Solare Fotovoltaico
Isola 5 ,Il prototipo n.5 di impianto fotovoltaico ad isola di Keyosz

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Lupo cattivo

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GigaWatt


Utente
Msg:1137

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Inviato il: 25/3/2009,10:54

Io, con mezzo litro di vodka , faccio 10 chilometri.
In bicicletta.
Lo so, consumo parecchio. faccine/biggrin.gif
E allo studio un sistema per ridurre i consumi. faccine/biggrin.gif

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 25/3/2009,11:19

Tandem e far pedalare la tua dolce metà! faccine/wub.gif
Certo che con il vento di ieri la bici sarebbe andata da sola, almeno in una direzione faccine/happy.gif

Ma se in Isola 6 dovessi aggiungere un generatore eolico poi posso ancora postare qui in solare fotovoltaico? perchè in eolico sarebbe fuori luogo visto che i pannelli prevalgono, ma in realtà diventerebbe un ibrido, boh....

 

maxdef
GigaWatt


Utente
Msg:999

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Inviato il: 25/3/2009,13:10

CITAZIONE (Keyosz @ 25/3/2009, 11:19)
Ma se in Isola 6 dovessi aggiungere un generatore eolico poi posso ancora postare qui in solare fotovoltaico? perchè in eolico sarebbe fuori luogo visto che i pannelli prevalgono, ma in realtà diventerebbe un ibrido, boh....

...se continui così dovrai cominciare a vendere l'energia ai vicini!!!! faccine/biggrin.gif

CITAZIONE (Lupo cattivo @ 25/3/2009, 10:54)
Io, con mezzo litro di vodka , faccio 10 chilometri.
In bicicletta.
Lo so, consumo parecchio. faccine/biggrin.gif
E allo studio un sistema per ridurre i consumi. faccine/biggrin.gif

...basta che diminuisci la vodka e i 10km "sinusoidali" diventeranno 5Km in linea retta!!!!!

 

DOLOMITICO

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GigaWatt


Utente
Msg:1363

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Inviato il: 26/3/2009,09:22

faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif

 

peppe0306

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KiloWatt


Utente
Msg:131

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Inviato il: 2/4/2009,00:24

Ciao a tutti, ho visto solo adesso l'incredibile lavoro di Keyosz , complimenti vorrei anchio portare il mio impiantino a quei livelli.....

Una domanda tecnica: con 3 pannelli da 12v in serie (36 celle a pannello)
posso evitare di fare le serie anziche di 4 pannelli di portarli a 3 ???
farei una stringa in +
avrei dei vantaggi....??
Ringrazio anticipatemente

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 2/4/2009,14:34

Ciao peppe,
grazie per i compleimenti, ma sono sicuro che anche tu arriverai a questo livello se non di più!
Per riposndere alla tua domanda dovremmo sapere qual'è la tensione nominale del tuo impianto e che tipo di regolatore di carica utilizzi.
Presupponendo che sia un sistema a 48V se metti 3 pannelli in serie da 36 celle l'uno (quelli a 12V nominali) è vero che otterresti una tensione avuoto di circa 60V, ma sotto carico (quando caricano le batterie) non raggiungeresti la corrente massima dei pannelli, l'ho provato nella pratica e comunque basta che prendi la curva tipica del tuo pannello ti posizioni sulla tensione delle batterie divisa per 3 e ti puoi già fare uun'idea della corrente erogata in tale punto, che nel caso da te ipotizzato sarebbe molto al di sotto della gobba massima di potenza.
Se hai parlato di 3 pannelli perchè l'ahi visto nel mio impianto fai attenzione che, come scritto nello schema stesso, i pannelli da me utilizzati non sono quelli di taglio standard per utilizzo ad isola, sono quelli per il mercato del grid connected, scelti per via del costo leggermente più basso a parità di potenza, scelta comunque attentamente ponderata dal fatto che fossero fatti a 48 celle il chè mi dava un complessivo di 144 celle in serie per un sistema a 48V, infatti se dividi 144 / 4 ottieni le 36 celle tipiche per i 12V nominali.
Questo valore di 36 celle per 12V (poi basta moltiplicare per 2 se 24V o per 4 se 48V) non è stato scelta a caso ma proviene dagli albori degli impianti fotovoltaici ad isola quando i regolatori di carica accoppiavano il pannello alla batteria direttamente (relè, transistor o mosfet) e quindi bisognava calcolare la tensione dei pannelli in modo tale che il valore efficace garantisse la corrente massima nella maggior parte delle ore de giorno e anche quando le batterie raggiungevano valori di tensione di 14-15V (fine carica, equalizzazione), questa scelta porta ad avere delle perdite di efficenza durante le ore centrali del giorno ma garantisce una carica ottimale fin dal mattino. Infatti se abbassasimo il numero di celle ridistribuendole su più moduli in parallelo, avremmo sicuramenta un incremento di corrente a mezzogiorno, ma di contro avremmo una dimminuzione della corrente di carica al mattino e nel tardo pomeriggio o durante le giornate poco assolate che facendo una media nel tempo ci porterebbe ad un bilancio energetico inferiore.

