Se sei già registrato           oppure    

Orario: 02/05/2024 20:39:53  

 

Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Stufe Termostufe Termocamini

VISUALIZZA L'ALBUM

Pagine: (12)   1   2   3   4   5   6   7   8   9   [10]   11   12    (Ultimo Msg)


Cippare ( triturare ) la potatura di olivo e autocostruirsi la caldaia apposita, Costruiamo la nostra caldaia a biomassa per cippato
FinePagina

NonSoloBolleDiAcqua

Avatar
PetaWatt


Gruppo:AMMINISTRATORE
Messaggi:13786

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,08:08

CITAZIONE (Yuz @ 14/4/2012, 08:05)
Bolle, neanche io ho afferrato a cosa ti riferisci. Potresti essere più chiaro? Se non sbaglio questo dovrebbe essere un forum non una rivista di enigmistica.

Riscrivo in modo chiaro il mio,ripeto mio ,pensiero riguardo gli scambiatori:
1. In molte caldaie non sono adeguati
2. Se non sono adeguati gli scambiatori fanno calare drasticamente il rendimento (non è quello dichiarato dalle ditte costruttrici)
3. Il motivo per cui non sono adeguati (ipotizzo non sia legato al creosoto (*) e a tante menate che ho letto, anche, in questa discussione) ma all'aspetto economico.
4. Biomassoso ha tirato fuori una formula da cui si evincono le motivazioni.
5. Tutte le risposte che ho avuto sul creosoto in questa discussione non mi hanno convinto...sto tampinando il 'chimico del forum' per capirne di più...in modo tecnico ...in modo scientifico...questo è il percorso che tento di seguire sempre.Il 'chimico' ha iniziato a rispondere....
6. Alcuni interventi non hanno ne capo ne coda, tergiversano, la 'buttano in caciara' propinano soluzioni in modo randomico non lineare saltanto di palo in frasca...asserendo cose per poi cambiarle e negarle.

Una cosa è non recepire una'altra cosa è polemizzare e andare a cercare ogni appiglio per discutere e sollevare polveroni...elementi ricorrenti in alcuni utenti. Si può anche discutere ma occorre farlo in modo costruttivo evitando di dire cretinate...se capita questo, e capita anche a me, occorre avere l'onesta intellettuale di fare retromarcia.

Ti è più chiaro il mio pensiero? Comunque non disprezzerei la settimana enigmistica...ha sempre la soluzoine...male che va occorre aspettare una settimana.
Bolle




Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 14/4/2012, 09:27


---------------
Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).

 

llucianoo
milliWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:2

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,09:09

Io ho avuto il picere faccine/wacko.gif di conoscere da vicino questo famoso creosoto!
Ho una caldaia a pellet della Karmek 34kw modello Milena.
Montata nel 2010 incontrato per la prima volta questo famoso creosoto nel gennaio del 2011
appena lo visto non capivo cosa era la caldaia piena di catrame propio catrame melmoso non sapevo cosa fare essendo alle prime esperienze ho dato subito la colpa al pellet.
Pulito tutto o chiamato il venditore spiegando il problema e venuto mi a sostituito il pellet. (Credevo di avere risolto)
E anche questanno e ricomparso pero questa volta a dicembre!

le mie considerazione di come si crea sono:
1 pessima canna fumaria soprattutto con temperature basse
2 caldaia sporca nei giro fumi
3 tanta ma tanta sfortunaaaaaaa (naturalmente la sfortuna non centra niente)

Si capiva che qualcosa non andava la caldaia faceva fatica ad andare in temperatura quindi si impostava a potenze alte facendo cadere più pellet che naturalmente non riusciva a bruciare ma la cosa peggiore e che la T dietro la stufa si riempiva di condensa e quindi immaginate quello che può succedere!!!!!!!!!!!
http://imageshack.us/g/191/dscn8942e.jpg/



