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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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In Parallelo con allegria!, Batterie in parallelo con Diodi Schottky
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max_linux2000

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Inviato il: 11/6/2010,21:08

CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 10/6/2010, 23:34)
i punti chiave credo siano:
1. collegare batterie di marche diverse;
2. collegare batterie di capacità Ah diverse;
3. ricaricare le batterie in maniera separata (una necessiterà di 6 ore,una 10 ore,una 8.5 ore,etc).

questo di sotto non è esatto, o forse non lo capisco bene io
CITAZIONE
4. scaricare le batterie in maniera separata (se no ci si ritroverebbe con una batteria da 45 Ah a terra,e una da 600 Ah stracarica);

le batterie contribuiscono tutte assieme a fornire energia all'inverter, poi ovvio che una da 45Ah dará di meno di una da 100Ah.
Se intendi dire questo, allora OK.

Fino a qui ci siamo con i diodi

CITAZIONE
5. escludere una batteria appena va in corto nella maniera più veloce possibile;

il punto 5 è in fase avanzata di realizzazione ( by Kekko). In definitiva la centralina controllata da cpu (nome in codice: Nottingam Sheriff) , ha lo scopo di ascludere le batterie con celle in corto appena rileva che una batteria mantiene una tensione di 10.5 volts per 1 ora.

CITAZIONE
6. se l'inverter è acceso,si dovrebbe convogliare l'energia fotovoltaica-eolica-etc. direttamente su di esso,anzichè al banco di batterie al piombo;

Ne stavo parlando un paio di settimane fa con kekko. Si tratta di un ripartitore di carica (nome in codice: Robin Hood). Si trata di una centralina con 8 ingressi in cui è possibile collegare 8 fonti di energia: fotovoltaico, eolico, caricabatterie, ecc.
Questa centralina poi riparte l'energia a 8 sottogruppi con 4 batterie ciascuno per un totale di 32 batterie. La ripartizione avviene in base allo stato di carica in ogni sottogruppo e vien commutata in base alle necessità in modo da mantenere i gruppi perfettamente allineati.

Se le batterie sono cariche e c'è richiesta di energian da parte dell'inverter, allora si invia tutta l'energia disponibile (eolico/solare/ecc) all'inverter.Nel caso non ci fosse richiesta di energia da parte dell'inverter, allora si provoca il carico, accendendo un boiler 220 volts collegato alla rete 220.

non è ancora affinata, ma diciamo che grosso modo c'è tutto il necessario.

CITAZIONE
7. disconnettere l'intero banco-batterie se la tensione oltrepassa i 14.4 Volt,segno questo che l'accumulo è ormai avvenuto;
8. dissipare energia il meno possibileiodi normali,diodi Schottky,Scr,mosfet,hanno caratteristiche e costi differenti.

queste sarebbero cose interessanti e utilissime.

CITAZIONE
Ora,dato che in commercio non mi risulta vi sia un'elettronica che contiene tutte queste particolarità e che soprattutto possa gestire bene batterie usate e diverse tra loro,sarebbe meglio stabilire una linea-guida che contempli tutte le varianti possibili ed immaginabili.

concordo perfettamente faccine/biggrin.gif

CITAZIONE
Non voglio perdermi in chiacchiere,beninteso: è che prima bisogna vedere che direzione intende assumere Maxlinus,che ha aperto il thread per ottimizzare un impianto.

Guarda, io non sono un perito elettrotecnico, e non posso aiutare nella parte elettronica, piuttosto posso aiutare a definire i requisiti che dovrebbe avere questa super centralina che oramai è un vero computer specializzato faccine/biggrin.gif
La mia forza è quella di trovare possibili soluzioni lasciandomi indietro tutti i preconcetti, ovvio che poi ho bisogno di una mano per la realizzazione, ma sono disposto ad accettare che qualcun altro prenda le redini se dimostra di credere nel progetto.

Alla fine a me interessa poter risolvere il mio personale problema energetico spendendo meno soldi possibile visto che non ne ho per niente.
Per ora sono contentissimo dei diodi, ma se si può migliorare... meglio! faccine/biggrin.gif

ciao
MaX

 

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Inviato il: 12/6/2010,02:02

Scusa,hai ragione,qualche punto non è chiaro! faccine/laugh.gif
Ad esempio,prendiamo il punto 3: ''ricaricare le batterie in maniera separata''.
Tu hai una batteria da 45Ah,e una batteria da 100Ah. Per ricaricarle in un'ora,ti servono 145 Ah del generatore.
No?
Ecco,il problema è questo: un diodo in cui scorrono 45 Ampere, presenta una caduta di tensione pari a 0.2 Volt.
L'altro diodo in cui scorrono 100 Ampere,presenta una caduta di tensione pari a 0.6 Volt.