Quindi se la mia supposizione iniziale che hai un sistema a 48V è giusta, ti consiglio di tenere i 4 pannelli 12V nominali in serie che è la soluzione migliore, poi se proprio vuoi tirare fuori fino all'ultimo watt dai tuoi pannelli allora devi usare un regolatore di carica MPPT come quelli della Outback Power Systems, Blue Sky Energy o Xantrex.

 

NEXTAGE
Watt


Utente
Msg:41

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Inviato il: 10/4/2009,13:11

Finalmente qualcuno che mi ridà fiducia negli impianti GPL per auto, un paio di settimane fa ho sentito su mi manda raitre della moria di motori opel a 40.000 Km perchè non hanno la regolazione automatica delle valvole e quindi ogni 30.000 Km bisogna registrare le valvole spendendo un patrimonio e vanificando il risparmio dell'impianto GPL. la tua di che marca è ?
Io ho comprato una Kia Ceed con impianto che esce direttamente dalla fabbrica, speriamo bene.

/Stefano



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maxdef
GigaWatt


Utente
Msg:999

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Inviato il: 10/4/2009,14:04

CITAZIONE (NEXTAGE @ 10/4/2009, 14:11)
Finalmente qualcuno che mi ridà fiducia negli impianti GPL per auto, un paio di settimane fa ho sentito su mi manda raitre della moria di motori opel a 40.000 Km perchè non hanno la regolazione automatica delle valvole e quindi ogni 30.000 Km bisogna registrare le valvole spendendo un patrimonio e vanificando il risparmio dell'impianto GPL. la tua di che marca è ?
Io ho comprato una Kia Ceed con impianto che esce direttamente dalla fabbrica, speriamo bene.

/Stefano

...spendere un patrimonio per registrare le valvole? faccine/blink.gif ...è normale manutenzione,nella mia,vecchia generazione anzi vecchissima faccine/biggrin.gif , è previsto ogni 10000Km.....comunque le notizie sul gpl mi hanno sempre dato l'idea di controinformazione,mio padre aveva l'auto a gpl negli anni 70 e non ha mai avuto problemi particolari, così come non ho mai avuto problemi io con le mie faccine/wink.gif

PS:il 3°impianto è su una "gloriosa" Lada Niva 1.6 dell'84 faccine/clap.gif faccine/clap.gif :

 

Lupo cattivo

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GigaWatt


Utente
Msg:1137

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Inviato il: 10/4/2009,14:19

CITAZIONE (maxdef @ 10/4/2009, 15:04)
CITAZIONE (NEXTAGE @ 10/4/2009, 14:11)
Finalmente qualcuno che mi ridà fiducia negli impianti GPL per auto, un paio di settimane fa ho sentito su mi manda raitre della moria di motori opel a 40.000 Km perchè non hanno la regolazione automatica delle valvole e quindi ogni 30.000 Km bisogna registrare le valvole spendendo un patrimonio e vanificando il risparmio dell'impianto GPL. la tua di che marca è ?
Io ho comprato una Kia Ceed con impianto che esce direttamente dalla fabbrica, speriamo bene.