 

mac-giver

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1717

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,10:59

CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 14/4/2012, 00:00)
Ultimo tentativo prima di mollare, ci riprovo in altro modo. La temperatura dell'acqua della mia caldaia a pellet la conosco bene...la vedo ogni volta che la accendo (visto che non la faccio partire in automatico)...la mattina si agira sui 17°...moooooolto più bassa di 30°. Ma quel 30° che tu hai preso come riferimento, che poi è diventato 20 ed ora è tornato 30 per te è importante....per me no...è fuffa.

ultimo tentativo prima di mollare, quei 30° o 20° sono un riferimento a "naso" non sapendo quante ore di off avesse la tua caldaia..

quindi bastava dirlo subito che hai la temp in partenza a 17° e quel 30 o 20 sarebbe stato corretto alle tue esigenze..

se per te è fuffa ci spiegherai il perchè non fa differenza partire da 17° o da 30°


CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 14/4/2012, 00:00)
metto un sacchetto di pellet di fuori sotto l'acqua ( questa sera piove): che umidità avrà il pellet dopo 1 ora?

se il sacchetto è termosaldato chiuso ermetico, dubito che la sa sua umidità possa cambiare.. ma basta un piccolo forellino che...

non capisco perchè è difficile anche questo concetto..

oppure tu lo compri sfuso?


CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 14/4/2012, 00:00)
allora lo lascio in casa...vicino al cippato...dopo 2 settimane misuro l'umidità del pellet (dentro la plasticaaaaaaaa) e del cippato ( senza plasticaaaaa)...quanto differirà? (gradirei risposta).

se hai due contenitori non ermetici uno contente cippato e l'altro pellet la differenza sarà data dalla capacità igroscopica sia dell uno che dell altro..

ma se hai il cippato sfuso e il pellet nei sacchetti termosaldati integri, il cippato risentirà dell'umidità del luogo, il pellet no, se non dopo che è passato un topolino e ti ha bucato a tua insaputa i sacchetti..

www.infopellet.it/come_conservare_i_pellet.htm

"I pellet sono sempre confezionati in sacchetti di plastica termosaldata che quindi favorisce la difesa contro il nemico numero uno, l’umidità."

CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 14/4/2012, 00:00)
Dici che l'umidità influenza la formazione del creosoto...forse avrai anche ragione...ma allo stato attuale possiamo dire che la pressione atmosferica influenza il creosoto. Condividi?

anche il mio stato d'animo può influenzare la formazione di creosoto, magari mi dimentico la porta aperta della cantina entrano i topolini mi bucano i sacchetti del pellet i quali assorbono più umidità e di conseguenza quando bruciano mi bloccano anche la stufa..

che ti posso dire? concetti semplici che diventano complicati..

se andiamo sul sofismo tecnico anche la mia presenza nell'ambiente fa cambiare lo stato di quell ambiente, e un battito di ali di una farfalla ....

http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_farfalla

faccine/sick.gif







 

Tizio.8020
Watt


Gruppo:Utente
Messaggi:89

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,12:55

Intervengo solo su una cosa, di cui sono ben sicuro.
Il gruppo per cui lavoro ha installato , e sta usando a pieno regime, 4 macchine insaccatrici per pellet.
Una delle macchine è esattamente dove lavoro io, ci faccio manutenzione, e la vedo lavorare.
Il pellet viene insaccato, la chiusura viene termosaldata, poi il sacco viene deposto su un nastro spinato che lo porta al pallettizzatore.
Su questo nastro c'è un apposito dispositivo per forare il sacco, e far uscire l'aria, di modo che nel pallettizzatore i sacchi possano essere meno voluminosi .
E' una semplice rotella di metallo chiodata, spinta da una staffa a molla, che la fa scorrere sui sacchi, forandoli.
Dato che in nessuna maniera quei buchi vengono richiusi, vuol dire che , a lungo andare, il pellet assorbirà acqua.
All'arrivo è polveroso, (anche troppo, dato che la polvere è cancerogena), ma i valli vibranti installati prima dell'insaccatrice tolgono polvere e frammentio vari.
La ditta prodruttrice dell'insaccatrice è una delle maggiori a livello nazionale, non credo facciano lavori a casaccio...
Altra chicca.
Come del resto succede con i fertilizzanti, il pellet viene insaccato in almeno 5 tipi diversi di sacchi.
Tutti da 15 kg, ma tutti di rivenditori diversi.
Non ho controllato i prezzi praticati al pubblico, ma credo di non sbagliare dicendo che (come per i fertilizzanti!) abbiano una forbice di prezzi ampia.

