Solare Fotovoltaico
ricarica impianto fotovoltaico isola problema

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MonteP
milliWatt


Utente
Msg:16

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Inviato il: 12/11/2019 20:03:15

ciao a tutti, sono nuovo del forum.
spero di essere nella sezione giusta e di non creare disguidi!
Sono alle prese con un problema ed ero in cerca di consigli=) perdonate la franchezza!

ho un impianto ad isola con funzione ups autocostruito che va ad alimentare la casa (9 anni di uso). Si interpone con doppi e appositi relè in parallelo all'impianto di casa (ovviamente escludendo rete enel) e ovviamente dimensionato nei cablaggi e protezioni (fusibili, magnetotermici, messa a terra) .
E'cosi costituito:
inverter 24v-220v 3kw onda pura kemapower di qualche anno fa
2 batterie lifepo4 200ah
4 pannelli solari monocristallini 250wp caduno per la ricarica con relativo regolatore di carica
A questo per farlo "lavorare un po' al di fuori dell'black out " sono stai collegati i lampioncini di casa esterni 24v per un totale di 70w. (con ovvi fusibili protezioni sottoscarica ecc)

Chiedo consigli critiche e quant'altro a chi di sicuro è appassionato più di me e ne capisce =) sperando di non creare problemi!

Ho la necessità in caso di blackout di poter ricaricare le batterie da un generatore diesel(in particolare in inverno).
la scelta ovvia ricade nel collegare la 220v del generatore direttamente all'ingresso dell'inverter e quindi usare la sua funzione di ricarica e bypass per alimentare la casa.
Problema: I generatori monofase non hanno un uscita fase neutro ma 2 uscite fase.. gli inverter da quello che so necessitano di un ingresso con fase e neutro ben definiti a leggere il libretto d'uso. Qualcuno di voi ha esperienza in tal senso?

nell' attesa proseguo la lettura delle varie discussioni sui forum.. ormai sono un paio giorni che leggo molto appassionatamente i vari post!



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AlessandroT

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MODERATORE
Msg:4424

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Inviato il: 12/11/2019 21:06:19

Ciao montep e benvenuto, proprio ieri sera un nostro utente Cristian ha iniziato a caricare le batterie tramite un ups alimentando lo dal gruppo, ecco la discussione LINK



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6 poly 250w. Bella stagione 4 sotto inverter pip 3024 e 2 sotto boiler 24v, inverno tutti sotto inve...

 

AlessandroT

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MODERATORE
Msg:4424

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Inviato il: 12/11/2019 21:35:09

Comunque anche dai nostri inverter escono 2 fasi ma quasi tutti gli apparati elettronici non si accorgono della differenza, differenza che in realtà non esiste perché la differenza di potenziale è sempre 220v,l'unica cosa che qualche utente non è riuscito ad alimentare è una caldaia che se non sbaglio ha un sensore che vuole un terminale a massa, per il resto nessuno ha mai lamentato malfunzionamenti di qualche apparato, forse c è anche qualche condizionatore che da problemi.



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MonteP
milliWatt


Utente
Msg:16

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Inviato il: 12/11/2019 21:40:54

caspita grazie mille ora guardo subito la discussione! avevo sentito per la caldaia, so che qualche soluzione in merito esiste... il mio timore era più per la tolleranza dell'inverter. ora guardo subito il link



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AlessandroT

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MODERATORE
Msg:4424

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Inviato il: 12/11/2019 21:43:34

Si basta mettere sulla caldaia un trasformatore di isolamento in modo che abbia il suo riferimento a massa.



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MonteP
milliWatt


Utente
Msg:16

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Inviato il: 12/11/2019 21:49:55

Quindi collegare la terra al neutro dopo il trasformatore di isolamento 220/220? giusto?.. nelle prossime settimane proverò ad allacciare il generatore. se può interessare a qualcuno posterò delle foto in apposita sezione=) ho visto che ci sono tante idee diverse nel forum, magari a qualcuno può essere utile! Avevo solo paura di friggere l'inverter.. se qualcuno mi ha preceduto vuol dire che i miei erano timori infondati=)



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AlessandroT

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MODERATORE
Msg:4424

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Inviato il: 12/11/2019 22:12:15

Si ma naturalmente per la caldaia che ha un piccolo assorbimento! Per grandi assorbimenti ci vuole un grande trasformatore di isolamento ma non è il tuo caso, oltretutto considera che tutti gli inverter con funzione ups sono progettati per essere collegati ad un gruppo di continuità



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6 poly 250w. Bella stagione 4 sotto inverter pip 3024 e 2 sotto boiler 24v, inverno tutti sotto inve...