/Stefano

...spendere un patrimonio per registrare le valvole? faccine/blink.gif ...è normale manutenzione,nella mia,vecchia generazione anzi vecchissima faccine/biggrin.gif , è previsto ogni 10000Km.....comunque le notizie sul gpl mi hanno sempre dato l'idea di controinformazione,mio padre aveva l'auto a gpl negli anni 70 e non ha mai avuto problemi particolari, così come non ho mai avuto problemi io con le mie faccine/wink.gif

PS:il 3°impianto è su una "gloriosa" Lada Niva 1.6 dell'84 faccine/clap.gif faccine/clap.gif :

In effetti, spendere un patrimonio mi pare assai strano: è un operazioni da 10 minuti che, con un minimo di abilità meccanica ed uno spessimetro, puoi fare anche da solo.
Nell'auto è persino più comodo che nella moto, dove o la alzi ad altezza d'uomo o lavori tutto chinato.faccine/drive1.gif

 

morace85
milliWatt


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Msg:20

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Inviato il: 17/4/2009,19:13

QUOTE (Keyosz @ 19/3/2009, 15:34)
Ciao a tutti,
come promesso ho messo insieme le informazioni riguardo la versione 5 dell'impianto ad isola di casa alimentato con pannelli fotovoltaici. Come al solito non è un progetto partito da 0 ma una naturale evoluzione delle versioni precedenti, questa volta con una grossa novità, ho portato la tensione delle batterie a 48V di conseguenza ho dovuto recuperare altre batterie e ho comprato un nuovo inverter con l'idea che fosse quello definitivo per l'impianto finale di casa.

Dall'esperienza del sistema n.4 in cui c'erano dei giorni in cui avevo energia in eccesso, ho anche voluto introdurre un carico di diversione dell'energia in eccess, ovvero un altro sistema di accumulo sotto forma di acqua calda, un boiler elettrico, che preriscalda l'acqua sanitaria sull'ingresso della caldaia a gas fruttando l'energia in eccesso durante le fasi di fine carica o carica completa delle batterie, il tutto pilotato da una cpu da me programmata.

Questo è lo schema di principio di come ho voluto realizzare l'impianto:

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460323.jpg)

Questo è lo schema dettagliato dei componenti utilizzati:

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237461033.jpg)

Il campo fotovoltaico è composto da 15 moduli della Sharp da 183Wp l'uno, connessi 3 a 3 in serie e poi tutte le 5 stringhe in parallelo con dei diodi. I pannelli sono gli stessi usati in Isola 4 con l'aggiunta di altri 6 nuovi aggiuntivi per aumentare la potenza, sono del tipo per grid-connected che costavano un pò di meno a parità di potenza, avendo 48 celle l'uno sono stato fortunato in quanto collegandone 3 in serie ottengo 144 celle che equivale a 4 pannelli 12V nominali in serie (36 celle l'uno) ottenendo una tensione nominale di 48V giusta per l'impianto ad isola con le batterie!
I 6 pannelli aggiuntivi li ho posizionati nel giradino di casa in attesa che l'impresa edile finisca i lavori e la nuova sezione di tetto dove poi alla fine posizionerò tutti i moduli definitivamente.
Erano anche caduti per terra per via del forte vento quella settimana di circa 1 anno fà quando ero a Roma, non li avevo ancorati bene al muro e mi chiamò mio padre che avevano sentito un bel rumore, fortunatamente non si sono neanche graffiati!!! faccine/w00t.gif
I moduli aggintivi li avevo pagati lo stesso prezzo di quello che ho riportato in Isola 4.

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237459267.jpg)

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237459268.jpg)

Il regolatore di carica è sempre lo stesso ereditato da Isola 4, il TS-60 della Morningstar, portata 60A tensione selezionabile tra 12, 24 e 48V.
A parte funzionare molto bene, questo regolatore di carica ha anche una utilissima porta RS-232 (seriale pc) tramite la quale è possibile comunicare in protocollo mod-bus con un pc, cpu embedded o microcontrollore e leggere in tempo reale tutti i valori di carica (tensione batterie, corrente, valore pwm) e lo stato del regolatore (carica bulk, absorption, float, equalization ...). Queste informazioni mi sono state utilissime per la realizzazione dell'automazione dell'impianto.
Come potete vedere nella foto, oltre i cavi di potenza pannelli e batterie, al regolatore è collegato anche il cavetto seriale per la comunicazione dati.

