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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Motori termici, magnetici, elettrici, etc...

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AlterVaporAgo, Alternatore per il VaporAgo
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inventoreinerba
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Inviato il: 11/02/2016 23:40:35

Complimenti per il lavoro fatto e anche per la la brevità della discussione.
ho poca esperienza in questo settore ma non ho mai visto un generatore piggot con il nucleo nelle bobine.
potrebbe essere un'innovazione.
ho verificato la frequenza alla quale lavorano le bobine e il loro nucleo.a 150 giri/minuto sono 25 giri secondo,quindi in un secondo
su ogni bobina passano 16 magneti.la frequenza dovrebbe essere quindi di 25 x 16 =400hz
è da verificare la perdita nel fe-si a 400hz
hai pensato ad utilizzare della ferrite?
comunque veramente un bel lavoro.

 

BellaEli

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Inviato il: 11/02/2016 23:47:45

Eeemh... Mi sa che ti è scappata una virgola...

150 / 60 = 2,5 giri/sec

2,5 x 16 = 40 Hz, frequenza sicuramente tollerata dai lamierini con perdite contenute ....

Elix



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inventoreinerba
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Inviato il: 12/02/2016 00:00:01

azz. m'è proprio scappato un decimale.
non ho occhio su questi mulini.effettivamente 25 giri secondo forse sono un po' troppi.allora con frequenza sotto i 50 hz le perdite nel ferro sono senz'altro trascurabili

 

righetz

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Inviato il: 12/02/2016 18:23:38


CITAZIONE

allora con frequenza sotto i 50 hz le perdite nel ferro sono senz'altro trascurabili


I lamierini sono ricavati da nastro H=40 mm e poi tagliato alla misura necessaria, questo nastro avvolto forma il nucleo dei trasformatori toroidali.
Di sicuro il materiale è ottimizzato per i 50/60 hz e le perdite in questo caso si possono considerare molto trascurabili.

Nel caso di Agolui, per questa nuova versione, i giri sono circa 430 e a quella velocità di rotazione la frequenza sale a 114 Hz. A questo punto le cose iniziano a cambiare. Non ho idea a quanto possano aumentare queste perdite e come si possono calcolare.



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inventoreinerba
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Inviato il: 12/02/2016 19:24:48

e per lo spunto alla partenza come va? occorre un vento forte per vincere l'attrazione dei magneti coi nuclei o parte anche con vento debole?
in effetti non serve che le pale girino quando il vento è debole, perchè
se la fem prodotta dal generatore è inferiore alla tensione della batteria la batteria non si carica per niente, l'alternatore gira in folle.
però le pale e il generatore si devono avviare quando il vento ha una velocità sufficiente per generare una minima corrente di carica.
Che velocità del vento occorre perché si avviino le pale?

 

righetz

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Inviato il: 12/02/2016 20:31:41

In questo caso il VapoAgo non ha problemi di spunto, tira avanti anche una casa.
In caso di utilizzo per l'eolico con quello statore il rotore partiva da solo con circa 4 m/s.



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agolui
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Inviato il: 12/02/2016 21:54:45

Un saluto a tutti

Con il vecchi generatore il motore partiva con un carico di 1KW
attaccato dovendo fare attenzione a dosare l'apertura del vapore per
non bruciare il carico che era formato da 10 lampade 24V 100W

Un saluto Agolui



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righetz

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Inviato il: 24/02/2016 20:56:15

Dall'ultimo test eseguito sul VaporAgo lo statore della foto ha dimostrato di cavarsela bene.

Scambiando alcune informazioni con Agolui e confrontando le varie esperienze in materia anche questo generatore sviluppa calore.

Il vecchio statore con avvolgimenti in aria sviluppava calore all'interno delle bobine arrivando a temperature al limite del sostenibile fin quando ha ceduto.

Questo con nucleo ferromagnetico sviluppa pochissimo calore all'interno ma se ne sviluppa una certa quantità dalla parte dei rotori!

Dopo 7 ore di funzionamento con una potenza erogata di 995 W in modo continuativo i rotori sono diventati tiepidi.

Subito mi sono venute in mente che si sviluppano correnti parassite sulle flange porta magneti.

Perchè prima no e ora si?

Prima confrontandomi con Bolle e poi verificando con il simulatore Femm ho messo a confronto le due configurazioni.

