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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Sezione Generica

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Esperienze, consigli e dubbi sugli accumulatori al piombo., Mettiamo insieme ciò che sappiamo.
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DOLOMITICO

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Inviato il: 8/1/2009,18:25

Hai ragione lupo cattivo,
pero come diceva quel tale "L'ETA DELLE PIETRE NON é FINITA PERCHE SONO FINITE LE PIETRE"
e non dobbiamo(o dovremmo?!?)aspettare che finisca il petrolio,cmq hai fatto un'analisi a 360°.
L'accumulo è difficoltoso,pero ricordiamo che stiamo usando una tecnologia tremendamente vecchia,le batterie al piombo sono quasi contemporanee del motore a scoppio,hanno una bassa densita di energia,pero costano poco(rapporto amper/€)e durano anche tanto se trattate bene,e se costruite per durare tanto tirano sicuramente 20 anni,provaci con una pila al litio e non sono sicuro di questo,l'idrogeno si disperde,il fatto è che noi possiamo lavorare con materiali a nostra disposizione,oltre al fatto che nessuno ha scoperto come immagazzinare energia,quello che noi facciamo è trasformare chimicamente una cosa nell'altra,e la chimica mi pare insegna che le trasformazioni creano dispersioni.
Se pero calcoli che del litro di benzina che in termini di potenza equivale a 10 KW usi un misero 25/30% della potenza avibile (il resto è calore).
2/3 KW ogni 10 sprecati,mentre una batteria al piombo è nettamente piu efficente,arriva al 75%.
Il problema è la densita.
Se pensate il petrolio è energia solare concentrata in una sostanza oleosa,come l'olio da cucina,e in effetti l'olio ha quasi gli stessi KW di resa energetica,solo che per fare 1lt di olio serve una stagione,quindi stimiamo 10 mesi di sole,concentrati in un litro,difficile fare di meglio,il fatto è che noi quel litro in 14KM lo usiamo tutto,
10 mesi di crescita-------10 minuti di resa
di questo passo è meglio investire in girasoli faccine/smile.gif faccine/smile.gif
Mi sono divagato un po,ma se prima non capiamo le differenze in campo si fatica a mettere a fuoco il problema.
Quale batteria chimica puo erogare potenze di 10kw ogni 10 min?????
Non è proponibile trasportare un simile affare,forse un problema è che per portare in giro 70 kg di persona noi spostiamo 1000 e piu kg di metallo,se facessimo i veicoli piu leggeri servirebbe meno potenza.
E il motore elettrico è quanto di meglio ci sia ora,forse un giorno si produrranno auto con una piccola batteria che pilota un parallel path,ma intanto siamo ancora qui con le nostre amate batterie al piombo.
Calcolando inoltre che non siamo ricchi sono una fra le nostre scelte obbligate,
scusate se vi ho annoiato troppo faccine/smile.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 8/1/2009,20:37

Salve a tutti.
Ciao Dolomitico, non annoi nessuno con i tuoi pensieri scritti. Anche perché sono simili a quelli di tutti noi, anche se i tuoi a volte sono più simpatici. faccine/smile.gif
Mi sembra di ricordare che le prime macchine semoventi fossero elettriche e mosse proprio da batterie al piombo, ma non ci posso giurare, comunque POI si è passati al motore endotermico, proprio per la facilità di alimentazione, anche se era un po' disdegnato per la puzza ed il rumore (a quell'epoca si che la sapevano lunga.....)
Come dici tu Lupocattivo, è più facile trasportare un litro di benzina che una grossa batteria, ma quì non dobbiamo trasportare niente, è tutto stazionario, il generatore eolico è l'unica cosa che si muove faccine/laugh.gif, ma non "viaggia". Dobbiamo accumulare energia, e fino a che qualcuno, del forum o meno, non ci propone una batteria più piccola e più efficiente, e soprattutto più facile da costruire degli accumulatori al piombo, si seguiterà ad usare quelli. faccine/sad.gif
Durante la riduzione col carbone degli ossidi di piombo, sicuramente si perderanno altri metalli in lega, che forse reagiscono in modo differente al trattamento, ma dato che non abbiamo necessità di "stiracchiare" l'efficenza e la diminuzione di peso dell'accumulatore, come nel caso di produzione industriale, ci "accontenteremo" del "semplice" piombo, che poi è L'UNICO elemento che necessita nella reazione di accumulo. I restanti, calcio, antimonio ecc. servono soltanto per aumentare la robustezza o diminuire il peso della batteria.
Come avrai visto leggendo le varie risposte il piombo liquido esce da sotto i carboni roventi in combustione, perciò se quei metalli ci sono si troveranno ancora in lega, se non ci sono più faranno parte delle ceneri di scarto, e nel crogiolo finale per fondele le piastre ci sarà soltanto piombo.
Non so come sia un crogiolo di porcellana, ma detto così mi sembra una sciccheria faccine/tongue.gif , io mi accontenterei di un buon materiale refrattario che mi permettesse, in futuro, di fondere qualcosa di più "consistente", tipo rame e bronzo.
Il problema che ho avuto fin'ora con gli stampi, non è tanto il fatto che si spaccano, che a questo si può ovviare, ma che dopo poche fusioni si "logorano" e si sbocconcellano tutti, rovinando la sagoma delle piastre con sporgenze bozzi e baffi vari....
Se hai qualche idea in proposito ne saremmo felici.
Ho visto che hai trovato un avatar in tema e simpatico. Quel lupo sembra un pacioccone che abbia appena mangiato. faccine/laugh.gif
Messaggio lasciato. Beep
Ferro

