Applicazioni E Realizzazioni Pratiche
Inverter onda modificata ,Schema di un inverter ad onda quadra con pwm variabile

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Keyosz
GigaWatt


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Msg:1959

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Inviato il: 15/12/2009,16:25

Ciao fly1971,
scusa ma come al solito mi spariscono le manine e mi perdo alcuni messaggi nel forum.... faccine/sad.gif

Il condensatore da 10uF va benissimo, se lo aumenti ottieni che il circuito oscilla ed è lento a rispondere ai carichi applicati in uscita.
Scusa se insisto, ma se ho capito bene usi ancora il feedback dalla rete enel, non va bene, il feedback deve assolutamente essere collegato sull'uscita dell'inverter, semplificando parecchio l'integrato lavora come un amplificatore operazionale, che confronta la tensione di feedback con una di riferimento con un guadagno molto elevato, ovvero appena la differenza è millesimale reagisce velocemente per tenere la tensione di feedback inchiodata a quella di riferimento, quindi per vedere il d-c variare armoniosamente devi lasciarlo in loop chiuso e agire sul trimmer o variare il carico.
I valori postati sono quelli che ho usato nel mio prototipo e qui funziona bene, se vuoi appena ho tempo verifico di nuovo onde evitare che magari abbia cambiato qualche valore in corso d'opera durante i test rispetto allo schema originale che mi ero disegnato, sai sono più smanettone che teorico, lo ammetto! faccine/biggrin.gif

Eneo, io ho realizzato il circuito su una millefori, se vuoi faccio una foto alla scheda, però devi aspettare che abbia tempo nel fine settimana che devo smontare il circuito, per l'elenco sono i valori riportati nello schema, ma tu intendi le sigle dei componenti con anche dei similari?
Ho avuto l'onore di mettere piede sul suolo sacro della soffitta di Ferro, forse mi sbaglio, ma da quello che ho visto credo che troverai più transistors di potenza che mosfet adatti a questa realizzazione, per tutto il resto credo che troverai quello che cerchi faccine/wink.gif

Libero, è possibile variare il valore efficace della tensione di uscita agendo sul trimmer, in quanto questo varia il duty-cycle di pilotaggio delle due semionde, per variare la frequenza basta variare il valore della resistenza del circuito r-c dell'sg3525 (il trimmer sopra la scritta REG.FREQ.) , sempre restando nel range adatto a far lavorare bene il trasformatore, che in genere sono da 50Hz quindi non andare sotto i 25Hz e non sopra i 100-200Hz.

 

fly1971

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MegaWatt


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Msg:544

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Inviato il: 15/12/2009,17:57

Il trasfo del feedback è collegato all'uscita del trasfo dellUPS.
avevo collegato il trasfo-feedback alla rete quando ho fatto le prove della scheda.
Cmq all'uscita del trasfo, ho messo un piccol filtro di rete , condensatori e indutanza e c'è una spia luminosa a 220V di quelle che si trovano sui forni o eelttrodomestici.
Allora ho messo un tester all'uscita del trasfo per interderci OUT 220V, collegato la batteria e il tester mi segnava 120-130V la spia lampeggiava e si sentiva il ticchetio nei mosfet, non è un buon segno questo rumore...voldire che il trasfo va in saturazione.
Ho provato ad agire sul trimer e toccandolo appena la tensione mi sale all'improvviso a 350V e c'è sempre il ticchettio.
Puo darsi che ho messo un trimer logaritmico e non lineare, però c'è ilproblema che la spia lampeggia e mi fa pensare che la frequenza non sia sui 50Hz e nello stesso tempo il feddback non funzioni in modo regolare, però c'è anche il problema del ticchettio dei mosfet, io ne ho messo due in parallelo per ogni canale e ho inserito una resistenza da 10 Ohm su ogni G, come mi hai suggerito.
Ora provo a prendere un trimer linerare e sostuirlo e poi riprovo la scheda con l'osciloscopio-pc, purtroppo essendo ad un solo canale non posso verificare se i due canali di uscita sono sfasati di 180°.
Cmq se puoi controllare se tu dallo schema a quello funzionante hai fatto delle modifiche.