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237459269.jpg)

Per la realizzazione di questo impianto prototipo ho anche comprato un regolatore di carica Tarom 440 della Steca in quanto mi incuriosiva la funzione di calcolo dello stato di carica (SOC) degli accumulatori che tramite un sensore ad effetto di hall monitorizza la corrente entrante/uscente dalle batterie e, se opportunamente configurato con il giusto valore di capacità (Ah), è in grado di stabilire l'esatta percentuale di energia residua negli accumulatori senza false lettura basata sulla sola tensione.
Ho anche implementato l'algoritmo di calcolo sulla cpu da me programmata in modo tale da testare in software in parallelo al prodotto commerciale ed eventualmente affinare la tecnica od eventuali bugs.
Come potete vedere nella foto il regolatore Steca non prende parte alla regolazione di potenza ma solo come funzione logica:

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237459340.jpg)

Questi sono i sensori di corrente posizionati sul cavo che va al banco batterie prima di ogni dispositivo (inverter, regolatore di carica, centralina...) in modo tale da rilevare qualsiasi corrente entrante ed uscente dalle batterie ed effettuare il calcolo SOC correttamente.
Quello nero è quello commerciale della Steca connesso al Tarom 440, quello azzurro è un sensore di corrente ad effetto di hall della Lem che ho comprato ed interfacciato opportunamente ad un ingresso analogico della cpu da me programmata.

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237459342.jpg)

Questo è il nuovo inverter ad onda sinusoidale pura da 6000W a 48V che ho comprato nuovo per l'occasione, non ricordo esattamente il prezzo ma si aggirava intorno ai 3000-3500euro, in realtà questo inverter ergoa 5000W continui e 6000W per un massimo di 30 minuti.
Dalle prove da me effettuate fa funzionare di tutto, motori elettrici con grosso spunto compresi, è in grado di sopperire allo spunto di un condizionatore anche a pieno carico, bisogna però avere delle buone batterie in gradi di fornire elevate correnti, sono arrivato a misurare fino a 120A continui.
Ormai sono 3 anni che uso quasi giornalmente 24/24h questo inverter e devo dire che ne sono rimasto veramente soddisfatto, vale fino all'ultimo centesimo speso, pensate che ha anche un rendimento superiore agli onda quadra o modificata nell'alimentare una misera lampadina da 40W!!!!
Dopo aver provato questo dispositivo e le sue superiori caratteristiche ed elevata resa (94-96%) ho definitivamente terminato le mie sperimentazioni fai-da-te sulla costruzione di inverter faccine/laugh.gif
Pensate che alimentando una lampadina da 40W assorbiva 42W dalle batterie, considerando anche quanto è grosso sono veramente soddisfatto!
Il consumo a vuoto sempre acceso si aggira intorno ai 10W ma può essere impostato per la modalità che manda un impulso ogni tot secondi e resta acceso se il carico rilevato è superiore an un minimo regolabile da trimmer, io l'ho sempre usato sempre acceso in quanto con i pannelli che ho non mi preoccupo dei 10W a vuoto e preferisco avere la sinusoide 220 sempre presente come fosse la rete.
Questo inverter è anche in grado di erogare la sua piena potenza su una sola semionda e gestisce bene qualsiasi sfasamento, documentandomi ho scoperto che ributta in batteria (non chiedetemi esattamente come) qualsiasi sfasamento sulla linea o dovuta al bilanciamento del trasformatore, in teoria sarebbe anche possibile collegare un inverter grid connected sulla sua uscita e ributtare in batterie l'energia prodotta dal grid, ma non ho mai provato in quanto non oso neanche pensare di bruciare un tale costoso inverter per stupidi esperimenti!!!
Il dispositivo integra anche un eccezionale caricabatterie, infatti a lato 220V è presente un ingresso ed un uscita, in pratica fa da UPS, nel senso che se sente 220 in ingresso devia automaticamente tale corrente sull'uscita e si mette in modalità carica-batterie. Come caricabatterie è in grado di fornire fino a 70A di carica a 48V, regolabile fino a 0 tramite un trimmer in modo tale da anche disattivare tale funzione se necessario.

