Solare Fotovoltaico
Micro isola... in una libreria!

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Radeon9600

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Inviato il: 12/04/2015 16:34:55

Ciao a tutti e buona pasqua (in ritardo)!
Prima di tutto rispondiamo alle domande (scusate ancora per il ritardo).

CITAZIONE (Franceschino, 10/04/2015 17:17:15 ) Discussione.php?212477&2#MSG29

scusa radeon cosa intendi per " comduttore di protezione" ?


Allora il conduttore di protezione (o PE, Protective Earth) è il famoso filo giallo-verde che è poi collegato al dispersore (o puntazza) piantato nel terreno. Tramite un'altra puntazza in cabina ENEL il neutro viene anch'esso collegato a terra.

Questo è il sistema TT, usato da ENEL in Italia: il consumatore ha la sua messa a terra e anche la cabina ha la sua (a cui è collegato il neutro). Le due messe a terra non sono collegate tramite filo ma tramite la resistenza del terreno. Il consumatore non deve collegare il neutro al conduttore PE.

Il sistema TN-S è identico ma al consumatore oltre alla fase e al neutro arriva anche la terra, che può anche essere collegata ad un dispersore (ed è collegata in cabina al dispersore e al neutro). TN-S significa Terra collegata al Neutro (TN), ma conduttore PE separato (S).

Il sistema TN-C è dove il neutro fà sia da terra sia da neutro, e viene perciò definito, anziché PE, FE (Functional Earth). Non viene più usato perché se s'interrompe il neutro c'è un rischio di scossa (viene a mancare anche la terra).

Il TN-C-S è un misto dei due (TN-C fino ad un certo punto, poi TN-S)

L'IT (Terra Isolata) è quando non v'è alcun collegamento a terra, caso presente in tutti i nostri impianti ad isola. L'uscita dell'inverter non possiede alcun riferimento alla terra, difatti se tocchiamo SOLO un "polo" dell'inverter non si (dovrebbe) prende la scossa (NON FATELO Per favore, grazie!) Idem per i generatori.


E parlando di generatori, ho recentemente riparato uno piccolo Valex da 1kW, che era stato gettato via. Tralasciando tutte le peripezie passate per aggiustarlo (partiva ma non generava corrente, aggiustato l'alternatore non partiva più) parliamo della famosa messa a terra.

In questo generatore ho aggiunto un interruttore "TN-S". Quello che fa quest' interruttore è collegare il neutro (uno dei due poli presi a caso, dato che siamo in regime monofase) alla carcassa del generatore (che è sia messa a terra da una puntazza da piantare) e quindi anche alla terra della presa. In tal modo ora si ha un riferimento a terra e quindi:

A. Si prende la scossa se si tocca il polo che è a +220V rispetto alla terra
B. La caldaia a gas può funzionare perché ha un riferimento a terra (testato)
C. Il differenziale può funzionare perché ha un riferimento a terra (testato)
D. Se si vuole restare in tutto isolato (IT) si spegne l'interruttore e tutto ritorna com'era prima.

Ecco la foto del generatore e interruttore.

http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/valex.JPG


Spero di aver risposto chiaramente.


Ma passiamo ora al solare! Ho finalmente ricevuto l'Arduino e cominciato l'interfaccia!

Ecco qui l'impiantino completo di Arduino e PC (vintage ma è l'unico portatile che ho, e il fisso moderno è impossibile da muovere e i cavi non ci arrivano).

http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/10b.JPG


L'arduino nano tramite lo sketch che ho realizzato (Open Source ovviamente) manda i dati del regolatore sulla porta USB dell'arduino che viene "sentita" dal PC come una porta seriale. Ergo si può usare il glorioso HyperTerminal per accederci. Ecco i dati!

http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/11.JPG

Devo capire il motivo degli strani caratteri, penso sia dovuto agli accenti che non vengono codificati correttamente in ASCII.

Questo è il Nano che lavora.

http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/12.JPG

E questo è il collegamento volante al Tracer. Grazie a jackie2_it di questo forum per il Pinout!


http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/13.JPG

I due fili arancione e bianco intrecciati sono rispettivamente VCC (12V) e GND per un futuro collegamento diretto e indipendente al Tracer quando o riuscirò a interfacciarmi con il Raspberry Pi oppure mi arriverà l'ESP8266 che è uno Shield Wi-Fi per l'arduino.

