Salve ragazzi, volevo sapere se qualcuno si era cimentato nella costruzione si uno scalda-acqua a compost.


Il mio prototipo, circa 1 metro cubo di materiale compostabile, con annegati dentro 40 mt di tubetto corrugato da elettricità (non è quello adatto, ma questo avevo in giro, ergo a costo "0" produce da 3-4gg acqua calda sanitaria che faccio ricircolare nel mio boiler solare sul tetto.

L'acqua entra a 11°C ed esce a 41-43°C. Secondo le mie stime dovrebbe andare avanti così per un mesetto almeno, forse qualcosa in più, visto che ho utilizzato dei chip di legno piuttosto duri da "digerire" per i batteri

Proprio 10 minuti fa ho fatto la terza doccia "aggratis" con questo sistema, e devo dire che funziona in maniera impeccabile.

Il tutto fatto con 4 bancali, una forca, due belle palatone di letame + segatura, bene innaffiati di acqua piovana. E molto olio di gomito .

Coperto il tutto con un telo traspirante ed un telo di plastica impermeabile sopra (per tenere dentro i vapori caldi del materiale in decomposizione).

Visto che ha funzionato così incredibilmente bene, ne ho progettato e costruita una versione "seria", di 16 metri cubi, per la scuderia di mio fratello (cavalli da corsa).

A breve posterò delle foto. E' il metodo sonosciuto come "Jean Pain".

Avendo lo spazio, il tempo e la conoscenza, questo è un metodo incredibile per scaldare, secondo me, rende per mesi, senza manutenzioni nè parti mobili, sembra una "magìa".

Interessante.....
Non rischi di abbassare troppo la temperatura nel cuore del composter?

PS
Anch'io ho sperimentato il calore del compost...
Ho cippato foglie e rametti.
Causa pioggia, ho fatto un mucchio in attesa che smettesse.
Due giorni dopo, sono tornato a sparpagliarlo per asciugarlo.....e fumava.
Infilando dentro la mano, era incredibilmente, molto caldo.

Complimenti

Dunque, la temparatura interna del compost è moolto difficile da "rallentare", soprattutto nelle prime 3 settimane di fermentazione. Probabilmente con uno scambiatore iperefficente, in rame, potresti, in teoria, raffreddarlo fino al punto di bloccare il tutto.

Con una spiraletta in PVC non gli fai troppo "male" diciamo. Va detto che la pila va riparata dal vento e dalle temperature troppo basse: va inoltre messa alta 1 spanna dal terreno (per questo i bancali) per permettere all'aria di entrare da sotto (il calore della pila va verso l'alto, ergo tende a "tirare" l'aria dal basso) e va coperta in alto, in modo da mantenere il calore dei vapori nella catasta.

Ti dico, è una stupidaggine, ma richiede un certo know-how.

La fermentazione comunque riparte da sola non appena terminato di estrarre calore dalla catasta, anche dovessi arrivare ad "addormentare" i batteri (cosa difficile, al centro della pila!).

Il fattore decisivo rimane la grandezza della pila. Farla alta almeno 1mt x 1mt x 1 mt di altezza mi sembra il minimo sindacale.

Pile molto grandi, di 50tonnellate (!) di cippato, come le faceva Jean Pain, producevano 9 mesi di acqua calda a 65°C, con la quale riscaldava tutta la sua villa. Era chiaramente un progetto finanziato dal governo, ma ce ne fossero, di soluzioni simili.

Il risultato finale è il compost, eccellente ammendante per il terreno, lo vendono nei supermercati come "terriccio",a sacchi da 25Kg, a 2€.

La "pila" da 16 metri cubi è attiva da ieri sera. Posterò qualche foto con le temperature dell'acqua in ingresso/uscita.

E' stato un lavoro duro, spalare *erdah per un giorno intero, ma vi assicuro che la soddisfazione è veramente grande.

Azz....

attendo le foto....

Dunque, visto che ho un sacco di problemi a condividere le foto qui, metto un link alla cartella del mio google drive con le foto, si commentano da sole:


https://drive.google.com/folderview?id=0B0...NkU&usp=sharing

Non è ancora del tutto "acceso" il compost: per il picco di temperatura prevedo almeno 1 settimana. Per ora da 11°C si arriva a 43°C.

Accidenti...

Se mi permetti un appunto, costruttivo, però....

Io avrei messo mooooooolto più tubo e molto più distribuito.
Più superficie= più litri di accumulo.

Comunque ottimo.
Attendiamo news per quando si attiverà la reazione del compost.

Calma .... hai perfettamente ragione, lo scambiatore non era terminato al momento della foto. Erano 50mt, ne ho messi altri 100 dopo

se la fermentazione fosse anaerobica si potrebbe ottenere anche metano, ma mi sembra di aver capito che è aerobica (?) , ma l'ossigeno riesce ad arrivare anche in centro?

Il fermentatore a metano l'ho fatto questa estate, rende bene, ma ho problemi con la gestione del gas (costo/attrezzature).

Qui un articolo in merito che pubblicai sul blog di un amico.

http://www.mentecritica.net/arma-letame-o-...rio-mori/35351/

Oggi l'acqua era a 50°C, e ancora deve andare su di temperatura.

