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"l'isola che non c'è", casa di aspetto supernormale e passiva
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solesempre
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Inviato il: 12/3/2011,18:09

qualche tempo fa mi sono imbattuto in questi pdf che spiegano come hanno fatto a costruire una casa dall'aspetto comune , (niente baracconate di vetro e legno)
invito tutti quanti a leggere accuratamente questi pdf
questa persona (ingegnere) afferma che in casa ci sono minimo 20° e massimo 25° ovviamente la casa e fatta con materiali tipo tradizionale
e ha uno scambiatore di calore che fa da boiler (tramite pompa di calore) per acqua calda mentre il lato freddo d'estate raffresca l'aria,
e importante capire il concetto il sistema della costruzione
capire cose come
ponte termico (da eliminare sempre)
massa termica
scambiatore aria aria
isolante

ovviamente questo progetto fa da publicità a i pannelli isolanti
ma la verita che al posto dei costosi pannelli potrebbero andar bene decine di prodotti anche cose impensabili gratis o quasi,

ovviamente questa villetta è in provincia di cuneo e per chi ha girato un po l'Italia sa che non e proprio il massimo come clima

chi è interessato consiglio di leggere piu volte i documenti pdf e cercare di afferrare la base dell'idea una volta afferrata l'idea la si puo adattare a qualsiasi tipo di abitazione da costruire

non bisogna piu aspettare nulla faccine/laugh.gif

avevo gia visto case passive e devo dire che in un modo o nelll'altro mi lasciavano qualche dubbio per l'aspetto insolito

ma questa costruzione mi ha SCONVOLTO nessuno a vederla direbbe che si tratta di una casa passiva senza termo e senza stufe temperatura 20-25 gradi ricambio d'aria ininterrotto (e anche filtrata )

e conti alla mano costa come una casa normale delle stesse dimensioni

www.rockwool.it/casa+passiva/la+cas...ssiva+in+italia

www.rockwool.it/casa+passiva/la+casa+passiva+di+cherasco

 

MarKoZaKKa

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Inviato il: 14/3/2011,11:20

Scarico i capitoli e mi darò alla lettura, visti i miei progetti.

Dal sito, però si legge:

"La mini-pompa di calore è in grado di coprire, attraverso l'aerazione, il 32% del fabbisogno massimo del carico di riscaldamento. <cut>
Calcoli differenziati a zone hanno evidenziato che nelle stanza con afflusso d'aria nel primo piano il restante fabbisogno di riscaldamento ammonta da 150 a 250 W, nello studio al piano terra a ca. 750 W. Questi possono essere soddisfatti con apparecchi di riscaldamento a resistenza elettrica. I carichi di punta del fabbisogno di riscaldamento nell'area di soggiorno possono essere coperti con una stufa a pellets. Questa deve rimanere accesa per tutto il periodo di riscaldamento. Nei bagni, che sono stanze di deflusso aria, non giunge calore attraverso l'impianto di aerazione : sono in uso piccole stufe elettriche a resistenza. Esse rendono possibile entro breve tempo un aumento di temperatura a 24 °C. Con un utilizzo controllato, per esempio tre volte al giorno per mezz'ora, con tasto e un timer di spegnimento, il consumo elettrico ammonta a ca. 250-350 kWh/a per bagno."

Sono d'accordo che si tratta di piccoli valori, ma per amor di precisione non direi che si tratta di una "casa passiva" ma piuttosto di una "casa clima"; riporto la definizione di casa passiva che ne dà il Passivhaus Institut:

"What is a Passive House?
A passive house is a building in which a comfortable interior climate can be maintained without active heating and cooling systems (Adamson 1987 and Feist 1988). The house heats and cools itself, hence "passive". "

anche perchè, come d'uso nell'italico paese, si fa poi di tutta l'erba un fascio e si chiamano "case passive" anche le baracche di lamiera, che anch'esse "heats and cools itself", solo che lo fanno nei momenti sbagliati...

Inoltre, da una veloce scorsa alla documentazione, parlano anche di pompa di calore geotermica e caldaia a condensazione, quindi ...

Quello che qui è stato fatto è demolire e ricostruire una casa, riutilizzando i materiali di risulta (mattoni) e coibentando la struttura (pareti e fondazioni), cosa che a mio giudizio dovrebbe essere ormai nella buona pratica di costruzione, ma da li a parlare di casa clima ne passa...
Parlo dopo di cosa vuol dire costruire una casa con tecnologie tradizionali

Da un servizio di Report, quello che ha scatenato il mio interesse per le case in legno, si parlava di una palazzina passiva in germania dove il solo calore emesso dalle persone, dagli elettrodomestici e dalle lampadine permetteva di mantenere una temperatura costante sui 20°C, per avere più caldo, accendevano... candele!!!

