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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Sezione Generica

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Esperienze, consigli e dubbi sugli accumulatori al piombo., Mettiamo insieme ciò che sappiamo.
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Ferrobattuto

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Inviato il: 31/10/2008,18:39

Salve a tutti, quelli che leggono e non.
Per quello ci stò ancora lavorando, Dolomitico, compatibilmete col tempo che ho. Fin'ora ho collezionato insuccessi: il primo stampo di gesso scagliola s'è rotto per lo schoc termico, il secondo in gesso alabastrino per stampi è durato poco in quanto dopo le prima otto o dieci colate (per prova ne devo fare almeno una novantina....) ha cominciato a sbriciolarsi dentro sugli spigoli producendo piastre piene di bozzi e verruche varie. Quello metallico andava una spada ma si freddava troppo di fretta e le piastre venivano a metà, oppure fessurate dal ritiro temico per il raffreddamento istantaneo, mantenerlo caldo costava troppo in termini di calore e combustibile impiegati, poi era pesantissimo da maneggiare e sarebbero servite due persone o quattro mani, anche se fin'ora è stato il tentativo migliore che mi sia riuscito. Un altro stampo provato ultimamente, in malta refrattaria produceva un sacco di bolle d'aria e di scolature laterali, in quanto di deformava eccessivamente col calore del metallo liquido. Adesso mi è venuto in mente di provare con l'argilla. Vedremo cosa ne scappa fuori.
La difficoltà maggiore consiste nell'ottenere delle piastre sottili, che dovrebbero essere un po' scanalate o zigrinate o bocciardate per aumentare la superficie e la penetrazione dell'elettrolito. Stavo facendo anche, a tempo perso, un laminatoio con due rulli controrotanti per trafilare le piastre, assottigliarle e scanalarle o zigrinarle, ma il lavoro è un po' lungo e il tempo non è tanto. Potrei fare una discussione sugli insuccessi...... Ma penso che sarebbe poco interessante.
Si accettano idee e suggerimenti.
Saluti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 1/11/2008,12:05

Dunque,tanta gente che scrive qui, faccine/smile.gif
ho provato sta mattina a fare una piastra con una pentola rettangolare,ma l'esperimento è partito male e alla fine mi è finito tutto a terra,quando il piombo ha cominciato a fondere si è spostato tutto su un lato facendo ribaltare la pentola,
Risultato una pozza di piombo fuso a terra.
E questo mi ha dato un'idea,se noi scaldiamo il piombo a temperature di 500 gradi e trovassimo un sistema,tipo una superficie refrattaria con sopra un dosatore che scivola avanti e indietro e da sotto esce il piombo che si allarga formando una piastra?
ci vorrebbe un disegno,ma penso che anche a parole renda l'idea.
Se non si risolve la questioni di come ottenere delle piastre casalinghe non si procede con niente.
Il problema di fondere il piombo con il gas è che la temperatura non è omogenea su tutta la superfice della pentola,e si sa che il metallo fuso va dove fa piu caldo,se si riesce a scaldare il tutto a una temperatura omogenea si potrebbe ottenere una piastra omogenea,senno nisba.
Invece con un sistema a distribuzione a scivolo il risultato sarebbe di avere gia una serie di piastre pronte da tagliare,dopo se si ha un laminatoio con un paio di passate si eliminano le imperfezzioni.
Che ne dite?

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 2/11/2008,09:46

Scusa ferro ho messo il mio ultimo post qui precedente nella sezione sbagliata,andava nella sezione "recupero piombo da batterie vecchie"