 

mac-giver

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1717

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,13:45

scusami tizio. ma forse quel prodotto è destinato ai distributori che lo vendono sfuso? o ad altre destinazioni diverse dai punti vendita al pubblico?

perchè per avere l'integrità del prodotto il sacco non deve essere per niente forato..

ma non ci vuole un esperto che ce lo dice, la deduzione è abbastanza logica, se prendiamo come tassativa la regola che l'umidità uccide la qualità del pellet, ma penso che non ci siano dubbi su questo.. quindi:

www.tutorcasa.it/articoli/come_conservare_pellet.htm

riporto:

" sacchi che contengono pellet sono termosaldati e questa protezione è l'ideale per difendere questo materiale dall'umidità, ma prendere qualche piccola precauzione non può far altro che migliorare la qualità del nostro combustibile.

Un piccolo accorgimento da osservare durante l'acquisto è quello di controllare l'integrità del sacco, scegliere un sacco forato o rovinato può voler dire acquistare un prodotto compromesso che può essere stato rovinato dall'umidità e che è quindi inservibile."

vedo che accorgimenti hanno le macchine per imballare il pellet e mi viene un sospetto..

www.vai-packaging.it/prodotti/confezionatrici/pellet/

"controllo delle saldature su ogni singola ganascia allo scopo di garantire la perfetta tenuta delle buste, mantenendo le temperature costanti ed omogenee"

che ragione ci sarebbe di farle cosi a tenuta per poi forare i sacchi??

non è che questa foratura è un'operazione arbitraria per comodità come dicevi appunto tu per diminuire il volume del sacco, ma compromettendone tutto il contenuto?






Modificato da mac-giver - 14/4/2012, 15:07
 

Tizio.8020
Watt


Gruppo:Utente
Messaggi:89

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,16:03

Non so che dirti.
La logica da ragione a te (se l'umidità li uccide, a che scopo forarli?), ma la macchina funziona così.
Non è una aggiunta successiva, è proprio nel progetto.
Se tu non forassi il sacco, il bancale non verrebbe confezionato.
Il pallettizzatore li dispone a starti alternati per legarle, uno strato in senso nord-sud , il successivo in senso est-ovest.
Se cerchi il sito della produttrice, (la ditta Concetti), secondo me è dichiarata, la cosa.
Comunque, i bancali vanno a grossisti e distributori al dettaglio.
Il sacco è quello che chiunque puo acquistare in negozio.
Mi fai venire la voglia di provare a vedere cosa succede mettendo un sacco da parte per un periodo lungo.
Basta usare uno di quelli difettosi (scritte non perfette, o peso sbagliato) , che verrebbero riaperti e ri-insaccati.

Fra l'altro, il pellet viene dal Canada, ed io facevo un semplice calcolo.
Poniamo che il singolo sacco venga acquistato a 4 € dal privato.
Dico un prezzo a caso, non so quanto costi.
Un bancale tiene 78 sacchi, un camion porta 24 bancali al massimo.
Di solito sbarchiamo 4000 ton, che per il nostro sito è si e no un turno di lavoro.
Credetemi se vi dico che fra sbarco, insacco e magazzinamento, sta roba sta da noi un bel po di tempo.
E ci vogliono una marea di addetti, fra sbarco, confezionamento e ricarica.
Per capirci, l'urea, che pur sbarchiamo, costa 17 € al sacco di 50 kg.
La macchina insacca molta più urea (o nitrato, non cambia nulla), e se ne vende molta di più.
Da anche molti meno problemi , se solo l'aria non è ad umidità zero o quasi, la macchina si ferma.
E' sempre ferma, praticamente!
La mia perplessità è questa: quanto poco deve costare 'sto pellet , in Canada, per giustificare tutto questo lavoro, a fronte di fatturati così piccoli?
Quanto ricarico hanno , le aziende, da una cosa così marginale?