Nella classica configurazione Piggott con le bobine in aria l'intensità del campo rimane costante e nel momento della rotazione delle flange le linee di flusso molto deboli tagliano il piano delle bobine generando la fem.
Il flusso magnetico nelle flange rimane invariato e anche attraverso le bobine indifferentemente che i magneti si trovino in corrispondenza del foro della bobina o che si trovi sopra.

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/H/Flusso_aria.png



Nel caso dello statore con nucleo ferromagnetico porta indubbiamente dei vantaggi e a differenza del classico Piggott il flusso varia a seconda se i magneti si trovano sopra l'espansione polare o nucleo della bobina arrivando al massimo valore (meno le perdite) fino a quasi azzerarsi quando i magneti si trovano completamente fuori asse rispetto al centro della bobina.
Il circuito magnetico si apre e si chiude e si sposta con la rotazione delle flange.
Queste continue variazioni di flusso generano delle correnti indotte all'interno delle flange che cortocircuitandosi generano calore.
In ogni caso il rendimento è decisamente maggiore.

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/H/Flusso_ferro.png



Fatte queste considerazioni il calcolo delle perdite sulle bobine è abbastanza facile da calcolare conoscendo le caratteristiche degli avvolgimenti, sarebbe interessante anche riuscire a calcolare a quanto ammonta questa perdita da correnti parassite.
Detto questo il colosso in fase di progettazione come si comporterà?



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BellaEli

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Inviato il: 25/02/2016 07:13:44

Mi era sfuggito quest'ultimo interessante post... Vediamo un po'...

Partiamo da un punto fermo: il software che stai utilizzando fa un'analisi statica, in un determinato istante, noi non sappiamo cosa succede in regime dinamico, possiamo provare a ricostruirlo solamente simulando una serie consecutiva di istanti a patto di tenere conto di tutte le variabili in gioco...

E da qui le prime incertezze: sicuro che le abbiamo considerate tutte ???

Dubbio 1: il rotore, circolare nella realtà, l'hai giustamente rappresentato come se fosse lineare, con l'alternarsi di un polo magnetico nord e uno sud.

Nella prima immagine si vedono le linee di flusso molto intense tra il magnete 1 e 2, 3 e 4, etc., mentre quasi assenti tra il magnete 2 e 3, 4 e 5, etc.

Chi ci dice che sia esattamente così ? Non potrebbe essere che le linee siano tra il magnete 2 e 3, 4 e 5, etc. ? In realtà quelle linee vengono determinate, credo, dalla sequenza di montaggio dei magneti e dovrebbero restare invariate fino a quando non c'è qualcosa che le perturba...

In ogni caso, prima di guardare la tua prima simulazione mi ero immaginato le linee di flusso del magnete 2 divise equamente tra magnete 1 e 3, come mai non è così ?

Dubbio 2: e se in regime dinamico le linee di spostassero di continuo tra il magnete 1 e 2 e il magnete 2 e 3 e così via ? La seconda simulazione sembra smentire questa ipotesi, ma siamo davvero sicuri che nella realtà sia così ???

Dubbio 3: se un magnete passa davanti una bobina (ipotizziamola senza nucleo ferromagnetico, in aria) ai capi di questa si formerà una certa f.e.m. dipendente dalla velocità di variazione del flusso, dalla quantità di flusso e dal numero di spire (è corretto ???).

Se metto in corto i capi della bobina all'interno di questa inizierà a scorrere una corrente dipendente dalla f.e.m. generata a vuoto diviso l'induttanza dell'avvolgimento (anche qui mi chiedo: è così ? Non la resistenza ma l'induttanza, quindi tra una bobina in aria e una su nucleo ferromagnetico ci saranno delle differenze determinate dall'induttanza stessa della bobina).

Tale corrente produrrà un campo elettromagnetico che si opporrà al movimento: in pratica, quando il magnete si sta avvicinando produrrà un campo dello stesso segno, respingendo il magnete che arriva, quando il magnete si sta allontanando produrrà un campo di segno opposto, tirando il magnete che si allontana.

Nelle tue simulazioni il campo generato dalle bobine, dipendente dall'assorbimento ai capi dello statore, non è stato preso in considerazione: e se questo campo producesse delle variazioni di flusso importanti all'interno del rotore ?

Qui la differenza tra nucleo in aria e nucleo ferromagnetico si farebbe sentire in modo importante: il campo generato dalle bobine con nucleo ferromagnetico sarà molto più concentrato rispetto a quello in aria provocando delle variazioni più consistenti nel rotore !

Potrebbe questo spiegare l'aumento di temperatura rilevato da Agolui ?

