qqcreafis
| Inviato il: 07/10/2014 14:25:12
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Un "pesissimo" estratto dal "Pendolo di Foucault" di U. Eco dove due esoterici sembrano creare una realtà con le loro fantasie.
Negli scritti di Eco è ricorrente il concetto (che naturalmente lui considera orrido) che due falsità costituiscano un preambolo di verità.
se siete duri di stomaco o avete tanto bicarbonato leggete l'orrida mentalità....
CITAZIONE
Colui che avevamo udito era certamente Bramanti, e stava dicendo: "Insomma, io non mando
diavoli a casa di nessuno!"
Quel giorno realizzammo che del tapiro Bramanti aveva non solo l'aspetto ma anche la voce.
L'altra voce era quella di uno sconosciuto, dal forte accento francese, e dal tono stridulo,
quasi isterico. A tratti si intrometteva nel dialogo la voce di Agliè, morbida e conciliante.
"Andiamo signori," stava dicendo ora Agliè, "loro si sono appellati al mio verdetto, e ne
sono onorato, ma in tal caso mi stiano ad ascoltare. Mi permetta anzitutto di dire che lei, caro
Pierre, è stato per lo meno imprudente a scrivere quella lettera..."
"L'affare è molto semplice, signor conte," rispondeva la voce francese, "questo signor Bramanti
scrive un articolo, in una rivista che noi tutti stimiamo, dove fa dell'ironia piuttosto lorda
su alcuni luciferiani che volerebbero delle ostie senza neppure credere nella presenza reale, per
tirarne argento e patatì e patatà. Bon, ora tutti sanno che l'unica Eglise Luciferienne riconosciuta
è quella di cui sono modestamente Tauroboliaste e Psicopompo, e si sa sa che la mia Chiesa
non fa del satanismo volgare e non fa della ratatuglia con le ostie, cose da chanoine Docre a
Saint-Sulpice. Io nella lettera ho detto che non siamo satanisti vieux jeu, adoratori du Grand
Tenancier du Mal, e che non abbiamo bisogno di fare simmierie della Chiesa di Roma, con tutte
quelle pissidi e quelle come si dice casubole... Noi siamo piuttosto dei Palladiani, ma lo sa
tutto il mondo, per noi Lucifero è il prensipio del bene, caso mai è Adonai che è il prensipio del
male perché questo mondo lo ha creato lui e Lucifero aveva tentato di si opporre..."
"Va bene," diceva Bramanti eccitato, "l'ho detto, posso aver peccato di leggerezza, ma questo
non l'autorizzava a minacciarmi di sortilegio!"
"Ma vediamo! La mia era una metafòra! Siete voi, piuttosto, che di rinvio mi avete fatto
l'envoùtement!"
"Eh già, io e i miei confratelli abbiamo tempo da perdere a mandare i diavoletti in giro! Noi
pratichiamo Dogma e Rituale dell'Alta Magia, non siamo delle fattucchiere!"
"Signor conte, mi appello a voi. Il signor Bramanti ha notoriamente rapporti con l'abate
Boutroux, e voi sapete bene che di questo sacerdote si dice che si sia fatto tatuare sulla pianta
dei piedi il crocifisso per poter marciare su nostro signore, ovvero sul suo... Bon, io incontro
sette giorni fa questo pretenduto abate alla libreria Du Sangreal, voi conoscete, lui mi sorride,
molto viscido come suo costume, e lui mi dice bene bene ci sentiremo una di queste sere... Ma
che cosa vuoi dire una di queste sere? Vuoi dire che, due sere dopo incominciano le visite, io
sto per andare a letto e mi sento colpire al viso da chocs fluidici, voi sapete che sono emanazioni
facilmente riconoscibili."
"Avrà sfregato le suole sulla moquette."
"Ah sì. E allora perché volavano i bibelotti, uno dei miei alambicchi mi colpisce alla testa,
cade per terra il mio Baphomet in gesso, che era un ricordo del mio povero padre, e sul muro
appaiono delle scritte in rosso, delle ordure che non oso dire? Ora sapete bene che non più di
un anno fa il fu monsieur Gros aveva accusato quell'abate là di fare cataplasmi con materia fecale,
perdonatemi, e l'abate lo ha condannato a morte — e due settimane dopo il povero monsieur
Gros moriva misteriosamente. Che questo Boutroux maneggi sostanze velenose lo ha stabilito
anche il jury d'onore convocato dai martinisti di Lyon..."
"In base a calunnie..." diceva Bramanti.
"Oh dì dunque! Un processo su materie di questa sorta è sempre indiziario..."
"Sì, ma che monsieur Gros fosse un alcolizzato con la cirrosi all'ultimo stadio al tribunale
non è stato detto."