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Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 21/12/2009,15:54

Molto strano, non è che la frequenza per qualche ragione è molto bassa, molto inferiore ai 50Hz?
Per verificare la simmetricità dei canali puoi anche collegare due lampadine a 12V identiche al posto dei due avvolgimenti del trasformatore, a prescindere dal duty-cycle le dovresti vedere accese alla stessa luminosità.
Inoltre, per evitare di mandare in corto tutto con el forti correnti della batteria, puoi adottare 2 sistemi di collaudo, 1) metti in serie una lampadina da auto, non dovrebbe quasi accendersi a vuoto se non ci sono corti o problemi; 2) usa un trasformatore sotto i 50W come elevatore per le prime prove, se il pilotaggio fosse sbagliato o ci fossero rpoblemi il primario di filo sottile del trasformatorino limiterebbe la corrente evitando che i mosfet saltino, ovviamente tieni sempre un amperometro in serie, appena accendi se ne giro di 2 secondi la corrente resta trooopo alta a vuoto stacca che c'è qualcosa che non va, ma almeno il trasformatorino tì dà il tempo di reagire prima che salti, quello grosso invece fà correnti di corto troppo elevate con la batterie per capire che è in corto e salvare il circuito in collaudo faccine/wink.gif

Quindi:
- verifica la frequenza di oscillazione
- verifica la simmetricità dei rami con le lampadine
- verifica la polarità degli avvolgimenti a basa tensione collegati ai mosfet
- misura la corrente a lato batterie durante i ticchetii che senti per capire cosa succede

p.s.
sbagliare fa parte di questa esperienza/realizzazione, non avete idea di quanti mosfet mi sono sparati sul muso facendo le prime prove ai tempi...... faccine/biggrin.gif basta un piccolo errore, una cavolata e boom! con le batterie al piombo che sono in grado di erogare 200 e passa Ampere in corto!!!

Se avete un alimentatore da banco dove potete regolare tensione e corrente fate li le prime prove con basso carico, risparmiate un sacco di componenti faccine/wink.gif

Mi sono dimenticato delle foto, appena mi ricordo..... faccine/wink.gif

 

fly1971

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Msg:544

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Inviato il: 22/1/2010,18:56

ciao Keyosz, in questi giorni cerco di fare le prove che mi hai elencato magari ricontrollo il circuito che ho preparato se ho comemso qualche errore, cmq se lo avevo commesso non doveva nememno funzionare con i test fatti con la sonda oscilloscopio.
Tu hai verificato che non ci sono delle modifiche tra lo schema che hai postato e quello funzionante?
Farò di prove che mi hai elencato , però se metto le lampade ai mosfet al posto dei secondari del trsfo, succede che il trasfo del feedback lo devo alimentare con una fonte esterna? la 220V di casa altrimenti non mi funziona il circuito.
poi provo a sostituire il potenziometro, e magari dopo aver verificato che i mosfet funzioanno bene con le lampade, le metto in serie con gli avvolgimenti del trasfo e vedo con il ticchetio cosa succede.
Come batteria uso una al Pbgel da 7Ah , cmq ci monto anche un amperometro per sicurezza.



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Keyosz
GigaWatt


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Msg:1959

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Inviato il: 23/1/2010,18:42

Ciao fly1971,scusami tanto ma mi ero completamente dimenticato, ho smontato il circuito e verificato lo schema, difatti avevo apportato alcune modifiche in fase di test che poi non avevo riportato sullo schema, ora ho sostituito la versione aggiornata dello schema nel primo messaggio, ora è fedele al prototipo funzionante, qui di seguito riporto il vecchio schema e quello nuovo uno di seguito all'altro per facilitarti il confronto.Tieni presente che nel mio inverter uso un 7812 al posto della resistenza da 100 hom per alimentare l'SG3525 in quanto funziona a 24V e come mosfet uso 4 RFP70N06 per via della potenza da gestire.