 

gancetto

Avatar
MegaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:596

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,17:35

per il creosoto ti posso dire che si forma dalla distillazione del carbone di legna
quindi dipende dal tipo di legno sembrerebbe il faggio ne dia di piu in percentuale
è formato da catecolo e guaiacolo per 50-60% e distilla a T =220-225 °C

quindi ti si forma quando la combustione non è completa e i fumi arrivano a temperatura piu bassa di 225°C

si usava per impregnare il legno e non farlo marcire all acqua (es le traverse ferroviare)un po simile alla pece ma piu liquida


CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 14/4/2012, 02:37)
Perdona l'ignoranzità' cosa vuol dire distillazione?

la distillazione e una tecnica che permette di separare i vari componenti di una miscela classico esempio è la distillazione delle bevanda alcoliche tipo grappa

descriviamo meglio la distillazione :
nel caso della grappa si prendono le vinacce che hanno fermentato che quindi contengono alcool con concentrazione al 5-10%
e si mettono in un recipiente e vengono scaldati quindi le varie sostanze incominciano a vaporizzare ogni sostanza ha il suo punto di ebollizione diverso e quindi si vaporizzerà prima o dopo mentre riscaldiamo
qunid scaldando le vinaccce l'alcool etilico evapora ad un dterminata temperatura se raccogliamo i vapori e li raffreddiamo questi condensano e il liquido che si ottiene contiene un % maggiore di alcool rispetto alle vinacce (40% -50%) quindi il fenomeno e che il distillato si arricchisce del componente piu volatile mentre le vinacce si impoveriscono di alcool.

CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 14/4/2012, 02:37)
Completa vuol dire sostanza incombusta? dovuta ad esempio ad insufficienza di aria? ti ho detto che il problema mi interessa per limitare al minimo (meglio se evitare) la sua presenza nelle caldaie a biomassa.
Grazie delle info...ti starò con il fiato sul collo....hehehe!

la combustione come avviene nelle caldaie è sempre parzialmente incompleta per avereuna combustione completa bisognerebbe lavorare con ossigeno puro e ad alta pressione (25 atm) come si fa quando si determina il potere calorifico di una sostanza in una bomba di malher
in quel caso tutto il C viene ossidato a CO2

nelle combustioni che avvengono in aria questa situazione ideale non avviene mai è per questo i gas di scarico contengono sempre oltre alla Co2
anche CO e HC incombusti oltre a svariatissime sostanze che evaporano dalla legna e questo anche è il motivo perche il metano inquina meno di altri combustibili fossili.
perche la legna quando brucia non diventa cenere subito ma prima si trasforma in parte in carbone di legna (carbonella) che riscaldato T>225°C a sua volta dalla fiamma fa vaporizzare in parte delle sostanze come i fenoli (guaiacolo e creosolo ) che poi nella parte fredda ricondensano dove l a T<225°C in realta si potrebbe ancora ossidare queste sostanze che contegnon ancora C e quindi un potere calorifico
quindi le soluzioni sono o tenere i fumi caldi oppure bisogna migliorare la combustione un altra soluzione potrebbe essere quella di mettere una sostanze che blocchi queste sotanze oppure un sistema (esmpio delle barriere taglia flusso )che faccia condensare prima queste sostanze che poi vanno allo scambiatore chiramnte le sostanze si accumulano da un altra parte enon nello scambiatore





Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 14/4/2012, 20:10
 

biomassoso

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1240

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,18:15

certo che la state facendo lunga con sto creosoto, ma siccome una combustione,
specialmente con le biomasse, non sarà mai perfetta questo è inevitabile, quindi la
base è almeno non lasciare raffreddare i fumi in canna fumaria e che questa sia coibentata
poi c'è anche chi con legna umida li fa uscire a 400°, ma questa è un'altra storia