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 12/1/2009,12:08

Ahahahahah...sì, hai ragione; il crogiolo in porcellana era, e rimane, una vera sciccheria! Immagine
lo usavamo in laboratorio ma è grande poco più di una albicocca o una noce
Tiene bene anche oltre i 1000 gradi, ci fondevamo l'argento!
Ovviamente non è proponibile.
Però, però.... dato il caolino è facilmente trovabile dalle nostre parti costruirsi uno stampo in porcellana forse non è così impossibile.
Non ne so nulla in merito, ma credo che le istruzioni su come farlo non siamo difficilissime da trovare.
Per raffinare il piombo è assai facile, come giustamente dici basta farlo fondere e raschiare la superficie dalle morchie sintanto che ce ne sono ed eliminare quelle che si depositano (assai poche) di metalli più pesanti del piombo.
Credo, ma non ne sono certo, che i metalli posti assieme al piombo oltre che aumentarne la durezza e la robustezza, influiscano sui potenziali di ossidazione e quindi diminuiscano di molto la produzione di 02 e H2 all'anodo e catodo.
Le famose batterie "senza manuntenzione" che, in effetti, qualche rabbocco alla lunga lo richiedono egualmente.

 

alby992

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Inviato il: 14/1/2009,22:33

X Dolomitico:

Ciao Dolomitico, Ferro mi ha convinto a provare a costruire un accumulatore, potresti indicarmi brevemente come aprire una batteria senza sfasciarla completamente e quali sono le batterie che si prestano meglio al recupero ...in modo da distruggere il meno possibile e poter riutilizzare tutto quello che si puo...
Per ora, per aprirle, ho usato il sistema della zappa e martello faccine/crash.gif ...come sai rimane ben poco di riutilizzabile...
ciao e grazie Alberto

P.S. Per fare lo stampo delle piastre ho trovato alcuni materiali dentali....devo fare delle prove....se non funzionano si potrebbe provare con questo:

http://www.prochima.it/pages/rtv-689.htm

è una gomma siliconica...ma costa uno sproposito...250gr, 14 euro circa

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 17/1/2009,17:21

Bravo ALBY,
stavo leggendo anch'io proprio di questa gomma,io leggevo che la usano in america per fare proprio gli stampi riutilizzabili,per il costo dipende tutto dal fatto di ammortizzarlo quanto prima,e senno rimane la cara vecchia pentola antiaderente.

Per aprire una batteria io ho usato:
un martello
due scalpelli da fallegname,uno corto euno piuttosto lungo
una sega per tagliare i poli.
La sega alternata per tagliare i reggigriglia fra una cella e l'altra,ma non è molto pratico,andrebbe meglio rivedere questo,poi dipende se vuoi recuperare la scatola.

In pratica prima la svuoti dell'acido,ma questo penso lo sai.
Poi tagli i 2 poli con la sega,prendi lo scalpello piccolo e cominci a scollare il coperchio dalla scatola,è incollato se guardi bene.
Io davo un colpo verso il coperchio per arrivare in fondo alla fessura,e poi facendo leva contro la scatolaun altro per scollarla,per farti capire metti la batt su un fianco e sclpelli lungho tutto il bordo nascosto sotto il coperchio,finito questo prendi lo scalpello piu lungho con la lama rivolta verso i tappi (in su)cominci a ripassare i traversali interni della scatola,se lo fai correttamente si scolla senza fare danni.
Scolli il mastice con lo scalpello.
Poi una volta divise le piastre si sfilano e le smonti.

