| DOLOMITICO
| Inviato il: 22/8/2008,08:25
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Per le batterie non è un problema,qui vicino cè l'ecocentro con il contenitore delle batterie,cè nè a voglia da rimediare.Io tempo fa ho aperto una batteria da 7.5ah al gel,le piastre positive erano a griglie e le negative erano delle piastre vere e proprie.ieri ne ho trovate 2 di questo tipo. In effetti ho visto che anche le griglie fanno fatica a rilasciareil piombo,da quello che so creano delle lege piombo/calcio/antimonio per evitare l'elettrolisi. Pero cosi è piu complicato il recupero. Ho recuperato un vecchio compressore da frigorifero,e posso tentare con il contenitore nero di creare una forgia visto che tagliandolo ho 2 "coppe" in pratica. Se ho capito bene macini il tutto (carbone e pezzi di piastre e ossido)metti a bruciare tutto su un piatto forato al centroe nella sottostante camera cola il piombo che si scioglie e scivola giu. Con un ventaglio o simile fai bruciare il tutto a ritmo sostenuto e il gioco è fatto. Su quel libro ho letto che con le piastre riesci ha ottenere 7.25 amper ora ogni pound (libbra)di piombo che corrisponde a 0.45 kg circa quindi ha calcoli fatti 1kg 14ah e 10 kg 140ah,moltiplica per 6 celle sono 60kg di piombo per una batteria da 140ah a 12 volt. Cè un po di roba da fondere.
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 24/8/2008,08:17
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ho provato ieri a smontare una batteria come la piu piccola che hai postato nelle foto. Anche se l'atrezzatura era insufficente per fare un lavoro completo sono rimasto soddisfatto.Il concetto l'ho capito. Ho preparato un letto di carboni accesi e poi ho aggiunto il miscuglio,peccato che lo spazio e di conseguenza il fuoco era piccolo.dopo aver soffiato e soffiato e soffiato,ormai dall'esterno vedevo solo i pallini di piombo che si affacciavano e basta,sfiduciato ho aspettato che si spegesse il fuoco e rovistando fra i rimasugli mi sono saltate fuori 2 pepite di piombo fuso,grigio lucente come nuove. La quantita era modesta però è un buon inizio.devo farmi prestare la fucina da mio suocero per fare una cosa seria. é un lavoro lungo fra il recupero la cernita il ricavo di piombo lo stampaggio delle piastre e la formazione della nuova batteria. Voglio cmq tentare.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 24/8/2008,18:48
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Salve a tutti. Ciao Dolomitico, mi son o distratto un attimo e tu hai scritto un sacco di cose. Se ho capito bene hai fatto un tentativo. Non conosco bene dentro le batterie al gel, non le ho mai aperte, ma presumo che siano come le altre. Le piastre sicuramente sono fatte con lo stesso sistema.
CITAZIONE Se ho capito bene macini il tutto (carbone e pezzi di piastre e ossido)metti a bruciare tutto su un piatto forato al centroe nella sottostante camera cola il piombo che si scioglie e scivola giu. Forse non mi sono spiegato bene: trito il tutto in pezzetti piccoli circa 1/2 cmq, piastre e carbone, li mescolo e li metto sui carboni già accesi e roventi. Anche il miscuglio deve prendere fuoco e bruciare, altrimenti non avviene nessuna riduzione. Ma non li metto in una pentola, bensì ammucchiati sul fuoco. Ti serve un fornello a legna o a carbonella, con la possibilità di forzarci dell'aria da sotto. Alla fine da sotto, dove ci forzi l'aria, esce il piombo fuso. Io uso una forgia da fabbro (quella che forse tu chiami fucina), quella che vedi spenta nell'avatar e accesa nell'ultima foto inserita. Ho usato un cerchio alto 10 o 12cm di lamiera di ferro spessa per contenere la miscela sopra i carboni in modo da non lasciarli disperdere. Il cerchio è ricavato tagliando un vecchio estintore a polvere, il sedere del quale mi serve poi come crogiolo per il piombo da rifondere, come si vede nell'ultima foto. In questa foto si vede quando stò fondendo il metallo già recuperato, non quando faccio la riduzione. Se mi riesce di trovare un po' di tempo vedo di fare un disegno o meglio di mettere qualche foto, ma per ora non ne ho molto. Se ti interessa, posso spiegarti come costruirti una "fucina", con il fondo di un bidone da 200 litri, qualche mattone refrattario, un po' di sabbia e un "soffiatore" elettrico (un ventilatore centrifugo di una certa potenza). Devi avere un locale ben ventilato e con una cappa di tiraggio, o meglio ancora una tettoia fuori dove metterla, per via del fumo pesante che inevitabilmente si produce. I due mezzi di compressore da frigo ti possono servire come crogiolo. Su una forgia da fabbro puoi arroventare del ferro per batterlo e fare oggetti o scalpelli o altro, ci puoi fondere del piombo e dell'alluminio in un crogiolo di ferro, e se ne hai uno di refrattario anche bronzo, rame e ferro.
