The ALL, posso farti una domanda? Non vedo il bulbetto neon per la protezione della giunzione collettore-emettitore del transistor. Come mai?
Ti faccio questa domanda, non tanto per la protezione in sè, pure importante, piùttosto per chiederti se anche a te succede che quando si collega l'output alla batteria in carica, la luce del neon si spegne, come succede al mio circuito.
non l'ho messo perche' a questo livello di corrente non incorro in nessun rischio di fondere i componenti al massimo la resistenza da 10ohm può comunciare a fumare se non regoli il trimpot .
quindi non posso risponderti, dovrei prenderne uno e provare, oggi passo dal negozietto di elettronica e ne prendo uno
comunque ho fatto le misurazioni per la corrente nelle bobine e nell'output della batteria in carica e mi sembra tutto ok
Oggi dopo aver fatto qualche calcolo a mente (non riesco a trovare una guida decente su femm....) vado avanti con il nuovo rotore
Ok, fammi sapere. In effetti dovrebbe essere normale che "lo spillo" del picco di Lenz, una volta collegato alla batteria, debba adattarsi sui valori della batteria stessa... Ma se è così, il picco di Lenz, scompare?
e' che ci vorrebbe un oscilloscopio, per tali misure. Girando per il web ho trovato un dispositivo che viene venduto a privati o studenti che costa circa 120€ che comprende varie funzionalita' per chi inizia nel campo dell'elettronica. Si interfaccia con il pc ed il circuito da te costruito ed hai i risultati a video. comprende un oscilloscopio ed altro, ora non ho il link sottomano.
Un oscilloscopio mi sta arrivando, uno piccolo di 1Mhz. Sufficiente per questo tipo di misure.
Comunque, ho letto su energetic forum che il neon deve rimanere spento.
Un punto importante penso che sia la resistenza interna delle batterie sotto carica. E' strano che, secondo Bedini, debbano avere una resistenza alta per funzionare. La Tecnica Ufficiale dice, però, che le batterie con alta resistenza interna siano da buttare...
Se si vuole misurare la resistenza interna di una batteria si deve calcolare la differenza tra la tensione a vuoto e quella sotto carico. Il risultato moltiplicarlo per la resistenza di carico usato. Il tutto diviso la tensione sotto carico.
ne esistono di varie tipologie e fondamentalmente 4 tipi
1)passive magnetic bearing 2)Active magnetic bearing 3)Electrodynamic bearing 4)Linear magnetic bearing (esempio: gli inductrack creati con gli harray halbach)
io per ora uso il primo modello, quello passivo,che sarebbe in pratica un sistema di levitazione a soli magneti permanenti. Il limite di questo sistema e' la poca precisione ed il limite del peso che puo' sostenere,in base alla potenza del magnete, ma per questi esperimenti in miniatura andrà più che bene.
Ora, sappiamo che per il teorema di Earnshaw un oggetto non puo' levitare "liberamente in maniera passiva, ma nel nostro modello lo "vincoliamo" in un punto spaziale, cioe' costretto a "levitare" solo nel punto voluto.
in questa settimana, aparte lavoro,raga ed altro, ho pensato a varie configurazioni di "levitazione a costrizione", e dal modello base sono arrivato ad un modello che si amalgama con il progetto in corso che si propone in due modalita,ognuna delle quali si puo' sviluppare in due spazialità.
Parto dalla prima modalita' con il rotore "interno" e le bobine esterne, esattamente come l'ultimo modello,tranne che il rotore stavolta e' a levitazione magnetica.
Materiale che usero' saranno due sofisticatissimi rocchetti da pesca ed una serie di calamite al neodimio. ora vi mostro i rocchetti 1-2€, nei prossimi post vi mostro il resto. In pratica prendete 2 rocchetti con il centro di diametro diverso in modo che si possano inserire l'uno con l'altro senza troppo lasco. quindi usate un piccolo seghetto per metallo, 1-3€, e tagliate il lato senza la parte centrale. Ora potremo usare questo "rotore" artigianale per incollare i nostri magneti con la colla a caldo, ed inserire gli hard disk sia "grandi" 3,5 pollici, che piccoli 2,5 pollici che verranno usati in un'altra modalità.
piccolo aggiornamento: -->sto cercando di posizionare i magneti su circonferenze piu' grandi perche' creano maggiore stabilità del disco, e ottengo meno interferenza sulla parte centrale del rotore. -->sto provando anche delle configurazioni a cono e sembrano molto piu' stabili per la parte centrale.
Serendipity(ovvero imbattersi in qualcosa mentre si cerca altro): -->ho notato una certa forza di lorentz su alcune configurazioni di magneti e mi sono venuti alcuni dubbi sull'associazione corrente/magneti
Ad esempio,se una bobina percorsa da corrente e' assimilabile ad un magnete cilindrico con polarita' nord-sud, a che magnete corrisponde un filo percorso da corrente che crea intorno a se un campo magnetico? e due fili paralleli percorsi da corrente (concorde-attrazione o opposta-respingimento)?
si certo, lo avevo letto da qualche parte ma non ricordo bene, x i due fili paralleli mi sembra si attraessero, ma non ricordo bene neanche i versi delle correnti. prova a fare ricerca in rete, cmq dovrebbe avere a che fare con la regola della mano destra.