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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Free Energy : Fake o Real?

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Possibile OU?, semplice ma strano circuito
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Master Digit

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Inviato il: 1/2/2011,00:53

Possibile che non riesci a vedere che il MIO relè, se dai corrente al circuito, non resta in attrazione per sempre, ma solmente per il tempo che il condensatore non sarà carico. E indovina un po' in questo tempo l'energia assorbita e quella che il relè (o altro tipo di bobina) utilizza trasformandola in meccanica.
Se il tutto viene switchato si ottiene quello che ho ottenuto nella foto REALE dell'oscilloscopio dove si nota che il relè, o bobina che si voglia, è alimentato sia da una semionda positiva, dove c'è un assorbimento trasformato, con le classiche perdite, in forza meccanica, che da una semionda negativa alimentata dal C caricato nella prima fase dove non è avventuo assorbimento di L+ assorbimento di C, ma solo assorbimento di L.
Penso che non ti ci voglia molto per raccimolare quei tre pezzi e provare PROVARE PROVARE come hai sempre sostenuto.

IO l'HO FATTO e c'è una foto di quello che ho ottenuto.
spiegami il grafico dell'oscilloscopio
o continui ancora in questo senso

CITAZIONE
Se avessi studiato qualcosa di elettronica, ma proprio le basi intendo

ma ci conosciamo?
Hai mai visto dei miei lavori?
Se vuoi ti faccio visitare una Radio completamente progettata e realizzata da me dalla A alla Z e non quella che si ascolta ma quella che trasmette ma potresti rimanere perpetuamente a bocca aperta.
Oppure ti potrei far visitare i trasmettitori da 20KW sempre da me realizzati.
Cambia disco.

Master digit



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kekko.alchemi

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Inviato il: 1/2/2011,01:10

Oppure mi potresti far visitare il tuo motore PP OU... Ahahahahahahahahahahahahah!!!
Bene, siamo tutti ignoranti e stupidi, tu sei il luminare dell'OU, riscriverai i libri di fisica, resto in attesa di ciò... Mi fai morire dalle risate, è incredibile... ahahahahahahahaha

CIAO, CIAOOOOOOOOOOOOOO!! faccine/clap.gif



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by kekko

 

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Inviato il: 1/2/2011,01:14

Più leggo,e meno capisco.
Quando azioni la batteria,con l'energia degli elettroni disgreghi il campo magnetico della bobina,ma incrementi il campo elettrico del condensatore.

Quando passi alla fase 2°, succede l'inverso: disgreghi il campo elettrico del condensatore,ma incrementi il campo magnetico della bobina.

A questo punto,potresti persino gettare via la batteria!! Bobina e condensatore si scambieranno l'energia elettrica per l'eternità,nei secoli dei secoli.Tuttavia non essendo dei componenti perfetti ma provvisti di reattanza,col passare dei minuti tutta l'energia finirà dispersa in calore,alternanza dopo alternanza,inversione dopo inversione,fase dopo fase.

Non c'è OU.

 

Master Digit

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Inviato il: 1/2/2011,01:39

CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2011, 01:10)
Oppure mi potresti far visitare il tuo motore PP OU... Ahahahahahahahahahahahahah!!!
Bene, siamo tutti ignoranti e stupidi, tu sei il luminare dell'OU, riscriverai i libri di fisica, resto in attesa di ciò... Mi fai morire dalle risate, è incredibile... ahahahahahahahaha

CIAO, CIAOOOOOOOOOOOOOO!! faccine/clap.gif

Quello non è solo mio ma per il resto quando vuoi, i trasmettitori sono anche vicino a te!!!
Comunque rammenta, NESSUNO è ignorante o stupido ed io non sono un luminare ma ognuno ha una sua idea che può essere condivisa o no ma non per questo deve essere considerato uno stupido o inversamente un luminare, come è accaduto per qualcuno!!!.