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237459343.jpg)

Il banco batterie eredita gli elementi FIAMM da Isola 4 con l'aggiunta di 8 batterie da avviamento (automobile) della Ursus comprate in super offerta al brico, necessarie per portare la tensione del sistema a 48V, collegate in serie alle FIAMM. Queste batterie sono vissute poco meno di 6 mesi in uso ciclico giornaliero limitando la capacità usata a 150Ah tramite le centraline, dopo di chè erano in grado di dare solo circa 10Ah l'una, e due di esse erano anche andate in corto... Come dire, questa esperienza mi ha fatto capire definitivamente che le batterie auto fanno schifo e in partocolar modo le ursus, non che mi aspettassi chissà cosa da esse, ma speravo di tirare almeno 2 anni in attesa di recuperare altro faccine/sad.gif

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460051.jpg)

Dopo aver fermato l'impianto per circa 1 mese a causa del fallimento delle ursus sono stato molto fortunato e ho recuperato questi elementi tudor stimati in 400Ah (non c'è nessuna etichetta a parrte min-max) testati per una settimana li ho poi collegati in serie alle fiamm al posto del banco ursus, putroppo erano solo 11 elementi così ho usato 2 degli altri elementi tudor più piccoli recuperati ai tempi di Isola 3, 2 collegati in parallelo e messi al posto del tudor grosso mancante...

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460052.jpg)

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460053.jpg)

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460138.jpg)

Questo è il boiler da 80L usato come accumulo secondario dell'energia in eccesso, è stato il mio banco di prova per il sistema di utilizzo dell'energia in eccesso, essendo che l'impianto finale avrebbe avuto un campo fotovoltaico sovradimensionato, calcolato per garantire una produzione minima in caso di nuvoloso ma che mi avrebbe inevitabilmente portato ad avere molta energia elettrica in eccesso nei giorni di sole.
Il boiler è collegato in serie (tramite delle valvole che possono baypassare) all'ingresso dell'acqua fredda sanitaria della caldaia a gas, in modo tale da far lavorare di meno la fiamma modulata in base alla temperatura dell'acqua e quindi utilizzare l'energia in eccesso per rispèarmiare gas metano.
E' anche successo di avere il boiler alla temperatura massima (credo intorno agli 80°C) a fine giornata tra luglio ed agosto, come potete vedere nella foto era uno di quei giorni in cui era in funzione e la lancetta è già a metà corsa....

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460140.jpg)

Ecco una vista complessiva dell'intero sistema elettronico, per favore non fate caso al disordine sia del locale che dei cablaggi, ho sempre dovuto fare le cose nel poco tempo libero ed ero ansioso di testare le cose nella pratica, poi vuoi anche un pò la mia pigrizia ed ecco il risultato... faccine/tongue.gif
La scatola appesa a fianco all'inverter è la centralina di automazione da me realizzata, che monta nella parte superiore una CPU x86 GX1 300Mhz operante con sistema operativo DOS ed un software sviluppato appositamente per l'automazione dell'impianto ad isola. Nella parte inferiore sono stivati tutta l'elettronica di interfacciamento campo (ingressi, uscite, analogici) sensori corrente e i pilotaggi di potenza (relè allo stato solido e teleruttore) per enel e boiler, avevo sfruttato la stessa cpu anche per pilotare 8 elettrovalvole per l'irrigazione automatica notturna del giardino faccine/rolleyes.gif

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460141.jpg)


Dettagli della centralina di automazione che monitorizza la corrente, conteggia lo stato di carica delle batterie, decide in automatico il passagio enel/solare attivando il teleruttore tra enel e ingresso inverter e pilota l'accensione del boiler per l'utilizzo dell'energia in eccesso in base ai dati letti dal regolatore di carica TS-60.
La cpu era connessa in rete e mi permetteva di verificare e controllare lo stato del sistema da qualsiasi pc in casa con una semplice connesione telnet, poi successivamente esteso alla linea adsl per connettermi in remoto dall'ufficio!