Vecchio schema:
http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/1243947617.jpg

Schema aggiornato:
http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/1264268081.gif



Modificato da PinoTux - 16/01/2014, 14:53:01
 

fly1971

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Msg:544

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Inviato il: 25/1/2010,20:31

Ciao keyous, ho fatto le modifiche sul circuto originale...non mi nafdava di rifare il circuto stampato, ho controllato prima le modifiche con l'interfaccia del pc, ho settato la frequenza e il d-c a circa 30% e rimesso di nuovo il tutto nell'UPS ....ha funzionato al primo colpo faccine/w00t.gif
ho testato con una lampada a risparmio e la tensione è scesa solo qualche unita , ho messo una ad incandescenza da 40W e la tensione è scesa di 15V cmq , poi ho registrato con il trimer, credo che sia dovuto al fatto che la batteria che ho usato e quella Pbgel da 7Ah , era scarica e con lampada mi è scesa di parecchio, ho verificato dopo con il tester.
Ora farò dei test con una batteria da 60 Ah e inserire anche un carico maggiore.
Cmq grazie per lo schema.
Ora passerò al prossimo lavoro, preparare un regolatore swicthing , mi stò informando e cercando materiale sulla rete.
Un saluto Luigi



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fly1971

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MegaWatt


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Msg:544

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Inviato il: 23/2/2010,17:14

Ciao, inserisco un pò di foto del lavoro finale, ho provato con una lampada da 100W e uan batteria un pò più grossa, diciamo che il calo di tensione era notevole da vuoto e con lamapda, vuoto 220V e con 185V forse devo aumentare un pochino la regolazioena a vuoto , lo portata a 230V, poi vedro con carico di quando scende, un tuo parere Keyos.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1266940753.jpg
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1266940752.jpg
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1266940751.jpg
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1266940698.jpg
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1266940697.jpg
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1266940695.jpg
all'uscita della 220V ho inserito un filtro LC, sul panenllo posteriore c'è una presa standard con fusibile, fusibile per la 12V , interuttore/ più rele per avviare la logica.

Dimenticavo, per Keyos, ho postato il progetto dell'inverter su un altro forum, se mi chiedono il progetto dello schema lo posso dare?
Un saluto Luigi



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Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 23/2/2010,17:43

Sono di corsissima, per ora ti faccio i complimenti per la realizzazione!! il cs fatto su misura... non ho parole, ottimo è abbastanza? faccine/biggrin.gif

Mi riservo di leggere e osservare con calma un altro giorno faccine/wink.gif

Si metti pure dove vuoi, del resto solo il fatto che è qui significa che è pubblico, tranquillo non ti faccio acusa come altri buon-temponi, non me ne frega niente faccine/tongue.gif

Si ma non spacciarlo come soluzione hai mali del mondo, mi raccomando, perchè questo circuito ha i suoi buoni difetti..... non trascurabili.....

 

fly1971

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MegaWatt


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Msg:544

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Inviato il: 23/2/2010,18:44

Oggi mi sono saltati due mosfet di un canale.....non sò per quale motivo , ma purtroppo il fusibile lo avevo sostiruito con u ponticello perchè finiti, sicuramente se c'era il fusibile mi partiva quello...appena ho collegato il morsetto al positivo ho visto la fumata.. forse erano in conduzione per corrente residua...o chissà pe rqaulemotivo , cmq la scheda era spenta.
sostiutiti con dei nuovi , e ripartito tutto di nuovo.



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Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 23/2/2010,21:43

Ciao fly1971,
ancora compliementi per la realizzazione percisa, ordinata e su cs realizzato ad arte.

Allora prima di tutto non fidarti di quello che dice il tester sulla 220 in uscita, perchè la forma d'onda non è sinusoidale, è un onda quadra a balzi, non saprei come descriverla, quindi è probabile che a vuoto il tester misuri i picchi dei rilasci induttivi del trasformatore tra un impulso e l'altro, il filtro che hai messo smussa gli "spigoli" dell'onda però occhio che introduce un consumo a vuoto e abbassa leggermente la resa, devi valutare tu se i benefici in uscita compensano il leggero aumento in ingresso lato batteria.

Del resto io le misure le facevo con un tester della fluke e misuravo il valore efficace con l'oscillo scopio della tektronic, ad ogni modo un sistema casalingo ma efficace per tarare il vero valore efficace con quella forma d'onda "anomala" in uscita potrebbe essere quello di usare 2 lampadine ad incandescenza uguali, una connessa alla 220 della rete nazionale e l'altra all'inverter, poi regoli il trimmer fino a che le due luminosità sono uguali.

