| rick68
Watt Gruppo:Utente Messaggi:32
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| Inviato il: 23/10/2008,13:04
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Ciao ragazzi,
sono daccordo ferro su alcune cose ma non su tutto. Capisco che mi sono "intromesso" ( essendo nuovo del forum ) in modo un po sbagliato nelle discussioni, forse sembra voglia insegnare, non era mia intenzione polemizzare, e non voglio si riduca tutto in una polemica; che io non sappia esprimere i miei punti di vista Ok, nessuno deve prendere ciò che dico come un manuale, non sono presuntuoso e non conosco tutto, il magnetismo lo stò affrontando abbastanza seriamente in questo periodo e sempre mi ci butto a pesce nelle cose che mi premono. Non credere che non abbia girato parecchio questo forum, o che non conosca come funziona un alternatore a magneti permanenti ( ho letto di parecchie cose ad esempio sul generatore piggot che non mi sembra poi questa gran macchina, in specie il prototipo fatto dall' inventore stesso . Dicevo che (appunto avendo girato questo forum, si cerca di avere con poca coppia della tensione, ma se hai poca coppia non puoi mettere dei magneti che richiedono una coppia elevata per mettersi in moto) hanno troppia richiesta di potenza per mettersi in movimento, mentre con la corrente di eccitazione se hai bisogno, la coppia di spunto la puoi diminuire, poi è ovvio, ognuno fa le proveche vuole anzi si devono fare le prove.
I miei post erano infatti, non mirati a dare instruzioni (me ne guardo bene), ma vedere (dal mio punto di vista) come queste prove (da fare ) potevano essere indirizzate, mi spiace se non si è capito.
Anche il discorso che fatto sull' induttanza potrebbe sembrare assurdo, infatti l' induttanza non deve essere più bassa possibile,altrimenti prevale la resistenza, e nemmeno può essere troppo alta ( altrimenti riesco a prelevare una corrente minore) per un sacco di motivi (l'induttanza totale delle bobine "si può scomporre" in due parti che influiscono in modo diverso).Considera ad esempio un trasformatore, il funzionamento è simile, se l' induttanza non è proporzionata alla frequenza, si satura il nucleo oppure non riesco ad avere la corrente che vorrei.
Il discorso sul la saturazione del rotore l' ho trovato sui libri. se vuoi una tensione stabile al variare del carico cosi deve essere altrimenti fa un pò te. Se ci attacchi la batteria viene stabilizzata da questa ok ma devi farle alcune considerazioni, non trovi? ( il titolo del post era anche questo).
Le resistenze e senza regolatore se vuoi estrapolarne i parametri , anzi in effetti le prove importanti sono due una a vuoto e l' altra in cortocircuito poi se vuoi trovare il rendimento o la curva di potenza, allora resistenze. Se vuoi a caso vedere più o meno cosa ti da a 1 hz con la ventola che non raffredda più l' avvolgimento ok.
Il regolatroe della macchina ad esempio è vero fa ciò che dici, ma secondo te perchè quando si parla di alternatori per auto si dice che hanno un basso rendimento.
Esistono alternatori più potenti certo , ma sono dimensionati, tu hai dei vincoli. il diametro dello statore è un grosso vincolo, se aumenti il flusso con dei magneti certo ma di quanto lo poi aumentare?
Non credere che sia un ragazzino che spara a caso , anch' io sbaglio, eccome se sbaglio ma mai sparo a caso.
Detto tutto, farò anch' io delle prove su un alternatore di un auto, cosi da rendermi conto se poi ho detto tutte stronzate o no.
Ciao alla prossima (non polemizzerò più) .
