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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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In Parallelo con allegria!, Batterie in parallelo con Diodi Schottky
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max_linux2000

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Inviato il: 31/3/2011,13:44

ok, allora vanno bene lo stesso, grazie per la precisazione.

basta moltiplicare per 1.41 il valore di targa e ottengo il valore a cui apre il circuito, giusto, quindi un magnetotermico da 5A scatta a poco più di 7A.
Dal mio punto di vista fa lo stesso, visto che in caso di cortocircuito passano correnti sui 100A e in in caso che un cella vada in corto, la batteria supera tranquillamente i 7A di assorbimento e viene disconnessa.

Capisco la tua giusta puntualizzazione, ma quei interruttori magnetotermici mim sono costati 4.59Euro l' uno faccine/biggrin.gif e capirai il motivo per cui non mi interesssa affatto cambiarli.

Del resto se dovessi spendere tutti i soldi necessari per fare un impianto come si deve, allora verrebbe meno il risparmio fin qui ottenuto e tanto varrebbe comprare delle tubolari stazionarie.

Un altro sistema allora sarebbe quello di usare dei fusibili da automobile. Quelli sono tarati per fondere esattamente ad una certa corrente.

Ma penso che sia sufficiente così per il momento.

grazie per la puntualizzazione, ne terrò in conto per il futuro...1.41X

ciao
MaX

 

opppio2002
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Inviato il: 31/3/2011,18:04

CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/3/2011, 14:44)
ok, allora vanno bene lo stesso, grazie per la precisazione.

Si vanno bene soltanto per risparmiare molti soldi, quindi come soluzione economica.

CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/3/2011, 14:44)
basta moltiplicare per 1.41 il valore di targa e ottengo il valore a cui apre il circuito, giusto, quindi un magnetotermico da 5A scatta a poco più di 7A.

Giusto, ma da precisare un altra cosa, quando parliamo di correnti continue, l'arco che si puo' innescare e ben diverso da quello in alternata,e in presenza di corto circuito, proprio causato come di ci tu tra le celle delle batterie , hanno una resistenza interna molto bassa ,e questo arco che si genera per pochissimi secondi, allo staccare del magnetotermico si ossidano le lamelle interne e praticamente puoi buttare letteralmente il magnetotermico, quindi al primo corto li puoi buttare.

CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/3/2011, 14:44)
Dal mio punto di vista fa lo stesso, visto che in caso di cortocircuito passano correnti sui 100A e in in caso che un cella vada in corto, la batteria supera tranquillamente i 7A di assorbimento e viene disconnessa.

di fatti puoi buttare il termico.
CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/3/2011, 14:44)
Capisco la tua giusta puntualizzazione, ma quei interruttori magnetotermici mim sono costati 4.59Euro l' uno faccine/biggrin.gif e capirai il motivo per cui non mi interesssa affatto cambiarli.

Del resto se dovessi spendere tutti i soldi necessari per fare un impianto come si deve, allora verrebbe meno il risparmio fin qui ottenuto e tanto varrebbe comprare delle tubolari stazionarie.

Un altro sistema allora sarebbe quello di usare dei fusibili da automobile. Quelli sono tarati per fondere esattamente ad una certa corrente.

Infatti per soluzione economica vanno bene, ma se decidi un giorno di fare sul serio , metti i fusibili come dici tu, e gli scaricatori, e gli interruttori di classe b per correnti continue, e vedrai che non avrai problemi.



 

max_linux2000

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Inviato il: 31/3/2011,19:28

cmq, cosí giusto per sapere, quanto costa un magnetoremico di classe b da 5A?

cmq se un giorno decico di fare sul serio, allora passo direttamente alle batterie stazionarie.
Una altra cosa... se un magnetotermico si scalda e si ossidano le lamelle, può continuare a funzionare come interruttore?