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 22/1/2009,15:33

Una domandina per Ferro se la puoi sapere,se io acquisto una batteria al piombo nuova puo essere che me la danno vuota,poi ci metti tu l'elettrolita,la carichi e va.
Se io invece ammettiamo di avere una batteria usata,da lasciare a magazziono per X (ixs)tempo,
senza doverla continuamente ricaricare e tenerla d'occhio,io la caricassi al max e poi una volta perfetta ne svuotassi l'elettrolito e lo conserverei a parte,in pratica è una sorta di ibernazione della batteria,il discorso potrebbe funzionare o è meglio lasciare perdere?

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 24/1/2009,16:04

Salve a tutti.
Le batterie, Dolomitico, si possono stoccare per lunghi periodi, purché siano cariche e vuote, possibilmente messe sottosopra ma non aperte. Se poi prima di stoccarle le sciacqui con acqua pulita (non necessariamente distillata) è MOLTO meglio. Le lasci scolare e le chiudi rovesciate, su due tacchi di legno, che siano sollevate da terra, in un posto pulito e asciutto. Si possono immagazzinare così per molto tempo, poi alla ripresa del servizio si riempiono di acqua distillata e si lasciano "rigonfiare" le piastre, si caricano un po' per riportarle a tensione, poi si aggiusta l'elettrolita con densimetro e acido e sono di nuovo pronte. Naturalmente non si può fare per più volte consecutive, al massimo per una. Perché, ne hai tante da poterle stoccare? Mica te ne avanzano? faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif
Questo in pratica DOVREBBE essere il sistema usato dalla fabbrica prima e dai rivenditori poi, prima che le batterie arrivino a te. Ma non sempre viene rispettato, tanto che i rivenditori le hanno già pronte, piene e "cariche"......
Saluti.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 24/1/2009,18:20

Quello che mi preoccupava è la pasta che si deposita sul fondo,non è che poi impiastra il fondo delle celle?
Come idea per recuperare batterie e farti la scorta non sarebbe poi male.
Ormai abbiamo sviscerato quasi tutto quello che si poteva dire sulle batteria al piombo

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 24/1/2009,19:41

Salve a tutti.
Va bene Dolomitico, ma questo è un lavoro che puoi fare su batterie seminuove, o non molto usate, o soltanto desolfatate. Poi se le sciacqui bene, con un po' di pazienza sciacqui fuori quel po di polvere che è sul fondo. Se la batteria ha molto deposito significa che è molto usata, allora ti conviene sfruttarla, magari in parallelo con un'altra, finché non l'hai "spompata" del tutto, così poi metti sotto un'altra meglio e da quella recuperi il piombo.
Si, abbiamo sviscerato quasi tutto, ma la discussione è meglio che rimane aperta, non si sa mai qualche interrogativo nuovo o qualche aggiornamento su delle novità.....
Saluti.
Ferro

 

giramondo46
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Inviato il: 26/1/2009,11:48

Dolomitico, Ferro battuto, salve. Ho letto con sommo interesse il vostro dibattito sugli accumulatori al piompo e loro solfatazione. Ho un camper con pannelli solari provvisti di centralina di controllo di ultima generazione. La batteria di servizio è il mio dramma. Due, tre anni al massimo pur essendo specifica "Solar" e vista la capacità, 140Ah, costa tanto. Ho trovato il sito della Conrad e voglio provare ad acquistarlo, solo non ho capito come si collega e usa. Bisogna staccare la batteria dall'alimentazione, pannelli solari, caricabatteria , o si lascia in parallelo con i suddetti. In questo caso la centralina, che segue algoritmi di tensione e corrente preprogrammati in fabbrica e che pompa ogni volta che ha un po' di luce, come interpreta il Megapulse ?? E poi davvero funziona? giramondo46

 

Lupo cattivo

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Inviato il: 26/1/2009,12:52

Una piccola curiosità, visto che di piombo ne avete lastre pure provate a metterne 2 in una soluzione di bicarbonato di sodio, quello che si usa in cucina (e da chi soffre di acidità di stomaco! faccine/wacko.gif )
La concentrazione non è importante, tanto non è un gran accumulatore. Se riuscite fatela satura.
Poi mettete in carica.
Non da neppure 2 volt, credo sia intorno agli 1,5 e, se ben ricordo, l'autoscarica è forte.
Nulla più di un gioco, s'intende faccine/biggrin.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 26/1/2009,14:34

Salve a tutti.
Giramondo, giriamo faccine/biggrin.gif la domanda a Dolomitico, grande esperto del desolfatatore, e aspettiamo il suo responso.
Lupo, cosa intendi con "non è un grande accumulatore"? Ha basso rendimento? Fare una soluzione satura non è difficile, ma se l'autoscarica è forte è un problema.
Saluti
Ferro

 

giramondo46
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Inviato il: 26/1/2009,16:43

