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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Sezione Generica


funzionamento del regolatore di tensione in un impianto
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alternativenergy
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Inviato il: 27/9/2011,23:56

Salve a tutti.

Ho letto tanti post sul forum e nel web e vorrei avere da voi una conferma su quanto spero di aver capito
Un impianto si realizza:

- Innazi tutto scegliere quale fonte: solare o eolico, prendo queste perchè mi attraggono di più.
- Regolatore di tensione
- Pacco batterie
- inverter

Ora da quanto ho capito (spero) il regolatore di tensione serve a controllare le batterie:
se sono cariche stacca la produzione fotovoltaica o eolica
se sono arrivate al punto di scarica max. stacca le batterie e collega la rete

Se quanto ho detto è esatto non riesco a capire: chi eroga energia ad un carico finale sono le batterie e diconseguenza l'impianto fotovoltaico o eolico serve solo alla ricarica del pacco batterie, oppure la corrente prodotta dall'impianto fluisce sulle batterie e serve il carico finale?

Spero di ricevere vostri commenti
grazie in anticipo

 

alternativenergy
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Inviato il: 28/9/2011,14:38

La domanda sorge dal fatto che per quanto ho visto sul web di come si realizzano gli impianti fotovoltaici, il regolatore è posto subito dopo i pannelli.
Ho letto alcune caratteristiche di questi regolatori che non supportano una corrente magg. i 50 A.
Questo significa forse che se il carico finale assorbe 3Kw a 12v quindi 250 Ah, il regolatore non fa passare tale corrente?

grazie.

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 28/9/2011,15:05

Ciao alternativenergy, allora il discorso è questo, fai finta di avere un impianto fotovoltaico da 1 KW con regolatore adatto più batterie.
Ipotizza che è una bella giornata di sole ed hai le batterie "mezzecariche", i pannelli producono 800W e i consumi che hai dentro casa ammontano a circa 200W fra frigorifero e qualche altra cosa. In questa condizione hai che 200W vanno all'inverter e i restanti alle batterie perciò le batterie si stanno caricando. Ipotizziamo ora che accendi il forno elettrico dentro casa e i consumi salgono a 1700W, ora avrai che gli 800W dei pannelli vanno all'inverter e altri 900W escono dalle batterie per andare sempre all'inverter. In questa condizione stai scaricando le batterie.

Tutto ciò avviene in modo completamente "automatico".

Kekko



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alternativenergy
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Inviato il: 28/9/2011,16:24

Questo lo so.
Quello che non capisco è se il regolatore limita solamente la corrente in entrata alle batterie o la limita in base alla sua potenzialità.
Le batterie da quanto ho capito vanno caricate in C10 o C20 in riferimento alla loro caratteristica.
Ma se il mio carico finale ha bisogno di 250Ah a 12v, e questi 3KVA li produco con i pannelli
il regolatore me lo impedisce oppure lascia scorrere i 250Ah?

grazie

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 28/9/2011,16:53

No te lo impedisce, la potenza mancante verrà prelevata dalle batterie. Devi utilizzare un regolatore idoneo.



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alternativenergy
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Inviato il: 28/9/2011,16:56

grazie. finalmente una risposta esaustiva. Grazie KEKKO.ALCHEMI

Dammi un altro parere, se il funzionamento del regolatore è quello di controllare le batterie, è giusto spostare l'inverter tra pannelli e regolatore o comporta qualche rischio?

grazie

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 28/9/2011,20:52

No non è giusto perchè non potresti più prelevare energia dalle batterie, in quanto il regolatore impedisce che la tensione torni verso i pannelli. L'unica energia che preleveresti è quella dei pannelli, e le batterie diventerebbeto praticamente inutili.

Kekko



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alternativenergy
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Inviato il: 28/9/2011,21:04

chiedo a voi allora una specifica sul funzionamento del regolatore, perchè non riesco a comprendere.

se produco 3Kw a 12v ho una corrente di 250Ah, ci sono regolatori che supportano questa corrente?

perchè se sono inferiori o ne devo installare più di uno, ma non so se possibile, oppure che produco a fa 3kw se poi non possso sfruttarli.

spero possiate darmi informazioni più dettagliate sul funzionamento del regolatore di tensione

grazie in anticipo

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 28/9/2011,21:22

CITAZIONE (alternativenergy @ 28/9/2011, 22:04)
oppure che produco a fa 3kw se poi non possso sfruttarli.

Esatto, a 12V non puoi produrre 3KW per il semplice motivo che non credo esistano regolatori di carica che supportino amperaggi di 250A. Per un impianto a 3KW devi lavorare a 24V o meglio a 48V per abbattere l'amperaggio di lavoro. Oltre al fatto che per 250A ti servirebbero cavi enormi.