Master Digit

Ciao OVI (posso abbreviare cosi?).
Hai perfettamente raggione, infatti la mia OU era una domanda, è intesa come COP 2 (coefficente operativo) e no OU, cioè, rispetto ad un classico circuito descritto nei precedenti post, ottengo il doppio di forza meccanica e quello che più mi interessa e che la ottengo con inversione di polarità magnetica, quando il solenoide è alimentato genera N/S, quando non è alimentato generà S/N con intensità e forma identica al passo precedente come visibile nella foto postata ottenendo la classica inversione richiesta dai solenoidi in un motore brushless..o altro motore ma rispetto al classico alimento solo per il periodo di semionda positiva.
Il tutto, logicamente, porta solo ad un raddoppio del lavoro e non dell'energia.

Master Digit

Faccio un esempio.

Per abbattere 2 metri di muro mi occorrono 50€ da dare ad un muratore.
Ora io trovo un modo che dando 50€ al muratore, questo una volta abbattuti 2 metri di muro
va dalla parte opposta e abbatte altri 2 metri di muro.
Questo non vuol dire che ho guadagnato 50 o 100€ ma solo che ho speso la stessa cifra per far compiere
il doppio del lavoro.

Master Digit



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kekko.alchemi

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Inviato il: 1/2/2011,01:41

CITAZIONE (Master Digit @ 1/2/2011, 01:39)
Hai perfettamente raggione, infatti la mia OU era una domanda, è intesa come COP 2 (coefficente operativo) e no OU...

...non c'è niente da fare con te, sei un caso perso, farti capire le cose è inutile è come paralare con i muri, quindi hai "raggggione" te, bene anche io mi arrendo... e ti lascio ai tuoi giochetti... Ciao e buona Over Unity!!!



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Master Digit

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Inviato il: 1/2/2011,01:43

Potrei dirti la stessa cosa Kekko!!!
anche tu mi fai fare un bel pò di risate.
Con affetto

Master Digit



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Libero51

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Inviato il: 1/2/2011,06:46

Certo che un pendolo è affascinante , continua a dondolare a destra ed a manca senza che nessuno lo spinga in quella "simpatica" conversione tra energia cinetica ed energia potenziale che avviene in ogni semiperiodo.
Sovente anche in questo forum la speranzosa ricerca di OU si inciampa in modelli più o meno complessi che per certi versi simulano il comportamento di un pendolo semplice o di una molla . Certo nessuno penserebbe di ricavare OU da un pendolo ma quando il modello si fa più complesso e l'errore intrinseco di misurazione dei dati energetici di IN e di OUT maschera il fenomeno ci cascano . . . tutti . . . o quasi. Il motore che mette in rotazione il generatore che alimenta il motore che mette in rotazione il generatore che alimenta il motore . . . . Quando poi , al modello , si aggiungono magneti bobine e quant'altro il fascino diventa . . . irresistibile . . . fantastico . . . faccine/sick.gif
L'induttanza ed il condensatore in parallelo sono, in un certo senso, la simulazione elettrica di un pendolo meccanico.
Il trasferimento di energia avviene nelle variazioni di campo magnetico nella bobina e di campo elettrico nel condensatore .
Anche in quel caso gli attriti al passaggio delle cariche elettriche nelle strutture dei conduttori trasformano l'energia di quell'impulso iniziale . . . in calore e tutto piano piano . . . si ferma.
Quantità di impulsi e altre considerazioni non devono far dimenticare che quello che conta è solo il bilancio energetico . . .
Saluti . . . faccine/sick.gif

 

eneo

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Inviato il: 1/2/2011,09:25

CITAZIONE (PinoTux @ 31/1/2011, 22:51)
Ho una grande nostalgia delle centrali telefoniche elettromeccaniche dove l'impiego dei relè era una "scienza" che con l'avvento delle centrali numeriche è andata perduta.... ma forse è solo nostalgia della giovinezza... faccine/smile.gif
Mi viene da sorridere vedendo questi esempi, la complessità dello schema di funzionamento di un semplice "selettore" di tecnica Siemens unita alla meccanica faceva di questi "complessi" dei gioielli di elettromeccanica, sia per quelli a "sollevamento e rotazione" che quelli a "motore".
Scusate l' OT

