| alby992
| Inviato il: 6/4/2009,21:33
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ciao Ferro stavo per scriverti un MP, ma ci hai rassicurati...
Sono rimasto un po fermo causa problemi di salute... ho visto il tuo nuovo esperimento e mi sembra che funzioni!...devo reperire un bidone da 200lt...e poi possiamo comparare gli esperimenti...
vediamo se questo fine settimana riesco a combinare qualcosa....ciao Alberto
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 7/4/2009,09:34
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Scusa ferro, mi ero dimenticato che ne avevamo già discusso ed esclusa la possibilità. Già anche il solfato viene ridotto a zolfo dal carbone, probabilmente poi colando brucia e si riossida ad anidride solforosa... Non mi sovvengono soluzioni, se non di eliminare il solfato, prima.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 7/4/2009,10:05
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Salve a tutti.
CITAZIONE Sono rimasto un po fermo causa problemi di salute... Pensa alla salute Alberto, per gli esperimenti c'è sempre tempo.
CITAZIONE Non mi sovvengono soluzioni, se non di eliminare il solfato, prima. Infatti..... Ma caricare una batteria ormai esausta serve a bel poco, specie se ridotta in briciole come quella. Non si potrebbe solubilizzare con qualcosa e poi lavare il tutto? Del tipo: apro la batteria, metto tutto il materiale in un catino, ci verso una soluzione di qualcosa, lo lascio agire, scolo via la parte liquida, poi metto il tutto ad asciugare prima di fare la riduzione. Che ne dici? Un acido o una base, magari reperibile in commercio. Ad esempio con soda caustica l'acido solforico produce solfato di sodio (sale inglese....) che è solubile e si sciacqua via. Da qualche parte si era parlato di acido acetico.... Non so. Saluti. Ferro
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 7/4/2009,12:20
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 7/4/2009, 11:05) Salve a tutti. CITAZIONE Sono rimasto un po fermo causa problemi di salute... Pensa alla salute Alberto, per gli esperimenti c'è sempre tempo. CITAZIONE Non mi sovvengono soluzioni, se non di eliminare il solfato, prima. Infatti..... Ma caricare una batteria ormai esausta serve a bel poco, specie se ridotta in briciole come quella. Non si potrebbe solubilizzare con qualcosa e poi lavare il tutto? Del tipo: apro la batteria, metto tutto il materiale in un catino, ci verso una soluzione di qualcosa, lo lascio agire, scolo via la parte liquida, poi metto il tutto ad asciugare prima di fare la riduzione. Che ne dici? Un acido o una base, magari reperibile in commercio. Ad esempio con soda caustica l'acido solforico produce solfato di sodio (sale inglese....) che è solubile e si sciacqua via. Da qualche parte si era parlato di acido acetico.... Non so. Saluti. Ferro Acido acetico non va, scioglie anche il piombo metallico. Il fatto è che è facile eliminare l'acido solforico con soda caustica, ma non il solfato di piombo. Non credo si solubilizzi anche in forti concentrazioni di NaOH. Credo però che un bel lavaggio con soda caustica attenui il problema. Come al solito la pratica è meglio della teoria. Spiacente, non ho facili soluzioni.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 7/4/2009,22:31
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Salve a tutti. Ciao Lupo, mica mi sapresti spiegare cosa succede all'acido solforico sottoposto ad alta temperatura in condizioni fortemente riducenti coi carboni arroventati? Mica c'è qualcosa di scritto al riguardo? Perché mi sorge il dubbio che buona parte dello zolfo possa provenire da lì. La prima volta che feci prova di riduzione la feci con piastre negative, sicuramente solfatate, ben asciutte, ma di zolfo in giro se ne vide ben poco. Saluti. Ferro
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 8/4/2009,09:16