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alternativenergy
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Inviato il: 28/9/2011,23:27

grazie kekko.alchemi per le risposte.
comunque ho sempre dei dubbi, cioè non riesco a comprendere:

alla luce di ciò, capisco che gli impianti che realizzano chiavi in mano sono dimensionati per una tensione di 24-48v?
e che realizzarla a 12V non conviene per l'amperaggio enorme e quindi la grandezza dei fili di rame deve essere grande quanto quelli delle auto?

ma se spendo tanti soldi per un impianto da 3kw non lo faccio mica solo per caricare le batterie. Una parte ricarico se necessario, l'altra la utilizzo per i carichi.
Non riesco a comprendere. mi puoi dare qualche informazione in più per favore.

grazie in anticipo

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 28/9/2011,23:58

Non capisco di preciso quello che vuoi sapere, cmq gli impianti che costruiscono le aziende non sono ad isola, ma connessi in rete, rimandano cioè tutta l'energia prodotta nella rete enel, e viene fatto un conteggio sull'energia che consumi a casa e quella che immetti. In questi tipi di impianti non vengono utilizzate batterie, in quelli ad isola invece si. Negli impianti connessi in rete, le tensioni arrivano anche oltre i 300V, proprio per abbattere l'amperaggio ed utilizzare cavi sottili. Inoltre nel tuo impianto sarebbero necessari cavi più che quadrupli a quelli delle auto perchè in un auto anche se si arriva a quegli amperaggi, ci si arriva per qualche istante che in genere non supera i 3-4 secondi. Il cavo presente sulla batteria non ha neanche il tempo per scaldarsi quindi, in un uso continuativo come in un impianto fotovoltaico quel "cavetto" andrebbe letteralmente a fuoco con 250A continui.



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alternativenergy
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Inviato il: 29/9/2011,13:32

grazie kekko.lchemi per la disponibilità che mi dai nel rispondere

ok capito.

Però ora mi domando: se volessi autocostruire un impianto ad energia rinnovabile per uso domestico, in parallelo con la rete, lo dovrei dimensionare in funzione della tensione di esercizio.
12v 250Ah=3Kw
24v 125Ah=3Kw
48v 62,5Ah=3Kw
ora il discorso si concentra sui costi:
per le batterie basta metterne 2 da 12v 120Ah in serie per ottenere 24v 120Ah in parallelo con altrettante batterie per avere 24v 240 Ah
il problema sorge, da ricerche effettuate sul web, sull'acquisto dell'inverter ad onda sinusoidale pura che da 48v è un costo esagerato, da 24v potrebbe essere accessibile mentre da 12v è conveniente. perchè ormai a basso costo.
Per quanto riguarda gli inverter ce ne sono ad onda pura con erogazione continua di 2500w a 12v quindi con un passaggio al loro interno di 208 A e sono apparecchiature piccole che supportano tali correnti.
Quello che mi chiedo io alla luce di quanto detto:
Di regolatori di tensione se ne devono mettere più di uno in base alla loro capacità?
Es.:
Produzione 3Kw energia rinnovabile
Imax di un regolatore= 50A (da lettura sul web)
quindi 3000w/12v=250A/50=5 regolatori di tensione, collegati ai pannelli e a loro volta
ogni regolatore deve essere collegato a delle batterie
Qui casca l'asino.
Se una batteria può essere caricata in C10 o C20 (questo è quanto ho letto nei vari post) ed il regolatore eroga 50 A
eehh quante batterie devo usa!!!
5 in C10 o 3 in C20, quindi complessive: 25 in C10 o 15 in C20 tutte da 100Ah
collegate poi in parallelo all'inverter.
E' giusto?
Se fosse così tutto l'insieme costerebbe una tombola!!! Bhooo.

Se potete dirmi qualcosa

Grazie in anticipo


 

kekko.alchemi

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Inviato il: 29/9/2011,16:42

CITAZIONE (alternativenergy @ 29/9/2011, 14:32)
eehh quante batterie devo usa!!!

Tante, ma proprio tante!! faccine/smile.gif Il costo più grande di un impianto ad isola sono proprio le batterie infatti, e senza farti impaurire ti dico subito che se usi quelle da auto dopo 1 - 2 anni (se sei fortunato) devi buttarle e ricomprarle nuove. Perciò non spenderci soldi per acquistarle nuove, semmai cerca di prenderle usate ma giusto per cominciare ad avere un po' di dimestichezza con questi impianti, dopodichè dovrai passare a batterie più serie tipo tubolari o meglio ancora Plantè. Hai letto la discussione "Costruiamo una Planté" nella sezione Accumulatori? Li troverai tutte le specifiche per poter costruire un accumulatore che dura 50 anni senza che si rovini minimamente con forti cariche o scariche anche fino a 0V.

Cmq se vuoi un consiglio per aver un buon rapporto prestazioni/prezzo usa i 24V che sono un buon compromesso fra le due cose.
Per i regolatori invece non puoi assolutamente metterli in parallelo perchè non riuscirebbero a gestire le soglie delle batterie. Quello che puoi fare se per adesso non ne vuoi uno MPPT è autocostruirtelo, nel forum nella sezione elettricità trovi anche quello. Questo è un forum fai da te, e se hai pazienza puoi costruirti tutto, dai pannelli alle batterie...

Kekko



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by kekko

 

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Inviato il: 29/9/2011,19:02

grazie kekko.alchemi per le risposte

penso di si, prima di realizzare qualsiasi cosa, studierò meglio la teoria e poi si vedrà

grazie di nuovo.

 
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