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 23/10/2008,13:59
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Salve a tutti. Rick, se ti ho dato l'impressione di volerti zittire o snobbare mi dispiace e me ne scuso. Tutte le critiche sono costruttive, al limite anche quelle sbagliate. Concordo con te sul Piggot, anche a me non sembra una gran macchina, ma forse per quello che serve va benissimo. Ottimo se anche tu ti dedichi alla sperimentazione su un alternatore, tutti i dati possibili e immaginabili sono utili senz'altro. Anche se quello per auto è a 12V e il mio a 24 alla fine le prove e i tentativi daranno risultati simili. Così pure se ti stai studiando il magnetismo, l'avessi fatto anche io ai miei tempi.... Ma allora non volli studiare e in seguito ho arrancato faticosamente per molti anni, per poter imparare qualcosa. Che sui libri stia scritto che il rotore lavora in saturazione sarà senz'altro vero, ma forse si riferisce ai grandi generatori per la corrente alternata di rete, nei piccoli generatori per auto, che hanno regolatori elettronici che agiscono soltanto sulla corrente di magnetizazione del rotore, forse non è così. Infatti quando i giri sono bassi la corrente nel rotore è massima, ma decresce poi mano mano salendo e diventa minima o comunque giusta appena arrivata alla tensione di carica della batteria. Il discorso sui moderni magneti permanenti, molto potenti, si riferisce ad un ipotetico tentativo da fare, ma naturalmente senza mandare in saturazione lo statore, insomma senza superare l'intensità di campo magnetico dato dal rotore avvolto. Questo per abbassare ulteriormente il regime di inizio carica. Quanto alla eventuale difficoltà di avviamento, sarebbe tutta da verificare. Non te la prendere, ma io ho sempre detto che il rendimento mi interessa poco, preferisco perseguire il fine di abbassare il numero di giri di carica, e trovare il modo di caricare delle batterie. In pratica vorrei realizzare un impianto a 24V, con generatore eolico a bassi giri, da quì la modifica di cui sopra. Raffreddare l'avvolgimento non è un problema, si può risolvere in tanti modi, magari mi desse 24V a 1Hz!!! E con tanti ampere, pure!!! Polemizza pure, non ti preoccupare, ma accetta anche le polemiche degli altri, però. Saluti a te e a tutti. Ferro
| | | | rick68
Watt Gruppo:Utente Messaggi:32
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| Inviato il: 23/10/2008,17:57
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Le mie più sincere scuse se ho frainteso e ho esagerato nel mio ultimo post; non ho mai pensato di sapere cose più di altri, (stò "studiando" privatamente, raccattando su vecchi libri o in internet come voi tutti fate immagino, non pensare stia seguendo lezioni universitarie o cos' altro). detto ciò, leggo volentieri i tuoi post come quelli di altri qui e si può essere o non essere daccordo.
Ma non ci potrebbe essere qualcun altro che partecipa a questa discussione ? sembra che a nessuno a parte noi due interessano gli alternatori (e cosi che nascono le polemiche, pochi partecipanti .
cambiamo argomento, mi piacerebbe averli quei due alternatori, se non altro per metterci io addosso le mani. Per ora, dopo che avrò fatto le prove su qiello in mio possesso, volevo modificare un motore asincrono, modificando il rotore, facendolo diventare un alternatore trifase ma ho problemi nella rettifica, mi servirebbe una fresa.
PS vai a vederti qua: http://www.barrascarpetta.org/01_ele/m_7/m7a_u01.htm
diversa roba da leggere.
Ciao.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 23/10/2008,19:54
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Salve a tutti. Ciao Rick, per costruire un rotore in cui inserire un avvolgimento o una serie di magneti ti occorre una buona attrezzatura meccanica, anche un tornio, oltre che una fresa. Poi una discreta manualità e una buona conoscenza della meccanica. Niente di trascendentale, però. Alternatori di molti tipi si possono trovare presso grandi demolizioni, uno di quei posti dove vanno a finire camion, bus, pale meccaniche e anche auto e furgoni ecc. In qualche caso, se ci sono fabbriche in zona, ci va a finire anche roba industriale. Perciò credo non sia molto difficile procurarsi qualcosa di adatto a fare prove. Hai ragione, anche a me piacerebbe sapere se l'argomento interessa anche altri, presumo di si ma non ne ho la certezza. Provo a darti un'idea, poi pensa tu se è il caso: il motore asincrono trifase, col rotore in corto, ha il rotore con tante scanalature (o dei fori longitudinali) piene di alluminio fuso. Se tu lo surriscaldi l'alluminio si fonde e cola via, al suo posto puoi mettere un avvolgimento di filo di rame, calcolato in base all'assorbimento che pensi possa servire. Un problema poi sarà realizzare un collettorino su cui far scorrere due spazzole per alimentarlo, ma credo che questo dovevi farlo comunque. Vedi un po' tu.... Buon divertimento. Ferro
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 23/10/2008,21:37
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Salve a tutti. Un piccolo aggiornamento. Oggi ho smontato il gruppo raddrizzatore, separandolo dallo statore. Tra le altre cose il ponte raddrizzatore è composto da 15 autodiodi ad incasso, di notevole potenza, 12 per fornire la corrente all'esterno e 3 per alimentare il rotore. I terminali delle tre fasi sono composti da quattro fili, come in figura.
Dalle prove risulta che le varie bobine singole sono perfettamente isolate tra loro, e a loro volta perfettamente isolate dalla carcassa, perciò lo statore è perfettamente utilizzabile (se non faccio marroni io....). Stesse prove fatte sul rotore, stesso risultato. Ho trovato con il tester in portata ohm i terminali di ciascune bobina, che in base a come erano saldati (i mazzetti di quattro fili erano saldati insieme sui terminali del ponte) a formare le fasi, penso di aver capito come erano collegati, e come si possano collegare differentemente.