Un condensatore collegato in serie ad un relè anticipa l'attrazione dello stesso rispetto ad un altro uguale alimentato allo stesso istante, naturalmente il mantenimento in attrazione viene dato da un altro contatto; quando si trova collegato in parallelo al relè ne mantiene l'attrazione, per un certo tempo, grazie alla carica accumulata nel condensatore, quando l'alimentazione viene a mancare, creando così un ritardo alla caduta.
... questi i miei 2 €cent faccine/smile.gif

pinotux, mi interessa molto questa scienza dei rele', se ti va' potresti approfondire l'argomento aprendo una nuova discussione, se esistono delle formulette, tipi di applicazioni, schemi ecc.....

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/2/2011,14:31

CITAZIONE (eneo @ 1/2/2011, 09:25)
CITAZIONE (PinoTux @ 31/1/2011, 22:51)
Ho una grande nostalgia delle centrali telefoniche elettromeccaniche dove l'impiego dei relè era una "scienza" che con l'avvento delle centrali numeriche è andata perduta.... ma forse è solo nostalgia della giovinezza... faccine/smile.gif
Mi viene da sorridere vedendo questi esempi, la complessità dello schema di funzionamento di un semplice "selettore" di tecnica Siemens unita alla meccanica faceva di questi "complessi" dei gioielli di elettromeccanica, sia per quelli a "sollevamento e rotazione" che quelli a "motore".
Scusate l' OT

Un condensatore collegato in serie ad un relè anticipa l'attrazione dello stesso rispetto ad un altro uguale alimentato allo stesso istante, naturalmente il mantenimento in attrazione viene dato da un altro contatto; quando si trova collegato in parallelo al relè ne mantiene l'attrazione, per un certo tempo, grazie alla carica accumulata nel condensatore, quando l'alimentazione viene a mancare, creando così un ritardo alla caduta.
... questi i miei 2 €cent faccine/smile.gif

pinotux, mi interessa molto questa scienza dei rele', se ti va' potresti approfondire l'argomento aprendo una nuova discussione, se esistono delle formulette, tipi di applicazioni, schemi ecc.....

Interessa anche me...... I relè sono componenti tutt'altro che obsoleti. Nonostante i vari problemi (molti dei quali ovviare o aggirare) meccanici, la resistenza di contatto di due contatti metallici è infinitamente minore di quella di conduzione di qualsiasi semiconduttore. Per impieghi "statici" a volte sono insostituibili.

 

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Inviato il: 1/2/2011,16:44

Master digit, prova a misurare la corrente che scorre tra bobina e condensatore nel primo microsecondo.

Oppure adopera un elettrolitico da 2 Farad.

La limitazione di corrente a 43 mA è data dalla bassa capacità elettrolitica e dal time ranging utilizzato. Eppure dovresti saperlo,che i condensatori rappresentano,per le correnti continue,un blocco quasi totale,blocco tanto più alto quanto più piccola è la capacità.

 

Master Digit

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Inviato il: 1/2/2011,16:55

Ciao OVI.
No la corrente è impulsiva (non alternata) e per questo mi aspettavo di trovare una caduta di tensione sul condensatore che sommata a quella della bobina deve essere 12Volt.
Anche se in tempi differenti (la forma d'onda la visualizzo anche al nanosecondo ma non serve perchè la corrente cresce con un ritardo dovuto alla bobina) il picco della I però non è uguale al picco del circuito senza C ed io ho pensato che dipendesse dalla reattanza di L+ reattanza di C, ma se C presenta una reattanza perchè su L mi ritrovo 12Volt?

