| righetz
| Inviato il: 17/01/2017 21:51:14
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CITAZIONE
Le mie perplessità nascono dal fatto che avevo letto di una incompatibilità UEFI/Linux che poteva anche danneggiare irrimediabilmente l'HW del PC che poi andrebbe rottamato e sostituito.
Credo che questa falsa notizia sia stata messa in giro per scoraggiare molti utenti a cambiare sistema operativo.
Un sistema operativo che ogni 6-8 mesi deve essere reinstallato perchè si intrippa è una fonte sicura di guadagno per i centri di assistenza.
Le distro di ultima generazione supportano i sistemi UEFI, alcuni riconoscono la configurazione del bios in modo automatico come questa distribuzione: Sabayon una delle poche rimaste made in Italy per non parlare di molte altre ancora dalle più famose come la SuSe e così via.
C'è l'imbarazzo della scelta.
Io preferisco sempre complicarmi la vita e mi sono inguaiato con questa distro da almeno 11 anni: Gentoo parente di questo Gentoo
--------------- Chi non si indebita fa la rabbia degli usurai
| | | | BellaEli
| Inviato il: 17/01/2017 23:16:42
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Quoto Righetz, mai sentito parlare di danni HW con installazioni su UEFI, in ogni caso nessun ragionamento logico deduttivo porterebbe ad una simile conclusione.
Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra di ricordare che un Win10 installato con UEFI non puoi trasformarlo in Legacy, almeno non in modo immediato, ricordo di essere incappato in una situazione simile e aver provato varie procedure con immagini e altri metodi "poco convenzionali", purtroppo è trascorso troppo tempo e non ricordo l'esito, anche perché il PC fu sostituito per necessità di altro tipo.
Win 10, in modo nativo usa GPT, ma legge anche MBR.
Se lo usi senza UEFI l'avvio sarà lento come su un classico Win7, personalmente lo preferisco comunque !
Elix
--------------- C'è un limite al fai da te ??? Si, ma lo stabiliamo noi !!!
| | | | tex64
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| Inviato il: 18/01/2017 11:24:11
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l'UEFI attualmente nel mio PC è in una modalità particolare ambivalente UEFI & LEGACY, ma sono certo che il disco fisso utilizza MBR, infatti appena installato win10 vedeva solo 2Tb dei 3Tb disponibili, e non era possibile in alcun modo indirizzare lo spazio residuo. In fase successiva con parted ho ridotto la partizione di 2Tb a 1Tb ed ho creato altre due partizioni di 1Tb ciascuna. Infine le ho montate e formattate NTFS da win10 e ora risultano pienamente accessibili. Detto questo, dalle vostre analisi mi risulta che posso procedere senza rischi alla installazione di Slackaware in una delle suddette partizioni. Appena possibile procedo con l'installazione. | | | | righetz
| Inviato il: 18/01/2017 20:17:05
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La mia tipica installazione di linux consiste nel dividere il disco in più partizioni.
La partizione root / da almeno 50 giga nel caso serva una installazione bella corposa.
La partizione /home per almeno i 3/4 del disco
la partizione swap pari all'ammontare della ram di sistema.
Questo tipo di partizionamento permette di tenere sempre i dati personali separati dal sistema operativo.
In caso che l'operatore esegua un'operazione sconsiderata che vada a danneggiare il sistema operativo con la conseguenza di doverlo reinstallare, i dati personali e tutte le configurazioni della cartella /home non saranno mai toccate.
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| | | | tex64
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| Inviato il: 19/01/2017 14:22:58
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Io solitamente, dato che uso Linux purtroppo solo occasionalmente, avendo quasi tutti i programmi professionali commerciali per ambiente windows, creo la partizione di /swap di 256Mb, per il resto concordo con il tuo partizionamento.
1Tb di disco a disposizione comunque mi consente abbondante spazio di manovra. | | | | Luca450Mhz
| Inviato il: 19/01/2017 14:37:20
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tex64 però una partizione di swap così piccola non ha neanche senso di esistere. La partizione di swap serve per immagazzinare i dati della ram nel caso in cui l'occupazione della ram stessa si avvicina o supera la quantità totale installata sulla macchina.
