Ho 4 batterie costruzione fiamm 12fit100/23 un po stanche...le ho aperte ho visto che mancava acqua e l'ho aggiunta ho fatto male? Io ho visto che vanno meglio no!

Ciao Giusepp si queste sono le sezioni dove fare le domande ma la sezione delle batterie è quella degli accumulatori, comunque anche se mancava un po' d acqua anche reintegrandola non dovresti avere grandi miglioramenti, se sono ormai stanche non si riprenderanno. Comunque se vuoi approfondire il discorso puoi postarlo nella sezione apposita.

Ciao GIUSEPP, ho cancellato il messaggio doppio.

Come hai fatto a vedere che mancava acqua o liquido, non c'è????

Le FIAMM 12FIT100 sono AGM, non hanno acido libero ma fra le piaste vi è una fibra imbevuta di acido che se sottoposte a temperatura oltre i 35/40° tende a disidratarsi, quindi la reidratazione potrebbe essere efficace, ricorda che vanno prima raffreddate sotto i 20° poi rimessi i tappini in gomma e riposizionato in modo stabile il coperchio che hai strappato, nel farlo bada di non coprire la valvola VRLA, il coperchio deve esercitare la medesima pressione come da origine.

Ciao a tutti spero di essere nella sezione giusta,chiedo il vostro aiuto su come poter gestire un pannello radiante da 300w.premetto che ho una baita in cui ho installato 4 pannelli fa 250w gestiti da un pip 2424msxe con temporaneamente due batterie auto da 100ah, venendo usata sporadicamente mi ritrovo a non utilizzare tutta l'energia prodotta dai pennelli. La mia idea visto l'avvicinarsi della stagione fredda sarebbe di installare un pannello radiante facendolo funzionare solo con il sole, dunque chiedo a voi come poter gestire questo carico utilizzando un controllo più elementare possibile. Avevo già pensato ad un timer meccanico per escludere le ore di buio settato su 9-17, il problema è far sì che si attivi quando i pannelli producano più di 300 w. Avevo anche pensato di settare la tensione minima delle batterie su 25 volt e far si che gestisca tutto il pip ma credo che ci siano soluzioni migliori 😁. Vi ringrazio.

Ciao angel avresti bisogno una scheda di controllo tipo questa seguita da un relè di potenza per comandare il pannello. Allora la scheda dovrebbe funzionare così tu setti la tensione di attivazione di 26 volt quindi appena le batterie arrivano a 26 volt si chiude il relè che comoda il pannello radiante e lui si accende, non appena la tensione scene sotto i 26 volt il pannello si disconnette, certo puoi anche scegliere la tensione un po' più alta in modo da essere sicuro che le batterie siano cariche prima di connettere il pannello radiante LINK

Ecco il relè di controllo

Immagine Allegata: Screenshot_20180917-113119.jpg
 

Grazie Alessandro lo ordino subito spero non sia complicato da settare!

Certo prima di ordinarlo manda un messaggio al venditore facendoti dire i valori di settaggio che puoi inserire perché non specifica nulla! Comunque capendo il funzionamento puoi cercare qualche altro relè del genere. Il settaggio è molto semplice perché deve solamente disconnettere il carico sotto una certa soglia.

Azz un circuitino di questo Con pochi euro si potrebbe realizzare! Vediamo se c è qualche volontario che ci aiuta.LINK

Immagine Allegata: Screenshot_20180917-131328.jpg
 

CITAZIONE (AlessandroT, 17/09/2018 13:15:48 )

aih aih aih, per alcuni impianti a isola si mette male,
guardate un pò qua.
LINK

Be io leggo e copio:

All’ atto pratico quindi, si possono presentare tre casistiche:

1. Impianti FTV + accumulo OFF-GRID o generatore di altro tipo, che intervengono ( si avviano ) e si collegano alle utenze da alimentare solo a valle dell’interruzione della rete e che, in normali condizioni, sono scollegati dalla rete o spenti e non alimentano nessuna utenza. Sono sistemi che entrano in funzione per cause indipendenti dalla volontà dell’utente. Tutto il sistema non risulta mai in parallelo con la rete del distributore;

E se sei a isola non sei in parallelo.

