Se sei già registrato           oppure    

Orario: 03/05/2024 09:03:34  

 

Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

VISUALIZZA L'ALBUM


Batterie a spirale, . . . come il dolce di pastafrolla . . .
FinePagina

Libero51

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1276

Stato:



Inviato il: 13/5/2010,16:26

Per non occupare spazio nella discussione delle batterie tubolari nella quale sono intervenuto un pò per caso , apro questa sulle batterie . . . avvolte a spirale. Una veloce ricerca ha messo in evidenza che qualcuno ci ha già provato con successo.

http://www.optima-batterien.eu/it/news-e-m...Hash=788f4b26a0

http://www.pegasoroma.it/tipologie-di-batt...ia-orbital.html

Mi pare che la configurazione sia adatta per un procedimento "fai da te" semplice ed efficace.
Semplici lamierini di piombo metallico senza ossidi . Capacità minore . . . robustezza maggiore.
Contenitori cilindrici . . . faccine/sick.gif


 

Pyron

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1115

Stato:



Inviato il: 13/5/2010,18:08

libero purtroppo il problema è sempre il solito...i maledetti separatori!

 

Libero51

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1276

Stato:



Inviato il: 14/5/2010,06:33

CITAZIONE (Pyron @ 13/5/2010, 19:08)
. . . purtroppo il problema è sempre il solito...i maledetti separatori!

Ciao Pyron , un pò mi stupisce la questione dei separatori . Certo che il separatore tra le piastre oltre alla ristenza all'acido ed alla necessaria "porosità" deve potersi sostenere anche meccanicamente nella giusta posizione anche a seguito di urti e vibrazioni; sotto questo aspetto un separatore tra piastre piane è forse più critico rispetto ad un flessibile separatore avvolto che rimane intrappolato nella doppia spirale.
Personalmente escluderei di procedere per "fai da te" alla realizzazione di piastre FAURE ad ossidi riportati e preferirei sicuramente piastre PLANTE' accettando la limitazione della capacità in cambio della semplicità costruttiva e della grande robustezza e durata di tali piastre.
Escludendo quindi il distacco di ossidi che potrebbero deteriorare irrimediamilmente l'elemento anche la struttura del separatore può diventare meno critica e più sottile.
Esistono centinaia di tessuti sintetici di spessori diversi che resistono all'acido e nel rifare un pezzo di intonaco sto usando un'ottima retina di vetroresina che potrebbe probabilmente essere impiegata come separatore , magari foderata in tessuto sintetico da tendine per finestre.
Saluti faccine/sick.gif

 

max_linux2000

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:2120

Stato:



Inviato il: 22/5/2010,11:53

stavo pensando che si potrebbe procedere in questo modo:

si prendono due lamiere di piombo delle opportune dimensioni.
al posto della retina/fibra di vetro/tessuto... si usano dei semplici bacchetti di plastica a sezione quadrata da 2x2 mm e si posizionano in verticale ogni...diciamo 5 cm.

in questo modo avremmo una separazione di 2mm e non daremmo nessun punto di appoggio ai fanghi per mettere in corto le 2 piastre, cosa che invece succede con gli altri separatori.

i bacchetti separatori possono essere ottenuti tagliando a strisce verticali un tubo in pvc.

Per i contenitori si potrebbe usare dei semplici tubi idraulici in pvc ad alta resistenza usando i tappi in pvc da incollare per garantire la tenuta all' acido e ottima resistenza meccanica.

Per sostenere la " girella" di piombo faccine/biggrin.gif si potrebbe mettere sul fondo una croce alta 10cm sempre in pvc con i bordi affilati dove appoggia la spirale di piombo, in modo da non dare la possibilità ai fanghi di accumularsi e mettere in corto le piastre.


a questo punto esiste solo un problema con 2 soluzioni:

Problema: Non serve uno stampo,ma una lamiera da 2 mm o più.

Soluzioni che vedo io:
comprare lamiera di piombo nuova (cara)
Fondere il piombo vecchio e trasformarlo in lamiera con una filiera (difficile da trovare).

ciao,
MaX

 

Ferrobattuto

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:4117

Stato:



Inviato il: 22/5/2010,12:53

La lamiera di piombo viene estrusa a caldo con presse che lavorano alla temperatura di fusione del piombo, poi calandrate e infine avvolte. Anche se sembra tenero, in grossi spessori o superfici il piombo freddo è molto tenace, difficile realizzare qualcosa di simile nel fai da te......
In alcune fabbrichette però spesso scambiano rottami di piombo con prodotti finiti in rapporto di 2/1. Riuscendo a rimediare una grossa quantità di piombo di recupero, si potrebbe scambiarlo con della lamiera già fatta.