 

lupocattivo

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Utente
Msg:3445

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Inviato il: 13/11/2019 09:47:12

CITAZIONE (AlessandroT, 12/11/2019 21:35:09 ) Discussione.php?215866&1#MSG2



...omunque anche dai nostri inverter escono 2 fasi...



Chiedo scusa, ma vorrei precisare il discorso su Monofase e Bifase.

Cerchero' di parlare "potabile" senza introdurre grafici o equazioni, solo una semplice regoletta.

La o le fasi sono sempre relative a un riferimento.

Si parla di trifase quando abbiamo 3 conduttori (fasi) che assumono tensioni variabili riferite ad un punto detto Neutro. Il Neutro e' un punto "teorico" che puo' anche essere fisico, ma non e' sempre obbligatorio (Attenzione non sto parlando della distribuzione elettrica!).

Il TRIFASE, come dice la parola e' l'insieme di TRE FASI.

Gli esperti sanno che la connessione degli apparati Trifase si puo' fare in due modi Stella o Triangolo.

Ora traduco in "potabile". Collegamento a STELLA: Fase1-Neutro Fase2-Neutro Fase3-Neutro (Stella) oppure collegamento a TRIANGOLO Fase1-Fase2 Fase2-Fase3 Fase3-Fase1.

Quello che cambia in questi due esempi sono le tensioni di utilizzo. In tempi passati alcuni di voi ricorderanno che c'erano due tensioni: la 220 (detta bifase) e la 125 (o meglio 127 detta monofase) che per i tecnici si chiamano tensione "Concatenata la 220" e "Stellata la 127" .

Tali diciture erano solo indicative del modo in cui prelevavi la tensione; ovvero se il prelievo era tra Fase e Neutro (125) si diceva "Monofase" altrimenti se si prelevava tra FaseX e FaseY (220) si parlava di "Bifase" o anche di "Industriale".

Era in auge anche un'altra dicitura, ovvero 125=Luce e 220=Forza, tanto perche' in Italia esiste il ben noto U.C.A.S. (Ufficio Complicazione Affari Semplici)!!!

ATTENZIONE: non confondere MAI il Neutro con la Terra !!!

RICORDATE ANCHE, che se toccate i fili scoperti di una presa il "Differenziale" potrebbe non intervenire, per lui potreste essere anche una lampadina...

RIASSUMENDO: si parla di monofase, quando uno dei due conduttori con una determinata tensione tra loro es.230V e' "vincolato" al potenziale di terra. (occhio! non e' la terra!!!) Per gli inesperti diciamo che e' quasi terra...

Si parla invece di Bifase quando i due conduttori con una determinata tensione tra loro es.230V non hanno nessun riferimento col potenziale di terra. Faccio un esempio ASSURDO: un conduttore 3000V e l'altro 3230V... Quindi se alimento un frullatore lui funziona normale, ma probabilmente quando lo accendo sentiro' una bella scossa...

L'esempio che vi ho fatto e' abbastanza IMPROBABILE, ma quando nelle apparecchiature elettroniche soprattutto, abbiamo trasformatori e circuiti oscillanti a frequenze elevate, le tensioni pericolose sono sempre in agguato.

DOMANDA: perche' allora ci dicono "Bifase" quando dal punto di vista funzionale la Fase e' una sola?

E' un'informazione di SICUREZZA!

Se noi alimentiamo con una sorgente "bifase" un apparecchio dove manca oppure e' incerta la messa a terra, visto che i produttori prevedono che dei due conduttori di alimentazione (quello azzurro) sia quello piu' vicino al potenziale di terra, sarebbe come aver collegato la Fase invece del Neutro cosa che ci esporrebbe al rischio di scosse elettriche... Il magnetotermico Differenziale misura sempre uno squilibrio tra corrente in uscita da un conduttore e corrente di ritorno altro conduttore e qualora ne manchi anche solo un pochino, interrompe il circuito.
Ripeto che e' una semplice informazione di sicurezza.

Spero di non avervi spaventati, ma quando siamo in presenza di un generatore cosiddetto "Bifase" che alimenti un impianto di casa, per prima cosa possiamo vincolare uno dei due conduttori (quello azzurro magari) a una messa a terra del generatore, una palina tutta sua... A questo punto avremo un... MONOFASE a tutti gli effetti!

