FerroBattuto.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/0/4/4/4/0/5/1268480986.jpg
Mi è stato fatto anche notare, che gli inverter vogliono le batterie collegate per poter scaricare eventuali spurie di alternata, quindi in teoria i diodi sarebbero dannosi.

È possibile ovviare al problema collegando in parallelo al banco una batteria sacrificale non desolfatata a mo' di condensatore.

Quindi abbiamo un banco con 4 batterie separate in carica e in scarica, da 8 diodi oltre ad una quinta batteria-condensatore.

Prossimamente aggiungerò altre 4 batterie in modo da arrivare a 7-800 Ah ma già prevedo che entro la fine dell'anno arriverò a 1600 Ah faccine/biggrin.gif in due banchi da 800 in modo da avere un banco in uso e uno di backup sempre carico e disponibile.

La seconda fase è quella di aggiungere un controller che monitorizzi singolarmente 8 batterie e le scolleghi per mezzo di un relè automobilistico da 20A se per caso una di queste, scende sotto i 10.9 volts per più di una ora.
Se poi la batteria torna ad avere almeno 11 volts verrà ricollegata ed eventualmente ricaricata appena possibile. Tutto questo è per evitare che una batteria in cortocircuito e quindi con tensione sotto i 10.6 volts, possa assorbire tutta la corrente di ricarica senza che io me ne accorga. Questa centralina è ancora in studio da parte di kekko.alkemi e verrà prossimamente aggiunta. Per ora dovremo accontentarci dei diodi e basta.

Qui sotto potete vedere le foto.

La realizzazione è abbastanza spartana, ma non volevo spendere troppo, inoltre siamo ancora alle prime fasi e tra l'altro non so che dimensioni avrà il controller di kekko.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/0/4/4/4/0/5/1268480983.png
Non c'è neppure un fusibile faccine/sad.gif la prossima settimana andrò dallo sfasciacarrozze a comprare una scatola di fusibili di un'auto e li metterò tutti da 20A.

Le batterie sono collegate attraverso semplici pinze da caricabatteria e cavo da 10mm (carissimo!! faccine/sad.gif )

I diodi li ho montati tutti assieme su un dissipatore di una vecchia cpu Pentium2, larga a sufficienza per ospitare 4 chip (ogni chip contiene 2 diodi)

Il Caricabatteria che ho usato è ad uso automobilistico da 30Ah, ma ho eliminato le pinze per evitare cortocircuiti. Per ovviare alla caduta di tensione indotta dai diodi, accendo il Booster, che non fa altro che elevare la tensione di 0.5 volts e rendendo disponibile 30 Ah per la ricarica.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/0/4/4/4/0/5/1268480985.png
In basso vedete la batteria-condensatore

Naturalmente le batterie sono parzialmente desolfatate, penso di mettere un Aktivator per ogni batteria

ciao
MaX




Modificato da max_linux2000 - 22/3/2011, 23:07
 

DOLOMITICO

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Inviato il: 13/3/2010,19:24

Bravo max,hai fatto un po quello che mi era venuto in mente a me come sistema di recupero all'inizio della mia avventura con le batterie.
Anche se devo ammettere che hai fattu un buon lavoro di collegamenti vari mi chiedo sempre se non sia più opportuno smontare le batterie,estrarre le celle e poi rimontare tutto in un contenitore di plastica grande a volonta,se pensi basta collegare i blocchi assieme cosi da formare delle pile enormi,cosi puoi anche valutare le celle buone da quelle scadenti.
Visto che spazio ne hai è un'ipotesi per il futuro,cosi eviti i paralleli.
Cmq sia hai fatto un bel lavoro.
Un'ultima cosa,ma non meno importante,se hai una pinza amperometrica controlla le batterie quando lavorano con l'inverter che assorbe potenza,potresti trovare delle batterie che erogano molta corrente mentre altre fanno la pacchia,dipende da come sono collegati i cavi,si potrebbe dover spostare i punti di prelevamento magari collegando il positivo della prima batteria e il negativo dell'ultima batteria cosi da bilanciare l'erogazione,non so se mi sono spiegato bene. faccine/smile.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 13/3/2010,20:28

ciao dolomitico,

Un giorno o l'altro mi farò delle batterie plantè cilindriche, ho già fatto i disegni in 3D, ma aspetto a mostrarli perchè prima voglio provare a fare una miniatura funzionante.