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 31/3/2011,21:29

Dunque, io ho fatto esperimenti con magnetotermici da 16A, nuovi, perché li avevo di avanzo dall'impianto elettrico nuovo di casa. Sono di buona marca, inutile fare pubblicità.
Provando a fare dei corti si staccano subito, anche facendone tre o quattro di seguito continuano a funzionare tranquillamente.
Ricordiamoci che sono costruiti per interrompere una tensione anche 20 volte superiore a quella usata da Max (12V) e 10 volte superiore a quella che uso io (24V). Un arco in tensione così bassa si interrompe con distanze traa i contatti molto minori che con la tensione di rete, anche se le carice elettriche non si invertono di segno.
Non sono daccordo con te che in continua occorre una corrente 1,41 volte superiore, quelli che ho io staccavano con 18-19A, ma potrebbe essere la normale tolleranza di costruzione industriale.
Per quanto riguarda la parte termica, il bimetallo che si deforma ha una resistenza Ohmica pura (è una lamella....) per cui almeno per lui che la corrente sia alternata o continua è ininfluente. Quelli che ho io lasciati lavorare con 15 o 16A scaldavano un po', ma avrebbero scaldato nello stesso modo lavorando al loro limite anche in corrente alternata.
Ovvio che se si usano interruttori appositi il risultato è garantito, ma anche usando questi in pratica la sicurezza è la stessa, dopotutto basta che interrompano in caso di corto, e un corto dovrebbe essere un incidente molto raro, e lavorino a disotto del loro range massimo come in qualsiasi impianto che si rispetti.
Gli scaricatori a mio avviso non servono a niente in un impianto a tensione così bassa, a meno che non si abbia paura di scariche elettrostatiche o di fulmini...... Quale scaricatore scarica a tensione appena superiore ai 14 o 15V? Ossia abbastanza bassa da proteggere un accumulatore da auto? Poi quel tipo di accumulatori, appena sopra la soglia di conduzione hanno una resistenza interna bassissima, di pochi milliohm, per cui eventuali scariche elettrostatiche se ne andrebbero a terra tranquillamente.

In realtà Max, per come la vedo io sono proprio una spesa superflua, basterebbe una buona serie di fusibili per auto, che oltretutto li trovi anche di recupero, o che comunque costano un'inezia al confronto dei magnetotermici.

Saluti.
Ferro

 

opppio2002
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Inviato il: 31/3/2011,21:42

CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/3/2011, 20:28)
cmq, cosí giusto per sapere, quanto costa un magnetoremico di classe b da 5A?

cmq se un giorno decico di fare sul serio, allora passo direttamente alle batterie stazionarie.
Una altra cosa... se un magnetotermico si scalda e si ossidano le lamelle, può continuare a funzionare come interruttore?

L'interruttore all'incirca costa sulle 15.00 euro, se l'interruttore si scalda uno due tre quattro giorni e cosi via, si puo' buttare perchè le lamelle all'interno si saldano fra di loro e non è piu' funzionante....

comunque sono daccordo che quando si fa sul serio si devono spendere molti soldi, pero' piano piano si ci riesce, io ho cominciato con batterie da auto, adesso sono con batterie lead acid 4 da 200 Ah, avevo un regolatore steca e sono passato ad un flexmax, una BELLEZZA + del 30 % di energia che si accumula ogni giorno rispetto allo steca, qui in Sicilia....

vorrei fare la prova ad aggiungere 2 batterie da 100 Ah che mi regaleranno, ho fatto dei favori e per sdebitarsi mi regalano 2 100 Ah sempre a lead acid della fiamm, ho ordinato i diodi citati da te in questo 3d, li sto aspettando, l'unico dubbio che mi rimane e che io ho 4 batterie da 200 Ah messe in serie e poi parallelo per raggiungere i 24 volt, aggiungendo queste altre 2 da 100 Ah, naturalmente con i diodi, messe in serie e in parallelo , arriverei a un amperaggio di 500 Ah, il dubbio è quello che quando si ricaricano va tutto bene di giorno nessun problema, alla sera quando prelevo e non c'è sole, e quindi l'impianto non produce, se l'inverter richiede una potenza di 30 Ampere, per esempio, come si comportano le batterie??' specialmente quelle da 100 Ah??? visto che non si deve far scorrere piu' del 10% della loro capacità??? perchè tecnicamente i 30 Ah li bovrebbe suddividere per tutto il banco batterie e quindi assorbire 10 Ah da ogni batteria messa in serie, attendo delucidazioni di chi ha fatto prove di questo genere, come te MAX....