Penso a breve di collegare uno schermo 16x2 caratteri tipo HD44870 per replicare il funzionamento del MT-5 ma avendo speso solamente 7€ (5€ arduino, 2€ display cinese)

A presto!

Lo sketch (beta) è allegato. Ho cercato di commentarlo per renderlo comprensibile, se avete dubbi non esitate a chiedere!

http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/solare.ino

EDIT: Ho dovuto cambiare la batteria. L'Exide purtroppo ha un piede nella fossa (la uso ancora ma solo in giardino) perché durante la ricarica frigge (e genera idrogeno, motivo per cui l'ho buttata fuori dalla libreria), ciò spreca energia e non vorrei che esplodesse la libreria. Ora c'è una YUASA sempre da avviamento.

A breve compererò (spero da un cassonetto autorizzato ) una batteria seria da 30-40Ah scarica profonda, devo vedere per le dimensioni e il peso (poi si sfonda il ripiano ). Devo ancora mettere sul tetto i due amorfi!!



Modificato da Radeon9600 - 12/04/2015, 17:07:24


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Franceschino
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Inviato il: 14/04/2015 20:37:04

hai risposto benissimo ! non sapevo che si intendesse il filo di terra ! si, sono al corrente dell'utilizzo del filo di terra e ne ho messo uno al mio impianto ovviamente, al quale ho connesso anche la terra dell'appartamento per evitare differenze di potenziale tra di loro. il mio inverter ha il connettore di terra sia in entrata enel che uscita 220 volt e che ho collegato alla palina. anche io ho dovuto collegare il neutro dell'inverter alla terra altrimenti la caldaia non ne vuole sapere. lo sai qual'è secondo me il problema ? che se c'è dispersione verso terra questa entrerebbe nell'inverter e ciò potrebbe danneggiarlo ... mi seccherebbe molto! che ne pensi ?

per il resto hai fatto un bel lavoro con arduino e credo che con il tempo farai cose buone sopratutto con raspberry .



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Inviato il: 15/04/2015 20:01:57

CITAZIONE (Franceschino, 14/04/2015 20:37:04 ) Discussione.php?212477&3#MSG31

hai risposto benissimo ! [...] lo sai qual'è secondo me il problema ? che se c'è dispersione verso terra questa entrerebbe nell'inverter e ciò potrebbe danneggiarlo ... mi seccherebbe molto! che ne pensi ?

per il resto hai fatto un bel lavoro con arduino e credo che con il tempo farai cose buone sopratutto con raspberry .


Ciao e grazie per il tuo commento.

Allora il problema che io penso possa esserci è questo. Se c'è dispersione verso terra (se la palina è fatta bene, conficcata in profondità per 60-80cm e in terreno umido, assolutamente non in rocce o nel vaso come ho visto fare da qualcuno (!!!!) non di questo forum per fortuna) dato che la terra è a potenziale zero l'inverter se ne frega. Il problema viene coi fulmini. Se abbiamo l'inverter completamente isolato i due fili sono "appesi" per aria, e quindi si caricano dello stesso potenziale rispetto a terra (perciò la differenza tra di loro è di 220V e l'inverter è contento). Se abbiamo un lato a terra solo UNO dei due fili si caricherà per via del fulmine, e quindi la differenza tra di loro è più alta di 220V e l'inverter non è affatto contento... nel caso di un inverter a trasformatore 50Hz o di un generatore è raro che ciò porti danni (ma li può portare nelle apparecchiature) mentre nei nostri inverter switching con componenti elettronici sensibili si possono creare dei guai con distruzione dei finali.

Perciò la messa a terra del neutro è secondo me consigliata SOLO se:

-> si possiedono varistor, scaricatori a gas o altri dispositivi (più ce ne sono meglio è) che possono ridurre la tensione indotta dal fulmine a livelli accettabili dall'inverter (in genere i finali tollerano fino a 600V, un livello accettabile sarebbe di circa 400V tenendo conto che il picco della tensione normale 220V è 320V)

-> si attacca la messa a terra del neutro SOLO quando strettamente necessario (con relè o altro), tipo il mio generatore

-> all'uscita dell'inverter (o prima dell'apparecchio che richiede un sistema TN o TT) si mette un trasformatore di isolamento 1:1 di potenza adeguata, un polo del secondario viene collegato a terra (l'inverter rimane isolato da terra)

->più di queste soluzioni insieme


Per quanto riguarda il Raspberry sto aspettando che mi arrivino alcuni componenti per l'interfaccia. Poi penso di riportare in un altro thread i programmi finali debuggati disponibili in varie versioni:

-> interfaccia stile MT-5 con Arduino e display 16x2 "HD44870"
-> idem con Raspberry
-> idem con PC
-> interfaccia "evoluta" con o senza display e con pagina Web per Arduino
-> idem per Raspberry
-> idem per PC


Alla prossima!



