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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Biocarburanti

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Carburanti ...... dai rifiuti urbani!, Un sistema 'Japan' per eliminare l'ineliminabile
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OggettoVolanteIdentificato

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GigaWatt


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Inviato il: 27/8/2010,02:20



Mi pare una proposta tecnologica che,sebbene discutibile, tende comunque a ridurre l'inquinamento e a migliorare il riciclo delle materie plastiche, ''eterne'',se finiscono in mare o sottoterra.
Sti bastardi musigialli,è inutile negarlo,sono sempre un gradino avanti! faccine/laugh.gif




Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 27/8/2010, 03:56
 

NonSoloBolleDiAcqua

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Inviato il: 27/8/2010,02:57

Da non credere....
Bolle



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 27/8/2010,13:13

CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 27/8/2010, 03:20)
.....Sti bastardi musigialli,è inutile negarlo,sono sempre un gradino avanti! faccine/laugh.gif

Niente da fare..... Questa stessa cosa riuscì a farla un ingegnere torinese tanti tanti anni fa..... Uno dei tanti che è sparito e non se ne è saputo più niente, l'ultima notizia che se ne aveva era che era scappato in America. Figurati...... Poveraccio lui.....
Mi spiace che adesso non ricordo più dove lo avevo letto, rivista o giornale che fosse, ne il nome dell'ingegnere. A quei tempi non mi occupavo di energie alternative, ma mi rallegrai molto che qualcuno avesse trovato un modo di riutilizzare tutta la "monnezza" che c'era in giro.
Se ci pensiamo bene l'80% della "monnezza" sono imballaggi o oggetti di plastica, ricavata per la maggior parte da polimerizzazione di idrocarburi, potendo fare un processo di "cracking" inverso si potrebbero riavere gli idrocarburi originali. Con temperature, pressioni e catalizzatori adatti immagino che non dovrebbe essere particolarmente difficile. Ma siccome SI DEVE consumare......
Saluti.
Ferro

 

dega.81

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Inviato il: 29/8/2010,20:57

Io non capisco l'inglese ne tanto meno il cinese, ma il tipo per ottenere l'olio, si limita a scaldare la plastica e far gorgogliare il gas in uscita in acqua, o nel digestore è presente qualcos'altro? Voi lo capite?

 

Keyosz
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Inviato il: 30/8/2010,22:42

Seguendo il video non ho risocntrato nessun dettaglio tecnico particolare che possa interessare dega, ad ogni modo provo a trascrivere e a tradurre, non fate caso alla bassa qualità del gratuito servizio faccine/biggrin.gif


As a child, i enjoyed playing in nature
i didn't care about the enviroment
but since i came here and had my own children
the places where i used to play as a child have disappeared
so i wanted to do something about that
from 2000, there was talk of global warming
also in japan, there is very little space for garbage.
Elsewhere in the world there are few places to dispose of garbage
and the effects of trash can be very bad.
So by using japanese technology,
we thought we could convert plastic back into oil.
It's made from oil so it's probably not very difficult to convert it back.
That's how we started.
This is the oil conversion machine.
I have just removed the lid.
We put the plastic in here.
This is the plastic ingredients that will make the oil.
A good point of the small machine is
you don't have to breakdown the trash
You can put it in just as is.
It's then easy to understand that it turns into oil.
So i will turn it on.
The temperature will begin to rise.
The plastic will begin to melt, and become a liquid.
After the liquid boils, the gas passes through here
and enter here.
This is tap water.
The water cools the gas
and turn the gas into oil.
The oil is okay to burn as is.
You can further process it
to make gasoline, diesel and kerosene.
If you separate the oil, then you can use it for a car,
or a motorbike,
or a generator, or a boiler, and a stove.
You can use it in the same way as regular oil.
From 1Kg of plastic, you can make about 1 litre of oil.
If you burn 1Kg of plastic it turn into 3Kg of CO2.
Using electricity and heat, we can return it to oil
and reduce about 80% of CO2 emissions.
Even in developed countries,
garbage is scattered by uncaring people.
In developing countries, even if they care, they don't know how
and so i take this machine there and teach them.
This is the only machine that can be transported by plane.
We take it to Africa or the Philippines, or the Marshall Islands.
And with the children there, we collect garbage and make oil.
People begin to see that this is not garbage,
this plastic waste, the bottle cap,
the lunch container is oil.
So when a child understand this,
the garbage gets cleaned up.
People don't know that garbage is oil,
that's why they are throwing it away.
If they know it become oil, then they collect it.
It's an oil field!
A plastic oil field.In japan, we use oil that travels great distances
from Iraq, Iran and Saudia Arabia.
It is purified at a refinery and delivered by tank trucks
and we go to buy it at gas station.
The CO2 footprint is very high.
If we turned our plastic garbage back into oil,
then our total CO2 emissions could be much lower.
If the whole world were to start doing this,
the amount of CO2 would decrease dramatically.
It's a waste isn't it?
This is a treasure.