 

max_linux2000

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Inviato il: 31/3/2011,22:03

....hai presente i vasi comunicanti? funzionano esattamente uguale. Ogni batteria partecipa per quello che è in grado di fare. Quindi quelle da 200Ah danno il doppio di quelle da 100Ah.

In realtà se per esempio colleghi in parallelo 5 batterie da 10,20,40,80,160Ah (310Ah totali) si comporterà come una sola grossa batteria da 310Ah, e il carico si dividerà equamente tra di loro senza dover intervenire.
Saranno sempre equalizzate tra di loro... se non fosse che con il tempo si solfatano a vicenda... e per quello si aggiungono i diodi, proprio per evitare questo problema.

Tuttavia aggiungendo i diodi, il comportamento non cambia e quindi non ti preoccupare se hai una batteria da 100A e una da 200Ah. Vedrai che dopo un giorno o due di ricarica, avranno sempre la stessa tensione... con una precisione di 0.05V a seconda delle tolleranze dei diodi.

ciao
MaX

Grazie Ferro per la prova che hai fatto.

 

opppio2002
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Inviato il: 31/3/2011,22:14

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 31/3/2011, 22:29)
Dunque, io ho fatto esperimenti con magnetotermici da 16A, nuovi, perché li avevo di avanzo dall'impianto elettrico nuovo di casa. Sono di buona marca, inutile fare pubblicità.
Provando a fare dei corti si staccano subito, anche facendone tre o quattro di seguito continuano a funzionare tranquillamente.

Sono daccordissimo con te , io non dico che non si stacca anzi si stacca sempre

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 31/3/2011, 22:29)
Non sono daccordo con te che in continua occorre una corrente 1,41 volte superiore, quelli che ho io staccavano con 18-19A, ma potrebbe essere la normale tolleranza di costruzione industriale.

Be!!! qui ti sbagli infatti serve un sezionatore o magnetotermico di curva B oppure uno di curva c da 6 - 10 Ka:

www.terasaki.it/doc_download/InfoTec-1.pdf


guarda il paragrafo 1.1.3

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 31/3/2011, 22:29)
Per quanto riguarda la parte termica, il bimetallo che si deforma ha una resistenza Ohmica pura (è una lamella....) per cui almeno per lui che la corrente sia alternata o continua è ininfluente.

Sono daccordissimo con te .

guarda il paragrafo 1.1.1

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 31/3/2011, 22:29)
Ovvio che se si usano interruttori appositi il risultato è garantito

Diciamo la stessa cosa...

 

opppio2002
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Inviato il: 31/3/2011,22:30

CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/3/2011, 23:03)
....hai presente i vasi comunicanti? funzionano esattamente uguale. Ogni batteria partecipa per quello che è in grado di fare. Quindi quelle da 200Ah danno il doppio di quelle da 100Ah.

In realtà se per esempio colleghi in parallelo 5 batterie da 10,20,40,80,160Ah (310Ah totali) si comporterà come una sola grossa batteria da 310Ah, e il carico si dividerà equamente tra di loro senza dover intervenire.
Saranno sempre equalizzate tra di loro... se non fosse che con il tempo si solfatano a vicenda... e per quello si aggiungono i diodi, proprio per evitare questo problema.

Tuttavia aggiungendo i diodi, il comportamento non cambia e quindi non ti preoccupare se hai una batteria da 100A e una da 200Ah. Vedrai che dopo un giorno o due di ricarica, avranno sempre la stessa tensione... con una precisione di 0.05V a seconda delle tolleranze dei diodi.

ciao
MaX

Grazie Ferro per la prova che hai fatto.

Ok allora vado tranquillo , grazie max, aspetto con anzia sia le batterie che i diodi... poi vi faccio sapere...