Riguardo al bilanciamento delle batterie è praticamente automatico dopo averle allineate la prima volta, visto che se c'è una batteria che è leggermente più alta, appena si abbassa viene subito raggiunta dalle altre e poi si mantiene.

In fondo la corrente elettrica si comporta come l'acqua. faccine/biggrin.gif

Infatti oggi ho misurato la tensione singolarmente e le differenze erano sull'ordine di 0.05 volts. Ho misurato anche l'assorbimento alle batterie con il tester digitale (non ho la pinza amperometrica), ma i valori erano del tutto simili tra loro. Insomma apparentemente sembra che funzioni tutto bene... in questo momento sono online con quelle batterie faccine/biggrin.gif

Vedremo come si comportano nei prossimi giorni

ciao
MaX

Dimenticavo...
Ci ho pensato anche io sul prendere tutte le piastre negative e rimontare una batteria, ma non è che ne abbia tanta voglia, inoltre credo che sia dura evitare cortocircuiti con quelle bustine insulse. Per questo ho deciso di farmi delle plantè... ma questà è un'altra storia.


ciao
MaX

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 13/3/2010,20:35

In teoria succede questo,in pratica dipende,un controllo in più non guasta,io ci metterei degli amperometri digitali,su ogni positivo cosi da vedere subito cosa succede.
L'idea non è di prendere solo le negative,ma tutto il blocco,colleghi tutte le positive in parallelo e cosi anche le negative,ottieni un capacita bella grossa cosi non soffrono molto le ciclazioni carica/scarica,pero in effetti hai sempre una situazione precaria,le plantè sono di sicuro le più potenti,ci vuole tanto piombo però,alla fine hai un quarto di secolo di tranquillita faccine/smile.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 13/3/2010,21:46

Ciao Max, bel lavoro!
Qualche idea: come dice Dolomitico, cura che i cavi delle batterie siano di lunghezza uguale per tutte, ossia che i singoli cavi che collegano le singole batterie ai cavi comuni che vanno alle utenze siano di uguale lunghezza, in modo che la loro resistenza sia identica. Poi, se i cavi grandi sono costosi, puoi usarne di più sottili collegati in parallelo. Cavi più sottili si trovano anche di recupero. Io per esempio per fare i cavi dello starter per il trattore ho messo in parallelo molti fili da 4 e 6mmq, fino a raggiungere una grossa sezione totale. Infine, esistono dei relè a 12V nelle auto, generalmente sull'impianto dell'aria condizionata, che sopportano 70A e oltre, che puoi usare per il collegamento delle tue batterie.
Buon lavoro!
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 14/3/2010,15:20

E se i cavi sono costosi fai come me,che le 2 batterie da 6 volt le ho collegate con unabarra di alluminio da 1 cm di spessore e 2 morsetti per batterie,sfido la legge di ohm a fregarmi faccine/smile.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 14/3/2010,17:04

buona idea quella della barra di alluminio, magari per il negativo, visto che è in comune.

i cavi non sono tutti lunghi uguali, non ci avevo pensato, del resto neppure i diodi sono esattamente uguali con esattamente la stessa tensione di caduta, uno addirittura ha una caduta di 0.21 volts, e comunque i cavi sono di circa 50 cm.
Ne terrò conto per le prossime realizzazioni. Domani devo andare da un meccanico a ritirare altre batterie da 100 A. faccine/biggrin.gif

Questa mattina la tensione delle batterie era scesa a 11,5 volts al che ho preferito accendere un po' il gruppo elettrogeno per rimpinguare dell'energia consumata questa notte.

Continuo a monitorare le batterie, e la differenza è sempre sull'ordine del 0.1 volts tra una e l'altra con assorbimenti o consumi molto simili tra una e l'altra.

