BellaEli
| Inviato il: 27/04/2022 09:48:20
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Non sono certo io il più competente in materia, soprattutto perchè non ho esperienze dirette sull'argomento, ma conosco bene alcuni concetti di fisica:
per quanto concerne il calore, la casa si comporta come uno scolapasta, ovvero tu metti acqua all'interno (ovvero il calore in casa) e lui la perde (ovvero cede calore all'esterno).
La quantità di calore perso dipende da quanta acqua metti nello scolapasta (ovvero dalla differenza di temperatura interna/esterna) e da quanti sono e da come sono grandi i fori dello scolapasta (ovvero da quanto è isolata casa tua).
Se parli di riscaldare casa devo dedurre che ti riferisci ai periodi infernali e, ipotizzando la situazione più rosea, potrei ipotizzare una temperatura interna intorno ai 20 gradi e una esterna intorno ai 5 gradi, quindi una differenza di temperatura di 15 gradi: in queste condizioni tu immetti calore in casa e lei lo disperderà verso l'esterno.
Si, ma quanto ne perde? Ovvero, quanto calore devo immettere in casa per tenere la temperatura a 20 gradi? Difficile dirlo senza conoscere le caratteristiche di casa tua ma, giusto per avere un'idea, possiamo considerare un generatore che fornisca una potenza istantanea di almeno 10 kW per un appartamento di 100 mq.
Non hai detto nulla di casa tua ma di sicuro, se vuoi tenerla calda, devi immettere una quantità di calore equivalente a 10 kW.
Hai vari modi di farlo: con il gas (fino all'anno scorso economico), con le biomasse (legna, pellet, etc.), con una pompa di calore (COP = 3 vuol dire consumo 1 kWh, produco energia termica equivalente a 3 kWh) o direttamente convertendo l'energia elettrica in termica (scelta, a mio avviso, più infelice).
Se decidi di riscaldare casa trasformando direttamente energia elettrica in energia termica, a prescindere da quale metodo utilizzi per scaldare casa (conduzione, convenzione, irraggiamento), tu hai bisogno di un generatore in grado di produrre una potenza istantanea di 10 kW per tutto il tempo in cui vuoi tenere accesi i tuoi radiatori IR.
Ora, considerato che in inverno i pannelli producono, mediamente, un'energia pari a circa la potenza di picco per una sola ora vuol dire che se realizzassi un impianto da 10 kWp in inverno, se le condizioni meteo non sono troppo sfavorevoli, riuscirai ad avere disponibili circa 10 kWh, ovvero potresti riscaldare tutta casa per una sola ora.
Già so che tu stai pensando:
si, ma io riscaldo un piano per volta, quindi mi occorre solo metà dell'energia...
si, ma casa mia ha i muri spessi, quindi conserva bene il calore immesso al suo interno...
si, ma i pannelli radianti scaldano più di quelli ad olio e consumano meno...
si, ma...
Tu puoi pensare tutto quello che vuoi ma i tuoi pensieri non devono mai andare contro le leggi della fisica:
casa tua disperderà sempre e comunque il calore che immetti al suo interno e se vuoi tenerla a 20 gradi devi bilanciare il calore disperso con quello immesso per far si che la temperatura si stabilizzi a quella desiderata.
Che tu lo faccia un piano per volta non vuol dire che hai bisogno di meno calore.
Che tu lo fai con pannelli IR (che, in un certo qualmodo, si comportano come un'antenna direttiva) vuol dire che scaldi solo alcuni oggetti; potresti anche accontentarti e quindi consumare di meno, ma è una tua scelta, non una necessità di aver bisogno di meno calore.
Che tu hai i muri spessi, quindi un'inerzia termica spaventosa (vuol dire che il calore immesso in questo momento inizierà a disperdersi tra 10 ore) potrebbe giocare a tuo favore, ovvero scaldi alle 13:00 e quel calore inizierà a disperdersi all 1:00, quindi la differenza di temperatura interna/esterna è minore, vuol dire che casa tua si comporta come una casa ben coibentata ma che comunque disperderà calore.
Non voglio dire che ciò che pensi sia tutto sbagliato ma solo che devi fare molta attenzione perchè altre soluzioni potrebbero essere molto più vantaggiose!
Elix
Modificato da BellaEli - 27/04/2022, 09:51:54
--------------- C'è un limite al fai da te ???
Si, ma lo stabiliamo noi !!!
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