Collegamento originale (a triangolo):
Terminale 1 (fase X) con 10 (fase Y) Terminale 4 (fase X) con 11 (fase Y) Terminale 3 (fase X) con 5 (fase Z) Terminale 2 (fase X) con 7 (fase Z) Terminale 6 (fase Z) con 9 (fase Y) Terminale 8 (fase Z) con 12 (faseY)
Secondo il disegno ricavato:
A mio avviso potrebbero essere ricollegati in quest'altro modo:
Come avevo già detto, in questo modo risulterebbero in serie e a stella, con moltiplicazione della tensione per 2 e per 1,73 che dovrebbe arrivare, a pieno regime a 97V, oppure ai normali 28V ma a regime molto inferiore. Staremo a vedere. Nel frattempo gradirei avere anche il parere di qualcun'altro, magari più esperto di me, che potrei aver preso lucciole per lanterne, anche se poi alla fine saranno le prove pratiche a determinare i fatti. Saluti a tutti. Ferro
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 24/10/2008,11:16
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Ciao gente,io a dire il vero non sono alla vostra altezza anche se capisco cosa intendete è un mondo ancora da perlustrare,io cerco di costruire un piggot,piu vicino alle mie possibilita. Un idea che mi è venuta,non si potrebbe inventare un sistema come appunto l'alternatore della macchina? Nel senso senza i piatti a magneti,na con dei aelettromagneti che appena soffia un po di vento danno una corrente di eccitazione proporzionale alla forza del vento,la corrente per pilotare si puo prendere direttamente dalla batteria o da un piccolo genatore o dinamo(questo si magari a magneti), Cosi si puo raggiungere un'efficenza maggiore in quanto a velocita max,si piu sparare dentro una forte carica eccitatoria che fa anche da freno oltre a recuperare il piu possibile di energia. é un meccanismo forse piu complicato del semplice alternatore a magneti,pero forse piu efficente. Vi ripeto che è un idea,io non ho ne le risorse ne le capacita per fare una cosa simile,ma visto che voi avete una preparazione piu alta forse qualcosa salta fuori. Vi dico gia che dovro rileggermi un paio di volte quello che avete scritto per capirlo bene
| | | | rick68
Watt Gruppo:Utente Messaggi:32
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| Inviato il: 24/10/2008,12:28
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Ciao dolomitico, "non sono alla vostra altezza"..... ; a parte ferro, non che ci sia stata una discussione ad alti livelli , anzi scusa ancora ferro, se potessi cancellare qualcosa di quello che ho scritto lo farei:
CITAZIONE Se trasformo da triangolo a stella il collegamento delle fasi la tensione di uscita mi diventa tre volte (non 3,4...) ; ma che avevo in testaaaaaa. .
a chi leggerà, "se leggerà", oltre a noi questa discussione, saltate direttamente le mie risposte.
anchio dolomitico avevo pensato a qualcosa del genere per il piggot ma senza magneti,anche se, comunque non è da buttare, anzi è ottimo per certe applicazioni se migliorato, secondo me, da schema originale del piggot (l' autore non ha inventato nulla, è praticamente un motore applicato ai lettori cd usato come generatore ) si possono fare diverse modifiche a partire dai magneti, ci vorrebbero di forma diversa dalle solite ( il problema sarebbe se si trovano ).
x Ferro, continua così e speriamo si faccia vivo qualcuno....
ciaoo
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 24/10/2008,12:53
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Salve a tutti. Non ti preoccupare Rick, capita a tutti di avere qualche svista. Tempo fa ho fatto un calcolo per la sezione di un cavo e non mi sono accorto che così avrebbe dissipato 200W!..... Dolomitico, se ho ben capito vorresti fare un Piggot senza magneti permanenti, ma con elettromagneti di eccitazione. Prova un po'..... Ma io credo che sia superfluo. Quel tipo di generatore è nato proprio per i magneti permanenti, per questo non ha nuclei ferromagnetici. Poi gli elettromagneti consumano corrente. Semmai il sistema che hai proposto è più valido nel caso di alternatore con nucleo, che presenterebbe meno attrito alla partenza. Però sperimentare non guasta, possibilmente con materiali di recupero, così non inquiniamo e non buttiamo via soldi. Adesso stò con le mani in pasta con quell'alternatore, più avanti mi piacerebbe provare con un paio di grossi motori trifasi che ho buttati in officina. Vedremo cosa ne esce fuori. Per ora vi saluto. A più tardi. Ferro
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 24/10/2008,22:06
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Ciao a tutti e 2, la mia era un idea,non necessariamente da applicare al piggot,io poi non ho intenzione per intanto di cimentarmi,come dicevo non ho le capacita momentanee per fare simili ricerche,gia sto arrancando con il piggot,sono andato ieri a prendermi le pistre per fare i piatti,ho 10 magneti da 3 cm tondi e volevo costruirne uno con un singolo piatto per intanto,dalle prove che ho fatto con 2 bobine sono arrivato a 6 volt 0,6 ah,se funziona riesco a fare 2 cose,imparo come si fa e mi serve per caricare una piccola batteria per la legnaia.