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Inviato il: 16/04/2015 09:07:16

ottima spiegazione!quello che hai asserito lo avevo intuito ma sentirlo confermare da te mi da sicurezza.

infatti quando dicevo dispersione intendevo anche e sopratutto i fulmini ( scusa ) per il resto è intuibile che se la terra è fatta bene ( e la mia lo è alla grande) nessuna dispersione da parte degli utilizzatori potrebbe/dovrebbe interferire con l'inverter .

detto questo credo che la soluzione migliore sia il trasformatore prima della caldaia. grazie molte.



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Inviato il: 16/04/2015 09:51:07

volevo chiederti una cosa: mantenendo il neutro dell'inverter isolato da terra lui mi fornisce circa 115 volt su una fase e circa 100 volt sull'altra ok?

pensi che gli utilizzatori tipo frigo con motore inverter clima inverter lavastoviglie e altro ne possano mai risentire ? io non credo ma vorrei il tuo parere a riguardo.
per quanto riguarda la caldaia ho provato a collegare il neutro enel all'entrata dell'inverter cosi da fargli sentire la rete e sincronizzare l'onda ma non è andata cosi la caldaia non parte . quindi proverò il trasformatore.



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Inviato il: 16/04/2015 19:30:08

Ciao!
CITAZIONE (Franceschino, 16/04/2015 09:51:07 ) Discussione.php?212477&3#MSG34

volevo chiederti una cosa: mantenendo il neutro dell'inverter isolato da terra lui mi fornisce circa 115 volt su una fase e circa 100 volt sull'altra ok?

pensi che gli utilizzatori tipo frigo con motore inverter clima inverter lavastoviglie e altro ne possano mai risentire ? io non credo ma vorrei il tuo parere a riguardo.
per quanto riguarda la caldaia ho provato a collegare il neutro enel all'entrata dell'inverter cosi da fargli sentire la rete e sincronizzare l'onda ma non è andata cosi la caldaia non parte . quindi proverò il trasformatore.


Allora, senza il collegamento al neutro l'inverter genera SEMPRE un sistema monofase (NON come il "bifase" di Acea!!) in cui UNA fase è a 220V e l'altra a 0. Però essendo collegato a terra solo con due piccoli condensatori da pochi nF (per i disturbi radio) il tester rileva 115 e 115 (o un po meno, dipende), come se fosse un sistema bifase.

Non penso che la maggior parte degli utilizzatori richiedano espressamente un sistema con riferimento a terra, anzo la sicurezza è aumentata avendo un sistema IT perché anche in caso di guasto a terra non si "prende la scossa". Ovviamente TUTTE le apparecchiature non in doppio isolamento DEVONO comunque essere collegate a terra come se ci fosse un impianto TT o TN!!! Altrimenti se ci sono due guasti a terra si crea una situazione pericolosa.

Collegando il neutro Enel al neutro inverter non hai fatto altro che collegare l'inverter a terra tramite la palina dell'Enel in cabina. Situazione uguale a che se avessi collegato il neutro inverter alla terra in casa tua. L'inverter non può "sincronizzarsi" con l'Enel se non "sente" la fase dato che solo se è presente un circuito completo il microprocessore può "sentire" l'onda e sincronizzarsi con essa.

Il motivo per cui la caldaia non parte è che forse la resistenza della terra dell'Enel è troppo alta, o sei molto lontano dalla cabina.



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Inviato il: 17/04/2015 05:33:33

mannaggia al tempo ! devo fare qualche altra prova, proverò a collegare entrambe le fasi all'entrata dell'inverter e vediamo se si sincronizza.

la cabina enel è vicina a casa mia cosi come pure una cabina con dei motori molto grossi per tirare l'acqua da un pozzo che ogni tanto creano qualche problema alla rete ( da quando li hanno installati ho l'impressione che i problemi siano aumentati) forse la resistenza è troppa; dipenderà dal terreno credo. vabbè

grazie per la risposta.

il tuo impianto come và ? il mio funziona alla grande e con l'avvento della bella stagione la corrente mi avanza :-)



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Inviato il: 17/04/2015 06:41:37

Ciao!
NON COLLEGARE la fase dell'Enel all'inverter se il tuo modello non è specialmente fatto per questo (grid tie o scambio sul posto)!!! Se lo fai fai un bel botto con distruzione assicurata dell'inverter!