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460241.jpg)

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460242.jpg)


Dettagli schea input/output realizzata sul bus ide della cpu dos:

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460243.jpg)

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460321.jpg)

Sezione interfacce campo della centralina, a sinistra il teleruttore enel con le morsettiere, sotto il relè allo stato solido per il boiler, al centro il trasformatore per il 24V alternato delle elettrovalvole, a destra la scheda I/O e sopra la scheda per gli ingressi analogici (sensore di corrente).

(IMG:http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/3/4/0/3/8/1/5/1237460322.jpg)


Questo è quanto, tale sistema ha alimentato circa metà del tempo nell'arco di 2 anni di utilizzo le utenze domestiche ed è stato il mio trampolino di lancio definitivo per l'impianto attuale (Isola 6) ancora in fase di sviluppo ma che mi stà alimentando attualmente, del quale, se avete pazienza e trovo il tempo, metterò a disposizione tutti i dettagli come per i precedenti.
Spero di non avervi annoiato troppo, ma più vado avanti e più ci sono componenti e cose da dire faccine/tongue.gif

Ciao a tutti e non abbiate paura di sperimentare anche voi il vostro impianto ad isola!!!

Ciao! Visto che non sono per niente esperto come te posso farti qualche domanda? Esiste in commercio una centralina che faccia come la tua (deviare la corrente quando le batterie sono cariche) da acquistare?
Cosa succede quando il mio impianto fotovoltaico ha caricato del tutto il mio pacco batterie?C'è qualche rischio? Grazie

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

Stato:



Inviato il: 20/4/2009,17:28

Ciao morace85,
puoi fare tutte le domande che vuoi, il forum esiste per questo, se non sono io sicuramente qualcun'altro risponderà faccine/wink.gif
Se usi un regolatore di carica tra pannelli fotovoltaici e batterie non corri alcun rischio in quanto quando le batterie sono cariche la corrente viene gradualmente ridotta fino a quasi 0 proprio per evitare che la batteria vada in sovraccarica e si rovini. Questa funziona la fanno tutti i regolatori di carica, chi meglio e chi peggio in termini di resa e durata della batteria.

Per quanto riguarda la deviazione dell'energia in eccesso, si esistono centraline/regolatori di carica che svolgono anche questa funzione, ma in genere o sono più costosi o richiedono componenti aggiuntivi che quindi ne amuentano il costo.

Per esempio, puoi svolgere la funzione con i regolatori TS45 e TS60 della Morningstar ma ne devi mettere 2, uno come regolatore tra pannelli e batterie e uno tra batterie e carico resistivo (boiler).

Se usi il regolatori della serie Tarom della Steca devi prendere il PA15 ed un relè di potenza per accendere il carico resistivo quando c'è energia in eccesso.

Opzione n.3 (la migliore ma più costosa) comprati un regolatore di carica FlexMax80 della Outback Power Systems, che oltre a raccogliere un 20-30% in più di energia dai pannelli, ha una uscita (aux) da collegare ad un SSR (relè allo stato solido) per pilotare il carico resistivo da alimentare con l'energia in eccesso, lo stò provando da circa 1 mese e mezzo e devo dire che và benissimo.
Documenterò le mie esperienze con il FlexMax80 quando avrò tempo di scrivere di Isola6 faccine/wink.gif

Ciao e buon divertimento con gli impianti ad isola!!!

 

morace85
milliWatt


Utente
Msg:20

Stato:



Inviato il: 21/4/2009,21:26

CITAZIONE (Keyosz @ 20/4/2009, 18:28)
Ciao morace85,
puoi fare tutte le domande che vuoi, il forum esiste per questo, se non sono io sicuramente qualcun'altro risponderà faccine/wink.gif
Se usi un regolatore di carica tra pannelli fotovoltaici e batterie non corri alcun rischio in quanto quando le batterie sono cariche la corrente viene gradualmente ridotta fino a quasi 0 proprio per evitare che la batteria vada in sovraccarica e si rovini. Questa funziona la fanno tutti i regolatori di carica, chi meglio e chi peggio in termini di resa e durata della batteria.

