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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico

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Isola 6
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diodone
milliWatt


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Inviato il: 10/1/2011,13:11

Grazie Keyosz per la risposta, penso di avere capito,poi comunque proverò visto che anche io,che ho un impianto ad isola,circa 1850Wpicco effettivi massimi,letti dal regolatroe,devo passare in primavera ad un impianto 48vdc.saluti e grazie di nuovo

 

biass

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Inviato il: 10/1/2011,19:43

ciao key veramente complimenti per il tuo lavoro!
ho un dubbio guardando i tuoi pannelli di preciso l'orientamento perchè so per mestiere che ad ogni inclinazione diversa corrisponde un inseguitore mppt, senò hai dei problemi sulla produzione. o mi sbaglio?

 

Keyosz
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Inviato il: 16/1/2011,11:34

Purtoppo ho dovuto adeguarmi all'andamento del tetto, mentre davanti a casa sono lì provvisormiamente in attesa di finire di sistemare il posto sul tetto in cui andranno in via definitiva, così a causa di queste problematiche non ho potuto fare molta attenzione all'orientamento, ma del resto questo impianto ad isola è calcolato per avere surplus di energia con il sole e massimizzare la produzione con il nuvolo, quindi non è che mi interessa molto le ultime cifre decimali dell'efficenza produttiva nell'arco di una giornata di sole, a dire il vero vorrei aumentare la produzione con luce diffusa nelle giornate nuvolose e ho notato che i pannelli più orizzontali sono quelli che producono più energia nelle giornate grige, ad ogni modo al momento ho 2 regolatori MPPT indipendenti (per questioni di otenza totale da gestire) quindi ho suddiviso i pannelli ragruppandoli il più possibile per orientamento/inclinazione omogenea, certo hai ragione che per massimizzare il punto di lavoro MPPT dovrebbero essere tutti inclinati uguali sotto lo stesso MPPT ma quei regolatori costano tanto mica posso permettermene 5 e fargli gestire solo 15-20A l'uno quando reggono fino a 80A, quindi ho ottimizzato la spesa (già elevata per altre cose) a discapido di una leggera minor resa nelle giornate soleggiate che tanto ho già sovraproduzione in quei casi faccine/wink.gif

 

biass

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MegaWatt


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Inviato il: 16/1/2011,13:12

ho notato che i pannelli più orizzontali sono quelli che producono più energia nelle giornate grige

ciao cosa intendi con i pannelli più orizzontali nel senso tra di loro o + o - inclinati verso il sole?

 

Keyosz
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Inviato il: 16/1/2011,16:15

Orizzontali rispetto a terra, piani, paralleli al pavimento, quando è coperto/nuvoloso la luce diffusa proviene da tutte le direzioni, ovvero dalla volta celeste uniformemente bianca (il più delle volte) quindi essendo i raggi luminosi del nuvolo provenienti da un angolo di 180° la posizione che li capta in maggiore quantità è quella piana rispetto alla superfice terrestre faccine/wink.gif

 

sandroturbine
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Inviato il: 17/1/2011,14:00