Il mio impianto va benino, non ho ancora montato decentemente i pannelli ma lo stereo va sempre senza scaricare mai la batteria. Comunque ora è nuvolo qui...



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Franceschino
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Inviato il: 19/04/2015 20:02:15

guarda che è predisposto per l'entrata enel , è anche un caricabatterie ma io lo uso solo per fornirmi la 220 dal pacco batterie.

le nuovole sono sempre un problema ... :-)



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Inviato il: 03/05/2015 18:26:49

Ciao!
Finalmente un po' di aggiornamenti!

Purtroppo a causa della mancanza di tempo, non ho potuto fare granché in questi ultimi tempi. Comunque, l'impiantino ha sempre funzionato (a parte una settimana orribile con piogga tutti i giorni in cui la batteria ha toccato 10.5V (si sono perse le memorie dello stereo) ed è entrato in azione il caricabatterie automaticamente). Lo stereo mi ha suonato tutti i giorni della musica completamente gratuita, grazie al Sole (e al buon Marconi e la sua radio).
Ho anche cominciato a ricaricare TUTTI i miei dispositivi elettronici (e ora mi rendo conto veramente quanto consumano, specialmente quei cavolo di alimentatori di [censura] switching, che sono dei vampiri ) con il Sole.
Vista l'enorme varietà di prese, presine, presette, connettori ecc presenti sui nostri apparecchi (viva il consumismo! ) ho deciso di dividerli in due "caste": chi va a 12V e chi va a 5V. Quelli che non rientravano in queste due caste (9.5V, 666V... ) sono stati adattati oppure soppressi*. Si, sono una persona orrenda!
Per ridurre il numero di presine, ho scelto di alimentare la casta a 5V con lo standard USB (seguendo la scia dell'UE con la direttiva "Common Power Supply"), costruendo adattatori per quelli con spine non standard tipo la PSP della Sony.
La casta a 12V verrà alimentatata con dei connettori standard da 2.1 mm, che dopo un sondaggio fatto in casa mia e di altri è risultato che era la misura usata per la maggiore.

Ecco qui tutti i miei apparecchietti in ricarica! Abbiamo il PC vintage (che richiedeva 16V ma l'ho adattato con un DC-DC da 65W [ebay 6.90€]), la PSP, la telecamera e il mio alimentatore portatile USB al litio.
http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/17.JPG

Ho rimediato un piccolo misuratore USB dai cinesi, mi serve per vedere se dopo la ricarica i miei dispositivi fanno i vampiri e aspirano energia pur essendo spenti. Costo: 1.99€ (si trovano anche su Ebay). Fa vedere sia la tensione che la corrente.
http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/20.JPG

Ho anche messo un bellissimo amperometro +/- 1mA che mostra la corrente di batteria. L'ho riscalato (non fate caso agli adesivi sono orridi) aggiungendo uno shunt da 0.05 ohm (2 0.1ohm in parallelo).
http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/15.JPG

- Si, tutto ciò è bellissimo, ma che cos'e successo all'Arduino e al Raspberry Pi?
Non disperate! Ci ho lavorato!

E' nato MT5Replicant!


Prima, però una piccola nota burocratico-legale.

Ho sempre desiderato che tutti potessero prendere i miei prodotti, sia hardware che software, e modificarli secondo le LORO preferenze. Mi fa venire una rabbia quando leggo certe cose nei contratti di licenza dei programmi; ad esempio (EULA TeamViewer):

Non è possibile correggere errori, ovvero modificare o adattare il Prodotto o decompilare, [...] tentare di ricostruire o scoprire eventuali codici source o idee, algoritmi [...], ridurre il Prodotto in un formato leggibile all'uomo...

In breve: io acquisto un tostapane che scalda il pane fino ad una data temperatura. Questa temperatura brucia i miei toast, e basterebbe una piccola modifica per rendere questo prodotto utile a ME. Eh no, non si può, altrimenti commetto un reato anche solo se svito il coperchio...