 

Keyosz
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1959

Stato:



Inviato il: 22/5/2010,12:56

Ciao Libero,
quelle batterie sono già state menzionate da qualcuno, non ricordo, ma sono semplicemente delle griglie alla faurè arrotolate con elettrolita al gel, quindi niente di speciale come la pubblicità vuole far credere, del resto se era solo un idea di partenza per farle arrotolate ti posso garantire che è stato uno dei miei primi prototipi ad essere realizzato in quel modo:

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235398872.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1235398839.jpg

Ma alla fine si usa un sacco di piombo, da quando do recuperato un centinaio di Kg di polvere di ossidi dalle batterie usate desidero trasformare quelle in Ah (ampere-ora) per le mie future batterie fai-da-te, non tonnellate di piombo, anche perchè se ci riesco significa che i 4000Kg di materie attive delle mia attuali batterie commerciali tra 20-30 anni li potrò riutilizzare con il metodo giusto che scopriremo strada facendo faccine/wink.gif

Per quanto riguarda la laminazione di piombo partendo da piombo fuso date un occhiata al video di seguito posizionandovi al minuto 1:52, trattasi di costruttori di tubi per organi da chiesa, fatti in una lega di piombo e stagno, ma in prevalenza piombo, osservate come in pochi secondi stendono sul tavolo il piombo fuso a formare una perfetta e lucente lamina per accumulatori fai-da-te faccine/tongue.gif



 

Libero51

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1276

Stato:



Inviato il: 23/5/2010,07:50

CITAZIONE (Keyosz @ 22/5/2010, 13:56)
. . . quelle batterie sono già state menzionate . . .

Ciao Key , in fondo è un'idea molto semplice. Non sono io l'esperto manipolatore del piombo ma penso che qualche vantaggio sia ottenibile solo con lamiera molto sottile , senza ossidi riportati.
Solo in questo modo si può raggiungere una grande superficie come appunto è necessario per i condensatori costruiti con tale metodo. Il separatore sintetico, poroso e sottile dovrebbe aderire alle lamierine di piombo per formare una stretta spirale senza spazi inutili interclusi.
Immagino che tale sistema comporti laminazioni inferiori al millimetro ed in tali condizoni la sezione complessiva della lamiera potrebbe diventare critica rispetto alla densità di corrente complessiva al punto di dover prevedere bacchette captatrici intermedie alla spirale.

Fuori tema . . . magari può servire come spunto per una nuova discussione . . . tanto vale che lo dichiaro esplicitamente. faccine/sick.gif

Nel mio dialetto cispadano il termine "bateria" viene usato per indicare una cosa di pessimo valore.

Per inciso non sono un sostenitore delle batterie al piombo usate per accumulo statico di energia elettrica. Sono indispensabili per il mio trattore , per un automobile o per impianti ad isola ma tecnicamente un sistema grid_connected è tecnicamente enormemente più semplice, efficace e meno inquinante.

Una produzione fotovoltaica si realizza sopratutto di giorno quando maggiore è la richiesta di energia sulla rete e la restituzione dell'energia di notte è assicurata dal massiccio uso di centrali termoelettriche che non si possono . . . spegnere.

Con l'attuale livello di consumo , non sarà certo il fotovoltaico a mandare in pensione tali centrali.Con un costo "sociale" dell'energia di circa il quadruplo e la necessità di una superficie captante pari a tutta la Liguria .

L'energia restituibile di notte è talmente elevata che ,per non buttarla via, la usiamo per ripompare acqua in bacino nelle centrali idroelettriche con rendimenti complessivi scadenti, senza contare il costo di un secondo bacino a valle.

Batterie ? . . . baterie

Saluti . . . faccine/sick.gif





 

Keyosz
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1959

Stato:



Inviato il: 24/5/2010,21:27

Ma sai c'è del vero in quello che dici, ma resto convinto che con il poco si fà il tanto, me lo insegnava il caro nonno quando ero piccino, in effetti se ci impuntiamo a pensare in grande non ci muoveremo mai, ma se iniziamo dal piccolo forse... per chi ci crede ovviamente faccine/wink.gif

Ho visto lamiere di piombo da 0,6mm dai lattonieri, potrebbero essere quello che serve per la tua idea anche se credo che così sottili saranno sensibili alle sovraccariche, il positivo si ossida corrodendosi velocemente nell'uso ciclico negli anni, mentre per i separatori pressati avviene il fenomeno dei corti per formazione di piccoli aghi di piombo depositato elettroliticamente che vanno ad inquinare i pori del separatore formando micro ponti conduttivi, come vedi i problemi sono molteplici se si ha come obbiettivo la lunga durata sotto cicli continui di scarica e ricarica, ma le facevano una volta così bene vuoi che non ci riusciamo nel 2010? faccine/biggrin.gif

 
 InizioPagina
 

Versione Mobile!

Home page       TOP100-SOLAR      Home page forum