Le batterie ,se le misuriamo a tester interrompendo la ricarica,risultano una a 13 Volt,e l'altra a 12.6 Volt,sbilanciate.

Ora,colleghiamoci l'inverter,facendo passare l'energia tramite gli altri due diodi.
La batteria da 13 Volt erogherà 12.9 Volt;
la batteria da 12.6 Volt erogherà 12.2 Volt.
Sbilanciate di nuovo.
Questo succede perchè nei diodi più corrente passa e più aumenta la caduta di tensione.E avviene sia in ricarica,che in scarica.
E' per questo che stavo pensando a come ovviare a questi inconvenienti.

Un altro inconveniente,a cui si va incontro,l'ho trovato stasera mentre accennavi al regolatore di carica,da portare a 14.8 Volt.L'idea mi sembrava ottima,e fa pure guadagnare qualche Watt.
Purtroppo,per motivi legati al silicio,si possono rovinare un po' le batterie: a fine carica,infatti,noterai che le batterie misurano 14.8 Volt,nonostante ci siano i diodi Schottky. Diodi che hanno la particolarità di passare dai 0.3 Volt di caduta.....a quasi 0 Volt quando vi scorrono 1 o 2 milliampere.Meno corrente passa,e più si abbassa la caduta di tensione.

Ma ci sto ancora studiando su,e siccome sono un asino,arriverò alla soluzione tra un anno o due faccine/clap.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 12/6/2010,07:10

CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 12/6/2010, 03:02)
Scusa,hai ragione,qualche punto non è chiaro! faccine/laugh.gif
...
Le batterie ,se le misuriamo a tester interrompendo la ricarica,risultano una a 13 Volt,e l'altra a 12.6 Volt,sbilanciate.
....
La batteria da 13 Volt erogherà 12.9 Volt;
la batteria da 12.6 Volt erogherà 12.2 Volt.
Sbilanciate di nuovo.
....... Diodi che hanno la particolarità di passare dai 0.3 Volt di caduta.....a quasi 0 Volt quando vi scorrono 1 o 2 milliampere.Meno corrente passa,e più si abbassa la caduta di tensione.
..

ciao OVI faccine/biggrin.gif buon mattino!

stavo pensando a questo che mi hai scritto, ma da profano, non sono sicuro che sia corretto, o almeno sono quasi sicuro che i diodi che sto usando io non si comportano cosí.

Tieni conto che sono di origine militare e potrebbere avere caratteristiche differenti.

Le batterie sono sempre livellate con differenze di 0.05 volts che io reputo colpa delle tooleranze dei diodi, ovvero, questi diodi hanno sempre una caduta di tensione di 0.3 volts anche a bassi carichi. Forse Kekko protrebbe fare una prova, visto che credo ne abbia in casa....
io Ho un tester digitale vecchiotto ma buono e preciso, e oggi faró delle misurazioni direttamente sulle batterie. Si tratta di 8 batterie di marche differenti da 45 a 100Ah.

Non so se la cosa può essere utile

ciao
MaX

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 12/6/2010,12:15

Per quel che ne sapevo io OVI, ma posso senz'altro sbagliare, quei famosi 0,6 o 0,3V di caduta, sono strettamente legati alla barriera di potenziale intrinseca del materiale di cui sono fatti i diodi. Le variazioni di tensione legate alla corrente ci sono senz'altro, ma non mi pare così forti come dici.
C'è unaltra considerazione, che viene dalla mia esperienza personale: Una batteria da 45Ah e una da 100Ah, se scaricate in parallelo (purché efficenti) finiranno comunque per erogare corrente proporzionalmente alla loro capacità. Se quella più piccola eroga corrente come quella grande, si abbasserà di tensione prima dell'altra, per cui a causa della bassissima resistenza interna di questi accumulatori, l'altra più grande comincerà ad erogare corrente in misura maggiore fino al livellamento. Stesso fenomeno in regime di ricarica. Insomma per farla breve due batterie connesse "brutalmente" in parallelo finiscono comunque per comportarsi come una di capacità somma delle due. Le resistenze interne degli accumulatori al piombo, che sono in realtà di pochi milliohm, favoriscono il fenomeno di livellamento. Il problema semmai sorge se una delle due è rovinata, in corto oppure solfatata, che allora produce sbilanciamenti a sfavore dell'altra.