NOTA: si puo' fare anche a meno di questo collegamento, ma allora, l'impianto di casa sara' a sicurezza incerta. Se ci fosse un primo guasto a terra di uno dei due conduttori, l'impianto continuerebbe a funzionare, ma ci troveremmo nella situazione di non sapere quale dei due fili sia il neutro o la fase. L'impianto si fermerebbe per "guasto" solo nel caso che anche l'altro conduttore andasse a terra.

Questo tipo di alimentazione a 2 fasi era usata per apparati strategici, tipo centrali telefoniche. In caso di un primo guasto a terra nell'armadio principale scattava un allarme che imponeva un intervento di riparazione senza pero' interrompere il funzionamento della centrale.



Modificato da lupocattivo - 13/11/2019, 10:16:19


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lupocattivo

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Msg:3445

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Inviato il: 13/11/2019 10:04:06

CITAZIONE (AlessandroT, 12/11/2019 21:43:34 ) Discussione.php?215866&1#MSG4



...un trasformatore di isolamento...



Scusa Ale, ma stavo scrivendo lìaltro post...
Non capisco il "trasformatore di isolamento"... E' proprio questo il modo di ottenere una... BIFASE da una MONOFASE!

Entrambi i conduttori di uscita saranno una fase, quindi 2 fasi!

Come risolviamo la faccenda? Attacchiamo uno dei due alla Terra e facciamo il MONOFASE?Faccine/nono2.gif

Tanto vale allora decidere all'origine quale dei due conduttori fara' il Neutro e sara' collegato a potenziale di Terra per conto suo.

NEUTRO NON E' TERRA!


Eventuali problemi di funzionamento per uno o l'altro conduttore li avrebbe il "generatore" eventualmente... Le utenze che cavolo avrebbero da obbiettare? Se funzionano male vuol dire che Sono Costruite Male!!!

Le utenze DEVONO funzionare senza tante deroghe secondo questa regola: cavo 1 corrente entrante, cavo 2 corrente uscente (che si alternano) e cavo di TERRA. Che uno dei due cavi sia o meno vincolato al valore di TERRA poco deve importargliene!!!



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AlessandroT

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Msg:4424

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Inviato il: 13/11/2019 10:25:19

Lupocattivo purtroppo Come ti ho detto c è qualche tipo di caldaia che vuole obbligatoriamente 1 fase e 1 neutro, non si accontenta di 2 fasi, l unico modo per risolvere è un trasformatore di isolamento, che come hai ben specificato tu deve avere 1 dei 2 terminali a massa in modo da da (sintetizzare) mamma enel', poi se proprio abbiamo qualche problema con qualche altro utilizzatore la mpp solar propone per i suoi Pip la 'grounding box) che interponendosi tra il contatore e i nostri inverter' pip' mette in comune il neutro enel con quello dei nostri inverter.



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lupocattivo

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Msg:3445

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Inviato il: 13/11/2019 16:06:59

CITAZIONE (AlessandroT, 13/11/2019 10:25:19 ) Discussione.php?215866&1#MSG9



...c' è qualche tipo di caldaia che vuole obbligatoriamente 1 fase e 1 neutro...



Da ricerche effettuate in rete la tipologia di distribuzione elettrica in Italia e' del tipo TT.

Distribuzione:
TT = Neutro a TERRA (cabina) e Protezione a TERRA (utente)
TN = Neutro a TERRA (cabina) e Protezione al NEUTRO (la protezione la forniva l'ENEL...)

Da wikipedia: "In generale, al di là delle diverse implementazioni, i sistemi TN offrivano un grado di protezione superiore rispetto ai TT contro i guasti verso terra, finché non sono stati introdotti i dispositivi differenziali. In un sistema TN, se per esempio un conduttore di fase entra in contatto con la massa metallica di un apparecchio, essendo questa massa collegata ad un conduttore, il guasto verso terra risulta equivalente a un guasto di cortocircuito. Ciò implica l'instaurarsi di una corrente di guasto elevata, che produce l'intervento dell'interruttore magnetotermico o del fusibile di protezione. Se il sistema di messa a terra fosse di tipo TT, la corrente di guasto potrebbe essere insufficiente a provocare l'intervento dei dispositivi a massima corrente. "

Come e' noto io sono "di coccio"... Non mi e' ben chiaro come possa capire una "stufa" quale dei due conduttori sia il neutro... Ha forse una telecamerina nascosta che guarda se ho attaccato quello azzurro sul morsetto N?