Per quanto riguarda la deviazione dell'energia in eccesso, si esistono centraline/regolatori di carica che svolgono anche questa funzione, ma in genere o sono più costosi o richiedono componenti aggiuntivi che quindi ne amuentano il costo.

Per esempio, puoi svolgere la funzione con i regolatori TS45 e TS60 della Morningstar ma ne devi mettere 2, uno come regolatore tra pannelli e batterie e uno tra batterie e carico resistivo (boiler).

Se usi il regolatori della serie Tarom della Steca devi prendere il PA15 ed un relè di potenza per accendere il carico resistivo quando c'è energia in eccesso.

Opzione n.3 (la migliore ma più costosa) comprati un regolatore di carica FlexMax80 della Outback Power Systems, che oltre a raccogliere un 20-30% in più di energia dai pannelli, ha una uscita (aux) da collegare ad un SSR (relè allo stato solido) per pilotare il carico resistivo da alimentare con l'energia in eccesso, lo stò provando da circa 1 mese e mezzo e devo dire che và benissimo.
Documenterò le mie esperienze con il FlexMax80 quando avrò tempo di scrivere di Isola6 faccine/wink.gif

Ciao e buon divertimento con gli impianti ad isola!!!

Ciao. grazie mille sei stato molto preciso. Ho cercato in internet i regolatori di cui mi hai parlato e ho trovato materiale solo su quello della STECA. Ma ho un problema, non trovo nessuno che lo vende nemmeno in internet... Hai qualche idea di dove lo possa trovare?

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

Stato:



Inviato il: 22/4/2009,08:05

Ciao morace85,
questi sono i siti degli altri due produttori:
Morningstar Corporation
Outback Power Systems

sui quali puoi trovare tutte le informazioni di tutti i loro prodotti, in particolare quello che ti potrebbe interessare sono relativamente:
Regolatore TriStar della Morningstar
Regolatore FlexMax80 della Outback

Per quanto riguarda Steca, va benissimo come regolatore, ma come automazione io ho avuto alcuni problemini, niente di grave, ma se posso scegliere, ed ho scelto, preferisco Morningstar e Outback, sono dispositivi molto più professionali, ben documentati e molto flessibili in quanto ad automazioni particolari.
Per la reperibilità dei componenti, i regolatori Steca li ho comprati da un istallatore/rivenditore qui della mia zona, Centro Omega di Bellano provincia di Lecco, altri non ne conosco.
Per quanto riguarda Morningstar ho comprato da Uflex a questo sito, ed in fine per Outback ho appena preso un FlexMax80 2 mesi fà dalla Ibersolar a questo sito.

Spero di essere stato utile, ciao e buona realizzazione!

 

santamaria49

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KiloWatt


Utente
Msg:110

Stato:



Inviato il: 22/4/2009,15:28


x keyosz il mio impianto ad isola e' costituito da due pannelli amorfi da 68 Wp da un regolatore di carica conergy da 10 A con crepuscolare , batteria varta da 80 AH da gruppo di continuita' ( prima avevo le solite batterie da auto , con questa la sinfonia cambia) lo utilizzo per illuminazione esterna due lampade da 12 V 11 Watt ed una da 18Watt a led ho anche un inverter da 150 Watt che non uso
purtroppo la posizione non e' ottimale specialmente nella stagione invernale
cosa dici puo' andar bene o posso modificare qualcosa (aggiungere lampadine ) o modificare l'impianto
vorrei recuperare l'energia non utilizzata quando sono a fine carica della batteria .
alle ore 15 il regolatore e' gia' in funzione limitando se accendo la lampadina collegata da 40 wat direttamente alla batteria l'amperometro dopo i pannelli aumenta di 3/4 amper
il regolatore ha il sistema nella morsettiera per utilizzare il surplus ma non capisco cosa fare
santamaria

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 22/4/2009,20:20

Prima di poterti consigliare mi confermi che il tuo regolatore è questo ?
Se si mi leggo le specifiche in quanto non lo conosco, poi se mai ne discutiamo.

 
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