 

OggettoVolanteIdentificato

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Inviato il: 12/6/2010,12:21

Provo ad allegare un'immagine relativa ai tuoi diodi Schottky,vi sono due grafici in cui si nota come,a seconda dei milliampere o ampere che scorrono,la caduta di tensione si discosta nettamente dai 0.3 Volt.

ForumEA/us/img514/4081/curvestps120.jpg

Il primo grafico riguarda la caduta di tensione che avviene tra zero e due ampere.
Il secondo grafico invece è sulla caduta tra 0.1A e 100 Ampere.

Ci sono varie curve,relative alla temperatura del diodo.Quella solo Dio la sa! faccine/laugh.gif
Però adopero sempre la curva T=100° Typical Values


Riguardo quelle variazioni di livello di 0.05 Volt,se sono effettive vanno benissimo.Anzi,vanno troppo bene,segno evidente che teoria e pratica fanno spesso a cazzotti... faccine/argue.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 12/6/2010,14:21

CITAZIONE
Riguardo quelle variazioni di livello di 0.05 Volt,se sono effettive vanno benissimo.Anzi,vanno troppo bene,segno evidente che teoria e pratica fanno spesso a cazzotti... faccine/argue.gif

scusa se hanno solo queste piccole variazioni.... non sapevo che non si potesse fare!! È proibito? ......

faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif hahahaha!! non te la prendere, un po'di umorismo ci vuole.

Piuttosto, meglio proseguire con il discorso dei mosfet.
Prova a fare una ricerca in rete: "mosfet as diode"

c'è un sacco di roba, ma essendo in inglese molto tecnico non ci capisco nulla...

ciao
MaX

 

max_linux2000

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Inviato il: 12/6/2010,16:08

hpo fatto le misurazioni in fase di carica/scarica mettendo in serie il tester regolato sulla scala dei 20A.

in fase di carico avevo in quel momento circa 0.50A per batteria (da 0.48 a 0.54A)
Poi ho spento il caricabatterie e collegato alcune lampade e alimentatori all'inverter
In fase di scarica avevo invece un assorbimento per batteria, di 0,36 A di media, con variazioni sull'ordine di 0,03 A

ciao
MaX

 

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Inviato il: 12/6/2010,23:34

Ok,però le misure mi sembrano un minimo relative.Poi,un giorno,se avrai tempo e soprattutto voglia (cosa rara,tra noi forumisti! faccine/biggrin.gif ) andrebbero migliorati i test che hai svolto.
Le batterie infatti erano ultracariche (se no non avrebbero assorbito 0.5 A),
e il carico di prova è troppo piccolo (0.36 A).
In realtà,caro MaX,quando si fa qualche test,è bene specificare che tipo di batterie stai usando (Ah),
e soprattutto allegare le tensioni relative al carico variabile,e cioè sarebbe stato meglio
applicare un carico che assorbisse 0.3 A - 3 A - 30 A,e annotare i Volt sia della batteria,sia ai capi del diodo.
Così sarebbe stato possibile tracciare una curva,e analizzare al meglio le potenzialità di un futuro banco di batterie al piombo.
Lo so,c'è da rincretinirsi col tester,passando da Amperometro a Voltmetro....a meno che uno non abbia tre tester in casa.

Per quanto riguarda i mosfet,ne ho trovato alcuni che costano circa 1.54 euro,erogano fino a 100 A, 400 A di picco,e hanno una resistenza di 0.001 Ohm.Me li sto studiacchiando,la rottura di balle resta sempre quel cacchio di diodo in mezzo.Stavo anche pensando di bruciare il diodo applicandogli una tensione inversa,tanto per avere il solo mosfet ,ahahahah! faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif
Ipotizzavo infatti di progettare un piccolo modulo a mosfet,che effettua la ricarica.....in maniera impulsiva! Le batterie al piombo,infatti,se ricaricate ad impulsi,si desolfatano meno e soprattutto si caricano meglio,migliorando l'assorbenza dei watt che arrivano dal pannello fotovoltaico (o dal charger,eolico,etc.). In media,infatti,lo stocaggio energia è del 85%,ad impulsi presumo si possa arrivare al 95%.

 

max_linux2000

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Inviato il: 12/6/2010,23:59

CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 13/6/2010, 00:34)
..
In realtà,caro MaX,quando si fa qualche test,è bene specificare che tipo di batterie stai usando (Ah),
...