Infine mi ha colpito questa frase:

CITAZIONE

In ogni caso il rendimento è decisamente maggiore.

Forse aumenta la densità di energia del generatore ma non il rendimento, col nucleo si dovrebbero avere maggiori perdite derivanti dall'aggiunta dalle perdite nel ferro, o no ?

Elix



Modificato da BellaEli - 25/02/2016, 07:23:23


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Bolle

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Inviato il: 25/02/2016 12:56:14

L'analisi di righetz è decisamente interessante...con la rappresentazione che fa con femm tutto diventa chiaro!



CITAZIONE

Chi ci dice che sia esattamente così ? Non potrebbe essere che le linee siano tra il magnete 2 e 3, 4 e 5, etc. ? In realtà quelle linee vengono determinate, credo, dalla sequenza di montaggio dei magneti e dovrebbero restare invariate fino a quando non c'è qualcosa che le perturba...

Si vede chiaramente, ora guardando la sua simulazione, che le linee di flusso e quindi tutto il campo dipendono dalla posizione del nucleo delle bobine...queste spostandosi spostano le linee di flusso anche all'interno dei dischi!!!!!

Questo non accade se il nucleo delle bobine è in aria!

Concordo sull'analisi dinamica...diventerebbe un casino...anche perchè non ci sono SW (almeno in nostro possesso) che fanno questo!

Per il resto la simulazione rende chiaro il concetto e fa capire come mai nel caso di nucleo ferromagnetico avviene questo innalzamento della temperatura!

Direi ottimo!



Modificato da Bolle - 25/02/2016, 13:02:08


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Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).

 

Bolle

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Inviato il: 25/02/2016 17:57:22

Questa è una simulazione dove si fa vedere il movimento e dovrebbe chiarire per bene l'andamento...osservate per bene quello che accade nei tre magneti centrali e come varia il campo tra loro...gli altri magneti, cioè quelli esterni non sono ben simulati per via del numero limitato e li non si deve guardare quello che accade per il semplice fatto che stiamo linearizzando un cerchio.

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/H/AlternatoreVaporAgo.gif



Mentre se le bobine hanno il nucleo in aria...questo non accade, cioè non avviene la variazione del campo all'interno del disco con conseguente riscaldamento ( precisiamo che il riscaldamento è lieve ).

Questa è la situazione con bobine in aria...e il campo nel disco, considerandolo sempre in modo statico, non varia ...e quindi non scalda...riporto il disegno solo per una coerenza con l'animimazione di sopra.

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/H/FemmSimulazioneInAriaAlternatoreVaporAgo.jpg



Quindi, quanto detto da Righetz è esattamente quello che accade...mentre sul rendimento la cosa è un pochino più complessa...
Bene abbiamo sviscerato anche questo aspetto!



Modificato da Bolle - 25/02/2016, 18:19:03


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righetz

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Inviato il: 25/02/2016 18:42:08

Diciamo che Bolle mi ha semplificato la serata
Stavo già scaldando le meningi per fare una rappresentazione grafica 3d e mi ci sarebbe voluta tutta la serata.

In elettromagnetismo c'è la sua legge di Ohm detta anche legge di Hopkìnson.

I dischi di metallo rispetto all'aria hanno una riluttanza (resistenza) bassa nel lasciarsi attraversare dal flusso magnetico.
Nel circuito magnetico del generatore il flusso segue il percorso dove incontra meno riluttanza nell'attraversare tutto l'apparato e si chiude in se stesso in una specie di serpentina.

Nel sistema assiale con le bobine in aria la riluttanza tra i magneti è elevatissima e di conseguenza tutta la potenzialità dei magneti viene "dissipata" nell'aria. Utilizzo il termine "dissipata" anche se non è corretto giusto per rendere l'idea. Per questo motivo nel piggott per avere prestazioni più elevate possibili si utilizzano magneti di dimensioni generose e si cerca di ridurre al minimo la distanza del traferro appunto per ridurre la riluttanza. Chiamiamola pure resistenza questa riluttanza così rende l'idea di dove sono le perdite maggiori.
Analogamente in un circuito elettrico dove c'è una resistenza molto grande si ha una perdita grande.