Da bambino mi divertivo giocando nella natura
non mi sono mai preoccupato dell'ambiente
ma da quando sono venuto qui e ho avuto dei figli
i luoghi dove avevo giocato da bambino sono scomparsi
così ho voluto fare qualcosa per questo
fin dal 2000, sono circilate voci sul surriscaldamento globale
anche in giappone, c'è poco spazio per la spazzatura
altrove nel mondo ci sono pochi posti per liberarsi della spazzatura
e gli effetti della spazzatura possono essere molto negativi
così utilizzando tecnologia giapponese
abbiamo pensato di poter convertire la plastica in petrolio
viene prodotta dal petrolio così non deve essere molto difficile ri-convertirla
questo è come abbiamo iniziato
questa è la macchina di conversione petrolio
ho solo rimosso il coperchio
inseriamo la plastica qui dentro
questi sono gli ingredienti che produrrano il petrolio
un buon aspetto della piccola macchina è
che non si deve rompere a pezzetti la spazzatura
basta inserirla così com'è
è quindi facile capire che diventerà petrolio
così la accenderò
la temperatura inizierà a salire
la plastica inizierà a sciogliersi e diventerà liquida
dopo che il liquido inizierà a bollire, il gas passerà attraverso qui
ed entrerà qui (il contenitore pieno d'acqua)
questa è normale acqua di rubinetto
l'acqua raffredda il gas
e converte il gas in petrolio
il petrolio così ottenuto è già pronto per essere bruciato così com'è
potete raffinarlo ulteriormente
per ottenere benzina, gasolio o kerosene
se filtrate/raffinate il petrolio, potete usarlo per una macchina,
o una moto,
o un generatore, un boiler/caldaia o una stufa
lo potete usare nello stesso modo del comune petrolio
da 1 Kg di plastica si possono produrre circa 1 litro di petrolio.
se bruciate 1kg di plastica si traformerà in 3kg di CO2 (anidride carbonica)
usando elettricità e calore possiamo riconvertirlo in petrolio
e ridurre le emissioni dell'80% di CO2
anche nei paesi sviluppati
la spazzatura viene dispersa da persone incuranti
nei paesi in via di sviluppo, anche se sentono il problema, non sanno come (smaltire i rifiuti?)
e così porto questa macchina lì e insegno loro
questa è l'unica macchina trasportabile in aereo (l'unica???)
la portiamo in africa, nelle filippine, nelle isole marshall (non sono esperto....)
e con l'aiuto dei bambini raccogliamo i rifiuti e produciamo petrolio
le gente inizia ad accorgersi che questi non sono rifiuti
questi scarti di plastica, i tappi delle bottiglie,
il contenitore del pranzo, sono petrolio
così quando un bambino comprende questo
i rifiuti vengogo ripuliti
la gente non sà che la spazzatira è petrolio
questo è il motivo per cui la getta via
se sapessero che può diventare petrolio, allora la raccoglierebbero
è un vero pozzo petrolifero!
un pozzo petrolifero di plastica. in giappone usiamo petrolio che viagga per lunghe distanze
dall'Iraq, Iran ed Arabia saudita
viene raffinato nelle raffinerie e trasportato tramite i camion cisterna
e poi andiamo a comprarlo alle stazioni di rifornimento
il dispendio di CO2 è veramente elevato (forse intendeva emissione o spreco...)
se riconvertiamo la nostra plastica in petrolio
allora la nostra emissione globale di CO2 potrebbe essere molto inferiore
se tutto il mondo iniziasse a fare questo
l'emissione globale di CO2 potrebbe calare drasticamente
è uno spreco, non è vero?
questo è un tesoro.



 

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GigaWatt


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Inviato il: 30/8/2010,23:52

CITAZIONE (Keyosz @ 30/8/2010, 23:42)
questa è l'unica macchina trasportabile in aereo (l'unica???)
la portiamo in africa, nelle filippine, nelle isole marshall

Credo che intenda ''unica'',nel senso che per 'macinare a calore' la spazzatura sia necessario un macchinario enorme; quello è piccolo ,dimostrativo,utilizzato per farlo salire negli aerei ed esibirlo
nei paesi esteri.Portatile,insomma,e collegabile ad una normale presa di corrente.