Perciò, ho scelto di impiegare per il mio programma la licenza GPLv3. Essa garantisce il diritto a tutti di modificare, rivedere, riprogettare ecc. il mio codice e di redistribuirne le modifiche.
Il mio codice però non può essere usato in prodotti che non sono licenziati con la GPLv3; e il copyright del codice che ne risulta è sia mio per la parte di codice che io ho scritto ma anche di chi ha scritto la modifica.

Trovo questo il migliore compromesso libertà/tutela.
Per maggiori informazioni (in inglese e in un linguaggio non legale): qui


FINE NOTA BUROCRATICO-LEGALE

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- Ma cos'è sto coso Replicant? Un robot? Un androide?

No! E' il risultato della combinazione di un Arduino Nano e di un display HD44870. In pratica, sono riuscito ad emulare o appunto replicare la funzionalità del display MT-5, ad un costo molto inferiore (circa 8-10€ contando i cavetti, l'arduino Nano e il display), con l'aggiunta di un'interfaccia USB per eventuale data-logging con Raspberry o PC.

Non ho assolutamente smesso di sviluppare questo programmino ma anzi, ho grandi progeti per il futuro (tempo permettendo).

Tutte le versioni (presenti, passate e future) di MT5Replicant saranno su questo indirizzo.

Ecco una foto del display in azione.
Mostra la tensione della batteria, la corrente del carico, la corrente del pannello e la potenza del pannello.
http://kelorth.proxima.a-centauri.com/cdn/solar/16.JPG


Bene, poniamo fine a questo muro di testo. Però, avevo un sacco da dire!
A breve creerò un nuovo thread su cui seguire e commentare il seguito dello sviluppo di MT5Replicant.

Funzioni previste: Collegamento Wi-Fi dell'arduino, con mini server web (senza logging); collegamento con Raspberry con server web, grafici e logging; collegamento con PC, collegamento con display più grossi tipo Nokia 5114.

A presto!

Ah ho speso il mio "argent de poche" che ho ricevuto a Pasqua per acquistare un nuovo pannello da 80W, che rimpiazzerà uno degli amorfi che la SDA mi ha sfasciato (me l'ha rimborsato comunque)

* nessun apparecchio è stato buttato prima di essere cannibalizzato da tutti i suoi componenti interni utili



Modificato da Radeon9600 - 03/05/2015, 18:30:25


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Franceschino
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Inviato il: 05/05/2015 18:02:30

complimenti veramente! stai facendo un gran lavoro e studio.
peccato per le tue disponibilità perchè altrimenti chissà cosa avresti combinato!

il mio impianto essendo più grosso non mi impone l'uso di convertitori dc-dc e cose simili ...( tranne che per alcune cose tipo ventole luci e strumentini vari) vado tranquillo in quanto la corrente mi avanza; per ora sto riscaldando l'acqua con uno scaldabagno e va tutto alla grande.

a presto



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Inviato il: 05/05/2015 18:47:22

Ciao e grazie per l'incoraggiamento!

Bè con 12x250=3kW di solare vedi che non serve farsi tutto in CC, ma con 90W10W + 80W in arrivo (+ l'amorfo che non ho mai montato che poi produce 25W scarsini) di pannelli e una miriade di dispositivi assetati di sangue energia elettrica vedi che ogni mW conta...
stavo quasi per spendere 1.24$ in più e prendere un DC/DC con rettificazione sincrona ma ho detto "lasciam perdere, sarà meglio che investa in un altro pannello"

Già il tempo mi manca, ma mi mancano specialmente "le finanze" (essendo studente...)... comunque sono determinato a portare avanti questo progetto ovviamente!

Nel frattempo per mantener alta la suspense creata col messaggio precedente e per far capire che qualcosa ribolle nella pentola (solare), ecco un giochino:

Ho appena ricevuto 'ste cosette dalla Cina. Che cosa sono/a che servono?



Vi dirò la risposta (ma sono sicuro che qualcuno capisce perfettamente) quando avrò tempo di metterle insieme e mostrarvi la Fase 2 di MT5Replicant! (spero entro questa settimana, FORSE e dico FORSE domani)...


A presto!