Elenco quelli che sono, imho, i vantaggi di una costruzione in legno rispetto ad una tradizionale ( di uguali caratteristiche ) :

- ha lo stesso aspetto, esterno ed interno, di una casa in muratura tradizionale
- è intrinsecamente antisismica
- è intrinsecamente coibentata e non esistono ponti termici
- essendo possibile la costruzione in stabilimento, i costi ed i tempi sono sotto controllo
- strutturalmente resiste meglio agli incendi (il cemento armato collassa a causa dello stesso ferro di armatura che ne garantisce la solidità "a freddo"
- ecologicamente parlando, ha un più basso impatto ambientale

vi sono anche degli svantaggi, ovviamente:

- tutti gli impianti devono essere progettati prima della costruzione, è molto difficile se non impossibile fare varianti in corso d'opera o a posteriori, come con il tradizionale.
- si è limitati nella possibilità di appendere carichi alle pareti (pensili, mensole per libri)
- è obbligatorio un sistema di ventilazione per tenere sotto controllo l'umidità ambientale, che nel caso della casa in muratura viene assorbita dalle pareti, non a caso la classica muffa
- non offre (psicologicamente, e solo per alcune tipologie costruttive) la stessa tranquillità riguardo le effrazioni

Non parlo perchè dipendente o coinvolto nel business delle case in legno, ma perchè dopo aver costruito e ristrutturato in prima persona diverse case negli anni dall'adolescenza ad oggi (e non per lavoro, ma per necessità), ho toccato con mano quali sono i problemi delle costruzioni tradizionali, sia di quelle di vecchi tipo (muri in pietra e tetti/solai in legno) sia di quelli moderni (cemento armato e laterizi), e quale ne sia l'impatto ambientale (pensiamo sollo alla quantità di acqua sprecata nelle fasi di costruzione, alla co2 prodotta per: viaggi di camion - fonderie per il ferro - cementifici - fornaci per laterizi e piastrelle, all'energia elettrica per le macchine utensili, alle materie prime usate e che poi andranno in larga parte perdute quando verrà demolita la casa)

Grazie comunque per la segnalazione della documentazione, perchè come dicevano i Litfiba:

La tua forza e` nelle idee
C'e` una sola strategia e` di sapere sempre piu`, ah ah
E la tua rivoluzione comincera` cosi`, yeah




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solesempre
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Inviato il: 14/3/2011,14:48

CITAZIONE (MarKoZaKKa @ 14/3/2011, 11:20)
Scarico i capitoli e mi darò alla lettura, visti i miei progetti.

Dal sito, però si legge:

"La mini-pompa di calore è in grado di coprire, attraverso l'aerazione, il 32% del fabbisogno massimo del carico di riscaldamento. <cut>
Calcoli differenziati a zone hanno evidenziato che nelle stanza con afflusso d'aria .................................

ok da come scrivi vedo che sei ad un buon livello di conoscenza
comunque la cosa principale da comprendere e il sistema adottato
poi se questi signori si sono messe delle vetrate da negozio triplostrato,
il fatto che quella procedura costruttiva è appplicabile benissimo a tutte le costruzioni se uno a voglia di farle che poi analizzando bene il tutto si riduce
a costruire il muro esterno, di solito le case abbastanza moderne che vedo hanno il muro esterno doppio ma ma con l'errore che è a filo travi pilastri che sono i veri ponti termici che raffreddano la truttura
basterebbe sono spostare il muro esterno di 20-25 cm ed inglobare travi e pilastri e meta lavoro e gia fatto l'altra meta consisterebbe di fare balconi "appesi" o cose non agganciate alle solette travi come si vedono in giro
che fungono come alette di un dissipatore

una volta che si è fatto questo si e a cavallo perche la massiccia struttura travi/pilastri invece di perdere calore (o prendere in estate ) diventa parte della massa termica (accumulo di calore)

il fatto che nelle case tradizionali appena si spegne il riscaldamento o climatizzatore dopo un po non ci si puo stare e perche i muri interni sono troppo freddi/caldi e non puoi farci nulla perche sono tonnellate su tonnelate di massa che non gli puoi cambiare la temperatura (enorme l'energia che ci vuole se le tonnellate sono troppe)
certo piu si abita in un posto a clima rigido e piu si deve imitare questa costruzione al 100x100
ma piu il clima e mite e piu i vincoli si "ammorbidiscono"
poi questi hanno fatto il tutto allo stato dell'arte io anche se nel bagno non ho 24 gradi d'inverno ma solo 20 mi sta bene lo stesso,