""eccesso d’aria:
nel fumo non ci sono residui di combustibile
incombusto, è la condizione tipica di funzionamento
delle caldaie.
L’aria teorica (Atv) è minore di quella reale (Av). Nel
fumo sono presenti H2O, CO2 , O2, ossidi di azoto ( e
zolfo)
n= Av/ Atv > 1
Nel fumo è presente: ossigeno, anidride carbonica, acqua, azoto,
ossidi di azoto, e tracce di anidride solforosa (eventuale)

difetto d’aria(condizione di malfunzionamento):
nel fumo non è presente l’Ossigeno, ma
è presente combustibile incombusto,
H2O, CO2, CO, ossidi di azoto (e zolfo) e
fuliggine

incompleta(indice di malfunzionamento):
nel fumo sono presenti combustibile
incombusto, l’ossigeno, H2O, CO2, CO,
ossidi di azoto ( e zolfo) e fuliggine nel
caso di combustibili liquidi
(la situazione può
presentarsi anche durante i transitori di funzionamento, in
caso di cattiva miscelazione del combustibile ed aria, nel caso
di temperatura di combustione troppo bassa)

Sulla base delle reazioni di combustione e dei bilanci di materia è possibile
correlare tra loro, per ogni specifico combustibile, i seguenti quattro
parametri:
• la concentrazione di CO2 percentuale nei fumi secchi;
• la concentrazione di O2 percentuale nei fumi secchi;
• la concentrazione di CO percentuale nei fumi secchi;
• l’indice d’aria n (oppure l’eccesso percentuale d’aria e).
Noti due di questi parametri è sempre possibile ricavare il valore degli altri
due: in forma grafica questa relazione è riportata nel triangolo di ostwald.

Quando il legno brucia, passa attraverso tre fasi di combustione:
L’umidità evapora dal legno per azione del fuoco circostante. Qualunque
legno contiene una certa percentuale di umidità. Poiché parte del calore
prodotto dal fuoco è impiegata nella sua evaporazione , è molto più
conveniente, ed anche meno inquinante, usare legno stagionato (max 20%
di umidità) piuttosto che legna verde tagliata di fresco (50% o più di
umidità). Questa fase è completa quando il legno raggiunge la temperatura
di 100°C (Punto di ebollizione dell’acqua)

Aumentando la temperatura, il legno si decompone in gas volatili e
carbone. Il legno prende fuoco ad una temperatura compresa tra i 260°C
ed i 315° bruciando la carbonella ed una piccola percentuale dei gas.
La maggior parte dei gas, comunque, sfuggirà per il camino, a meno che la
temperatura nella stufa sia sufficientemente alta da bruciarli. Una
volta nel camino, i gas si combinano con l’umidità per formare creosoto.

Residui della combustione.
Il legno, qualunque sia la sua origine, è costituito da una parte organica
combustibile( la cui composizione chimica media è Carbone 50%,Ossigeno
42,5%, Idrogeno 6,5%, Azoto 1%), da una parte minerale inerte, e dall’acqua. Le
sostanze organiche, cioè le resine, i tannini, ed i polimeri (cellulosa, emicellulosa
e lignina), per azione della ossidazione ad alta temperatura durante la
combustione, subiscono delle profonde modificazioni chimiche, liberando
energia e producendo dei residui, che, a seconda della qualità della
combustione, possono variare entro certi limiti. I principali residui sono:
Le ceneri costituiscono dal 2 al 3 % della massa anidra del legno e sono il
residuo della sua parte minerale (silicio, calcio, magnesio, potassio, acido
fosforico, etc.)
Ossidi di Azoto..
Ossidi di Zolfo.
Ossidi di carbonio.