Allora mi rivolgo all'esperto Dolomitico. Più di trent'anni fa un vecchio elettrauto mi disse di fare così: svuota l'elettrolito, sciacqua con distillata, riempi con soluzione di ammoniaca e lascia per 48 ore, svuota, risciacqua, metti l'elettrolita nuovo e ricarica. Ha un qualche fondamento tutto ciò??? Usare pantaloni da buttare perchè gli schizzi sono inevitabili. Giramondo46 dove 46 è 1946, quindi alquanto in là con gli anni. Il fai da te mi è sempre piaciuto, ma in questo forum vedo gente che si avventura in imprese incredibili come il voler rifondere il piombo per costruirsi nuovi accumulatori. Buon vento a tutti.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 26/1/2009,21:05

Salve a tutti.
Ciao Giramondo, hai quatto anni più di me, che sono uno dei "vecchietti" del forum (ma c'è anche qualcuno più grande....).
Riempire con ammoniaca, forse potrebbe servire a neutralizzare il solfato di piombo delle batterie solfatate. Ma questa è una cosa che spetta a Lupo confermare o meno, lui è il "chimico di turno" faccine/biggrin.gif
Quanto ai pantaloni da buttare..... Lo sò perfettamente! faccine/laugh.gif
Per il megapulse desolfatatore, credo che si possa lasciare tutto connesso, ma posso sbagliarmi, comunque Dolomitico te ne darà conferma, che fin'ora è l'unico che lo usa.
Vento in poppa anche a te.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 27/1/2009,11:11

CITAZIONE (giramondo46 @ 26/1/2009, 11:48)
Dolomitico, Ferro battuto, salve. Ho letto con sommo interesse il vostro dibattito sugli accumulatori al piompo e loro solfatazione. Ho un camper con pannelli solari provvisti di centralina di controllo di ultima generazione. La batteria di servizio è il mio dramma. Due, tre anni al massimo pur essendo specifica "Solar" e vista la capacità, 140Ah, costa tanto. Ho trovato il sito della Conrad e voglio provare ad acquistarlo, solo non ho capito come si collega e usa. Bisogna staccare la batteria dall'alimentazione, pannelli solari, caricabatteria , o si lascia in parallelo con i suddetti. In questo caso la centralina, che segue algoritmi di tensione e corrente preprogrammati in fabbrica e che pompa ogni volta che ha un po' di luce, come interpreta il Megapulse ?? E poi davvero funziona? giramondo46

Ciao giramondo,ho visto solo adesso la tua domanda,
Vediamo di rispondere,immagino che l'ammoniaca serve per rimuovere le "incrostazioni interne"nel nostro caso non serve.
Il solfato ci serve li dov'è,e serve perche essendo che è quell'elettrolita che si è solfatato ha perso la sua densita di acido,che si è depositata sulle piastre sotto forma di solfato,se tu lo rimuovi perdi ogni modo per stabilire lo stato di recupero della batteria.
Le batterie per usi "carica scarica"soffrono molto di piu la solfatazione,per questo che il desolfatatore diventa imperativo.
Se lo compri basta collegarlo ai poli della batteria,anch'io ho un regolatore con SOC(STATO DI CARICA)e il megapulse non gli da problemi,anche perche funziona solo in presenza di SOLE/CARICABATTERIE/MOTORE ACCESO.
Per farti capire una batteria completamente carica segna 12.9 volt,il pulser si accende a 13.4 volt,solo in presenza di corrente di carica.L'assorbimento è basso,mi sembra da 80 a 120 ma.
Quando lo installi lo colleghi semplicemente ai 2 poli,e quando la tensione salira oltre i 13,4volt lui si accendera.se la batteria è scarica la tensione non arriva a questo livello finche non si sara caricata parzialmente e dopo lui parte,non è indice di malfunzionamento.
Nel tuo caso lo colleghi direttamante alla batteria,senza modificare nulla,ci sono solo 2 fili rosso e nero,niente di difficile,quando i pannelli caricano lui si accende e desolfata.
Per funzionare capisco il tuo dubbio,ma ormai non sono solo io ad averlo provato con ottimi risultati.Ero scettico anch'io ma ora ne ho ben 2,e i miglioramenti non li conto piu.
Gli unici casi che non serve è se la batteria è in corto o rotta, ma non è di sicuro colpa del pulser.
Se lo prendi di sicuro ne resti soddisfatto.
Ricordo che il megapule ha la dicitura "RIGENERATORE" oltre che desolfatatore,ed è l'originale su questo campo,e che funziona con tutte le piombo a 12 volt.
Poi esistono versioni anche per voltaggi maggiori.
Spero di averti aiutato,ciao giramondo faccine/cool.gif

 
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