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 3/11/2008,12:24

Salve a tutti.
Ciao Dolomitico, scaldare, o meglio surriscaldare, il pombo a 500° significa bruciarlo. Si formano istantaneamente strati spessi e rigidi di ossidi sulla sua superficie, provare per credere. Anche togliendoli con una spatola si riformano istantaneamente. Colano appresso al metallo formando grumi e otturando buchi. Almeno questo è quello che è successo a me..... Invece credo che il sistema migliora sarebbe poter tenere il metallo e lo stampo a temperatura prossima e poco superiore al punto di fusione, in modo che il metallo scorra e impieghi qualche attimo a coagularsi. In questo modo non dovrebbero esserci ritiri e screpolature, e le piastre dovrebbero venire omogenee. Più facile a dirsi che a farsi..... Fare "una macchina" o qualcosa di simile che sparga il piombo fuso su una superficie mi sembra difficoltoso.... Non vorrei trascendere nel complicato, questo sistema per fare piastre e batterie fai-da-te poi dovrebbe essere replicabile da tutti quelli che hanno inpianti di energia alternativa, e non tutti hanno grandi attrezzature e manualità necessarie.
Quella della teglia di alluminio per ora mi sembra l'idea più pratica, nel caso àncorala bene che non si rivolta, e livellala (con una livella....) con degli spessori sotto gli spigoli, in modo che sia perfettamente piana. Il problema è che poi devi aspettare che il piombo si fredda prima di togliere la piastra.
Per il laminatoio ci vorrà del tempo, poi metterò tutto online.
Saluti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 3/11/2008,13:09

ciao ferro,la teglia era livellata,il problema è che non ho il fornello giusto,ho usato un fornello a gas da campeggio,e il piombo fuso tende a fermarsi dove fa piu caldo,quando ho riscaldato la teglia con un altro cannello esterno il piombo ha cominciato a correre fino a spostare il peso e ribaltandomi la teglia.
Hai ragione che è la piu casalinga delle scelte cmq

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 3/11/2008,22:01

Salve a tutti.
Ciao Dolomitico, prova col fornellone a gas su cui si fanno bollire i pomodori in bottiglia, quello ha quattro piedi e si può livellare bene. Ha anche quattro staffe per reggere bene in piano la teglia. Vedrai che va meglio. Prossimamente proverò anch'io.
Saluti.
Ferro

 

alby992

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Inviato il: 21/12/2008,22:16

ciao volevo dare un piccolo aiuto per la costruzione dello stampo per le piastre in piombo.
Lavoro nel settore dentale e in questo settore esistono dei materiali molto particolari, uno di questi serve per fare gli stampi per fonderci poi all'interno delle leghe che poi andranno a formare il dente. Queste leghe fondono a temperature molto alte e sicuramente il materiale dello stampo sopporta la temperatura di fusione del piombo...anzi penso che gli faccia ridere!!!...la consistenza è come quella del gesso, forse un po piu leggero.
Questo materiale potete richiederlo a qualunque odontotecnico che ve ne può vendere un paio di chili o qualunque rivenditore di materiale dentale.
Il materiale si chiama rivestimento per uso dentale...provate a fare una ricerca con google...ciao Alberto

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 26/12/2008,13:10

Bella dritta,mia moglie lavora proprio da un dentista,ma non è che costi un casino questa cosa?

 

alby992

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Inviato il: 26/12/2008,18:27

ciao Dolomitico, grazie per le risposte...anche quella dell'altro post...

Certo i materiali per uso dentale non costano poco, in particolare il rivestimento non so cosa costi ... ce ne sono di piu e meno economici e di diverso tipo...ci sono quelli in polvere con liquido apposito che serve per compensare le dilatazioni termiche delle leghe e quello che aggiungi acqua distillata...io non sono un commerciale, ma sono un tecnico, nel senso che vado a riparare ed installare tutte le apparecchiature dentali, tra cui le fonditrici con cui viene usato il rivestimento...e quindi di materiali me ne intendo poco

Se chiedi a tua moglie, quasi sicuramente il dottore avrà il catalogo della Krugg (azienda leader nel settore prima di Revello di Verona altra ditta a livello nazionale) dove ci puoi trovare i prezzi.(sono stato pure a Belluno da qualche dentista, quando lavoravo per Revello, ora sono andato alla concorrenza)

Il mio consiglio però è quello di rivolgersi ad un odontotecnico, magari quello a cui si rivolge il dottore e chiedere se te ne vende un pochino.

