Salve
inserendomi in questo forum mi sento come un Davide in mezzo a tanti Golia. Voi tutti parlate di aspetti tecnici, problemi e soluzioni interessantissime ma per me irrealizzabili.
Dodici anni fa ero intenzionato all'acquisto e installazione di un pannello solare per integrare la produzione di acqua sanitaria della caldaia a gas metano.
Poichè abito al secondo piano di un palazzo di sei piani ho chiesto il permesso di farlo installare sul terrazzo condominiale.
Non l'avessi mai fatto. Mi hanno creato tanti di quei problemi che ho rinunciato. Non mi sono, però, dato per vinto.
Con materiali di recupero eccetto il tubo di rame che ho comprato ho realizzato un piccolo (sul balcone più di tanto non potevo)pannello solare a circolazione forzata messo sul balcone che scalda l'acqua in uno scaldabagno da 80 lt modificato con una serpentina al suo interno.
Anche l'esposizione è sbagliata poichè il balcone è rivolto a est e quindi il sole illumina il pannello dall'alba a mezzogiorno.
Nonostante ciò riesco nei mesi estivi a ottenere acqua a quasi 40 gradi e un risparmio annuo di quasi un milione delle vecchie lire (quando l'ho fatto non c'era acora l'euro). Non è molto ma mi accontento. Meglio in tasca a me che alla società fornitrice di gas.
E poi vuo mettere la soddisfazione nel fai da te alla faccia del condominio?
Il mio dubbio ora è questo: nel pannello ho fatto una spirale di 30 m di tubo di rame da 6 mm stretto fra due lastre di alluminio una verniciata nero opaco e nel boiler altrettanti m di tubo da 8mm con l'intenzione di aumentare il più possibile da superficie dissipante ( a conti fatti 75 mq).
Ho fatto bene a usare due sezioni diverse, sarebbe stato meglio usare la stessa sezione o la cosa è ininfluente?
Per la circolazione dell'acqua ho usato una pompa di ricircolo di una vecchia caldaia. Mi consigliate di far circolare l'acqua alla massima velocità o alla minima?
Grazie