L’anidride carbonica (Biossido di carbonio) Idrocarburi incombusti Le molecole
che costituiscono la parte organica del legno sono estremamente stabili: occorre
un’alta temperatura per spezzarle ossidandole, come abbiamo visto descrivendo
la terza fase della combustione della legna.
I creosoti sono idrocarburi aromatici e poliaromatici fortemente ossigenati e
costituiscono buona parte della condensa che si forma nelle canne fumarie per
cattiva combustione. Mescolati alla fuliggine, formano delle incrostazioni nelle
canne fumarie, specie dei camini tradizionali, che possono essere causa, se non
periodicamente rimosse, di pericolosi incendi. I creosoti si formano soprattutto
quando la temperatura dei fumi nella canna fumaria è bassa. Questo consente
alla condensa di aderire alle pareti.

La fuliggine è un altro risultato della combustione incompleta. E’ costituita
fondamentalmente da carbone puro (98%). Assorbe facilmente la condensa dei
creosoti, fissandola alle pareti della canna fumaria.
La condensa si forma facilmente bruciando legna verde in impianti dotati di
canne fumarie non ben coibentate. La prima fase della condensa è costituita
soprattutto dal vapore acqueo risultato della rapida essiccazione della legna
nella camera di fuoco. Successivamente, col progredire della combustione, si
forma condensa dagli idrocarburi incombusti, di cui abbiamo già parlato, E’ un
liquido scuro, oleoso, maleodorante, infiammabile e di facile infiltrazione. Si può
evitare soltanto bruciando buona legna in impianti realizzati correttamente, con
una buona canna fumaria.""

CITAZIONE
il pellet viene insaccato in almeno 5 tipi diversi di sacchi.
Tutti da 15 kg, ma tutti di rivenditori diversi.

così lì a Ravenna il bulk canadese lo insaccate per 5 diversi clienti?...
intressante; ognuno con proprio sacco?

comunque confermo che i sacchi han microfori per far uscire il vapore
d'acqua ma non per far entrare la molecola molto più grande dell'acqua

presente la tecnologia traspirante GEOX? faccine/sick.gif

 

mac-giver

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1717

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,18:56

CITAZIONE (biomassoso @ 14/4/2012, 19:15)
presente la tecnologia traspirante GEOX? faccine/sick.gif

così tecnologici i sacchi?? faccine/ohmy.gif

 

NonSoloBolleDiAcqua

Avatar
PetaWatt


Gruppo:AMMINISTRATORE
Messaggi:13786

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,19:01

CITAZIONE (Tizio.8020 @ 14/4/2012, 17:03)
Non so che dirti.

Sinceramente non so nemmeno io cosa dirgli. E' inutile tentare di far comprendere le cose ad alcune persone...posseggo la mia caldaia da 5 anni....ho cambiato decine di marche di sacchetti...e tutti hanno i fori...lo sanno tutti...ma proprio tutti. Si perde nel dettaglio, per giusta errato, perdendo di vista il disegno nella sua interezza....non solo, pensa che utilizzare la tecnica "la mia affermazione èvera perchè c'è scritto questa cosa quiquoqua ( e si parte con un link)" serva a rafforzare la tesi...ma è una tecnica adottata dai bambini...utilizzata anche da mio figlio che ha 4 anni.
Il mondo è bello perchè è vario..ma occorre crescere e fare in modo di sapersi confrontare in modo costruttivo. faccine/sick.gif
Bolle



---------------
Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).

 

NonSoloBolleDiAcqua

Avatar
PetaWatt


Gruppo:AMMINISTRATORE
Messaggi:13786

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,19:17

CITAZIONE (biomassoso @ 14/4/2012, 19:15)
certo che la state facendo lunga con sto creosoto

faccine/biggrin.gif purtroppo dovrai pazientare ancora per un po...ci sono ancora molte cose che continuano a sfuggirmi.Cmq mi serviva sapere dove l'hai tirata fuori la formula per il finanziamento...l'ho cercata ma non l'ho trovata...quella formula rappresenta la crocifissione per alcuni costruttori...c'è un documento ufficiale che ne parla?
Ciao
Bolle




---------------
Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).