CITAZIONE é un lavoro lungo fra il recupero la cernita il ricavo di piombo lo stampaggio delle piastre e la formazione della nuova batteria. Voglio cmq tentare. Non è un lavoro molto lungo ne faticoso, solo devi avere un po' di pratica e l'attrezzatura giusta. Per smontare vecchie batterie col contenitore di ebanite basta una fiamma con cui fondere il catrame sopra, con cautela, e un paio di cacciaviti a lama. Per smontare qualle "moderne" con la scatola di plastica incollata basta un martello o una piccozza da muratore. Devi romperle con cautela.
CITAZIONE Su quel libro ho letto che con le piastre riesci ha ottenere 7.25 amper ora ogni pound (libbra)di piombo che corrisponde a 0.45 kg circa quindi ha calcoli fatti 1kg 14ah e 10 kg 140ah,moltiplica per 6 celle sono 60kg di piombo per una batteria da 140ah a 12 volt. Quale libro? Mi interessa... Non ricordo di preciso quanti Ah vengono al Kg, però una batteria da 210Ah pesa, completa di scatola ed elettrolito, circa 70Kg, il 90% dei quali è materiale attivo (piombo in ossidi ecc.). Più o meno concorda con quello che dici tu. Per quasiasi cosa ti posso essere utile sono quì. Anche via MSG o E-Mail. Saluti. Ferro
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 24/8/2008,19:22
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Ciao ferro,sono abituato a fare i monologhi in solitaria,su un altro forum ho fatto una discussione sulla desolfatazione delle batterie tramite un desolfatatore che ho comprato in germania via internet praticamente da solo. Le batterie al gel che ho aperto erano da 7ah,le cui griglie positive sono uguali a quelle da avviamento,pero le negative sono delle belle placchette in piombo grigio gia pronto,la differenze è che invece dei separatori in plastica hanno tipo delle spugne particolari con impregnato l'elettrolita.Per questo sono ribaltabili. A dire il vero esperimenti di fusione ne ho fatti 3,ma quello che ha reso meglio era quello che si avvicinava di piu alle tue info. Il primo era un fuoco acceso su una meta del compressore da frigo,cui ho steso la miscela di carbone e piastre triturate,poi con un tubo soffiavo aria e in effetti ho trovato nell mezzo di pezzettoni di piombo bellissimo come lucentezza. Il secondo era scaldare il tutto tipo un crogiolo su un fuoco ma è stato un flop,solo bollicine di piombo qua e la. Il terzo era far bruciare il tutto accendendolo con benzina,ma dato che era profondo come un pentola non riceveva sufficente ossigeno e non avveniva la reazione. Adesso ho capito come fare e mi muovero di conseguenza,ho pensato anch'io a costruirmi una forgia,anche perche ho un piccolo tornio e volevo recuperare l'alluminio per lavorazioni varie. Il libro l'ho io,è il link che ti ho fatto vedere un paio di post fa pero è in inglese Ho anche una ventola recuperata in discariche di un bruciatore a gasolio,puo andare come "iniettore d'aria" Se sei cosi gentile da darmi le basi per costruire una forgia attendo volentieri
Modificato da DOLOMITICO - 28/8/2008, 08:33
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 24/8/2008,20:40
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Ciao Dolomitico.
CITAZIONE .....tramite un desolfatatore che ho comprato in germania..... Mica ti è riuscito di capire che cose c'èra dentro? Sarebbe piuttosto utile.....
CITAZIONE ho pensato anch'io a costruirmi una forgia,anche perche ho un piccolo tornio e volevo recuperare l'alluminio per lavorazioni varie.
