livingreen
| Inviato il: 14/6/2011,21:31
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Mah... va bene tirar le cose per i capelli, però...
Allora, la disponibilità d'acqua è fondamentale per tutte le centrali, comprese quelle nucleari, e la penuria d'acqua le obbliga semplicemente all'arresto perchè non sarebbero in grado di smaltire il calore del ciclo termodinamico: lo fanno le nucleari, lo fanno quelle a gas e quelle a biomasse. Nelle centrali dove ho lavorato, è una cosa normalissima, magari fastidiosa perchè non puoi più produrre, ma tanto non puoi farci niente.
In ogni caso, in estate si alza anche la temperatura del pozzo freddo, e quindi si riduce comunque la potenza prodotta (e perciò, si equilibra la centrale su di un regime di produzione minore). Di conseguenza, si verifica il solito pericolo di blackout... che però non arriva mai, perchè dovrebbero esaurirsi contemporaneamente tutte le fonti di energia elettrica.
Che invece si arrivi alla fusione dei reattori, è una balla grossa come una casa: per quel poco che serve per raffreddare una centrale spenta, basta un normalissimo pozzo, altro che fiume...
Prova a pensarci: se costruisco una centrale, la faccio col raffreddamento dimensionato solo per il periodo di piena? ... o piuttosto, dimensiono il raffreddamento anche per il caso peggiore? Bene, se la centrale può funzionare anche con la portata inferiore a quella media estiva che è già bassa, di quanta acqua avrà bisogno se quando la spengo ne utilizzo forse il 2% di quella mi serve quando è in marcia?
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