Immagine Allegata: DSC00052.JPG
 
ForumEA/E/DSC00052.JPG



Modificato da Radeon9600 - 05/05/2015, 20:03:11


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Inviato il: 06/05/2015 21:27:14

Ciao!
Ragazzi, pessima notizia!
La comunicazione tra l'Arduino e il modulo Wi-Fi ESP8266 (che è quel che era contenuto nel famoso pacchetto, oltre ad altri componenti vari) è problematicissima. Sono riuscito ad avere una pagina web che mostrasse SOLO la tensione della batteria, ma comunque c'erano diversi problemi.
Ho brickato l'ESP DUE (DUE!) volte sperimentando, un po perché la documentazione è poco chiara e discordante, un po perché il modulo in sé non è un granché quando usato con un Arduino, perché tutta la comunicazione si fa con comandi AT su una UART da 9600 bit/s. 9600 bps sono 9.6kbit/s che sono 5 volte meno dei vecchi modem 56k, quindi potete benissimo vedere che non è un granché. L'ESP 8266 supporta anche velocità superiori, anche 115kbit/s, avevo provato a 28.8 kbit/s ma a quel punto si è brickato per la prima volta e non rispondeva più ai comandi. A velocità superiori tipo 57.7 la pagina si caricava meglio ma a quel punto il display faceva fatica ad aggiornarsi e venivano caratteri strani perché tutta la potenza dell'Arduino era indirizzata alla SoftwareSerial per l'ESP...
Per usare l'ESP sarà necessario adoperare il Mega oppure il Due che hanno più porte seriali hardware; in tal modo FORSE e dico bene FORSE si potrà avere un MT5Replicant con connessione Wi-Fi. Per ora non se ne parlerà più di Wi-Fi per un pò anche perché non ho i mezzi finanziari per acquistare un altro Arduino.
Un altro problema è che l'ESP richiede 200mA a 3.3V, l'LDO dell'Arduino ovviamente non può erogare queste correnti quindi avrei dovuto rimediare un LM7833 che però è difficile da trovare e poi sarebbe inefficiente.
Un terzo è ultimo problema è la mancanza cronica di pin dell'Arduino, ora in tal caso con l'ESP non sarebbe stato tutto questo problema perché usa solo due pin digitali per TX e RX (UART), ne rimanevano comunque due per un eventuale interfaccia utente col display.

Non mi sono lasciato comunque scoraggiare da questo primo fallimento!
Infatti ho ordinato (arriverà probabilmente settimana prossima) uno shield Ethernet che ha come controller il Microchip ENC28J60. Non sarà senza fili, ma almeno funzionerà perfettamente anche perché usa SPI e non UART quindi con richiesta di risorse minore. Inoltre la configurazione è più semplice perché basta mettere l'indirizzo IP desiderato in una variabile all'inizio del file (si potrebbe anche fare con DHCP ma ciò complicherebbe l'eventuale NAT/Port Forward) In più funziona a 5V e richede correnti ridicole che possono essere fornite dall'LDO interno all'Arduino.
Gli unici problemi sono che usa 4 pin (SCL, CS, MISO e MOSI) e non due, quindi non si potrà mettere un pulsante e quindi niente interfaccia utente sul display

Comunque continuo a sperimentare, vi faccio sapere se l'ESP decide di funzionare meglio oppure quando mi arriva l'ENC28J60!

A presto!



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Luca450Mhz

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Inviato il: 07/05/2015 15:34:11

Il display lo puoi pilotare con il protocollo I2C (due soli cavi), c'è anche una libreria per Arduino bella e pronta al riguardo



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Pannelli: 6975 Wp (poli e mono). Inverter UPS PSW7 6kW 48V toroidale con switch comandato dal mio si...

 

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Inviato il: 07/05/2015 16:56:28

CITAZIONE (Luca450Mhz, 07/05/2015 15:34:11 ) Discussione.php?212477&3#MSG43

Il display lo puoi pilotare con il protocollo I2C


Avevo pensato all'eventuale acquisto di un expander I2C oppure SPI per aumentare i pin digitali dell'arduino, e poi collegare a lì l'HD44870.

Ma tu dici che l'HD44870 è pilotabile con I2C? A quanto sapevo io si pilota con un'interfaccia parallela a 8 o 4bit (ovviamente io sto usando la 4bit); per pilotarlo in i2c si può fare direttamente oppure serve un interfaccia o un display speciale?
Ho guardato su Ebay e ho trovato un LCD 20x4 (non 16x2 come il mio) I2c a 2.99€ ma c'è sempre il problema della spedizione, che devo aspettare un mese e mezzo per vederlo...

Grazie per i suggerimenti comunque!



Modificato da Radeon9600 - 07/05/2015, 17:27:28


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