Comunque ho chiarito anche questo aspetto (spero). Le caldaie, stufe o anche altri apparati principalmente a GAS, usano una sonda a "Joni" per verificare l'effettiva presenza della fiamma. Essendo quindi il circuito del GAS costituito da parti metalliche, risulta ovvio che ci si trovi a potenziale di TERRA, quindi se il sensore si trova al potenziale di fase e' pure prevedibile che vada in blocco o faccia i capricci...

Altro inconveniente la presenza dell' "Anodo Sacrificale" (Protezione Anticorrosione Caldaia) che potrebbe aver dato luogo della scelta di avere una "Centralina Polarizzata".

Ora noto e faccio notare che da parecchio tempo elettronica e servomotori sono quasi tutti a Bassa Tensione e sinceramente, non capisco per quale motivo (con tutto quello che costano) non ci sia una "Batteria Tampone" e presa CC. . Confermo la mia opinione negativa su questi apparati!

Tornando ai vari quesiti, se abbiamo un'alimentazione alternata nostra, di qualsiasi tipo staccata dalla rete potremmo tranquillamente attuare una distribuzione TT . Visto che la nostra casa e' gia' predisposta per il sistema TT allora la nostra "Centrale" sara' con una Messa a Terra sua e poi interconnessa con quella di casa (il motivo e' spiegato in calce) . La sua Fase collegata alla nostra Fase e il suo Neutro (l'altra Fase collegata a Terra) collegato al nostro Neutro.

Considerando che normalmente e' giocoforza usare inverter "Sine Wave" la loro Uscita a 230V e' banalmente un secondario di trasformatore e si puo' mettere "A Terra" una o l'altra uscita indifferentemente.

Tanto per essere "precisino", avendo un unico avvolgimento secondario questi apparati sono "MONOFASE"!!! Per poter essere "Bifase" occorrono due bobine , ma non ne vedrei l'utilita'.

SISTEMA BIFASE


COSA PUÒ SUCCEDERE CON UN'ERRATA MESSA A TERRA DEI PANNELLI
Abstract: "
Se un fulmine colpisce un pannello fotovoltaico che, per dimenticanza o errore, non è collegato al sistema di terra di casa, si crea un differenziale elettrico fra i due sistemi. Poiché a quel punto la carica proveniente dal fulmine, non essendo scaricata in profondità da un dispersore, si propaga superficialmente lungo il terreno, può venire a contatto con l'impianto di terra della vostra casa, ma ad un voltaggio assai minore. A quel punto, poiché la differenza di potenziale tende ad azzerarsi, il cammino di minore resistenza potrebbe essere costituito da un salto sul cavo di terra di casa con la carica che si propagherebbe alla vostra linea elettrica di casa e poi, passando attraverso l'inverter, all'impianto di terra del sistema fotovoltaico. Se ciò accade, verranno distrutti tutti gli apparati che si trovano lungo questo percorso. Se invece il sistema di terra dell'impianto fotovoltaico e quello di casa sono collegati fra loro, non si crea alcuna differenza di potenziale fra i pannelli e la propria casa.
"



Modificato da lupocattivo - 13/11/2019, 16:11:51


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MonteP
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Msg:16

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Inviato il: 13/11/2019 16:11:54