Ci sono accorgimenti tecnici per ridurre le perdite nelle flange, tecnicamente invece di usare ferro al carbonio si potrebbe utilizzare lega di ferro silicio, oppure costruire le flange con lamierini stampati di forma circolare sempre ferro-silicio sovrapposti fino ad arrivare allo spessore desiderato e renderli solidali con delle viti distribuite sulla circonferenza.
Meccanicamente sarebbe adatto solo alla realizzazione per il VaporAgo, come sforzo devono solo reggere i magneti.
Altre applicazioni es. generatore eolico non lo vedo indicato per via che il rotore è grande e pesante.....ok non usciamo dal tema


CITAZIONE

Forse aumenta la densità di energia del generatore ma non il rendimento, col nucleo si dovrebbero avere maggiori perdite derivanti dall'aggiunta dalle perdite nel ferro, o no ?


I magneti li possiamo considerare come "generatori" di flusso e a parità di bobina e distanza tra la coppia N-S ci metti aria ed utilizzi il metodo delle riluttanze per il calcolo del valore del flusso al centro della bobina, noterai come sono elevatissime le perdite. Di quel flusso ne utilizzi solo una parte per convertirlo in fem. tramite la bobina

Se a parità di condizioni si riducono le perdite non significa anche aumentare il rendimento? Non si arriverà mai al 100% ovvio, il mondo è imperfetto Faccine/hmmm.gif



Modificato da righetz - 25/02/2016, 18:46:54


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righetz

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Inviato il: 25/02/2016 19:08:13

..... Faccine/mf_pcwhack.gif ma come si fanno le animazioni con femm?



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Bolle

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Inviato il: 25/02/2016 19:30:52

CITAZIONE (righetz, 25/02/2016 19:08:13 ) Discussione.php?213395&3#MSG42

..... Faccine/mf_pcwhack.gif ma come si fanno le animazioni con femm?

si fanno a manina santa...tant'è che non ci ho perso molto tempo...ho preso tutto lo schermo...



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BellaEli

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Inviato il: 26/02/2016 01:29:18

CITAZIONE (righetz, 25/02/2016 18:42:08 ) Discussione.php?213395&3#MSG41


CITAZIONE
Forse aumenta la densità di energia del generatore ma non il rendimento, col nucleo si dovrebbero avere maggiori perdite derivanti dall'aggiunta dalle perdite nel ferro, o no ?


I magneti li possiamo considerare come "generatori" di flusso e a parità di bobina e distanza tra la coppia N-S ci metti aria ed utilizzi il metodo delle riluttanze per il calcolo del valore del flusso al centro della bobina, noterai come sono elevatissime le perdite. Di quel flusso ne utilizzi solo una parte per convertirlo in fem. tramite la bobina

Se a parità di condizioni si riducono le perdite non significa anche aumentare il rendimento? Non si arriverà mai al 100% ovvio, il mondo è imperfetto Faccine/hmmm.gif

Non mi trovo con quello che dici...

Ai fini del rendimento dobbiamo tenere conto solo di due grandezze:
l'energia che forniamo al sistema e l'energia che preleviamo dopo la conversione.

In particolare il loro rapporto (prelevata / fornita) ci da il rendimento.

Tutto il resto non conta, giusto ?

Ora se immaginiamo i magneti come dei generatori di flusso questi generatori sono autonomi, non fanno parte dell'energia che forniamo.
Quindi o questa energia "gratuita" si sfrutta tutta o se ne perde tanta, ciò non influenzerà il nostro rendimento poiché non incide sull'energia fornita/prelevata !

Per fare un paragone assurdo è come se il rendimento fosse il mio conto in banca e il flusso il conto del vicino ! Se il vicino va a p.....e a me non cambia più di tanto...

È tutto vero il tuo discorso della riluttanza e tutto il resto ma quel discorso è valido solo per migliorare alcune aspetti del GMP, ad esempio magneti più piccoli, meno spire, più Potena a parità di dimensioni ma non il rendimento... Quello è tutta un'altra cosa...

Anzi... Guardando la simulazione di Bolle si intuisce che il nucleo ferromagnetico delle bobine provoca una variazione di flusso nel ferro del rotore anche senza alcun carico applicato allo statore !

Questo vuol dire che il rotore si scalderà anche se viene fatto semplicemente girare a vuoto !

Analizziamo bene quest'aspetto: il rotore che si scalda vuol dire che sta consumando energia, e da dove viene ?
Beh per far girare il rotore forniamo una certa energia, ne preleviamo 0 (nessun carico applicato) e il rotore ne utilizzerà e sprecherà una parte per riscaldarsi !

Rispetto al Piggot in aria c'è sicuramente una perdita in più, quindi il rendimento non può far altro che diminuire, non trovi ?

Elix



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