il vero inghippo e che bisognerebbe partire subito a costruire cosi cercare di aggiustare dopo e sempre un mezzo errore anche perche fare bene subito costa come fare male subito,
poi se leggi i pdf, questi signori avevano previsto ulteriori pannelli isolanti sotto il tetto cantina e anche pannelli per acqua calda sanitaria ma alla fine i pannelli ulteriori non sono serviti e il costo riscaldamento acqua calda si e rilevato talment contenuto he hanno rinunciato) (350-400 euro anno)
questo significa che con 10 pannelli fotovoltaici sopra il tetto "rischi di andare il pareggio" se non addirittura in attivo faccine/wink.gif

ripeto l'importante comprendere le basi su come è costruito il progetto
non si deve aspettare nessun'altra invenzione
questo sistema si puo trasferire a tutte le costruzioni volendo faccine/rolleyes.gif

 

MarKoZaKKa

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Inviato il: 15/3/2011,12:12

Concordo pienamente con te, infatti bisognerebbe IMPORRE PER LEGGE di costruire in maniera che le dispersioni siano minime, invece, ciò che vedi costruire ex novo è per la maggior parte in tecnica tradizionale; rimango comunque dell'idea che sarebbe opportuno costruire in legno, vi sono tecniche che nulla hanno da invidiare al c.a. (parete massiccia a strati di tavole incrociate da 28cm) e che risolvono intrinsecamente i problemi, e ci costruisci tranquillamente fino ad un terzo piano; inoltre fuori si intonaca o si riveste con i materiali tipici del luogo, ottenendo una costruzione che si inserisce perfettamente nel paesaggio locale, con forme assolutamente simili agli altri fabbricati. La mia risposta era motivata dal fatto che mi pareva volessi dire che le costruzioni in legno sono "atipiche" cito:"come hanno fatto a costruire una casa dall'aspetto comune , (niente baracconate di vetro e legno)" mentre in realtà puoi costruire fabbricati in tutto e per tutto simili alle altre.



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solesempre
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Inviato il: 15/3/2011,14:07

CITAZIONE (MarKoZaKKa @ 15/3/2011, 12:12)
Concordo pienamente con te, infatti bisognerebbe IMPORRE PER LEGGE di costruire in maniera che le dispersioni siano minime, invece, ciò che vedi costruire ex novo è per la maggior parte in tecnica tradizionale; rimango comunque dell'idea che sarebbe opportuno costruire in legno, vi sono tecniche che nulla hanno da invidiare al c.a. (parete massiccia a strati di tavole incrociate da 28cm) e che risolvono intrinsecamente i problemi, e ci costruisci tranquillamente fino ad un terzo piano; inoltre fuori si intonaca o si riveste con i materiali tipici del luogo, ottenendo una costruzione che si inserisce perfettamente nel paesaggio locale, con forme assolutamente simili agli altri fabbricati. La mia risposta era motivata dal fatto che mi pareva volessi dire che le costruzioni in legno sono "atipiche" cito:"come hanno fatto a costruire una casa dall'aspetto comune , (niente baracconate di vetro e legno)" mentre in realtà puoi costruire fabbricati in tutto e per tutto simili alle altre.

no assolutamente le costruzioni in legno se fatte come dio comanda sono belle uguali a quelle in mattoni
per le baracconate in vetro legno mi riferisco sopratutto a case passive dove impera tutte quelle costruzioni con "gabbie di vetro" che catturano il sole che a me non piacciono per principio
ma non e detto che a titti non piacciono
insomma quando vedo un condominio con 50 parabole satelllitari o 50 klimatizzatori appesi o pannelli solari acquacalda con serbatoio a vista che svettano sul tetto mi viene l'"orticaria" anche perche so che si potrebbe ridurre al minimo l'impatto visivo che alla lunga è importantissimo
chi e circondato di pale eoliche sa che cosa intendo,
comunque per quel tipo di casa passiva la massa termica (la struttura che di trova all'interno dell'intercapedine isolante del muro esterno) deve essere 350 Kg metro quadrato come minimo, per poter funzionare correttamente e probabilmente case fate di materiale troppo leggero potrebbero non essere adeguate, questo non vuol dire che non siano nettamente migliori di una casa comune dal punto di vista termico,
rimane il fatto che fare bene si puo ma bisogna insistere che si faccia dall'nizio
se no non conviene,
il governo sta andando in questa direzione ma a piccoli passi con fare progetti di case che consumano sempre meno ma la vera furbata sarebbe che non consumano piu, o proprio chi abita in zone fredde max 5-6 metri cubi di legna all'anno

 

max_linux2000

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Inviato il: 15/3/2011,15:32

la vera furbata sarebbe eliminare i condomini e sostituirli con 50 casette indipendenti di legno.