Un altro metodo potrebbe essere quello di usare un trasformatore tipo da 100VA con uscita 12V, un ponte diodi e un bel condensatore grosso che faccia tipo 4000uF o più e una lampadina da auto da 45-50W, in pratica abbassi la tensione in uscita dal tuo inverter, la radrizzi, la livelli e applici un carico, in questo modo misuri la tensione DC ai capi del condensatore (con la lampadina da auto accesa ovviamente) e fai in modo che la tensione letta sotto inverter sia uguale a quella letta se connesso alla rete enel.

Ad ogni modo tieni presente che questo inverter è consigliabile per carichi resistivi, non usarlo con motori asincroni o con elettronica delicata a meno di non averlo testato bene, sai come si dice spendi poco ma non hai garanzia, per dire non alimentarci la costosa televisione lcd da 40 pollici della sala, se salta qualcosa o si mette ad oscillare non vale la candela di bruciare la tele faccine/biggrin.gif

Per dire lampadine, o carichi economici va bene, ma se ci vuoi alimentare casa ti suggerisco di prendere uno studer sinusoidale faccine/wink.gif

Ad ogni modo su questo inverter sarebbe meglio lasciare un carico minimo sempre inserito un uscita, anche una piccola resistenza da 5W, poichè a vuoto tra una pausa e l'altra vi sono dei rilasci induttivi del trasformaore che variano a seconda dei componenti usati e sopratutto dal tipo e potenza di trasformatore, un minimo carico impedisce che all'apertura del mosfet vi sia per un brevissimo istante un picco di migliaia di volts e fà llavorare meglio la retroazione a vuoto.

Per concludere non fidarti di quello che dice quel tester sulla 220 a forma d'onda variabile in uscita ed occhio a cosa alimenti.

Per il problema dei mosfet saltati ricordati che i mosfet sono pilotati in tensione, il gate è un condensatore e una volta caricato rimane carico fino a che non lo metti a massa o lo scarichi con una resistenza, succedeva anche a me sui primi prototipi, botti, fumate e pezzettini di mosfet che saltavano in tutta la stanza!
Il segreto è mettere la famosa resistenza che scarica il gate sempre connessa tra gate e massa a fianco al mosfet, in questo modo in qualsiasi situazione il gate del mosfet viene scaricato anche se il circuito pilota è inerte, difatti puoi caricare il gate con le dita, pensa che accendevo delle lampadine da auto semplicemente toccanto il +12 con una mano e il gate del mosfet con l'altra, prova ad immaginare l'inezia di corrente che scorre nelle mani eppure bastava a caricare a 12V il piccilissimo condensatore che è il gate.

Nello schema abbiamo aggiunto delle resistenza che dalle due uscite dell'integrato vanno a massa proprio con lo scopo di scaricare i gate in condizioni intermedie dove l'integrato non forza a massa o a vcc di sua volontà, però mi pare di capire che tu hai tenuto separate le due basette, la logica di pilotaggio su una e lo stadio di potenza sull'altra, ottima idea, ma se vedo bene dalle foto sulla basetta di potenza vi sono solo le 10 hom di separazione mosfet verso i gate, mentre probabilmente (non riesco a vedere) le resistenze "zavorra" sono sul cs della logica di controllo, se stacci quel connettore con i fili bianchi i gate dei mosfet sono fluttuanti e potrebbero caricarsi a qualsiasi tensione portandosi in conduzione, inoltre se lasciati liberi potrebbero anche caricarsi a più di 20V che è la tensione massima che reggono e bruciare il pilotaggio del mosfet, basta anche solo sfiorare i fili del gate con le mani cariche elettrostaticamente per bruciarli!

Quindi ti suggerirei di mettere delle resistenza da 10K tra gate e source di ogni mosfet o per ogni coppia di mosfet che hanno in comune il gate, è la stessa cosa, ma almeno una reisstenza per canale ma fissa sullo stadio di potenza a fianco al mosfet, per qualsiasi evenienza.