Poi leggo e copio:

Ne consegue che:

• ai casi di cui ai punti 2 e 3 si applica il TICA – Testo Integrato delle Connessioni Attive (e le norme CEI 0-16 e 0-21), con regolare domanda di connessione;
• ai casi di cui al punto 1 non trova applicazione il TICA, pertanto non è prevista la domanda di connessione. Il riferimento normativo vigente è la EN 62040 relativa agli UPS.

Gli apparecchi tipo i PIP4048MS e quasi tutti i nostri, sono classificabili come UPS IBRIDI per la disamina sopra esposta , e sono disciplinati dalla normativa EN 62040.
Non rientrano pertanto tra i sistemi disciplinati dalla CEI 0-16 o 0-21.

La CEI 0-16 fra l'altro ha lo scopo di definire i criteri tecnici per la connessione degli Utenti attivi o passivi alle reti elettriche di distribuzione con tensione nominale in corrente alternata superiore a 1 kV fino a 150 kV.

LINK

E non è il nostro caso

Mentre la CEI 0-21 ha lo scopo di definire i criteri tecnici per la connessione degli Utenti alle reti elettriche di distribuzione con tensione nominale in corrente alternata fino a 1 kV compreso.

Inoltre, per gli Utenti attivi, la presente Norma ha lo scopo di definire l’avviamento, l’esercizio ed il distacco dell’impianto di produzione
evitare che gli impianti di produzione possano funzionare in isola su porzioni di reti BT del Distributore.

Definire alcune prescrizioni relative agli impianti di produzione funzionanti in servizio isolato sulla rete interna del Produttore.
NB.
Il produttore è il proprietario dell'impianto UPS/ISOLA

Le suddette prescrizioni non riguardano la connessione dell’impianto di produzione alla rete del Distributore e pertanto non risultano rilevanti ai fini della predetta connessione.

LINK


Il signor Loris dovrebbe imparare a interpretare le normative nel giusto modo per cui sono scritte e non limitarsi a leggerle e trascriverle senza capirle.

Determina anche l'annosa controversia del neutro in modo chiaro.

8.1 Neutro consegnato dal Distributore
Il neutro della rete del Distributore non deve essere messo a terra dagli Utenti attivi durante il funzionamento in parallelo (anche transitorio) con la rete del Distributore e deve essere interrotto durante il funzionamento in isola sull’impianto dell’Utente attivo.

A pagina 14 c'è una nota che può anche sfuggire.

(5) Si specifica che, ai fini della presente Norma, la presenza di eventuali UPS e/o CPS(UPS centralizzato)
presso utenti passivi non è di per sé sufficiente a connotare tali Utenti come Utenti attivi.

scusate, ma anche avesse ragione il sig.. Loris (articolo comunque molto vecchiotto) , non sarebbe sufficiente sezionare l impianto?

Cioè invece di avere tutto sotto Pip, ma avere i carichi indispensabili sotto PIP quelli extra sotto Enel?

io per esempio vorrei fare lavatrice/stoviglie/forno/asciugatrice sotto Enel, resto UPS.

semplicemente perché così riduco comunque i consumi, sono autonomo in caso di emergenza, non stresso le batterie e comunque consumo ancora da enel

A parte essere una normativa del 2012 + varie modifiche, la CEI 0-21, come viene menzionato più volte in tutta la sua complessità, norma sistemi di produzione in parallelo alla rete BT che possono funzionare anche ad isola, solo quelli, i nostri non sono in parallelo alla rete.

Diverso è il discorso per chi usa i nuovi ibridi PIPXXXXGE, GK e MK e anche se non immettono quelli sono in parallelo alla rete pubblica.

Notare che mai viene menzionato un limite di potenza, quindi se la norma fosse diretta ai sistemi UPS non paralleli anche tutti i tradizionali piccoli inverter sarebbero fuori legge, dato che non esiste un UPS non FV rispondente alla CEI 0-21 per il solo motivo che non sarà mai in parallelo alla rete.
E sono normati da CE, EAC, EN 60950, EN/IEC 62040-1, EN/IEC 62040-2 che contemplano i livelli di isolamento verso rete.

Ma è da capire, il sig. Loris Uccia vende impianti connessi, Domus Energia Group srl, ha quindi tutto l'interesse a interpretare a suo modo per scoraggiare gli impianti ad isola.

E poi se ci tolgono li contatore ce ne faremo una ragione, useremo i criceti.