La fermentazione aerobica si mantiene usando del materiale paglioso che non occlude completamente le porosità della pila, tenendola a 30cm dal suolo e lasciando delle aperture laterali. In pratica funziona come una combustione: i vapori tendono ad andare in alto "succhiando" l'aria dal basso e lateralmente, mantenendo relativamente areata la pila (il giochetto funziona tenendo la pila sempre piuttosto calda, ovviamente).

molto interessante... tutte le città hanno problemi con l'umido e le province con le deiezioni suine e di altri animali è tanto tempo che penso possano fare biogas e ora anche calore a bassa temperatura

alcuni digestori sono presenti ma usano anche mais...

ma c'è una legislatura che impedisce di mettere il biogas in rete (ma solo in italia! ), forse ci vogliono proteggere... chissà cosa ci metterebbero in rete gli esponenti dei paesi dei furbi

accumoli il metano?

Per il discorso biogas, sono finito in alto mare causa...vicissitudini varie: inoltre ho trovato molto costoso il trattamento del biogas in uscita dal digestore: purtroppo ha una percentuale di zolfo elevata, e se usato così com'è forma acido solforico molto facilmente, corrodendo tutto quello che trova di metallico al suo passaggio. Certo, per sfiammare, sfiamma assai

Anche l'accumulo del medesimo non è banalissimo: ci vogliono serbatoi/palloni imperforabili in pvc, ed un sistema di pressurizzazione.

Tutte tecnologie "semplici" diciamo, niente fantascienza, ma non sono riuscito a trovare delle soluzioni a costi decenti, non appena ti avvicini ad un qualcosa di "italiano" si va sempre sulle migliaia e migliaia di €, dalla cina ci sono prodotti interessantissimi, ma meglio lasciarli là.

Va fatto lo "scrubbing" del biogas, ossia va tolto l'eccesso di Co2 e H2S che si forma nel medesimo, e va essiccato e raffreddato, per migliorarne le qualità combustibili.....ma è una cosa piuttosto complessa da fare in modo casalingo: peccato che non esistano aziende, se non in cina, che si occupino di costruire dei piccoli digestori "casalinghi": nelle zone rurali si potrebbe ottenere facilmente tutta l'energia che serve per mandare avanti un cogeneratore ed avere energia elettrica+acqua calda sanitaria.

Invece in Italia si sono costruite insulse "centrali", utili solo per fregare un po' di soldi al GSE tramite i soliti "business plans" da dare in pasto a qualche banca furbetta, soprattutto desinistra (qui nelle Marche ci hanno riempito di centrali a biogas), che fanno girare cogeneratori solo per pompare kWh e incassare l'incentivo. C'erano alcuni (mitici) che nemmeno lo facevano girare il cogeneratore: attaccavano semplicemente la corrente dell'ENEL (da un'altra fornitura) al contatore con l'incentivo, nottetempo, grassando un po' di soldini finché si poteva - e sono SICURO che ancora lo fanno in molti, perché le centrali a biogas vanno gestite MOLTO bene, sennò si creano mesi di "tempi morti" dove il digestore NON FUNZIONA quasi per nulla, vanificando tutto, ma tanto c'è la solita furberia italiota che aiuta a freghicchiare.

Inoltre, coltivarci del mais solo per buttarlo là dentro è pura follia: un biodigestore sarebbe una risorsa fantastica per una comunità, se utilizzato con gli scarti della frazione umida, lo stallatico, gli sfalci d'erba ecc ecc

Dopo aver visto come funzionano certe cose, posso solo dire: la "green economy" è tutta una FARSA, almeno in Italia fino ad oggi: si è fatto un scempio di mordi-e-fuggi che non è servito a nulla di significativo.

Significativo è CAMBIARE la vita della gente, facendogli capire, per esempio montandogli un piccolo impianto fotovoltaico sul tetto di casa - GRATIS - cosa è l'energia, quanto costa-come risparmiarla-come generarla. E' educazione, sradica l'idea - stupidissima - che si è formata dagli anni '80 in poi, che l'energia è una MAGIA che ti arriva nella presa di casa, che costa 2 soldi e la si può buttare.

La green economy va distribuita, i megacampi da 4MW pagati a GSE non servono ad una beneamata ceppa, se non a speculare e a far nascere aziende "del settore" che hanno chiuso quasi tutte in meno di 2 anni.

Insomma, abbasso l'industria, viva l'artigianato , e scusate il pippone.

dire che l'italia è il parere dei furbi è dire tutto...

Stranamente l'italia sta ancora in piedi, ma a me sembra tanto un insiemi di scippatori, si credono furbi e ricchi se riescono a scippare il portafoglio ad un altro ma prima che se ne rendano conto uno più furbo li avrà fregati, furbo che naturalmente sarà fregato da un altro , insomma alla fine della fiera lo stesso portafoglio avra girato numerose mani ma nessuno avrà prodotto nulla se non l'esaltazione dellla propria furbizia, e per chiudere il cerchio salterà fuori anche qualche furbo economista che dirà che almeno così l'economia gira(?????)

per il biogas un modo per purificarlo è quello di farlo passare una sospensione di idrossido di calcio (calce spenta), abbatte la CO2 e quasi sicuramente H2S, precipita CaCO3 (calcite,marmo) e forse Ca2S e sicuramente CaSO4 (gesso)


il vero problema è comunque accumularlo...

ciao.. hai qualche aggiornamento? Come è andata? quanto è durata?

Mi aggrego ......
molto molto interessante ......

Sopratutto la quantità di energia ....... incredibilmente tanta ... uao