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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Acqua: come utilizzarla, generarla e sfruttarla

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Acqua in cisterna come trattarla/utilizzarla.
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Roero

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Inviato il: 24/07/2015 21:52:53

Direi che è una soluzione oculata, inoltre se l'acqua da bere te la porti da casa grandi rischi non ce ne sono.
Ho trovato questa pagina sulla legionella, è molto interessante ed istruttiva:

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calcola
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Inviato il: 25/07/2015 07:08:45


CITAZIONE

Forse la formula migliore e' quella di svuotare la cisterna all'inizio della stagione e riempirla una volta all'anno.


la scelta migliore è far analizzare l'acqua per escludere la presenza di inquinanti chimici e vedere se vi è inquinamento fecale. Lontani da zone industriali l'inquinamento chimico potrebbe derivare dall'agricoltura: diserbanti, insetticidi. Se non vi è inquinamento chimico e non vi è rischio microbiologico, cambia l'acqua ogni anno e non mettere nulla. Se invece vi è rischio microbiologico, metti un cloratore automatico in uscita dal serbatoio. Non mettere cloro nella cisterna di metallo. Se non vuoi o non puoi (costa parecchio) installare un dosatore di cloro, compra un piccolo serbatoio in plastica per acqua ed alimenti (sono di colore azzurro), di capacità pari al consumo di due o tre giorni, lo installi a valle di quello grande, lo riempi, clori ed usi l'acqua. Quando termina lo riempi nuovamente, semplice, economico e sicuro.



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Elettrozero

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Inviato il: 26/07/2015 19:43:32

Ciao calcola, proverò a far controllare il "liquido prezioso" ma mi conviene far analizzare l'acqua dove sgorga, far analizzare quella che ho in cisterna da quasi tre anni non credo porti ad ottimi risultati. Così a naso credo sia potabile, inquinamenti chimici pesticidi veleni ecc gli escluderei quasi a priori. Senza offesa per chi abita in pianura ma.... ho visto che brodo si beve in certe zone😨 li si avrei paura a bere un bicchiere d'acqua! Però che sia cristallina non è sinonimo di potabile quindi sempre meglio farla controllare.
Certo un cloratore farebbe un bel lavoro, aggiungere dosi a occhio non è molto "professionale"!
Anche i potabilizzatori UV credo siano molto validi. Prima faccio analizzare l'acqua e poi vedo il da farsi.



Modificato da Elettrozero - 26/07/2015, 19:51:01
 

calcola
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Inviato il: 27/07/2015 05:57:04

Prova prima a chiedere in Comune se l'acqua è stata già analizzata. Se la sorgente è accessibile dovrebbero mettere dei cartelli informativi tipo: potabile, non potabile, non controllata. Gli UV sono validi, il problema è che il flusso d'acqua deve restare a contatto della lampada per parecchi secondi e per collegarla direttamente ad una pompa occorre dimensionarla bene. In passato sterilizzavo l'acqua di un pozzo con una lampada UV da 100W, non funzionava non molto bene e per tanti motivi. Prima di tutto quelle per acqua potabile di quella potenza con il contenitore inox costano tanto, mentre quelle più economiche con il contenitore in plastica ( che io usavo) sono progettate per i laghetti dove l'acqua è ricircolata di continuo sulla lampada, ma che in unico passaggio non sono molto sicure. Per non parlare del consumo elettrico.
Il sistema più economico è il cloro.



Modificato da calcola - 27/07/2015, 13:57:02


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salvatore
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Inviato il: 20/08/2016 10:49:59

Quale quantità di ipocrorito di sodio candeggina bisogna aggiungere per ogni metro cubo di acqua?
Grazie salvatore




moderazione: rimosso i messaggi doppione



Modificato da righetz - 20/08/2016, 12:27:04
 

Roero

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Inviato il: 20/08/2016 21:56:40

La clorazione è il metodo più usato in Italia per la disinfezione delle acque potabili.

Può essere realizzata in vari modi; nella clorazione comunemente intesa (quella dei piccoli/medi impianti) viene semplicemente aggiunta una soluzione di ipoclorito di sodio (varechina, candeggina) all'acqua.
L'ipoclorito di sodio è un composto antimicrobico liquido, limpido, di colore paglierino, con un peso specifico di 1,2 kg/l.
Il prodotto presente in commercio che viene normalmente utilizzato per la clorazione delle acque è una soluzione di ipoclorito di sodio al 12-14% in volume pari a circa il 10% in peso di cloro attivo (la candeggina domestica contiene circa il 5 per cento di ipoclorito di sodio).

L'aggiunta di cloro nell'acqua produce acido cloridrico e ipocloroso: questi composti sono noti come cloro libero.

Il pH e la temperatura incidono in modo rilevante sulla efficacia della disinfezione.

Sia che il cloro venga immesso direttamente nella rete idrica, sia in un serbatoio, dovrebbe essere assicurato prima dell'utilizzo un "tempo di contatto" fra acqua e cloro di almeno 30 minuti, affinchè il cloro possa svolgere la sua azione battericida, ossidando qualsiasi forma vivente esistente nell'acqua.
In realtà poiché le soluzioni di ipoclorito di sodio perdono spontaneamente (con il tempo, la luce, la temperatura, l'azione di altre sostanze presenti nell'acqua) il titolo in cloro attivo, per assicurare "al rubinetto" la misura richiesta (es. 0,2 mg/l), negli acquedotti si applicano dosaggi progressivamente superiori (es. 0,4 mg/l).