Se qualcuno volesse approfondire,qui c'è un sito (in inglese faccine/sleep.gif ) del Sig.Akinori :
http://ourworld.unu.edu/en/plastic-to-oil-fantastic/
mentre,per gli 'smanettoni',allego questo schema di funzionamento:



-------------------------

ForumEA/us/img651/4002/blestmachine.jpg

-------------------------

Tutto è tratto da questo link della Blest Company,che ha brevettato e produce quel simpatico macchinario :
www.wipo.int/pctdb/en/wo.jsp?wo=2008004612

Se si potesse ficcare nel baule di un autovettura diesel e alimentarlo dalla batteria di bordo.....vedremmo gente che a mani nude svuota i cassonetti della monnezza pur di farsi il pieno!

faccine/clap.gif faccine/clap.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 4/9/2010,09:31

Ovviamente andrebbe calcolato il bilancio energetico in quanto si consuma energia di prima qualità (elettrica) per sciogliere e far bollire la plastica e bisognerebbe calcolare se l'energia ottenuta dalla combustione del carburante ottenuto dia più energia di quella apsesa in partenza.

Poi immagino che nella camera di ebollizione della plastica resteranno dei residui o sbaglio?

 

blackbombay
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Inviato il: 4/9/2010,09:41

CITAZIONE (Keyosz @ 4/9/2010, 10:31)
Ovviamente andrebbe calcolato il bilancio energetico in quanto si consuma energia di prima qualità (elettrica)

Il bilancio energetico è l'ultima cosa,nel paniere vanno messi anche il mancato inquinamento e la mancata estrazione di materie prime.

 

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Inviato il: 4/9/2010,17:14

Nel caso del macchinario piccolo,è indubbio che serva energia elettrica.
Nel caso di un macchinario un po' più 'cazzuto', l'ideale sarebbe quello di bruciare una porzione di combustibile ottenuto per liquefare altra spazzatura.
Credo però che portare a 400° le plastiche non sia così tanto antieconomico,avranno fatto sicuramente dei test per valutare ciò.
Da buon forumista,dovendo assemblare quello scaldabagno,per la fusione userei un concentratore solare a parabola lineare,altro che la 220Volt di casa faccine/smile.gif
Così,durante l'estate torrida,mi faccio il carburante per l'inverno! faccine/biggrin.gif

 

blackbombay
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Inviato il: 10/11/2010,20:44

Ultima notizia: in america estraggono biodiesel(?) dalle frattaglie di pollo.......
col ritorno energetico si potrebbero abbassare i prezzi d'acquisto?

 

livingreen

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Inviato il: 10/11/2010,22:38

CITAZIONE
Questa stessa cosa riuscì a farla un ingegnere torinese tanti tanti anni fa..... Uno dei tanti che è sparito e non se ne è saputo più niente, l'ultima notizia che se ne aveva era che era scappato in America. Figurati...... Poveraccio lui.....

Era per caso l'ing Rossi?

Bene, questa era la teoria:
http://ingandrearossi.com/

..e questa, invece, la triste realtà:
http://www.brianzapopolare.it/sezioni/terr...iuti_truffa.htm
"La storia della grande truffa comincia nel 1986 quando un certo sig. Andrea Rossi, proprietario della Ditta Petroldragon, inizia a stoccare e trattare rifiuti tossico nocivi al fine di trasformarli in petrolio e carbone!!!
I cittadini ed i giornalisti non credono a questa fantasia - sulla stampa capita spesso di leggere ironiche e derisorie descrizioni del sig. Rossi e della sua presunta “scoperta” - ma 300 tra le più importanti aziende chimico-farmaceutiche del panorama internazionale (Enichem, Glaxo, Ciba Geigy, Boehring Mannheim, Bayer, Caffaro, BASF, Recordati, ecc.) conferiscono i loro rifiuti all'impianto della Petroldragon, attratte probabilmente dai prezzi bassi e concorrenziali praticati dal Rossi.
Ma il sig. Rossi non riesce a trasformare i rifiuti in petrolio e carbone e finisce col disseminarli in giro per la Lombardia... La truffa costa ai cittadini oltre 100 miliardi; ad oggi ci sono ancora bonifiche in corso di ultimazione.
Nel 1995 il Presidente del Consiglio dei Ministri dichiara con decreto lo stato di emergenza ambientale e sanitaria nelle aree interessate dallo sversamento dei rifiuti stoccati dal Rossi.
Il danno ambientale è di proporzioni enormi e coinvolge numerosi Comuni: Lacchiarella, Dresano e Caponago (MI), Airuno (LC), Zanica (BG), Mosio Acquanegra (MN).
La Pretura Penale di Monza e di Milano indagano e contestano ad Andrea Rossi numerosi reati inerenti trasporto, stoccaggio, smaltimento di rifiuti tossico nocivi.
Due quinti dei rifiuti stoccati dal Rossi non risultano nemmeno annotati sui registri e non si sa da dove arrivino... Dalle indagini emerge che in totale sono state accumulate oltre 75.000 tonnellate di rifiuti pericolosi tossico-nocivi. "