Vi ricordo che una parete da 18cm di legno massiccio è in grado di sopportare la siberia. Se poi uniamo porte, finestre e scambiatori idonei, allora possiamo anche parlare di passive house.

Tra l'altro il legno si coltiva ed è perfettamente ecologico, come la sua lavorazione. Dura almeno 50 anni anche se trattato da cani e i ladri preferiscono forzare una tapparella di alluminio che una in legno.

e parlando di estetica... qualcuno trova brutta una casa così?

http://media.moddb.com/images/mods/1/15/14708/kent_farm_house.jpg



 

Dynoc
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Inviato il: 15/3/2011,16:00

CITAZIONE (max_linux2000 @ 15/3/2011, 15:32)
la vera furbata sarebbe eliminare i condomini e sostituirli con 50 casette indipendenti di legno.

max, scusa se dissento... "tecnicamente" parlando.
In realtà il condominio è nettamente migliore della villetta... ricordate che il parametro S/V è importantissimo.
una villetta ha moltissima superficie disperdente in relazione al suo volume.
il condominio no!

-D-

 

max_linux2000

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Inviato il: 15/3/2011,16:35

in teoria si, ma in pratica no. io ho vissuto in vari condomini e ora in una casa di legno simile a quella della foto... e non c'è paragone.
mi credi se ti dico che spendo 10 volte meno in riscaldamento?

riguardo alle dispersioni minori del condominio. La tromba delle scale e dell'ascensore sono riscaldate?
e ci sono le doppie porte isolate nella terrazza? I muri interni che danno sulle scale hanno lo stesso isolamento che quelli esterni? e gli appartamenti hanno le doppie porte isolate?

inoltre gli ingenieri tendono a dimenticare che più la casa è alta e più disperde per via del vento. Mentre al pianterreno l'aria è ferma, al quinto piano già c'è sempre un po' di arietta mentre al 15 piano è un discreto vento che contribuisce enormemente ad abbassare l'isolamento del palazzo.

Inoltre per poter mantenere meglio la temperatura il palazzo dovrebbe essere tanto largo quanto alto, infatti la struttura migliore sarebbe la sfera, ma ovviamente sarebbe irrealizzabilee la seconfa figura geometrica meno radiante e facilmente realizzabile sarebbe il cubo. Ti immagini in palazzo a forma di cubo da 40x40x40 mt, senza cortile interno (sennò disperde) e quindi molti appartamenti non potrebbero avere finestre che danno verso l'esterno? Sarebbe un carcere faccine/biggrin.gif

A dire il vero ho visto alcuni palazzi fatti in questo modo (con un bel giardino in pura plastica in mezzo), ma erano tutti uffici e da fuori erano un pugno in un occhio. Spero che in italia non ne facciano mai.

Per questo una casetta di legno con attorno un giardino/orto è l'ideale anche dal punto di vista del risparmio termico. Naturalmente tutte leastuzie e tecniche sviluppate fino ad ora sono importanti, come per esempio doppi e tripli vetri a bassa emissione, scambiatori di calore per l'aria, isolanti ipertecnologici, doppie porte, ecc.

Purtroppo in italia abbiamo la fissa del mattone, del cemento e della pietra, ma vi assicuro che si sta molto meglio nelle case di legno.

Se non siete convinti vi consiglio di andare a fare un villeggiatura in una casa di legno in montagna,per esempio a Cogne in Val d'Aosta o nei paesi vicini... ma andateci d'inverno, cosí giusto per collaudare le case di legno e farvi una idea.

ciao
MaX

 

Dynoc
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Inviato il: 16/3/2011,09:02

Chiaramente stavo parlando di costruzioni tradizionali....
condomini "Passiv" non li hanno ancora fatti, ma non manca molto, ovviamente molto più ridimensionati!

-D-

tipo: http://inhabitat.com/delta-tower-carbon-ne...-passive-house/
edificio di 12 piani.

 

max_linux2000

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Inviato il: 16/3/2011,12:41

sinceramente preferisco la villetta di legno gialla e bianca a quel...come dire... palazzo.