In questo caso, tenendo conto della diluizione commerciale (10%) occorrerebbe dosare l'additivo a 4 mg/l (4 ppm).

I valori di cloro sia libero che totale vengono evidenziati con appositi reagenti, e prevalentemente misurati con il colorimetro portatile (Colorimetro digitale).

Ho trovato questo in un articolo sul web, spero ti sia d'aiuto, ma attenzione, prima di aggiungere ipoclorito bisognerebbe misurare il PH dell'acqua prima della clorazione e dopo, nel caso dopo la clorazione fosse più alto di 6,5-7, converrebbe riportare il PH a livello di neutro 6,5-7, aggiungendo acido acetico, in mancanza, anche solo aceto.



Modificato da Roero - 20/08/2016, 22:01:13


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Claudio65
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Inviato il: 28/04/2017 10:29:34

Non sono servito dall'acquedotto.
Penso di acquistare un contenitore in PVC (quello blu) da 1000 litri per un utilizzo quotidiano da rifornire ogni due tre giorni con 50 litri di acqua potabile. Utilizzerei l'acqua della cisterna per tutti gli usi tranne che per bere.
Credo di aver capito dai messaggi che ho letto che posso NON aggiungere disinfettante. Chiedo conferma e mi resta solo un dubbio, l'acqua nella cisterna che sarà svuotata per esempio una volta l'anno non svilupperà batteri o alghe ?
Grazie

 

calcola
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Inviato il: 28/04/2017 12:20:59

Da dove prelievi l'acqua per riempire la cisterna?



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Claudio65
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Inviato il: 28/04/2017 13:34:45

Da una fontana pubblica di acqua potabile con un paio di taniche.

 

inventoreinerba
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Inviato il: 28/04/2017 13:47:46

X Claudio 65
Ti consiglierei di usare non una,ma due cisterne più piccole (o anche una grande e una piccola)
Quando è finita l'acqua della cisterna n1 passi alla cisterna n2

 

Claudio65
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Inviato il: 28/04/2017 13:50:59

* inventore in erba

E perché per quale motivo ?

 

inventoreinerba
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Inviato il: 28/04/2017 14:08:15

se non vuoti periodicamente una cisterna vi resta dentro acqua vecchia di mesi e anche microrganismi che si sviluppano e si moltiplicano.
per questo è meglio svuotare perodicamente la cisterna dell'acqua potabile.
puoi farlo senza restare senza acqua se hai 2 cisterne.

 

calcola
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Inviato il: 28/04/2017 20:27:06

La puoi clorare, il problema è che nel lungo periodo è difficile poterla clorare nuovamente in quanto non sai mai quando il cloro è andato completamente via. Dovresti riempire, clorare e poi svuotare completamente. Nel serbatoio l'acqua già clorata non dovresti lasciarla più di un mese. Quindi dovresti dimensionare il serbatoio in modo che il suo volume sia circa quello dei consumi di un mese. Non so che uso fai dell'abitazione, tieni conto che il consumo pro capite non è inferiore a 100 litri al giorno, 1000 litri non sono molti.



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Salutex
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Inviato il: 16/10/2017 12:04:48

CITAZIONE (Elettrozero, 24/07/2015 21:36:26 ) Discussione.php?212922&1#MSG14

Oppure mi è andata di culo!
In realtà fino ad ora l'ho usata per lavare le stoviglie e lavarmi le mani. Non mi sono mai fidato a bela e non l'ho mai utilizzata neanche per fare la pasta. Probabilmente se la si fa bollire non ci dovrebbero essere problemi particolari, perlomeno visto dal lato batterico. Poi se risulta inquinata da uranio impoverito....
Ora che mio figlio è un po più grande, ci piace goderci la montagna e di conseguenza poter usare l'acqua con una certa sicurezza per l'igiene personale e per poter lavare i piatti senza la paura di "impestare" il piccolo con qualche malattia subdola, è diventata una priorità.
Forse la formula migliore e' quella di svuotare la cisterna all'inizio della stagione e riempirla una volta all'anno.

 

Salutex
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Inviato il: 16/10/2017 12:23:27

Se hai disponibilità di corrente elettrica puoi installare un generatore di Ozono il quale, controllato da un temporizzatore insuffla nella cisterna aria ozonizzata, L'ozono è il più potente sterilizzante esistente e non rilascia residui nocivi ma soltanto ossigeno benefico.
con quel sistema avrai sempre acqua giovane e sana, l'Ozono ha anche proprietà di bonificare l'acqua da una buona quantità (se presenti) di metalli pesanti.
Se non disponi di corrente elettrica puoi sempre disinfettare l'acqua con dell'Argento Colloidale questo, sarà un pò più costoso ma ti garantisce un'acqua assolutamente disinfettata (non esiste batterio, virus, o fungo che resista all'Argento Colloidale più di sei minuti. se vuoi approfondire mi troverai disponibile. Salutex 011-454.45.21

 
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