Se sei cosi gentile da darmi le basi per costruire una forgia attendo volentieri Anche io ho un piccolo tornio (Valex. Cinese.... Avuto usato per poco.) e spesso mi occorrono dei pezzi d'alluminio per boccole e lavoretti vari, e puoi fonderteli da te. Con un po' di pratica (e girando su internet) puoi trovare il sistema di farti degli oggetti per fusione.
Per la forgia appena posso ti mando uno schizzo di quella che ho io, ma puoi copiarla anche da un'altra.
Il libro in inglese può essermi utile solo se con molte foto o molto semplice, per qualla lingua ho una crisi di rigetto..... Saluti a te e a tutti. Ferro
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 25/8/2008,07:57
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X il libro ci sono delle foto,è scritto anche abbastanza semplice,e se qualcosa non la conosco usu il traduttore x le lingue di google. Il desolfatatore non l'ho aperto,anche se un tipo l'ha fatto e alcuni stanno cercando di replicarne le caratteristiche. io l' ho comprato gia pronto costa 60€,ma i risultati si vedono. se vuoi vedere la discussione è qui: qui Alle pagine 5 e6 ci sono dei test con le foto. Per la forgia mi basta uno schizzo coi materiali,visto che la usero un po un bidone da 200lt è buono come diametro
Modificato da eneo - 25/8/2008, 11:20
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 25/8/2008,20:45
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Salve a tutti. C'è stato un piccolo equivoco, Dolomitico, io credevo che il desolfatatore fosse un qualche liquido da aggiungere all'elettrolita....... Se si tratta di un aggeggio tipo caricabatterie non mi interessa. Si può ottenere lo stesso effetto usando un caricabatterie a 24V con una resistenza in serie, o una lampadina. Il solfato di piombo è un sale più o meno isolante che si deposita sulle piastre e ne impedisce il passaggio della corrente. Per "bucarlo" basta applicare una tensione molto più alta (24 - 36V), ma limitata in corrente, in modo che dove si stacca dalle piastre non si riversi troppa corrente a corrodere il materiale attivo, ma si allarghi la zona pulita. Non credo sia difficile farselo anche da soli, o copiarne il circuito. Sarebbe molto meglio però non lasciar solfatare le batterie, il che succede soltanto se si lasciano troppo tempo inattive, specialmente se lasciate scariche. Se una macchina o un utilizzatore debbono stare fermi per molto tempo, conviene fare una carica di mantenimento almeno una volta al mese, con corrente limitata e tenedo d'occhio la tensione ai morsetti. Le batterie al piombo non soffrono di "effetto memoria", ma hanno autoscarica più o meno alta a seconda del tipo.
Per la forgia:
Questo è un disegno delle dimensioni della mia. La sabbia, se non viene in contatto col fuoco, va bene di qualsiasi tipo, altrimenti serve refrattaria. I mattoni sono dei comuni mattoni refrattari da forno o da camino. Vanno appoggiati al tubo centrale che soffia l'aria. Probabilmente li devi un po' adattare con una smerigliatrice, smussare gli spigoli. Sul bordo superiore dei mattoni al centro puoi ricavare uno smusso dove alloggiare la grata.
Come vedi la grata che ho io è fatta con qualche spezzone di ferro da cemento armato da 16mm saldato. Niente di trascendentale. Se hai qualcosa di meglio mettilo, ma tanto il fuoco pian piano se la mangia e devi sostituirla. Intorno i mattoni li ho ritagliati e affogati nella sabbia a riempire la superficie. Naturalmente se non usi una fetta di bidone ma hai della lamiera, puoi farla anche quadrata. La svasatura verso il centro a me è riuscita di una decina di cm, ma mi sembra troppo. Se devi riscaldare al centro un ferro molto lungo devi ammucchiare molto carbone, se è un po' più piatta riesce meglio. Se invece la usi prevalentemente con un crogiolo per fare fusioni è meglio più profonda. Alcune vecchie forge erano totalmente piatte.... Sicuramente adatte a forgiare spade! Per il soffiatore vedi un po' il disegno, tubo a T di 10cm, l'aria entra di lato e va sopra. Sotto c'è il chiusino per scaricare cenere e detriti, tenuto chiuso da un peso o da una molla. Sul disegno non ho messo il diametro del bidone, che è di circa 60cm, ma immagino che sai cavartela anche da solo. Vedrai quanti usi avrà: piegare e sagomare ferri, forgiare utensili, fondere metalli..... Spero di essere stato chiaro. Buon divertimento. Saluti a tutti. Ferro
Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 7/11/2013, 10:49
| | | | eneo
| Inviato il: 26/8/2008,07:22
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ciao ferro, hai pensato di fare le piastre stampate a freddo?