«Ma non siate enfantino! Ma la sorcelleria procede per vie naturali, se uno ha la cirrosi lo si
va a colpire nell'organo malato, è l'abbecedario della magia nera..."
"E allora tutti quelli che muoiono di cirrosi è il buon Boutroux, mi faccia ridere!"
"E allora raccontatemi cosa si è passato a Lyon in quelle due settimane... Cappella sconsacrata,
ostia col tetragrammatòn, il suo Boutroux con una gran roba rossa con la croce rovesciata,
e madame Olcott, la sua voyante personale, per non dire altro, che le appare il tridente sulla
fronte, e i calici vuoti che si riempiono da soli di sangue, e l'abate che crasciava in bocca ai fedeli...
E vero o no?"
"Ma lei ha letto troppo Huysmans, caro mio!" rideva Bramanti. "È stato un evento culturale,
una rievocazione storica, come le celebrazioni della scuola di Wicca e dei collegi druidici!"
"Ouais, il carnivale di Venise..."
Udimmo un trambusto, come se Bramanti stesse per scagliarsi sull'avversario, e Agliè lo
trattenesse a fatica. "Voi lo vedete, voi lo vedete," diceva il francese con la voce sopra il rigo.
"Ma state attento Bramanti, chiedete al vostro amico Boutroux che cosa gli è arrivato! Voi non
lo sapete ancora, ma è all'ospitale, chiedetegli chi gli ha cassato la figura! Anche se non pratico
quella vostra goetìa là, ne so qualcosa anch'io, e quando ho capito che la mia casa era abitata ho
tracciato sul parquet il cerchio di defensa, e siccome io non ci credo ma i vostri diablotini sì, ho
levato lo scapolare del Carmelo, e gli ho fatto il contresigne, l'envoûtement retourné, ah sì. Il
suo abate ha passato un brutto momento!"
"Vede, vede?" ansava Bramanti, "vede che è lui che fa i malefici?"
"Signori, ora basta," disse Agliè, gentile ma fermo. «Ora ascoltino me. Sanno quanto
apprezzi sul piano conoscitivo queste rivisitazioni di rituali desueti, e per me la chiesa luciferiana
o l'ordine di Satana sono ugualmente rispettabili al di là delle differenze demonologiche.
Sanno del mio scetticismo al riguardo, ma infine, apparteniamo pur sempre alla stessa cavalleria
spirituale e li invito a un minimo di solidarietà. E poi signori, mescolare il Principe delle
Numer
Tenebre con dispetti personali! Se fosse vero sarebbe puerile. Andiamo, fole da occultisti. Si
comportano come volgari frammassoni. Boutroux è un dissociato, siamo franchi, e caso mai
lei, caro Bramanti, lo inviti a rivendere a un rigattiere quel suo materiale di trovarobato per il
Mefistofele di Boito..."
"Ah ah, c'est bien dit ça," ridacchiava il francese, "c'est de la brocanterie..."
"Ridimensioniamo i fatti. C'è stato un dibattito su quelli che chiameremo formalismi liturgici,
gli animi si sono infiammati, ma non diamo corpo alle ombre. Badi, caro Pierre, non escludo
affatto la presenza in casa sua di entità estranee, è la cosa più normale del mondo, ma con
un minimo di buon senso si potrebbe spiegare tutto con un poltergeist..."
"Ah, questo non lo escludo," disse Bramanti, "la congiuntura astrale in questo periodo..."
"E allora! Su, una stretta di mano, e un abbraccio fraterno."
Udimmo sussurri di scusa reciproca. "Lo sa anche lei," stava dicendo Bramanti, "talora per
individuare chi veramente attende l'iniziazione, bisogna indulgere anche al folclore. Persino
quei mercanti del Grand Orient, che non credono a nulla, hanno un cerimoniale."
"Bien entendu, le rituel, ah ça...."
"Ma non siamo più ai tempi di Crowley, intesi?" disse Agliè. "Li lascio ora, ho altri ospiti."
--------------- ODE AD UNO STUDENTE MERITEVOLE (Sermone) Allora Xyz è stato bravo! noi dobbiamo riconoscere che è stato molto bravo, bisogna dirlo ! In un mondo dove tutto SEMBRA uguale a tutto. In un mondo dove chi abbruttisce la dignità dell’intelligenza umana si arroga meriti. In un mondo in cui si dice che i giovani non hanno speranza perché “tanto non troveranno lavoro” perché tanto non “non avranno la pensione”. Xyz è stato bravo! ha capito tutto, ha fatto un compito perfetto. Xyz ci da una SPERANZA. Xyz non ha seguito le falsità che ci circondano. Xyz si è impegnato ed è riuscito nel suo intento.
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