Io ieri ho fuso del piombo in un pentolino e l'ho versato in un contenitore fatto a scodella con del rivestimento dentale...l'ho fatto per "pulire" i rottami da terra e sporcizia per ottenere dei lingotti lucenti a forma di scodella.Il materiale non ha dato segni di cedimento
Ho notato che durante le prime colate il piombo versato bolliva, molto probabilmente era dovuto al fatto che il rivestimento aveva ancora dell'umiidità all'interno, infatti gli odontotecnici prima di fonderci le leghe all'interno mettono lo stampo in rivestimento nel forno da preriscaldo che raggiunge temperature anche oltre i 1000 °C in questo modo lo stampo si asciuga perfettamente e il dente in cera all'interno va letteralmente in fumo lasciando lo stampo vuoto per accogliere il metallo, che sarà poi fatto entrare con apposite fonditrici a pressofusione o piu semplicemente con fonditrici a rotazione.


Ciao ti ho risposto anche nell'altro post per chiderti qualche suggerimento sulla forgia.
Ciao Alberto

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 29/12/2008,18:39

Ho letto con molto interesse i vostri messaggi sulle batterie al piombo, sulla possibilità di desolfatarle nonchè tutte le interessanti disgressioni.
Anzi mi sono iscritto proprio per poter partecipare! faccine/smile.gif
Ricordo che possedevo un vecchio manuale che insegnava come costruire degli accumulatori al piombo classici , quelli con H2SO4 per intenderci, ma temo di averlo perso; ricordo che insisteva sulla necessità di pretrattare le lastre di piombo, prima creando delle increspature sulla superficie con un attrezzo creato ad hoc: una sorta di rullo con tante piccole punte, di seguito con cicli di scarica e scarica ripetuti molte volte.
Se mai lo ritrovo lo copio e lo invio in forma digitale.
Vi leggo con molto piacere

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 29/12/2008,20:16

Ciao Lupo Cattivo (bel nome)
qui si accettano tutti,anche se è Ferrobattuto a fare gli onori di casa,per i libri io ne ho comprato uno inglese,e devo dire che non è difficilissimo,ti spiega sia come si recupera una batteria smontandola ovviamente,sia come costruirne una nuova con le piastre piene,che da quello che ho capito io con le piastre piene hai la meta come capacita e la durata in proporzione allo spessore,chi gli interessa lo consiglio scrivi "battery builder "su google è il primo link.
ti spiega dalla A alla Z,bello sarebbe un traduzione.
Ti spiega anche come formare le piastre e le rigature per la capacita,da li capisci un mondo di cose,anche perche tutti vedono 1 batteria,invece sono 6 celle dentro 1 involucro,e raramente tutte e 6 sono distrutte,come dicevo tempo fa potresti recuperare tantissime batterie,smontare le celle utili e ti fai dei giganteschi accumulatori dentro degli acquari,sembra fantascenza,ma nessun limite lo vieta,prendi una batteria da 45ah,45x6(celle)=270,hai una pila da 270A a 2 volt,se fai lo stesso giochetto con una batteria da 100A hai 100x6=600A,ne metti 6 uguali e hai una stazione di accumulo enorme,e puoi andare ancora molto oltre,e a prezzi bassi.
Ora mi sono divagato anche troppo,benvenuto tra noi