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CITAZIONE (Ferrobattuto @ 7/4/2009, 23:31) Salve a tutti. Ciao Lupo, mica mi sapresti spiegare cosa succede all'acido solforico sottoposto ad alta temperatura in condizioni fortemente riducenti coi carboni arroventati? Mica c'è qualcosa di scritto al riguardo? Perché mi sorge il dubbio che buona parte dello zolfo possa provenire da lì. La prima volta che feci prova di riduzione la feci con piastre negative, sicuramente solfatate, ben asciutte, ma di zolfo in giro se ne vide ben poco. Saluti. Ferro Grazie ferro che mi fai fare dei viaggi della memoria a consultare testi che, per fortuna, ho conservato! Allora intorno ai 300 gradi l'acido solforico si dissocia in anidride solforica e acqua, entrambe in fase gassosa, l'anidride, fortemente reattiva può ridursi a zolfo reagendo con il carbonio che si ossida a CO e CO2 Ergo facevi bene a lavare le piastre con NaOH per ottenere Na2 SO4 che è solubile in acqua. Quindi è buona norma levare l'acido solforico con soda caustica prima di gettarle sul fuoco. Aggiungo che non c'è bisogno di soda caustica (NaOH) basta del semplice bicarbonato di sodio, si forma CO2 tramite la reazione H2 SO4 + 2NaHCO3 -----> Na2 SO4 +2CO2 +2H2 O
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 12/4/2009,14:10
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Grazie Lupo, che il bicarbonato di sodio costa molto meno della soda caustica ed è più facile da trovare.
| | | | alby992
| Inviato il: 13/4/2009,20:23
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ciao a tutti... quindi proverò a togliere l'acido dalle piastre con il bicarbonato e poi proverò a rimettere in piedi l'altoforno a mattoni....e poi vedremo cosa ne esce
Il solfato di sodio sciolto in acqua è inquinqante o tossico?
ciao
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 13/4/2009,21:47
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CITAZIONE Il solfato di sodio sciolto in acqua è inquinqante o tossico? Il solfato di sodio è il famoso "Sale Inglese" che si usa anche come purgante, soprattutto per gli animali. Non è velenoso, se non per la presenza di residui di acido solforico e sali o polveri di piombo, e non sarebbe inquinante se non per gli stessi motivi. Quello ottenuto con quel sistema non ti consiglio di berlo, ne di versarlo nella terra attorno casa...... Ciao. Ferro
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 16/4/2009,21:29
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Salve a tutti. Oggi ho aperto una batteria Ursus da 45Ah. Ho segato il coperchio ben al disopra delle piastre, badando bene a non squotere niente, per vedere com'era dentro. Era così:
Poche piastre tutte squinternate, rigorosamente imbustate le negative.... A mio avviso non era neanche della capacità dichiarata: 3 (dico tre!) piastre negative sottilissime, spesse un millimetro, e 4 piastre positive, stesso spessore. Non mi sono nemmeno preso la briga di seguitare ad aprirla, ho strappato via i ponticelli e i poli, le uniche parti di un certo spessore, con un sistema tipo "estrazione del dente", ossia scalpello per tagliarli e pinze per tirarli via.
Il resto l'ho lasciato nella scatola, tanto male era ridotto, come si vede nella foto sopra. Forse costano poco e sono economiche, ma valgono ancora meno..... Saluti. Ferro
| | | | Pyron
| Inviato il: 17/4/2009,01:29
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ecco il risultato del mercato usa e getta delle auto moderne...pensate, io sono designer, io creo consumismo...mi vergogno...all'inizio il design era nato come filantropia pura: portare pezzi d'arte in casa di tutte quelle persone che non potevano permettersi un quadro o una scultura unica a se stessa, usando i processi della produzione seriale per renderla "per tutti"... Ora tutto è fatto per durare il minimo indispensabile, non c'è più la cultura della qualità, e questo si vede anche smontando una batteria di macchina, pochi pezzi, assemblati male, e calibrati per morire presto...e chi ne fa le spese?...domanda retorica... Preferisco recuperare mille batterie ferme da 10 anni, piuttosto che comprare letame impacchettato
Scusate lo sfogo...
| | | | Keyosz
| Inviato il: 17/4/2009,10:55
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Concordo sul letame impacchettato! La ursus che ho smontato io ha 7 piastre positive e 6 negative ed è una 80Ah da targa, credo che calcolino le negative come capacità e poi mettono una positiva in più per via del fatto che tanto poi si sfaldano... Quindi una di quelle piastrine lì dovrebbero essere da 13Ah? mah......