Comunque ho risolto infinite grazie per la tua disponibilità

Master Digit



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Master Digit

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Inviato il: 11/2/2011,21:18

Salve a tutti, rieccomi qua!!!
Ho realizzato due circuiti per pilotare una bobina alta 4 cm con diametro 4,5 cm, diametro interno per nucleo in ferro dolce 2 cm, filo da 1mm di diametro, resistenza misurata 1,1 Ohm.
Il primo circuito è il classico oscillatore switching composto da un oscillatore con frequenza 100 Hz duty cycle 50% che pilota un mosfet con drain collegato ad un terminale bobina e sorge a massa. La bobina ha in parallelo un diodo con catodo su terminale a positivo di alimentazione della bobina e anodo sul terminale della bobina collegata al drain del mosfet per recuperare il picco di Lenz sviluppandolo in forza magnetica sul nucleo bobina.
Il secondo circuito è lo sviluppo dello schema publicato ad inizio discussione da me.
Alimentando il primo circuito con 24 Volt ottengo sulla bobina un'onda quadra 100 Hz con duty cycle 50% di 24 Volt pp e ad un assorbimento sull'alimentazione di 5,8 Ampere (quindi nel 50% dell'onda 11,6 Ampere) ed una discreta forza di attrazione impulsiva sul nucleo della bobina. La bobina sta trasformando 69,6 (139,2 *) Watt elettrici in forza magnetica e dopo un minuto circa comincia a scaldare.
Alimentando il secondo circuito con 24 volt ottengo sulla stessa bobina un onda simil sinusoide 100 Hz (come foto oscilloscopio postata in precedenza) di 80 Volt pp e ad un assorbimento sull'alimentazione di 3,4 Ampere con fortissima forza di attrazione impulsiva sul nucleo della bobina. La bobina sta trasformando 159,8 Watt elettrici in forza magnetica e dopo alcuni secondi comincia a scaldare.
Prossimamente posterò le foto delle due prove che ho eseguito.
Ora chi ne ha voglia si faccia due conti e tragga le sue conclusioni.
Chi ha orecchie per sentire ascolti.....questo è l'inizio!!!

Master Digit

(*) correzzione, hai ragione O.V.I. ho sbagliato con Exell




Modificato da Master Digit - 25/2/2011, 12:51


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Inviato il: 12/2/2011,02:53

CITAZIONE (Master Digit @ 11/2/2011, 21:18)
La bobina sta trasformando 69,6 Watt elettrici in forza magnetica e dopo un minuto circa comincia a scaldare.

Fare uno schema ti fa proprio schifo,eh? faccine/dry.gif

A 24 Volt D.C. e 5.8 Ampere la bobina si beve 139.2 Watt ,non 69.6 Watt.

Fa' un disegno a mano,e non farne più bobine quadrangolari che dopo diventa un casino calcolarne i valori! faccine/biggrin.gif

 

Master Digit

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Inviato il: 12/2/2011,10:54

Scusatemi ma non ho tanto tempo per mettermi a disegnare il circuito, ho preferito descrivere i collegamenti visto che si tratta di tre pezzi (oscillatore, mosfet e bobina).
La bobina non è quadrangolare ma tonda con le misure che ho scritto in precedenza.
Nel primo caso la bobina assorbe 69,6 Watt(errato) 139,2 Watt in quanto è pilotata da un onda quadra di 100 Hz duty cycle 50% quindi per metà tempo è in off e per l'altra metà è in on, da questo ne deriva un assorbimento medio in potenza di 69,6 Watt(errato) 139,2.

Se ho tempo posto lo schema del primo circuito anche se è semplice capire i collegamenti di questo classico schema on/off.

Master Digit




Modificato da Master Digit - 25/2/2011, 12:59


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Inviato il: 12/2/2011,14:46

CITAZIONE (Master Digit @ 11/2/2011, 21:18)
(quindi nel 50% dell'onda 11,6 Ampere)

Continuo a non capire la misura effettiva; in regime d'onda,la bobina si beve 278.4 Watt ; in maniera continuativa nel tempo,risultano 139.2 Watt.

 
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