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 26/8/2008,10:50
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Qui è quello che ho pensato di fare,cosi è gia pronta per il lavoro di sottrazzione ,spero riesci a capire,è un po stilizzato pero rende l'idea. Cosi ho una camera sottostante che posso accedere per recuperare il piombo,i refrettari tutto attorno per elevare la temperatura per fundere anche l'alluminio e il tutto con una spesa assai modica. Che ne pensi?ricalca a grandi linee il principio che mi hai descritto
Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 7/11/2013, 10:52
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 26/8/2008,18:36
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Salve a tutti. Ciao Eneo, no non mi era venuto in mente. Non so però come si potrebbe fare. "Pressare" il piombo a freddo è piuttosto difficoltoso, anche se sembra morbido in realtà è piuttosto tenace..... Se lo picchi con una mazza si sfalda tutto. L'unica cosa che mi viene in mente è ritagliare la lamiera di piombo, ma non mi va di acquistarla, soprattutto avendo del piombo di mio. Qualsiasi idea puoi darmi è comunque più che ben accetta.
Ho visto il tuo disegno, Dolomitico. Un marchingegno simile lo avevo pensato per ridurre il piombo in grossa quantità, tipo a ciclo continuo. Si mette il miscuglio sopra e si raccoglie il metallo fuso sotto. Però come l'hai disegnato tu mi sembra troppo grande. Anche dovendo mettere dei refrattari intorno non dovrebbe avere più di 40cm di diametro esterno, e il fondo conico intorno alla grata. Fatto così però non è più adatto come forgia. Ma poi se vuoi mi spieghi meglio. Saluti a tutti. Ferro
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 26/8/2008,21:58
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Beh,il disegno è molto stilizzato,il fondo non è conico,anzi con i refrattari(che devo ancora prendere ma non so che misure si trovano)volevo fare una base piatta con la grata forellata al centro,dici che il diametro influisca? La tua forgia non ha proprio pareti,Il concetto era quello di creare una camera tonda rivestita sotto e sui lati circolari di refrattari,con sotto un'altra camera che funge da raccoglitore e da soffiatore tramite la griglia forellata. Mi serviva sia per fare la sottrazzione sia se funziona per fondere l'alluminio e quindi mi serve un po di spazio di manovra,dici che diametro dia problemi per la dispersione di calore?
Per le tue piastre,secondo me o fai uno stampo metallico e lo scaldi si un fornello a gas,se lo fai con una piastra e poi ricavi i bordi risolvi il problema dello spessore, La seconda possibilita è una piastra antiaderente al teflon,devi misurare il piombo che fondi e siccome sara di forma tonda dovrai ritagliare la forma che ti serve. Una cosa che pensavo oggi era che se si riuscisse a fare le piastre invece che liscie a forma di piramidine tipo i cartoni delle uova si aumenterebbe di molto la superfice sfruttabile,pero farlo è un altra storia
| | | | eneo
| Inviato il: 27/8/2008,07:50
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ciao a tutti, ciao ferro un'altra idea c'e' l'avrei pero' non ho capito se le piastre ti servono lisce e quanto devono essere spesse, potresti fare un lingotto a forma di piastra e tagliarla con una sega a nastro, come quando tagli il salame.....non so se e' fattibile visto la natura del materiale.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 27/8/2008,15:16
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Salve a tutti. Ciao Eneo, l'idea di "affettare" un blocco di piombo non mi era proprio venuta..... E' una buona idea, però bisognerebbe usare "un'affettatrice" un po' tipo salumeria, perché visto che le lame di sega hanno uno spessore, che si chiama "strada", che mangia di solito qualche millimetro, e visto che le piastre sono sottili, si finirebbe per consumare un bel po' di metallo. E' vero che la segatura si può rifondere, ma so per esperienza che così si finisce per perdere un sacco di roba. Comunque dovrei usare delle macchine che non ho..... Ora stò facendo altri tentativi con altri sistemi. Quando avrò trovato quello buono scriverò il tutto.