OK, prometto che farò queste misure la settimana prossima usando 3 carichi conosciuti, per esempio dei fari da 55watt da auto e riporterò i valori di targa di ogni batteria

CITAZIONE
...Ipotizzavo infatti di progettare un piccolo modulo a mosfet,che effettua la ricarica.....in maniera impulsiva! Le batterie al piombo,infatti,se ricaricate ad impulsi,si desolfatano meno e soprattutto si caricano meglio,migliorando l'assorbenza dei watt che arrivano dal pannello fotovoltaico (o dal charger,eolico,etc.). In media,infatti,lo stocaggio energia è del 85%,ad impulsi presumo si possa arrivare al 95%.

ecco questa è una buonissima idea... ma invece di dare impulsi e basta, si potrebbe commutare da una banco all'altro così ne ricarichi di più pur usando la stessa corrente.

Immagina di avere due batterie. il cirquito mosfet manda alternativamente corrente prima ad una poi all'altra, in queto modo entrambe verranno caricate ad impulsi contemporaneamente.
...bene, ora immagina di avere 32 batterie faccine/biggrin.gif faccine/clap.gif faccine/clap.gif


ciao,
MaX

 

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Inviato il: 16/6/2010,13:43

mah,io mi sto facendo un po' di conti e scaricando qualche file qua e la,ci sono molti parametri da tenere in considerazione,la difficoltà è un po' quella.Nelle prossime sere allego qualcosa.
Gli altri...non so,seguono in sordina.
Colpa delle partite di calcio,forse.... faccine/biggrin.gif

 

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Inviato il: 16/6/2010,14:57

...partite do calcio? ...ma sono importanti? faccine/biggrin.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 16/6/2010,20:35

...Non sò..... Però c'è chi ci perde la testa, e spesso anche qualcos'altro...... faccine/laugh.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 29/6/2010,22:39

beh? che fate? prendete il fresco? Qui si lavora! faccine/biggrin.gif

OVI, hai pensato ancora a questi mosfet? Pensi che sia una via percorribile?

Aggiornamento sulle batterie.... nulla da segnalare faccine/biggrin.gif

oggi le ho torchiate un po' collegandogli una pompa per filtrare l'olio per il generatore e la macchina, sono scese a 11.5 volts sotto carico, ma poi sono tornate su poco per volta.

Ho notato che sotto carico le differenze in voltaggio sono maggiori, una media di 0.10 volts, ma poi si ristabiliscono una volta tolto il carico.

ciao
MaX



 

max_linux2000

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Inviato il: 27/7/2010,23:11

Ricapitoliamo per chi non ha letto tutto il tread:

Ho messo in parallelo 8 batterie di seconda mano da auto a 12V con amperaggi differenti, attraverso 16 diodi schttky e ho ottenuto un banco da circa 480Ah. Sta funzionando da mesi senza problemi.

Sarebbe bello poter mettere le batterie in serie per ottenere 24 o 48 volts.... però ci sono dei problemi dovuti al fatto che le batterie che trovo, sono tutte differenti in Amperaggio, usura, marca, ecc.
Sono buone batterie, ma da li a poterle mettere in serie ce ne vuole, al che dovrei essere relegato ai 12 V. Infatti mettendole direttamente in serie pregiudicherei la più debole solfatandola o mandano in corto una cella.

Oggi però ho pensato ad un sistema per ottenere 24 volts mettendo in serie 2 banchi di batterie ma con alimentazione separata.

Praticamente l'idea è di mettere in serie le uscite del circuito a diodi per ottenere 24V, ma mantenendo separate le alimentazioni a 12V per ogni banco.

Qui ho messo lo schema. Per favore dateci una occhiata e ditemi se potrebbe funzionare
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/0/4/4/4/0/5/1280268253.png

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 28/7/2010,19:52

In teoria sembrerebbe di si..... Anche se di certo non è molto "usuale". faccine/biggrin.gif
Lì per lì sembrerebbe che i diodi siano messi al contrario, ma poi ragionandoci su il verso della corrente sarebbe proprio quello, uscita dal polo positivo inferiore, verso il negativo superiore e uscita dal polo positivo superiore, in scarica, naturalmente.
Poi non resta che provare.....
Alla fine potresti comunque fare delle serie con batterie di uguale capacità, se non della stessa marca o età, e risparmiare sui diodi e la loro caduta di tensione interna.

 
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