Se la fai così piccola puoi anche evitare di creare questo tipo di partizione
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| | | | | | | Luca450Mhz
| Inviato il: 19/01/2017 16:12:31
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Direi che anche così non va bene decisamente sovradimensionato, sprechi solo spazio sul disco che potresti usare in modo migliore per i dati e documenti.
Di solito si fa come dice righetz, uno spazio pari o poco superiore alla quantità della memoria ram.
Però "melius est abundare quam deficere"
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| | | | BellaEli
| Inviato il: 19/01/2017 16:43:27
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Con 32 GB di RAM io credo che lo Swap non verrà mai utilizzato... A meno di casi davvero particolari ma sicuramente non è quello di tex.
Elix
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| | | | tex64
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| Inviato il: 19/01/2017 16:53:05
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Il nuovo PC è decisamente sovradimensionato, ma è una scelta lungimirante, mi deve durare 9 anni come il precedente, senza dover rimpiangere le prestazioni dei PC con caratteristiche medie venduti nel frattempo. | | | | righetz
| Inviato il: 19/01/2017 20:27:57
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CITAZIONE
Con 32 GB di RAM io credo che lo Swap non verrà mai utilizzato
Questo lo quoto al 100%
Vedo nella mia installazione, dopo l'upgrade da 4 gb di ram a 12 gb la partizione di swap è rimasta quella vecchia da 4GB e nonostante l'utilizzo in contemporanea di programmi esosi di ram non utilizza quasi mai lo swap se non in alcuni casi limite.
Il caso limite: virtualbox con win 7 + rhinoceros in ambiente linux girano freecad 0,17 web-browser + compilatore gcc per aggiornamento sistema e sottoprogrammi vari, l'utilizzo dello swap si ferma di poco sotto 1 GB
Modificato da righetz - 19/01/2017, 20:33:32
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| | | | tex64
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| Inviato il: 20/01/2017 14:46:46
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Nel mio laptop vecchio di 7 anni, I5@2.5Ghz con 8Gb di DDR3, aggiornato recentemente da win7 a win10 ho fatto una installazione CAELinux su wmware, e debbo dire che le simulazioni FEM con CodeAster non hanno evidenziato problemi per mancanza di risorse. Ovviamente se l'OS fosse installato come sistema principale al posto di win10, avrebbe molte più risorse a disposizione, e le elaborazioni sarebbero più veloci.
L'utilizzo dello swap dipende molto dal tipo di applicazioni che si è soliti usare, e da quanti programmi e processi vengono eseguiti in contemporanea.
Col nuovo PC fisso I7@3.4-4.0Ghz con 32Gb DDR4, credo che non andrà mai in swap, e quindi non rileverò rallentamenti dovuti a questa evenienza. | | | | Luca450Mhz
| Inviato il: 20/01/2017 15:26:51
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Complimenti per il nuovo pc!
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| | | | tex64
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| Inviato il: 20/01/2017 16:21:06
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Ho preferito prendere fin da subito un PC che non richiedesse upgrades a breve distanza, le memorie oggi costano poco e se in fase successiva avessi voluto incrementarle, non sempre si trovano a buon prezzo, dato che la tecnologia va avanti e gli standard delle memorie cambiano rapidamente. Ad esempio nel laptop ho raddoppiato la memoria da 4Gb a 8Gb DDR3 nel 2014, ma ho faticato a trovarne di compatibili col banco precedente e le ho pagate il doppio rispetto alle memorie DDR4 attualmente in commercio. | | | | BellaEli
| Inviato il: 22/01/2017 01:51:14
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In realtà c'è una pratica commerciale conosciuta a chi è del settore, ovvero nel momento in cui esce la DDR5 il prezzo della DDR4 si congela e resta invariato fino ad esaurimento scorte.
Cioè i costi di produzione che si abbassano sono "sfruttabili" solo sulle nuove RAM, non su quelle vecchie...
Inoltre il costo delle memorie può raddoppiare o dimezzarsi nel giro di un mese, hanno un comportamento molto strano.
In linea di massima uno deve acquistare la RAM che gli serve, non ha senso cercare di risparmiare su questo mercato, non funziona.
Un ragionamento valido, invece, e che se si acquista tutto insieme si acquistano 4 banchi con le stesse caratteristiche, un acquisto a distanza di anni può portare a ritrovarsi con moduli con caratteristiche diverse che, a volte, sono fonte di instabilità.
Elix
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