dega81
| Inviato il: 27/8/2011,18:43
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Quello che voglio raccontarvi ora sarebbe più consono inserirlo in una discussione tipo "Chiacchiere al bar", ma dato che sul forum non esiste ancora tale sezione, felice di condividere con voi quanto mi è appena successo scrivo in questa, se lo riterrete inadeguato spostatela pure in un posto più adeguato. Uno fra i miei svariato hobby è quello del metaldetector e delle cose vecchie. Cosi in primavera quando rifanno i campi, dopo il lavoro giro per le campagne perlustrando la terra dissodata. Non sono particolarmente interessato a un genere di oggetti predefinito (militaria, monete, medio evo...) quello che trovo trovo, mi appassiona tutto ciò che è artigianale e fa parte di uno stile di vita che ora non c'è più, perciò raccolgo tutto, se sono lattine o immodizzie le porto al riciclaggio, se sono pezzi che ritengo ineressanti li colleziono o li uso per fare piccole creazioni, e se sono pezzi che non riesco a identificare li tengo da parte. I pezzi che si trovano in campagna, vuoi per l'elevata concimazione o per l'abbondante irrigazione tendono a deteriorarsi molto in fretta. Per farvi capire 5 lire (quelle col delfino) dopo 40/50 in campagna sono quasi completamente sciolte, mentre la stessa moneta trovata in bosco dopo lo stesso tempo basta una pulitina ed è come nuova. I pezzi di rame e bronzo idem, durano di più ma comunque si mantengono molto male. Il ferro invece (che molti ricercatori snobbano per lo scarso valore) si comporta in maniera anomala, a seconda della qualità, della campagna e della forma. Molto comunemente si corrode e basta, ma a volte specie con pezzi sufficientemente spessi si forma un bozzolo di ossido e terriccio tutt'intorno che preserva il pezzo più a lungo. Per chi non mi conosce frequento il forum come moderatore della sezione biocarburanti, in maniera particolare sul biodiesel. Come altre persone tempo fa, prendendo spunto dalla rete ho cominciato a farmi questo prodotto in cantina. Per migliorare la distribuzione del calore all'interno dei miei prototipi di reattore, usavo mettere dei pezzi metallici. Cosi facendo mi sono accorto che i pezzi di metallo si pulivano molto bene dall'ossido. Perciò col tempo ho abbinato le due passioni e dopo una pulita grossolana, stando ben attento che i vari pezzi siano bene asciutti li tenevo nel reattore durante le transesterificazioni e le sucessive distillazioni della glicerina. Dopo un paio "bollite" l'ossido si ammorbidisce e basta battere i pezzi con il martello per staccarlo, ottenendo cosi pezzi puliti e bruniti. Questa primavera avevo trovato diversi pezzi in una campagna vicino a casa, che a prima vista sembravano semplicemente dei ferri arrugginit, ma la curiosità di scoprire cosa fossero e a cosa servissero me li ha fatti conservare. In questi giorni di ferie ho trovato finelmente il tempo di lavorare alcuni bidoni di olio che avevo da parte e con la scusa ho provveduto a "trattare" anche questi pezzi. Cosi a biodiesel ultimato ho cominciato a batterli e pulirli, man mano ogni pezzo, perdendo la patina che lo ricopriva prendeva una forma, qualcuno era un grosso chiodo, qualcun'altro una lama o un moschettone e poi da un blocco deforme di ruggine cosa mi salta fuori? La punta di una balestra!!! Era la prima volta che trovavo un pezzo cosi antico, ben tenuto e molto ambito fra i ricercatori. Se non avessi mai imparato a fare il biodiesel, non sarei mai riuscito a pulirlo e capire cosa fosse, se avessi rigettato il pezzo nel campo (invece che portarlo a casa per gettarlo eventualmente nel ferro vecchio dopo una migliore analisi) non potrei felicitarmi di un simile ritrovamento. Perciò signori c'è poco da fare, l'ecologia premia e porte bene!
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