sopra al garage preesistente, sto per costruire un appartamento di circa 80m2 per mia figlia. ovviamente metterò un buon cappotto esterno e anche uno interno, per non parlare del tetto + Fotrovoltaico obbligatorio da 3kw. Ora per sfruttare al massimo la corrente che produce il fotovoltaico che impianto di riscaldamento consigliate ? Mi arrivano info contraddittorie, a pavimento elettrico, con pompa di calore ecc.
poche idee ma ben confuse, mi chiarite le idee please..........
ciao immagino che metterai il cappotto esterno, ai muri dell'appartamento e cappotto interno al soffitto del garage esistente. Hai già idea dello spessore del cappotto? Hai in mente qualche idea sulla tipologia di riscaldamento che installerai?
a pavimento, termosifoni eccetera.... se ben coibentati, basta poco per scaldare...
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il punto è proprio questo. come isolamento vorrei mettere il giusto (13cm esterno) e un 5 cm interno. si hai capito bene , non ho intenzione di rompere i muri per fare le tracce e poi pagare per chiudere i buchi e poi pagare per fare l'intonaco. metto i tubi sul muro e poi cappotto interno.
partendo da qui ho funito le mie idee. Alcuni mi consigliano di NON attaccare il metano e scaldarmi SOLO con altri sistemi. è un buon consiglio ?
per altri sistemi potrebbe essere abbastanza una pompa di calore con diversi split o conviene integrare con qualcos'altro ( es: pellet).
in casa mia sono passato al pellet dopo 40 anni di metano e sono MOLTO contento.
-riscaldamento a parete: se hai una bella superfice libera da mobilio, puoi mettere direttamente i pannelli riscaldanti in cartongesso nei quali vi è affogato un tubo 3 strati per acqua a bassa temperatura. per farti capire... http://www.google.it/imgres?q=riscaldament...35&tx=113&ty=93
-predisporre l'appartamento alla canalizzazione aria. Stufa a pellet o pompa di calore, potrai riscaldare l'appartamento.
-termosifoni/acs pellet o caldaia a gas.
-acs pompa di calore
-riscaldamento a pompa di calore. dipende sempre in che zona abiti.
vediamo se parte qualche idea..
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partirei dal primo quesito, in una casa ben coibentata in zona E, con 3kw di fotovoltaico è possibile non collegare il metano ? teniamo presente che mia figlia sarà inizialmente sola, va a lavorare la mattina e torna tardi la sera con poca voglia di cucinare a lungo. quindi mi dico con l'energia prodotta dal fotovoltaico che cacchio ci fa ? se devo spendere 9.000 euro per un fotovoltaio SOLO per scaldare l'acqua della doccia la mattina mi sembra una cagata.
-riscaldamento/raffrescamento a parete o soffitto sono pannelli già pronti, dove vi è annegato un tubo multistato a 3 o a 5 strati. Acqua a bassa temperatura. Consigliato se montato sulla parete a contatto con l'esterno e se priva di mobilio. Per darti un idea
-riscaldamento aria calda se canalizzi l'intero appartamento, potrai riscaldarlo con pellet o pompa di calore.
-riscaldamento/acs/termosifoni metano o pellet
-acs pompa di calore
-riscaldamento a pompa di calore dipende sempre da dove abiti.
vediamo se parte un idea...
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quello che mi occorre è proprio un consiglio proveniente da qualcuno che ha montato i pannelli fotovoltaici e il cappotto su una casa nuova e mi possa dare consigli derivanti da un'esperienza diretta.
- per esempio, produco corrente in eccesso, non sarebbe possibile scaldarsi SOLO con le pompe di capore ? Si/No- occorre più di 3 kw ??
attendiamo risposta da chi ne sa di più. Comunque in zona E con le PdC si fa ben poco. Più fa freddo e meno scaldano.(l'esatto contrario di ciò che serve). Se decidi di fare acs con PdC allora è consigliabile un bollitore a PdC tipo quelli della ariston. Con 3kw di picco sei a filo per fare acs. Sicuramente per riscaldarti con PdC, i 3kw sono insufficenti. O aumenti il FV o pagherai più enel.
Il suggerimento può essere... Acs con PdC e FV da 3kw o poco più. Metano per riscaldamento.
ma come dicevi prima....attendiamo risposte.