Buongiorno a tutti ,
inizio con i complimenti a Keyosz ma solo per il coraggio dimostrato . Certo che un lavoro del genere presuppone un progetto all'altrezza dei componenti utilizzati . Sono un tecnico elettronico che per lavoro fa impianti fotovoltaici in isola ,turbine idrolettriche ,gruppi elettrogeni ,automazioni industriali . Mi permetto di fare osservazioni perchè conosco tutti i componenti da te utilizzati (li ho usati in varie applicazioni )
Per farti capire capire che a me piace più il saldatore che la penna posso dirti: Bella la soluzione del relè statico dc fatto con i mosfet ,un piccolo alimentatore switching e un fotoaccoppiatore !Per quelli che chiedono il prezzo di un'impianto del genere posso dire che le batterie costano 500 euro l'una ,l'inverter 3000,i regolatori mppt 600
Anch'io sto pensando a una cosa del genere ...però solo quando il mio impianto da 4.7kW connesso alla rete non usufruirà più del contributo statale ! poi un po di accessori vari ... tra tutto arriviamo a 30.000 !!!
Elettricamente l'impianto deve essere realizzato meglio cioè tutto con le canaline, fusibili per semiconduttori ,non quelli per automotive .Concordo con te le fiamm sono fornite con i suoi cavi isolati e bulloni trattati anticorrosione . non montare i dissipatori dei diodi su scatole in pvc ,usa almeno un quadretto in policarbonato gewiss . I cavi che arrivano dai pannelli devono andare in una morsettiera , monta anche dei buoni scaricatori sulle linee e dei fusibili da guida din anche per poterli sezionare . Il regolatore mppt è davvero una bella macchina . Ricorda che quando si fa il parallelo con 2 blocchi così grandi di batterie si deve prevedere un sistema elettronico di equalizzazione perchè con il tempo i 2 blocchi potranno comportarsi in modo differente . Personalmente non faccio mai paralleli . A questo punto hai 2 linee dc dai pannelli ,2 mppt ...installavi 2 inverter più piccoli ugniuno con il suo banco di batterie da 48V 1000A . Sai che questi inverter hanno la funzione power shering cioè possono funzionare in parallelo dividendosi il carico !
Per ora basta consigli !!! se ti interessa ti dirò come vorrei fare io .
Saluti .

 

biass

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Inviato il: 17/1/2011,20:22

ciao sandro, ho letto che installi turbine idroelettriche forse ti intendi anche di portata acqua, pressione, dislivelli ecc... abbiamo una discussione aperta su questo, in idroelettrico

 

fly1971

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Inviato il: 18/1/2011,14:03

Ciao keyos , organizzi visite guidate al tuo impianto? ..........;-)
Se si, mi prenoto per il prossimo viaggio.....
Cosa dire......pensavo che la mia fosse una malattia, quella nel fare le cose con precisione maniacale...ma vedo che siamo in parecchi ad essere "malati"......:-)
Lavoro notevole, mi piace anche l'idea dell'accumulo per i boiler, della serie "del maiale non si butta nulla....."

 

sandroturbine
milliWatt


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Inviato il: 19/1/2011,09:30

Grazie per l'invito biass , non mancherò !
Devo fare una precisazione a proposito degli inverter HPC steca ,studer ,fronius (ora sono una parrocchia unica )
La funzione power shering è disponibile solo nei nuovi modelli XTH .
La cosa che davvero mi crea problemi in questi inverter è che non è disponibile il protocollo di comunicazione, la supervisione dell'apparecchio tramite pc oppure plc diventerebbe semplice .
Nel mio "conto della serva " che ho fatto a key mancano 20000 euro di pannelli quindi siamo a 50000 !!
Ciao

 

giofaro

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KiloWatt


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Inviato il: 25/1/2011,17:44

Ciao sono Gio' volevo sapere cosa piloti con gli 4 IRFP4321 ?

 

Keyosz
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Inviato il: 26/1/2011,19:23

Ciao Sandroturbine,
grazie per i tanti consigli, me li leggerò per bene con calma, ora vado di fretta, ma ti posso dire che gli elementi che vedi sono costati circa la metà della cifra da tè ipotizzata, è per questo che nella sezione accumulatori abbiamo alcune difficoltà a replicare nel fai-da-te accumulatori elettrocimici che a parità di capacità abbiano un costo uguale o inferiore, a volte si spende di più di materie prime (contenitori, eccessori plastici interni vari e metalli), di fatti una plantè semplice fai-da-te che abbia la stessa capacità degli elementi qui in foto costerebbe 4 volte solo di piombo.

Ciao Giofaro,
con quei mosfet piloto 8 resistenze da 600W l'una a 48V tramite un segnale PWM a bassa frequenza generato dei regolatori di carica FlexMax80 per dirottare l'energia in eccesso in fase finale di carica degli accumulatori verso il preriscaldo di acqua sanitaria.