In pratica, Dolomitico, stai progettando un forno per le fusioni, come ho visto in alcune fonderie artigianali, molti anni fa. Puoi cercare in rete se ci sono progetti già fatti, oppure rivolgerti al più vicino fonditore (se ce ne sono li in zona) e chiedergli di farti dare un'occhiata alla sua attrezzatura. In genere lo fanno ben volentieri, basta far capire loro che non vuoi fare concorrenza. Penso che ti conviene trovare il grogiolo, o fartelo delle dimensioni che ti serve (io ne ho due: il fondo di una bombola da 10Kg e il fondo di un estintore), poi progettare il marchingegno intorno a lui, lasciando tre o quattro dita di spazio intorno tra il crogiolo e il refrattario, nel quale puoi versare il carbone tipo "a ciclo continuo". Comunque il fondo ti conviene farlo conico, intorno al foro della grata, qualsiasi uso tu ne faccia. Non è necessario che il fondo metallico sia conico, l'importante è che lo sia il fondo di refrattari sopra, per convogliare meglio l'aria e raccogliere le ceneri. Se devi usarlo con un crogiolo puoi mettere dei refrattari verticali radiali a sostenerlo. I refrattari si trovano generalmente in misure standard di circa 12 x 24 (più o meno) in un paio di spessori. Forse ti convengono quelli più sottili, di circa 2cm di spessore. Ti consiglio di studiarti bene il tutto, magari facendo una simulazione tipo plastico con l'aiuto di cartoni e pezzi di legno, altrimenti butti un sacco di soldi, e di farlo delle dimensioni che pensi ti occorrano, che sennò ti si mangia un sacco di carbone in più oppure risulta troppo piccolo. Personalmente trovo che la forgia, nonostante la sua semplicità, sia molto versatile. Con l'aiuto di qualche espediente sono riuscito sia a farci fusioni che ad usarla com'è.... Senza grosse fatiche. Per il diametro che ti ho indicato una grata di una decina di cent. dovrebbe andare bene. Come avrai visto sopra, ho provato anche lo stampo metallico, che per essere indeformabile deve essere spesso, e scaldarlo e lasciarlo freddare ogni volta implica uno spreco di calore e un sacco di tempo. Come ho detto ad Eneo sto facendo delle prove, poi vedremo. La forma della superficie delle piastre in effetti influisce, tanto che una volta le piastre per batterie stazionarie si facevano alettate, un po' come gli elementi dei termosifoni, ma col tempo le alette si corrodono e lasciano colare in fondo un sacco di residui. Per adesso vorrei riuscire a farle almeno piane.... Trovato il sistema si può pensare di perfezionare il tutto. Credo di aver detto tutto. Saluti a tutti. Ferro
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 28/8/2008,07:40
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si,ho capito,siccome mi poteva tornare utile per fondere anche dell'alluminio in pratica mi sono basato sul tuo schema,e ho aggiunto i reffrattari intorno a cerchioo per contenere la dispersione di calore(anche perche qui da me cè sempre un fastidioso venticello) L'ultima volta che ho fatto le prove sembravo un fuochista del titanic. Con questo tipo di progetto pensavo di fare uno strumento per la sottrazione degli ossidi e un forno per fondere l'alluminio,partendo da un progetto che avevo gia fatto in scala piu piccola.Oggi forse vado a vedere quanto costano i refrattari. Per le piastre pensavo anche di fare un grande stampo rettangolare colare il piombo liquido e poi una volta freddo aprirlo e ritagliare le forme che ti servono,risparmi tempo e calore,è un idea
Che vuoi fare,a me piacciono i compressori da frigorifero,li prendevo per recuperare il filo da avvolgimenti che è pure ottimo visto che con l'olio non si incolla.
Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 7/11/2013, 10:50
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 28/8/2008,12:36
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Salve a tutti. Bene Dolomitico, mi sembra che te la cavi ottimamente. Ho l'impressione che tu non abbia molto bisogno di consigli. Quella dentro la "coccia" di frigo è malta refrattaria? Regge bene senza sgretolarsi? A me ha fatto degli scherzi strani, di sbriciolarsi sugli spigoli. Che stai squagliando li? Le piastre comunque non possono essere più spesse di 3 o 4mm, il problema è tutto li. Fammi sapere come ti è andata, poi. Saluti. Ferro
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