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Scusate se mi intrometto, ma se dovessi realizzare una nuova casa, punterei su una casa passiva, cioè che produce l'energia che consuma o attiva che produce più energia di quanto consuma. Io l'impianto di riscaldamento non lo realizzerei proprio, sfruttando al massimo l'apporto solare e abbondando con l'isolamento termico dell'abitazione. Investendo i soldi nell'isolamento si risparmiano molti più soldi spesi negli anni successivi in combustibili o elettricità. Niente costi per combustibili o per energia elettrica, niente costi di manutenzione, niente pericoli di esplosione (vedi metano). Io abito in trentino in zona F e nella casa in cui abito, non utilizzo, ormai da 10 anni, l'impianto di riscaldamento a termosifoni esistente alimentato a gasolio. Una volta realizzato un misero cappotto da 10cm, isolato il solaio con 20cm di isolante e sostituito le finestre a doppio vetro esistenti con finestre a triplo vetro, riscaldo una casa di 130mq con due stufe a legna (una stufa in acciaio e una stufa economica per cucinare), che vengono accese nel tardo pomeriggio. Si lo so, la legna costa ed è scomoda, ma aumentando gli spessori dell'isolamento termico si evitano le dispersioni e si può fare a meno di qualsiasi tipo di riscaldamento. So di una albergo in Alto Adige che è stato isolato con muri perimetrali in paglia, per precauzione, e stato realizzato anche l'impianto di riscaldamento a pavimento, ma in quattro anni non è mai stato utilizzato. Risulta difficile pensare ad una casa senza riscaldamento, ma se l'involucro dell'edificio e isolato come si deve (senza ponti termici ecc...) è sufficiente l'apporto solare ed il calore dissipato dalla persone e dagli apparecchi elettrici per mantenere la casa calda. Fondamentale una buona esposizione dell'edificio alla radiazione solare e ampie vetrate per catturare l'apporto solare nei mesi invernali. Nei pochi giorni in cui la temperatura scende particolarmente si possono utilizzare dei fornelli ad alcol etilico che non producono fumo o delle semplici stufette elettriche o una tradizionale stufa a legna o a pellet che è anche programmabile. Purtroppo la maggior parte dei progettisti termotecnici non sono aggiornati e non prendono in considerazione la soluzione di una abitazione senza impianto di riscaldamento in quanto si ritrovano una casa progettata da architetti e geometri che non tengono nella dovuta considerazione l'apporto solare nei mesi invernali e la schermatura nei mesi estivi. Risultato, case fredde d'inverno e calde d'estate, che necessitano di enormi quantità di energia per essere riscaldate e raffreddate.
è esattamente la posizione in cui mi trovo. come già scritto è mia intenzione coibentare massicciamente la casa.
Chiedendo però a idraulici, muratori, geometri ecc. mi trovo di fronte persone che balbettano quando devono consigliare cosa mettere come riscaldamentro.
IN TEORIA DICONO CHE CON POCO SI SCALDA e ci credo, ma come si sa dalla teoria alla pratica................
ad esempio le piastre a induzione per cucinare ( che vanno a corrente) come vanno ? quanto consumano ? hanno delle controindicazioni ?
IN TEORIA DICONO CHE CON POCO SI SCALDA e ci credo, ma come si sa dalla teoria alla pratica................
...che basti poco, è vero. Qui la teoria.....non c'è. Bisogna solo decidere con cosa scaldare quel poco. Il pellet e la legna la escluderei per quello che hai scritto sopra. Per le abitudini di tua figlia, metodi non automatici, vanno esclusi. Non c'è molto da scegliere.... o a metano o a corrente. Questo vale per acs e riscaldamento. Se decidi per la corrente, il fabbisogno sarà maggiore. Dovrai calcolare i consumi annui e fare un impianto FV dimensionato opportunamente. meglio se richiedi i 6 kw/h perchè una ipotetica lavatrice,d'inverno, mentre si cucina ad induzione ti farebbe saltare il contatore con i canonici 3kw/h. Se decidi per il metano, devi predisporre tubi e quant'altro.
Per me il metano è la scelta più corretta per il poco riscaldamento. Se acs la farai con la PdC, la caldaia viene spenta d'estate e sarà accesa solo quando fa freddo e solo d'inverno. La PdC per l'acs si alimenta con il FV. Non credo che tua figlia sia molto felice se possedesse una stufa a pellet se, come dici tu arriva stanca e con poca voglia di cucinare. Pulirla, riempirla e programmarla, è più adatto ad una persona che vive in casa e che comunque ha scelto il pellet perchè la coibentazione della casa non permette il risparmio se si usasse il metano.(la mia scelta).
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concordo anch'io. se fosse per me le farei mettere una stufa a pellet e via ( già l'abbiamo io e suo fratello) però conoscendo le donne e in particolare modo mia figlia mi maledirebbe ogni volta che deve pulirla o caricare la stufa.
in effetti se la casa non disperde, anche il metano diventa conveniente e sicuramente pratico.
certo che spendere 9.000 euro di fotovoltaico per scaldare un poco di acqua calda...................
Ciao Piccio! Iniziate le opere? Cosa hai scelto? Fossi io prima cosa cercherei un serio progettista! Egli calcolerebbe con precisione le dispersioni della casa in base alla bontà e alla tipologia dell'involucro, stimerebbe poi il consumo di riscaldamento e da li, dai Kwh di calore annui, dimensionerei pompa di calore unica e di conseguenza impianto fotovoltaico. Oggi con diverse pompe di calore non è più un problema lavorare con temperature esterne di -25 gradi! Quindi poi piastre ad induzione, ma di quelle serie e niente contratto per il metano! Ho un cliente che scalda 250 mq di casa, fa acqua calda per 5 persone e tra PDC, impianto fotovoltaico da 6 Kw e 5,5 mq di solare termico "guadagna" 250€ all'anno! Bilancio positivo quindi!