Poi la storia del fusibilie, beh... meglio un fusibile che una fila di mosfet, no? faccine/biggrin.gif

Le resistenze "zavorra" sui gate servono solo a protare a 0V i gate dei mosfet all'accensione, allo spegnimento o se si stacca lo stadio di potenza dal circuit di controllo, operativamente non hanno alcuna funzione a regime, ecco perchè suggerisco 10K, il gate è un condensatore misurabile in picofarad, quindi anche una elevata resistenza da 10K lo scarica in un istante, potremmo anche mettere 1K ma a 12V sono circa 10-20mA il che è un carico inutile sullo stadio pilota che non è fatto per pilotare in corrente ma in tensione, ecco perchè la scelta in questo caso ricade su un valore standard di 10K, è una via di mezzo tra consumo di pilotaggio e velocità di scarica del gate in condizioni transitorie o fluttuanti.

 

fly1971

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Msg:544

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Inviato il: 24/2/2010,11:32

Grazie Keyos, allora per la questione sulla tensione di uscita, magari proverò con la similitudine con le due lampade uan collagata alal rete e l'altra all'inverrter e uan volta regolata alla stessa luminosità , per curiosità vedro la lettura sotto carico conil tester.

Per quando riguarda la resistenza di 5w da tenere sempre fissa di che valore la prendo? visto che ci ho messo una cs con un piccolo filtro LC la resistenza la posso saldare li , metterla prima o dopo il filtro?
Insomma da quello che ho capito mi milgiora il tutto , ma questo punto il filtro LC lo posso togliere o meglio lasciarlo?
Lo scopo di questo inverter e di inserlo nel progetto dell'impianto eolico che stò portandoa vanti per la casa di mi o fratello, fare un piccolo impianto a isola e alimentare le luci del girdino visto che vive fuori dal centro abitato e quelle del garage, quindi l'inverter mi servira solo per aliemtare le luci e nello stesso tempo lui si accenderà solo quando serve tramite un automatismo che ho preparato per la mia centralina
( se dai un occhiata mi dai un parere sul funzionamento)
infatti questo nasce come progetto sperimentale, partendo da meteriale di reupero e investendo pochi soldi , se la cosa è fattibile passare a qualcosa di serio e di qualità.
Le resistenze zavorre le ho inserite sul cs della logica, sono ai lati del connettore, una si vede nalla foto. non ricordo se la cs di potenza era colelgata alla cs di logica, cmq mi sembra di si,perchè avevo fatto la prova con la batteri aPb-gel e poi avevo lasciato tutto pe rriprendere di nuovo la prova , veidentmente è bastata toccarla che si sono caricati....
a questo punto inseriso una resistanza sulla cs di potenza, tanto li di spazio ce ne e poi mi arriva il filo del negativo sul Source, ora è meglio mettere un per mosfet o per canale? perchè se basta una per canale a questo punto la devo inserire priam delle resistenze da 10 ohm in serie , la modifica è più veloce...oppure se per ogni mosfet quindi dopo la resistenza in serie.



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Keyosz
GigaWatt


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Msg:1959

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Inviato il: 24/2/2010,15:03

Le resistenze per evitare "auto-accensioni" dei mosfet vanno bene uno per canale, ma se quanto ti sono saltati lo stadio di potenza era connesso alla basetta di controllo che ha già le sue resistenze verso massa sui due canali è strano, ad ogni modo una forzatura a massa con 2 resistenze sui due canali a lato potenza è più sicuro.

Un carico minimo in uscita serve a smorzare un pò i rilasci induttivi, metilo prima del filtro, poi il filtro puoi lasciarlo, solo verifica che non vada oltre la tensione di solgia dei condensatori a vuoto.

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 24/2/2010,15:26

Il valore della resistenza non è critico, ho detto 5W per fare un valore basso in quanto è autocosumo a vuoto, puoi mettere anche una lampadina da 40W ma è uno spreco inutile...


 

fly1971

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MegaWatt


Utente
Msg:544

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Inviato il: 24/2/2010,17:19

Nel filtro ho un condesatore di tipoX2 da 275V quelli usati sugli stadi dei filtri degli alimentatori swicthing, ti chiedevo per la resistenza che valore sotto i 10K



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Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

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Inviato il: 24/2/2010,17:34

Mi pare un pò bassina la tensione del condensatore, potrebbe saltare facilmente, suggerirei una da 400V o due come quello in serie.

Intendi il valore delle due resistenzr da mettere sui canali di pilotaggio dei gate dei mosfet nel cs di potenza? 10K dovrebbe andare bene.

 
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