Però è strano, nelle stazionarie tubolari ci sono più negative che positive, per esempio gli elementi Tudor piccolini hanno 3 positive tubolari con 4 negative, il pacco è chiuso sui due lati dalle negative...
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 17/4/2009,13:54
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Salve a tutti.
CITAZIONE Scusate lo sfogo... Non ti scusare Pyron, hai perfettamente ragione, e ci siamo sfogati un po' tutti, a turno.
CITAZIONE ...il pacco è chiuso sui due lati dalle negative... Questa sarebbe la normalità Keyosz, se quelle batterie fossero "normali".... In realtà, per via assolutamente teorica, la capacità dovrebbe essere data dal peso del piombo, e non dalla superficie. Questo però non è possibile, in quanto il materiale attivo deve essere sorretto da qualcosa di metallico, in cui deve anche passare la corrente. Da quì il fatto che se si fanno piastre sottilissime aumenta la superficie tra il materiale attivo e l'elettrolito, aumenta la percentuale di materiale attivo rispetto alla parte metallica e si ha il massimo della capacità col minimo del materiale...... Ma anche il massimo della fragilità e il minimo della durata. Come nei motori da corsa: quattro giri in pista e il motore è bello e andato. Anche quì: quattro avviamenti e la batteria è cotta. Tutta un'altra aria invece in quelle "serie", dove le percentuali tendono ad equivalersi a scapito della capacità temporanea (alla lunga è di più.....) ma a vantaggio della robustezza e soprattutto della durata. Devo aver già scritto che una volta gli accumulatori non davano tanta corrente come quelli di adesso, ma duravano almeno il doppio. Infatti le piastre erano molto più spesse e le batterie più pesanti. Una batteria non dava molto di più del doppio della capacità, come corrente di spunto. Nelle batterie stazionarie poi viene considerata molto di più la durata e la robustezza, per cui sono molto più pesanti di quella da auto. Partendo da piastre piene, come facciamo noi nei nostri elementi sperimentali, siamo completamente all'opposto: massima robustezza e minima capacità, in quanto il materiale attivo si limita alla corrosione elettrolitica della superficie della piastra. Di certo con l'uso tende ad aumentare, anche se alla lunga si comincia a sbriciolare e sedimentare sul fondo, ma la durata dovrebbe essere lunghissima. Speriamo di poter verificare fino in fondo. Saluti. Ferro
| | | | Pyron
| Inviato il: 17/4/2009,14:06
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DOMANIDINA SEMPLICE SEMPLICE...PER GLI ANZIANI...HEHEHE
quanto costava una batteria in bachelite e catrame? in proporzionel logicamente al costo di una attuale...
potete scrivere il valore in lire del tempo, poi tramite la borsa dell'oro capiremo quanto costerebbe ora
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 17/4/2009,14:36
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CITAZIONE (Pyron @ 17/4/2009, 15:06) quanto costava una batteria in bachelite e catrame? in proporzionel logicamente al costo di una attuale... Costava certamente di più, anche se non credo poi eccessivamente molto di più, in compenso se si cambiava prima dei sei anni era da considerare una fregatura..... Oggigiorno si butterebbe praticamente con la macchina, e non venitemi a dire che due chili di piombo di più aumentano l'inquinamento da combustibile! Ci fanno pagare un sacco di frescacce "di serie" che in una macchina servono a ben poco e pesano molto di più, e inquinano di più per farle, che non qualche chilo di batteria che sarebbe molto più utile. E' solo questione di guadagni...... Ciao Ferro
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