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...ti-tossici.html
"Dopo anni di paura per quella bomba chimica parcheggiata davanti alla porta di casa, undici cisterne piene di veleni industriali che stavano per rompersi, la signora Gianna, farmacista e sindaco del paese di Dresano, nel Milanese, tirò un sospiro di sollievo. Quelle 74 mila tonnellate di rifiuti tossici accumulati a Dresano e Lacchiarella dal «Re Mida» dei veleni Andrea Rossi, patron della «Petrol Dragon», che prima di subire fallimenti e condanne coltivava il folle sogno di estrarre il petrolio dai rifiuti, sarebbero sparite. Portate all' estero, le dissero, in Germania e in Inghilterra, e bruciate nei forni di Monaco di Baviera e di Port Ellesmere. Era il 1996. Solo adesso, sette anni dopo, si scopre che non era vero niente. Che quella montagna di rifiuti tossici non si è mai mossa dall' Italia, che ha attraversato tutta la Pianura Padana a bordo di camion che portavano diciture innocue senza segnalarne la pericolosità e che sono stati bruciati in un impianto, l' inceneritore di Porto Marghera, «non conforme alle norme tecniche vigenti e senza la prescritta autorizzazione». Un affare da 50 miliardi di lire di allora. "

"Il piombo, per esempio: il limite ammesso per Marghera era di 50 milligrammi per chilo, mentre la media dei rifiuti di Dresano ne conteneva 2450, cioè 49 volte di più. Così i metalli pesanti (21 volte di più), il mercurio (16), le ammine aromatiche (15)."

http://brianzolitudine.splinder.com/post/10623310
"Rimasero soltanto i rifiuti tossici stoccati a Lacchiarella ed Airuno, che per la loro bonifica costarono circa cento miliardi di vecchie lire alla Regione Lombardia, e quindi a tutti noi, somari lombardi."

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 10/11/2010,23:06

Quello che mi sembra strano è che tutti trovino "normale" che si possa estrarre gas combustibile dai rifiuti, che poi altro non sarebbe che la solita miscela di idrocarburi volatili con prevalenza di metano, mentre tutti trovano impossibile che se ne possano estrarre idrocarburi più pesanti, magari tramite processi di catalizzazione con pressioni e temperature adeguate. Sui rendimenti non discuto, forse ci vuole un sacco di energia, forse renderebbe poco, ma perché non dovrebbe essere fattibile?
A me sembra che la truffa vera in quel caso sia stato lo smaltimento tramite un impianto inceneritore non a norma, e non il voler ricavare idrocarburi dall'immondizia.
Ora non ricordo di preciso il nome di quell'ingegnere, lessi il tutto in un articolo su un giornale capitatomi in mano in modo casuale, ma potrebbe essere lui. Come al solito è sparito..... Di certo "persona scomoda" per certi ambienti lo era davvero.

 

blackbombay
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Inviato il: 11/11/2010,01:01

Poi quando a napoli non vogliono la discarica no ci considerate terroni....................

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 11/11/2010,14:17

Anche quì si polemizza, hè?
Non autoproclamarti terrone, io stò a 80Km da Napoli....

 

livingreen

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Inviato il: 11/11/2010,21:41

Il problema N°1 era che in realta NON ricavava "petrolio dai rifiuti"... ma il processo si limitava a liquefarli ed a trasformarli in brodaglia che conteneva esattamente tutte le porcherie che contneva all'origine. Era anche combustibile, certo... ma bisognava essere pazzi per bruciarlo, visto che era estremamente inquinante e finiva tutto in atmosfera.

Il problema N°2 era che (se la memoria non mi inganna) lui comprava idrocarburi veri per il suo processo, ma d'accordo con le società li rispediva indietro (dopo aver sostituito il gasolio vero con il suo), lucrando quindi illegalmente sulle accise etc etc

 
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