 

opppio2002
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Inviato il: 6/4/2011,21:12

CITAZIONE (max_linux2000 @ 13/3/2010, 13:53)
Diodi a basso consumo
A seguito di una segnalazione, mi sono reso conto che esistono sul mercato dei diodi Schottky (caduta di tensione 0.3 volts) di origine militare (surplus) a costi veramente bassi (6 euro la coppia) con caratteristiche di tutto rispetto 50A a 60 volts.
(IMG:www.electronicsurplus.it/open2b/var/catalog/l/195.jpg)
www.electronicsurplus.it/product/19...0Amp-60Volt.asp
Questo tipo di Diodi, consuma solo 30 watt ogni 100A assorbiti, quindi nel mio caso il consumo sarà circa 25 watt (circa 2 Ah), dovuto al fatto che l'inverter assorbe 84 Ah max.
Ho comprato 4 chip (quindi 8 diodi) per fare la prova ed ottenere un banco formato da 4 batterie differenti da 94 + 92 + 90 + 70= 346Ah.
Qui sotto metto lo schema gentilmente fornito da FerroBattuto.
(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/0/4/4/4/0/5/1268480986.jpg)

Ciao mi sono arrivati i diodi e le batterie, sono pronto a montare il tutto, mi è sorto un dubbio, visto che i diodi sono da 50 A, ciascuno, dallo schema di collegamento delle batterie, quello di FerroBattuto , per indenderci, sul lato SCARICA, se c'è un assorbimento maggiore di 50 A, il diodo non si rompe???

attendo risposta per procedere..

 

max_linux2000

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Inviato il: 6/4/2011,21:53

certo che si rompe faccine/biggrin.gif

ma se hai mettiamo 4 batterie da 100Ah collegate in parallelo con diodi da 50A e nel lato Scarica hai un assorbimento di mettiamo per esempio 120A, questi verranno divisi tra i 4 diiodi da 50A, e quindi: 120/4=30A. Ogni diodo dovrà sopportare 30A.

Il problema potrebbe essere nel caso tu avessi 2 batterie da 200Ah, in parallelo con diodi da 50A e collegate ad un inverter che assorbe 120A. In tal caso i diodi brucerebbero perchè dovrebbero far fronte a ben 60A ciascuno.

Quindi più batterie colleghi in parallelo più i diodi possono essere di basso amperaggio.
e quindi vale anche il contrario... meno batterie, amperaggio maggiore dei diodi.

Per esempio:

inverter con assorbimento da 90A
Diodi da 25A

90/25=3,6 ...4 diodi da 25A collegati a 4 batterie

oppure

inverter da 90A
diodi da 5A

90/5=18 ....18 diodi da 5A collegati a 18 batterie

...io tra un paio di mesi passo a 24 batterie da 55A = 1320Ah a 12V (quasi 16kWh) faccine/biggrin.gif

ciao
MaX




Modificato da max_linux2000 - 6/4/2011, 23:00
 

bashir1961
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Inviato il: 6/4/2011,22:00

Ciao oppio e ciao a tutto il forum (primo mio post..... )

Vi ho scoperti da poco e sono rimasto davvero impressionato dalle abilita' tecniche e manuali che ho visto....

tornando all'argomento, anche io ho ordinato quei diodi schottky, come regola di buonsenso elettronica bisognerebbe avere la ragionevole certezza non solo di non passare i 50 A dichiarati ma anche di stare sotto.
Se fai un'ipotesi di caso peggiore, per semplificare supponiamo le batterie tutte in parallelo coi diodi e diciamo che hai una sola batteria buona, cioe' che tiene la tensione sotto carico e le altre andate, allora tutta la corrente fornita
all'inverter verra' da una sola batteria e quindi passerebbe da un solo diodo.
Dato che se non sbaglio l'assorbimento previsto e' di circa 30A siamo gia' un po' vicini al massimo, se sei -come me- un po' paranoico ti consiglierei di mettere due diodi in parallelo.

Personalmente poi metterei un fusibile in serie ad ogni batteria, perlomeno se capitasse qualche corto si evitano guai maggiori

Di nuovo saluti a tutti !