 

giofaro

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KiloWatt


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Inviato il: 27/1/2011,11:24

Ho capito e'il pricipio dellla resistenza zavorra in un regolatore eolico!Tu in questo caso usi un'altro regolatore!

 

sandroturbine
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Inviato il: 27/1/2011,13:36

Ciao key,

Si, per le batterie io intendo il prezzo delle fiamm gel smg a ricombinazione che sono quelle che solitamente uso per non dovere realizzare un locale ad hoc con la ventilazione forzata ,le porte tagliafuoco la vasca di raccolta dell'acido ecc...
A proposito ,da quello che ho visto nelle foto , la tua installazione delle batterie non è a norma .. nemmeno un po .
Come ti dicevo servono fusibili in grado di interrompere correnti di cortocircuito di parecchi kA , I cavi devono essere protetti da canaline ,meglio se metalliche , l'illuminazione del locale deve essere a norma atex .

C'è poi un problema che con il tempo ho potuto riscontrare nei riscaldatori alimentati in continua o in pwm :l'elettrolisi .
questo provoca il deposito sui riscaldatori .Solitamente lasciamo i boiler come originali a 230V (non pensare che il contatto del temostato alimentato in dc per di più con 12 A ti dia una certa sicurezza !!) devi assolutamente mettere delle pt100 nei boiler ,entrare nel controllore e alimentare un bel teleruttore da 200 A con almeno 3 contatti in serie . non fidarti nemmeno del tuo SSR .
Considerati tutti questi problemi io consiglio di lasciare i boiler come in origine (altrimenti non risponde più ai requisiti di sicurezza ) e montare dei semplici inverter ,anche a sinusoide modificata , anche senza trasformatore d'uscita , diciamo quelli economici con il ponte d'uscita a igbt , tanto il carico è resistivo ,non ha mai picchi di corrente .

Ciao .

 

ecologix1971

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GigaWatt


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Inviato il: 31/1/2011,10:36

ciao keysoz,
ho avuto modo di leggere e vedere soltanto ora il tuo impianto. Veramente d'esempio e stimolo di crescita per tutti coloro che credono nel fotovoltaico, specialmente in modo autonomo. Complimenti e grazie per aver messo a disposizione di tutti materiale cosi' importante.

 

Keyosz
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Inviato il: 3/2/2011,10:28

Ciao Sandroturbine,
beh vedi questo è un forum di fai-da-te, se avessi chiamato una ditta sicuramente avrebbero fatto il lavoro meglio ma avrei anche speso 4 volte tanto e quindi avrei lasciato perdere, ad ogni modo se avrai tempo di leggere le numerose discussioni nelle altre parti del forum noterai come siamo più attenti all'aspetto reale delle cose e non a quello commerciale e normativo, di fatti molte scelte "tecniche" e normative a parere delle normali persone sembrano più volte ad alimentare il settore commerciale, per esempio ormai abbiamo appurato con certezza del 100% che le batterie sigillate, al gel, agm e a ricombinazione sono una autentica ciofega in campo stazionario per impianti ad isola, durano meno delle batterie ad elettrolita liquido, costano di più e non è possibile favi manutenzione, ora non stò qui a dilungarmi anche perchè se ne è già parlato ampiamente in altre discussioni, ma oltre alla teoria ho visto molti casi pratici a sostegno.
Quindi visto che ci tengo al mio impianto e volgio che duri tanto nel tempo ho scelto la tecnologia di batterie che più si avvicina a quelle che realizzavano nella prima metà del '900, quelle sì che erano vere batterie, non a caso alcuni di noi stanno dedicando del tempo libero nella realizzazione di batterie robuste ed ingombranti come quelle di una volta, è un pò come la storia dei motori diesel di una voota che andavano con tutto e duravano 50anni, però non bisogna lamentarsi se sono più pesanti ed occupano più spazio, poi a quelli che mi dicono che consumavano di più gli rispondo ma come la mettiamo con i motori di oggi che anche se sono più efficenti sono a pezzi dopo 10 anni e quindi produciamo 5 volte più rifiuti? servirà ben del carburante per alimentare le fonderie per il recupero dell'acciaio?