lupocattivo ti ringrazio per l'esauriente spiegazione e per l'interesse! Fa sempre piacere trovare persone preparate e pronte a condividere conoscenza per crescita reciproca! per quanto riguarda la trifase mi interessa poco, avendo un generatore con uscita solo monofase (o meglio bifase.. ad isolamento senza riferimento a terra per il neutro). Ovvio nel tuo discorso serviva nominarlo. E di centro stella si può parlarne solo in trifase.
I miei problemi erano 2:
1) avendo un generatore bifase da collegare ad un inverter, come 220 in ingresso, ed essendo specificato sul manuale di questo di rispettare fase e neutro non so come comportarmi.
-collego a caso i due (magari provando con un tester e collegando al neutro la fase passami il termine più bassa di voltaggio, se esiste) sperando di non danneggiare l'inverter?
-devo ricreare una sorta di centro stella sul mio generatore bifase, ricreando così in loco un riferimento a terra ovviamente con un picchetto che non centra nulla con quello della Terra "normale" dell'impianto di casa. Questa è una soluzione più complessa per me in quanto il generatore non prevede tale opzione e dovrei smontare il pannello dello stesso per collegare il neutro a monte del magnetotermico interno ad esso. ovviamente cosa non prevista dal costruttore. Non è difficile ma non è predisposta e fare le cose posticce non mi piace.
{le normative sui generatori prevedono entrambe le soluzioni dato che siamo difronte ad una soluzione provvisoria.}
La domanda chiave era quanto sono sensibili gli inverter a fase neutro o fase fase? qualcuno ha esperienza? era in riferimento a quello
purtroppo non ho ancora una risposta certa. gli inverter ups dovrebbero essere progettati per alimentazioni alternative . però poi il libretto non specifica come. ovvero è sul prova e vedi che succede. le utenze di casa non hanno problemi eccetto la caldaia
2) da qui il secondo problema che però viene dopo , ovvero dato che le moderne caldaie necessitano un'alimentazione con un neutro a zero li ci si ragiona di conseguenza con eventuale trasformatore di isolamento.



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AlessandroT

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Msg:4424

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Inviato il: 13/11/2019 16:38:46

No monte non tutte le caldaie, ma solamente qualcuna ecco la discussione aperta da @calcola in merito LINK



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AlessandroT

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MODERATORE
Msg:4424

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Inviato il: 13/11/2019 16:39:47

P. S. Anche lui in caso di bisogno collega il generatore all inverter batterie per caricare le batterie.



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lupocattivo

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Msg:3445

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Inviato il: 13/11/2019 16:55:02

CITAZIONE (MonteP, 13/11/2019 16:11:54 ) Discussione.php?215866&1#MSG11



...magari provando con un tester...

...le moderne caldaie necessitano un'alimentazione con un neutro a zero...


Ooops stavo studiando.... Sono arrivato solo un attimo prima di te...

Problema 1
lo hai detto bene tu solo una cosa non va bene... L'uscita e' "monofase" la bifase in pratica... Scusa se urlo "NON ESISTE"! vedi SISTEMA BIFASE
Se misuri tra Uscita 1 e Morsetto di Terra Inverter e risulta "isolato" allora Uscita 1 e' il tuo Neutro che magari colleghi a Terra (come fa mamma ENEL).

Se e' presente una qualche differenza di potenziale... Io mi preoccuperei, perche' non ne vedo il motivo logico e vorrebbe solo significare che c'e' una dispersione.

Ovviamente la stessa prova va fatta su Uscita 2 che per me dovrebbe essere del pari isolata dalla Terra dell'inverter.

Problema 2
Se poi e' solo la stufa che fa i capricci visto che hai un sistema... "monofase" che pero' e' "flottante" (ovvero senza un riferimento preciso al potenziale [0V] di Terra), magari l'uscita che decidi si comporti da Neutro la metti a Terra con una Resistenza (potrebbe essere una vecchia lampadina da 10W ~40mA) allora "freghi" la stufa e stai tranquillo...

Ma non troppo, perche' ti ho scritto ~40mA che potrebbe essere lo squilibrio di corrente di qualche apparato e allora il Differenziale ti stacca tutto... Ma non dovrebbe succedere. Devi poi tener presente che se hai una distribuzione Monofase senza Neutro, nel caso uno dei due cavi tocchi una carcassa non succedera' nulla, ma mentre prima anche toccando un solo cavo non prendevi la scossa ora con il "Primo Guasto a Terra" toccando l'altro, la scossa la becchi.

Mettere a terra un cavo con la lampadina equivale a vincolare il potenziale di quel cavo al potenziale di Terra [0V]. Tenendo presente che nulla deve ritornare dalla terra, ma tutti gli elettroni devono circolare tra i due conduttori.

Non ci sarebbe corrente e nemmeno caduta di tensione e il cavo PsedoNeutro avra' potenziale [0V] rispetto a Terra....

Ho fatto una divagazione un poco "cervellotica" ma sono convinto che Inverter e altri aggeggi devono o quanto meno dovrebbero rispettare il tipo di distribuzione elettrica Italiana!!! Quidi TT che come piu' volte ho detto prevede che il Neutro sia messo a Terra all'origine.



Modificato da lupocattivo - 13/11/2019, 17:00:54


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