Oggi al lavoro pensavo,io ho 2 statori del compressore da frigo,e belli grandi,faranno 300watt,secondo voi è possibile cosi come modificando solo il rotore (visto che mi sembra trifase,ha 3 fili in uscita)trasformarlo in alternatore a magneti? Domani se riesco posto una foto
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 24/10/2008,22:14
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Salve a tutti. Ciao Dolomitico, se sono compressori di frigo casalinghi no, perché in realtà sono monofasi e il terzo filo è per l'avviamento. Se sono frigoriferi industriali trifasi invece si, si potrebbe provare, ma la potenza erogata sarebbe talmente bassa che forse non conviene mettersi con le mani in pasta. Vedi un po' tu.... Ciao Ferro
| | | | DOLOMITICO
| Inviato il: 25/10/2008,09:44
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Ok,era per sapere,allora gli levo il filo,cosi avro risparmiato qualche € di rame,grazie ferro
| | | | eneo
| Inviato il: 25/10/2008,18:04
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ciao a tutti, ciao ferro quasi quasi mi procuro un alternatore da camion......
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 25/10/2008,20:46
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Salve a tutti, e ciao Eneo. Da camion non so, di solito i camion hanno bisogno di relativamente poca corrente, invece gli autobus, specialmente quelli da turismo, ne hanno bisogno proprio di TANTA. Tra neon interni, ventilatori per aria forzata, amplificatore, aria condizionata (quanta se ne magna!!!) ecc. Quasi sempre di questi alternatori ne hanno addirittura due, che uno non basterebbe, e alcuni impianti prevedono, alla partenza dell'impianto condizionatore, anche la presenza di un'altra coppia di batterie. Comunque vedi cosa trovi..... Ma devi "agganciarti" a qualche officina di riparazioni per quelle macchine, altrimenti nuovi costano..... come un appartamento! Buon divertimento. Ferro
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 27/10/2008,20:46
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Salve a tutti. Oggi ho trovato il tempo di rifare le connessioni dentro l'alternatore e richiuderlo.
Dopo montato ho provato a farlo girare a mano, e sulle tre fasi, con soltanto il magnetismo residuo del rotore la lancetta del tester si alzava visibilmente. Ora mi sorge un problema: dovrò realizzare un motovariatore, un riduttore di giri per motori a spazzole, perché non ce l'ho che fin'ora non ne ho mai avuto bisogno..... Devo cercare lo schema e montarne uno al volo. Il seguito alla prossima. Saluti. Ferro
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 29/10/2008,12:10
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Salve a tutti. Ieri quì da noi pioveva.... In questi casi ho più tempo da dedicare alle prove. Ho finito di sistemare le connessioni dell'alternatore. Ho recuperato gli isolanti e i tiranti di connessione originali. Questi in origine erano due per i poli + e - più uno per il comando dell'eccitazione esterno (chiave e spia...). Adesso ci ho connesso le tre fasi in alternata. Preferisco mettere il gruppo raddrizzatore esterno, per motivi di manovrabilità ed eventuali misure. Poi nel caso che l'esperimento riuscisse, visto che il tutto girerà più piano e la ventola sarà meno efficace, preferisco che le feritoie del supporto posteriore rimangano libere.
Ebbene si, confesso: i tre capicordini che fissano le fasi sui relativi bulloncini li ho fatti io.... Non ho saputo resistere alla tentazione. Poi andarmi a procurare quella roba per me significa cambiarsi, uscire e fare 7Km in macchina andata e ritorno per andare ad acquistarli, con relativa spesa di carburante e perdita di tempo. Comunque mi sembra che siano venuti bene. Il regolatore elettronico originale è un piccolo monoblocco di materia plastica rigida, che ingloba anche il porta spazzole per le due spazzoline di eccitazione, con applicato sopra un grosso integrato metallico, simile ad un grosso transistor di potenza. Quello dell'alternatore precedente, con l'avvolgimento bruciato, era guasto. Ho strappato via l'integrato e collegato due fili esterni, uno nero e uno rosso, per applicare l'eccitazione in modo indipendente.
In questo modo potrò fare tutte le prove che voglio, con diverse tensioni, anche se devo ancora procurarmi il motovariatore. Quì ho finito di fissare il tutto.
Ora non rimane altro che fare un "banco prova" di qualche tipo per vedere il regime di carica. Appena possibile aggiungo il resto. Saluti a tutti. Ferro
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