 

kekko.alchemi

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:5226

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,20:51

Ciao Gancetto come va? Volevo chiederti se sei sicuro che la temperatura dei 225 °C sia la temperatura dei fumi. Da quanto ne sapevo la temperatura dei 225 °C è la temperatura di combustione della legna, che in quella condizione produce il creosoto. La cosa verrebbe confermata dal fatto che nella mia stufa i fumi non superano mai i 200 °C eppure il creosoto non si forma, la temperatura della combustione si aggira però intorno ai 700 - 800 °C, a questo temperatura infatti non ho la minima produzione di fumo, e anche bruciando legna di ogni genere, esce sempre "aria calda" quando raggiungo quelle temperature e la stufa entra in regime.

Saluti Kekko



---------------
L'universo è dominato dagli estremi, l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.
Ma l'equilibrio è ciò che plasma la materia di cui siamo fatti.
by kekko

 

Tizio.8020
Watt


Gruppo:Utente
Messaggi:89

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,21:55

Sì, almeno 5 diversi.
Il bello è che (essendo il medesimo prodotto ) , anche le scritte sul sacco sono le stesse.
Marchi diversi, ma prodotti identici.
Da qui la mia curiosità sul prezzo...
Confermo anche che nei fertilizzanti è pratica consueta.
Almeno 10, se non di più, alcuni anche concorrenti diretti.
O.T.
Molti anni fa, lavorai per un paio di anni come conmduttore d'impianto nella produzione di Nitrato d'ammonio, metodo "Stamicarbon".
Ci facevano cambiare in continuazione il "cesto di prilling" , ogni qual volta la percentuale di parti troppo grosse era superiore al 5%.
Son sicuro, perchè la prova di granulometria la facevo io, e sempre io (con un collega) sostituivo il cesto.
Molto faticoso, a volte toccava farlo anche 6 - 7 volte a turno.
Però, ci veniva detto, serviva a mantenere "buona" la granulometria del nitrato.
Se avete idea di come è fatto uno spandiconcime, in effetti avevano ragione.
Maggiore è l'uniformità dei prill di nitrato, più precisa sarà la distribuzione del prodotto sul terreno.

Beh, immaginate la mia delusione quando , oltre dieci anni fa, ho scoperto, lavorando dove sono ora, che la stessa azienda acquista anche nitrato russo, pieno di pezzi grandi, che da noi sarebbero stati scartati.
La stessa azienda , che ha un prezzo molto più alto dei piccoli nomi, compra e fa insaccare lo stesso , identico prodotto.
La stessa cosa l'ho vista venti anni fa, in una fabbrica di prodotti da forno.
Lo stesso panino, impastato , cotto e taglaito dalla stessa macchina, poteva finire in un sacchetto di marca rinomata o nel sacchetto a marchio proprio.
Forbice di prezzo?
Circa il triplo.
Per un prodotto identico.
Per questo mi fido molto di Altroconsumo.
Ma forse non basta.

 

biomassoso

Avatar
GigaWatt


Gruppo:Utente
Messaggi:1240

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,22:55

OT....
se parliamo della stessa nave fantasma questi (che son solo 2) almeno il marchio lo mantengono...
www.zerbetto.it/professional.asp
www.pelletcanada.it/pellet-canadese

personalmente ho invece visto in alcune fabbriche dell'Est imbustare lo stesso identico prodotto per clienti differenti con logo e marchio proprio in cui l'essenza indicata cambiava a seconda dei desiderata del cliente, che c'è chi preferiva faggio 100%, chi puro abete 100%, ed ancora misto 80% faggio e 20% abete.....
faccine/w00t.gif

 

Tizio.8020
Watt


Gruppo:Utente
Messaggi:89

Stato:



Inviato il: 14/4/2012,23:08


Il sacco comunque è quello.
Oh, dalle analisi il prodotto è ottimo, nessun dubbio.
Solo non capisco perchè vendere con nomi diversi lo stesso prodotto.



 
 InizioPagina
 

Pagine: (12)   1   2   3   4   5   6   7   8   9   [10]   11   12    (Ultimo Msg)

Versione Mobile!

Home page       TOP100-SOLAR      Home page forum