Eppoi... 12 piani... e come fare per andare a casa con i fequenti blackout che ci saranno a breve?
...medio oriente in fiamme quindi petrlio alle stelle, chiusura delle centrali nucleari, rinnovabili carissime...
Come fare a mantenere in vita le città senza elettrità?

Ciao
MaX

 

Dynoc
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Inviato il: 16/3/2011,12:45

Max,
purtroppo il problema è sempre quello della "densità" abitativa!!
che in italia non è proprio trascurabile, visto che NON abbiamo disponibilità di suolo!
non tutti possono permettersi la villetta (per il terreno intendo, eh!).

-D-

 

max_linux2000

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Inviato il: 16/3/2011,13:09

In italia.. hai detto bene. Cmq il problema si pone solo nel raggio di 100km dalle grandi città. Appena esci trovi colline e campi coltivati. Nel sud poi puoi fare 50km senza vedere una casa. Per esempio in basilicata.
Terra fertile, ottima gente, sole, acqua e spazio a volontà.
Cmq io ho lasciato l'Italia per la Spagna 11 anni fa... ah e sono del nord puro e duro, ma riconosco che nel sud si sta meglio...c'ho abitato 2 anni.
Ciao
MaX

 

Dynoc
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Inviato il: 16/3/2011,14:44

Si, vero...
anche da noi (in Romagna), basta fare poche centinaia di km, e le colline sono piene di luoghi e paesi che si stanno abbandonando! e che nel passato erano abitati.
Fatto sta che il modus vivendi orami è questo, anche per una questione di comodità...
(e ti parlo da ex-abitante di una piccola cittadina, che ora abita in "campagna" a pochi km fuori)

Inoltre, permettimi di fare questi due paragoni,fra spagna e italia:

Spagna: 89 abitanti/kmq
Italia: >200 abitanti/kmq

cioè ognuno di noi ha a disposizione meno della metà della superficie di uno spangnolo (che tra l'altro ce l'ha anche meno contaminata e antropizzata, proprio per lo stesso motivo).

-D-

 

max_linux2000

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Inviato il: 16/3/2011,15:17

infatti, stiamo dicendo lo stesso e si può sintetizzare in questi punti:

1. Italia é sovrapopolata, ma allo stesso tempo si sono interi paesini che vengono abbandonati, indi significa che è sovrapopolata solo attorno alle città. Il paragone non regge circa la densità di popolazione Italia vs Spagna, visto che in Spagna è sotto sotto - popolata
1 km2 sono 100 ettari, quindi sono 1.12 ettari a testa, ovvero 11.200 m2 a persona. Una famiglia tipica avrebbe "diritto" a circa 45.000 m2. Per una famiglia di 4 persone basta un orto da 400 m2. Il resto può servire per altri scopi. Certo.... mica tutti possono abitare nella pianura padana!

2. Il problema è che la maggior parte delle persone vuole vivere in città e si sente male al pensiero di perdere le comodità cittadine. In realtà qui si entra in campo psicologico che sfocia nella paura a sentirsi soli con se stessi, ma agli effetti di questa discussione è OT.

3. Ci sarebbe il problema del lavoro e il mantenimento del proprio livello di vita, ma anche qui ci addentriamo in zona psicologica che sfocia nella paura di essere giudicati male dagli altri, e anche questo è OT.

I punti 2&3 sono relazionati e purtroppo non ha soluzione. In realtà si potrebbe dire che i cittadini sono già morti, perchè pochissimi di loro potrebbero sopportare di abbandonare la sicurezza della città, diventare poveri agli occhi degli altri, e imparare a fare un lavoro che non sia legato i servizi. Purtroppo la psiche del cittdino medio è fragile.
Vi immaginate dire d un cittadino/a... guarda, vai a vivere in quella casa di legno la, in mezzo al campo, il paese più vicino è a 3 km di strada sterrata. Non hai la TV e neppure il Frigorifero in inverno ne il microonde. In compenso hai lavatrice, lavastoviglie, stufa a gas (bombole) e un computer con internet (lento) per le notizie.
Passi molte ore al giorno nell' orto e vedi qualcuno solo la domenica quando vai a messa.
Naturalmente l' uso degli elettrodomestici è subordinato allo stato delle batterie, quindi a volte ti toccherà lavare i panni e i piatti a mano.

Quale cittadino medio accetterebbe questa vita?
Poi naturalmente ci sono cittadini che sognano di andare a fare quella vita e alcuni ci riescono, ma non sono purtroppo la maggioranza.

ciao
MaX

 
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