 

max_linux2000

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Inviato il: 6/4/2011,22:25

ciao banshir e benvenuto.

tempo fa avevo fatto la stesso domanda circa quello di mettere i diodi in parallelo.
Purtroppo i diodi non sono mai perfettamente identici e hanno delle tolleranze e appena salta uno partono tutti gli altri.

CMQ i diodi che avete appena comprato sono doppi e hanno una bassa tolleranza in ogni coppia, quindi si che potete collegarli in parallelo. Non lo farei invece con gli altri singoli.

La soluzione migliore secondo me, è quella di avere parecchie batterie in modo da dividere meglio il carico.

io per esempio uso 16 batterie di piccolo amperaggio (da 45 a 70Ah) ovviamente con 32 diodi (16 IN + 16 OUT) ed essendo da 50A possono reggere carichi da 800A faccine/sick.gif
Ovviamente stiamo parlando teoricamente, visto che l' inverter assorbe "solo" 88A

i fusibili potreste usare quelli da automobile presi dallo sfasciacarrozze o recupero auto.

ciao
MaX

dimenticavo una cosa rigurado ai fusibili....

immaginiamo di avere 4 batterie da 100Ah con un carico di 120A distribuito dai 4 diodi.

Avremmo quindi 30A di carico per batteria e, se mettiamo 4 fusibili da 35A, tutto funziona bene.

Ma cosa succede se salta un fusibile?

Succede che il carico di 120A viene diviso da 3 batterie, quindi 120/3=40A
Ma a questo punto bruciano in catena tutti gli altri fusibili faccine/sad.gif

...per questo ho scelto di usare dei magnetotermici da 5A (nel mio caso) che saltano a 7-8A nel peggiore delle ipotesi visto che siamo in corrente continua. (Su questo punto ci sono opinioni contrastanti)

Ovviamente se voi avete poche batterie di grosso calibro, dovrete dimensionare i fusibili o i magnetotermici in base alle vostre esigenze

ciao
MaX

 

opppio2002
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Inviato il: 7/4/2011,19:59

Ciao max, sono di nuovo qui, ho montato tutto, ma c'è un problema, ho seguito lo schema di Ferro Battuto, ma il regolatore non mi accende, perchè i cavi di carica, messi nei diodi, non fanno passare indietro la corrente, giustamente, e quindi non accende il regolatore, come devo procedere??
fammi sapere..


 

max_linux2000

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Inviato il: 7/4/2011,20:43

ok, ci vuole una batteria piccolina in parallelo al regolatore.

https://lh3.googleusercontent.com/_6D1wy-J7v48/TYpOinYyuoI/AAAAAAAAAcI/hvSGEmS3Zk8/s800/2011-03-23%2020.46.58.jpg

Questo è il sistema che sto usando io in questo momento. Anche il mio regolatore non sopporta i diodi faccine/biggrin.gif

ho usato la batteria AGM in quanto ha una tenzione superiore a quella delle batterie auto, e impostanto il regolatore per batterie AGM o GEL (14.1V) e togliendo i 0.3V arrivo a 13.8V dopo il diodo.

un altro modo (ma non l' ho ancora sperimentato) è quello di collegare ad una delle batterie un diodo inverso e un condensatore. Per lo schema vai indietro alcune pagine e guarda i messaggi di OggettoVOlanteIdentificato

dimenticavo... la mia agm `e da 28Ah, ma sasrebbe possibile usare anche una da 5 o 6Ah

 

opppio2002
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Inviato il: 7/4/2011,20:47

Ciao e grazie, alcune domande, la batteria piccola agm di quanti volt è???

il mio sistema e di 24 volt me ne occorrono due???

altra domanda, visto che viene messa in parallelo ad regolatore quindi ai cavi di carica, e visto che è piccola rispetto alle altre non si rovina???

altra domanda , le mie batteria sono tecnologia agm, posso fare equal carica??'

nel frattempo guardo quello di oggettovolante del diodo, mi sembra piu sicura..


fammi sapere..




Modificato da opppio2002 - 7/4/2011, 21:48
 
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