Volevo chiedere una cosa sugli amperometri: Esistono amperometri a lancetta che possano misurare sia in positivo che in negativo? Nel senso che mi indicano se la batteria sta assorbendo o se sta fornendo energia.
Gli amperometri analigici, consumano molta corrente?


ciao
MaX

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 15/3/2010,17:04

Da quello che ho visto io gli amperometri a lancetta misurano in enetrambe le direzioni,la differenza sta fra amperometri in AC e DC (alternata o continua),
ma la direzionalita la trovi che sappia io solo sugli amperometri tipo autoveicolo ,per gli altri puoi sapere solo quanti ampere stanno passando,ma non sapere il verso,questo dipende se hai i pannelli/generatore acceso allora sono ovviamente in entrata,senno sono in uscita,esiste anche una situazione intermedia dove i pannelli/generatore producono energia,e se hai dei carichi accesi gli amperometri ti dicono la differenza di potenziale che sta andando in batteria.
ForumEA/us/img106/9827/amperometro.jpg



Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 12/12/2014, 07:59:59
 

max_linux2000

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Inviato il: 15/3/2010,19:04

andró a vedere se trovo un ferrari con l'amperomentro che dici tu dal rottamaio faccine/biggrin.gif

Aggiornamento: Le batterie continuano a dare ottime performances, tanto che ho provato a lasciare una luce accesa tutta notte (11 watt) e al mattino la tensione generale era a 11,54 volts. Notare che le batterie sono tutte solfatate.

Ho notato che scaldano leggermente i diodi durante la carica a 25 Ah.
Penso che metterò un dissipatore più grande in previsione dell'estate.

ciao
MaX

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 15/3/2010,22:09

Si trovano in commercio amperometri da pannello con "zero centrale", come quello della foto, ma di forma classica, bianchi e quadrati. Un problema che rimane è quello della portata, che però si può aggirare inserendo il solito shunt in parallelo. Un altro problema è il costo...... Ultimamente, almeno dalle mie parti, gli strumenti da pannello costano troppo.
Il "consumo" di uno strumento del genere dipende dalla sua resistenza interna, che però nel caso di amperometri dovrebbe essere molto bassa, dell'ordine dei millesimi di ohm. L'inserimento di uno shunt in parallelo ne diminuisce ulteriormente la resistenza.
Comunque Max, non c'è bisogno di cercare una Ferrari per trovare un amperometro, in passato alcune auto ne avevano di serie, e a molti piaceva montarne uno quando non c'era. Amperometri con 30-0-30A o 50-0-50A di fondoscala. Da noi da alcuni demolitori se ne trovano ancora, anche se ormai la precisione è...... Più che altro indicativa. Sulle auto moderne non se ne mettono più, anche perché le correnti erogate spesso superano i 100A e quell'amperometro necessiterebbe di cavi da due centimetri di diametro.
Saluti.
Ferro

 

maxdef
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Inviato il: 16/3/2010,12:57

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 15/3/2010, 22:09)
...... Ultimamente, almeno dalle mie parti, gli strumenti da pannello costano troppo.

...prova a dare un'occhiata qui faccine/wink.gif

www.electronicsurplus.it/


 

max_linux2000

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Inviato il: 17/3/2010,19:54

aggiornamento:

il sistema continua a funzionare egregiamente,
le differenze tra una batteria e l'altra rimangono di circa 0.1 volts.

visto che il sistema pare stabile, non aggiornerò più a meno di novità rilevanti

ciao
MaX

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 17/3/2010,20:57

Bene, a quanto pare hai raggiunto il tuo scopo, parallelare tante batterie tutte differenti. Se aggiungi altre batterie faccelo sapere.
Ciao.
Ferro

 

max_linux2000

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Inviato il: 20/3/2010,22:10

2 giorni fa ho provato a scaricare le batterie fino a quando l'inverter stacca (10.5 volts).
In realtà sono arrivate a 10.8 volts, visto che i diodi "rubano" 0.3 volts.

Dopo la ricarica la differenza tra una batteria e l'altra è scesa a 0.02 volts max

Il sistema continua a funzionare perfettamente dopo una settimana. Non è molto, ma intanto va.

ciao
MaX

 

max_linux2000

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Inviato il: 25/3/2010,16:48

oggi una delle batterie più vecchie (8 anni in una land rover) ha cominciado a fare un rumore come se friggesse, probabilmente c'è un mini cortocircuito in atto.
Nel dubbio l'ho tolta dal banco e la lasceŕo a riposo per alcuni giorni per vedere come evolve.
Domani devo andare a prendere altre batterie, spero di trovarne di recuperabili faccine/sad.gif

ciao
MaX

 
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