Buona sera a tutti! se posso vorrei dir la mia anche se la discussione non è più molto "fresca".. Il cappotto interno è una sciocchezza inutile e insalubre specie se giustificato dal solo fatto di far le tracce per gli impianti e poi coprirle, oltre al fatto che una parete rivestita in polistirolo va poi rasata e stai tranquillo che se non lo fai tu il conto dell' imbianchino è MOLTO salato.. Ora tutti avete un gran dire sul fatto dell' isolazione che da sola basta a risolvere ogni problema, attenzione che la cosa è estremamente complessa a meno che voi non abitiate molto a sud. Tutti tendono ad ignorare una cosa, se non ci sono spifferi e l'aria interna rimane quieta si scalda grazie all' "effetto serra" che le finestre creano ma solo se esposte a sud. Del ricambio d'aria qui non dice niente nessuno e lì casca l'asino. Nelle case passive tutto è studiato per massimizzare l'effeto dell' isolamento e dei benefici del calore solare che passa attraverso grandi finestre opportunamente studiate e orientate (senza considerare il complesso e costoso impianto di ricambio dell' aria con recupero del calore). Una casa sigillata di certo aiuta ma se non si cambia l'aria la qualità della vita può essere molto scadente, immaginate di accendere una stufa che non sia collegata all' esterno per pescare l'aria per il suo funzionamento.. Personalmente farei 18 cm di cappotto esterno (18 cm almeno meglio se quanche cm in più) e isolerei MOLTO bene il soffitto del garage oltre che il tetto che presumo sarà ricostruito ex novo e con criteri di isolamento moderni (diversi cm di strato isolante). Come riscaldar casa? io con i miei 60 metri quadri consumo si e no 800 euro di metano l'anno acqua calda sanitaria compresa, e sono in procinto di instalare due stufe a legna per abbassare di molto tale cifra mentre la bolletta media si aggira sui 25 euro mensili (sai quanti mesi fai con i soldi di un impianto fotovoltaico da 3 kw?..)Personalmente opterei per una caldaia a condensazione a metano e i cari buoni e vecchi termosifoni! Si lo so sono molto demodè ma hanno dei vantaggi che i più igorano quali una bassa inerzia termica (che non è di certo un difetto se uno ha freddo o caldo la situazione si risolve quasi istantaneamente, provate voi a regolare un impianto a pavimento e poi ditemi..)si accendono solo ed esclusvamente quando servono (certo che l'acqua è più calda dei 27-30 gradi che servono per un impianto a pavimento ma il boliler deve comunque essere a 60° causa quel "caro" batterio che si chiama legionella..). Stufe a pellet o a legna sono doni del cielo e hanno rendimenti alti considerato il combustibile che impiegano (attenti al camino). Per ultimo le pompe di calore, dalle mie parti in Trentino 1000 metri di quota zona climatica "F", so di gente che le ha danneggiate per i fatto di aver chiesto loro il "di più", non funzionano come una caldaia badate bene e non so dalle vostre parti ma qui un pozzo geotermico di 30 metri di profondità costa circa 15000 euro..
ariecchime.
purtroppo non riuscivo più a rientrare nel forum.
casa finita ( fuori).
come già anticipato 12cm di cappotto e 28 di isolamento sul tetto.
ora arriva il riscaldamento e a dire il vero non ho ancora le idee chiarissime.
il termotecnico ha calcolato che la casa ha un consumo di 8KW massimi.
punti fermi : niente metano e niente riscaldamento a pavimento.
le due soluzioni rimaste sarebbero : tutto con pompa di calore abbinata a un puffer e colleata a dei termo.
altrimenti acs con pompa di calore e riscaldmento con stufa a pellet idro abbinata a dei termo.
io mi sto scaldando con questo ultimo sistema da 3 anni a sono molto soddisfatto.
qello che mi lascia perplesso sono i diversi pareri ( anche di chi li monta) riguardo ad un riscaldameno/acs SOLO solo con pompa di calore.
alcuni affermano che lavorano benissimo fino a -15° senza problemi, altri dicono che con le nebbie della val padana andrebbero in sbrinamento continuamente non garantendo la continuità di lavoro.
è ovvio che una soluzione pulita e senza manutenzione sarebbe la soluzione migliore per mia figlia e utilizzerebbe la corrente del fotovoltaico obbligatorio.
però tanti pareri discordi m lasciano perplesso.
qualcuno ha già provato a scaldarsi SOLO con PdC e ha dei consigli da darmi ?