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 29/12/2008,21:31

Salve a tutti.
Benvenuto Lupo Cattivo. Ci vorrebbe un avatar in argomento...... faccine/biggrin.gif Comunque ben iscritto nel forum.
Veramente Dolomitico non è che si accettino proprio tutti, un certo signore che voleva iniziare una Catena di S. Antonio a spese del forum l'ho proprio cancellato. E lo farò di nuovo se necessario.
Come vedi, Lupo, il nostro Dolomitico è subito partito in quarta, che l'argomento gli interessa, ma interessa pure me e anche tutti gli altri che partecipano per l'energia alternativa indipendete, in quanto le batterie di accumulo sono la parte "debole" dell'impianto. Vanno periodicamente sostituite. Va da se che se si possono desolfatare o recuperare in qualche modo si da un buon taglio alla spesa. Se tu potessi recuperare quel vecchio manuale ci faresti un grande piacere. Anche io avevo pensato di fondere delle piastre, ma mi sono scontrato contro il problema dello stampo, che deve tenere alla colata di molte decine di piastre uguali, forse alcune centinaia, e i sistemi provati fin'ora non sono risultati efficaci. Però non dispero. Avevo pensato anche di tornire un paio di rulli zigrinati da montare in una sorta di laminatoio, con cui trattarne la superficie per irruvidirla e renderla più ricettiva al trattamento di formazione, probabilmente proprio come si diceva su quel tuo manuale. Se poi ci fossero state altre idee buone tanto meglio, e ben vengano anche quelle di chiunque altro.
Spero che la partecipazione alle nostre discussioni ti sia utile e lo scambio di idee proficuo.
Saluti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 30/12/2008,17:07

Ciao ferro non mi ero accorto della sparizione del tipo con la catena di s.antonio,che non centrava nulla per'altro.
In effetti me lo dice anche mia moglie che parto subito in quarta,un mio piccolo difetto,"eccesso di nformazioni".
Quel libro magari in pdf sarebbe di aiuto a tanti.
Ormai Ferro ti hanno dato le chiavi del forum,sei un piccolo San Pietro del Forum faccine/smile.gif faccine/smile.giffaccine/smile.gif
Apprendista Stregone,e pure Santo,sei sulla strada buona faccine/smile.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 31/12/2008,10:57

Salve a tutti.
Sai come si dice, Dolomitico, "Gioca coi Fanti e lascia stare i Santi". faccine/smile.gif Cancellare una discussione è semplicemente una delle prerogative dei moderatori, i veri "S. Pietro" del forum sono gli amministratori, che possono cancellare spostare tagliare e cucire in tutto il forum come vogliono. Il tutto sotto la supervisione del "Sommo Bolle". faccine/laugh.gif E poi uno stregone o un mago, anche apprendisti, non hanno nessuna speranza di diventare santi...... Molto difficilmente anche se martirizzati.
Accontentiamoci di essere "bravi".
Saluti.
Ferro

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 8/1/2009,12:02

Rieccomi, scusate ero in montagna a sciare! faccine/clap.gif
Concordo pienamente con ferrobattuto: l'accumulo di energia è l'anello debole del sistema, attualmente l'energia chimica di un litro di benzina è a bassissimo costo (non teniamo conto delle tasse), di basso peso, distrubuita capillarmente, facilmente trasportabile e ragionevolmente sicura: i serbatoi delle auto esplodono facilmente solo nelle pellicole americane.
Non voglio fare il panegirico dei motori a scoppio, sia chiaro, volevo solo sottolineare la difficoltà di avere un accumulatore di energia che sia competitivo.
Data la perfetta rispondenza ai fabbisogni della trazione di un motore elettrico contro la macchinosità di un marchingegno ottocentesco come il motore a scoppio sarebbe veramente ora di cambiare.
Perdonate la disgressione, tornando a bomba fondere il piombo degli accumulatori esausti mi pare un'ottima idea, però cosi facendo si separa la parte di lega , calcio, antimonio o selenio con cui in origine erano state realizzate la lastre.
Dovrei guardare i punti di fusione, ma ragionevolmente dovrebbero rimanere sotto forma di morchia in superficie a fine fusione.
Quando fondevo il piombo in laboratorio usavo dei crogiuoli in porcellana, ma erano quantità assai piccole, quindi non saprei che materiale potrebbe essere di supporto.
Ah, forse una cosa, gli stampi vanno preriscaldati, altrimenti si spaccano quando gli versi il piombo fuso
300-350 gradi se ben ricordo.

 
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