Buongiorno,
sono nuovo nel forum e faccio i complimenti ai gestori e a tutti voi per le belle discussioni qui presenti.

Sto realizzando il mio impianto fotovoltaico ad isola con switch automatico in rete. Mi trovo in leggera difficoltà nel gestire il collegamento dei pannelli con il regolatore di carica e vi sarei molto grato se qualcuno potesse aiutarmi a capire e a pianificare al meglio l'impianto; vi spiego subito meglio....

Vorrei realizzare un impianto ad isola da circa 5 kw e vorrei farlo utilizzando moduli CIS dato che mi interesserebbe avere energia soprattutto durante l'inverno con cielo nuvoloso.

Il pannello che ho scelto e' il SF170-S della SolarFrontier con le seguenti caratteristiche:

Nominal Power Pmax 170 W
Power tolerance +5 W / 0 W
Open circuit voltage Voc 112.0 V
Short circuit current Isc 2.20 A
Voltage at nominal power Vmpp 87.5 V
Current at nominal power Impp 1.95 A

Maximum system voltage Vsys 1,000 V DC (UL 600 V DC)
Limiting reverse current Ir 7 A
Maximum series fuse rating Isf 4 A

Ho pensato di prendere 30 pannelli per avere 5100W oppure 28 pannelli per 4760W se puo' servire a suddividere meglio.



Per quanto riguarda il regolatore di carica ho pensato al modello PCM-80CX della mppsolar dato che supporta fino a 5400W di input fotovoltaico. (Se ne conoscete altri migliori suggeritemi pure)

Max PV Input Voltage 240V (Open Circuit)
Max PV Input Current 70A
Max PV Input Power 5400W

Ora il problema che mi pongo è come suddividere le stringhe di pannelli per fare in modo da stare entro i limiti del regolatore e facendo in modo da non dover utilizzare un quadro di campo con tantissime stringhe altrimenti mi costerebbe più il quadro che tutto l'impianto ....


Qualcuno può aiutarmi a capire se mettere tutto in parallelo, in serie, serie\parallelo, unica stringa in parallelo, quattro stringhe da 7 moduli in parallelo due a due.......

Vi ringrazio anticipatamente...

Daniele

Ciao e benvenuto,
la soluzione migliore è fare le serie di due pannelli, e queste le colleghi in parallelo.
Infatti la Voc di 112V moltiplicata per 2 = 224V, che è inferiore ai 240V massimi gestibili.
A questo punto decidi tu se fare 14 o 15 stringhe..

Ciao Luca,
grazie per avermi risposto...
Se faccio 14 o 15 stringhe significa che devo scendere dal tetto con 14 o 15 coppie di cavi da collegare puoi in un quadro di parallelo da 15 stringhe oppure esistono connettori particolari che mi fanno collegare le coppie direttamente sul tetto man mano che vado avanti e poi scendo solo con due cavi??

Ciao Daniele,
purtroppo il regolatore da 240V in ingresso ti costa di più, attorno ai 150 euro rispetto a quello tradizionale...

Meglio 2 pannelli in serie e 15 paralleli... ma devi proteggere ogni parallelo.
Sennò tutto in parallelo e il regolatore normale, ma avresti correnti doppie, sui 60A.

Per proteggere ogni parallelo devo utilizzare un quadro di campo con portafusibili??
Potete consigliarmene qualcuno da 15 stringhe?? Quanto mi costa?

Un'altra cosa che mi chiedo.... Nelle specifiche del pannello è scritto che supporta una tensione fino a 1000V.
Se faccio un unico parallelo di 30 pannelli avro' una corrente di circa 60A.... i cavi dei pannelli sono da 2,5 mm....
Possono reggere una corrente da 60A???

Bel problema allora...
Come posso fare?

Ok il diodo ma i 15 paralleli dove li collego? Esiste una morsettiera apposita o devo collegarli a mano...??

Io per esempio ho usato una semplice morsettiera di distribuzione, puoi vederla nel post dove descrivo il mio impianto.
Semplice, abbastanza economica, e funzionale!

Grazie Luca,
credo che userò il tuo metodo per i collegamenti. Ma per i diodi di protezione come devo regolarmi? Come devo dimensionarli? Esistono delle morsettiere già fatte?

Luca, ma lo switch automatico su enel come lo hai realizzato? Attraverso un contattore comandato dal regolatore di carica?

Ciao danieledin82,
i diodi devono poter sopportare una corrente massima almeno del 30% in più rispetto a quella che può circolare.
Se li trovi da 10A sono perfetti per te (li potresti usare anche da 6, ma non sono se esistono).
Se trovi i diodi Schottky è meglio, anche se con le tue tensioni alte non hai problemi nemmeno con quelli normali. La differenza è che quelli normali abbassano la tensione di un 0,7V gli altri di un 0,3 e quindi meno pedite, ma lavorando a tensioni alte neanche te ne accorgi.

Lo switch automatico l'ho realizzato come dici tu con un contattore collegato all'uscita load del regolatore. Il mio regolatore ha le sogli impostabili e così ho messo un livello di 23,6V per fare il passaggio.

Grazie Luca,
leggendo qua e la stavo pensando che al posto dei diodi potrei utilizzare un fusibile da 5A in serie ad ogni stringa dato che la corrente max che circola in una stringa è 4,4A. Stavo pensando a questo perché se un fusibile salta posso controllarlo visivamente mentre se si rompe un diodo non ho modo di vederlo.
Dato che il pannello supporta una corrente inversa di 7A, nel caso si dovesse guastare una stringa e dovesse circolare una corrente inversa, comunque non dovrebbe provocare danni in quanto a 5A interverrebbe il fusibile.
Nel caso di rottura di un diodo, se non dovessi accorgermene in tempo, potrebbe anche circolare una corrente maggiore di 7A dato che sono 15 stringhe in parallelo.

Su questa cosa ancora non ho le idee chiare, probabilmente sbaglio...
Tu cosa ne pensi??

Inoltre nel caso dei diodi sapresti indicarmi qualche negozio online dove potrei acquistarli con relativa barra dissipatrice? Mi servirebbe una barra da 15 diodi.

Grazie

Fusibile e diodi servono per scopi diversi. Il diodo serve per separare la produzione delle stringhe diverse, in modo che se una stringa dovesse essere in ombra, non assorbirebbe l'energia prodotta dalle altre stringhe.
I diodi aiutano a migliorare la performance totale dei pannelli.
I fusubili non vedo quando dovrebbero entrare in funzione. Se un pannello dovesse prendere un fulmine, penso che non sia un fusibile ad evitare problemi!
E poi tieni conto che in circostanze particolari, i pannelli possono produrre anche più del valore di targa, quindi devi scegliere dei valori (diodi o fusibili) più alti di corrente; così troppa poca tolleranza.