Fatta questa premessa puoi ben capire come la penso a riguardo, è vero che servirebbe una vasca di raccolta acido ma sinceramente non ho mai visto un elemento rompersi di quelli vecchi di 20 anni ed in nessuna installazione e ti garantisco che quella stanza è chiusa a chiave quindi nessuno può accidentalmente romperli, ad ogni modo ho un secchio di NaHCO3 pronto nell'evenienza che dell'acido vada in terra, ma stai tranquillo che l'acido delle batterie non è più pericoloso di una tanica di benzina, di una bomobla del gas o dell'olio motore che potrebbe trafilare da una macchina.
Il ricambio d'aria è garantito da 2 bocche di lupo sempre aperte, non credere che non abbia a cuore la sicurezza, pensa che gli operai mandati dalla ditta produttrice delle batterie volevano entrare nella sala batterie con un cannello per completare l'installazione di inutili guaine termorestringenti ma io ho impedito una simile assurdità, accendere una fiamma ossidrica in un ambiente dove si può generare idrogeno, e loro sono certificati iso-bla bla bla metre io sono solo una semplice persona con la cognizione di causa di quello che faccio e del buon senso...
Quindi le normative vanno bene se giudicate da chi sà quello che stà facendo altrimenti sono solo scartoffie e costi aggiuntivi.

Ammeto che probabilmente dalle foto non si evince ma vi sono due fusibili a bullone ceramici appositi per batterie da 200A montati su ogni serie di elementi prima che partano i cavi verso l'impianto ed ogni utilizzatore ha un altro fusibile adeguatamente dimensionato per la linea che alimenta.

Per i bioler fino ad ora i termostati hanno lavorato egreggiamente, di fatti l'estate scorsa avevo raggiunto gli 80° su 5 boiler ed il termostato era intervenuto, ma ad ogni modo è presente una valvola di sovrapressione come sfogo in caso di problemi (come dovrebbe esserci su goni boiler 220), anche perchè il termostato si può benissimo rompere anche se alimentato a 220, per la polarizzazione delle resistenze indagherò, perchè non mi ero posto il problema in quanto la resistenza è elettricamente isolata dentro ad un tubo, nel senso che il circuito elettrico non entra in contatto con l'aqua per ovvie ragioni di isolamento quindi così du due piedi non riesco a comprendere come potrebbe creare delle correnti ioniche, ma forse mi sfugge qualcosa...

Ad ogni modo se avessi lasciato i bioler a 220V usando un inverter avrei dovuto pilotare un carico di 4Kw on modalità on/off e capirai bene che l'energia in eccesso non è improvvisamente tutta in un colopo esattamente 4Kw, ma man mano che le batterie diventano cariche ed in base ai carichi accesi in casa è un valore compreso tra 0 e 4000W con tutte le gradazioni in mezzo, quindi se appena ci sono anche solo 10W in eccesso ed un normale regolatore di carica inizierebbe a limitare la corrente io con dei boiler 220V avrei accesso 4000W, scaricando le batterie per 3990W, poi dopo qualche secondo avrei spento i biler e avrei atteso che si ricaricassero le batterie, questo metodo è sicuramente più economico da realizzare ma è risaputo (vedi forum americani outback o manuali morningstar) che genera dei micro-cicli di carica e scarica delle batterie che le usurano molto velocemente, mentre una regolazione pwm riesce ad evitare i micro-cicli degli accumulatori e a dare una diversione di energia ben bilanciata sull'essecco disponibile in quel dato momento, inoltre stò notando che probabilmente questi impulsi di carico ad onda quadra aumentano l'accettanza di carica delle batterie, forse hanno anche un leggero effetto desolfatante....

Grazie Ecologix1971,
se hai realizzato qualcosa ho progetti di farlo sentiti libero di parlarne anche tu sul forum faccine/smile.gif

 
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