Sophia Muller
| Inviato il: 02/09/2016 16:38:52
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In attesa dell'arrivo dei tubi zincati che mi permettono di portare a termine la stesura dei restanti 18 pannelli fotovoltaici, mi sono dedicata alla costruzione dell'impianto di terra a protezione degi stessi da correnti vaganti a seguito di cattivo tempo e a protezione delle persone.
Prima di proseguire due parole sull'impianto di messa a terra. Tengo a precisare che non è "tutta farina del mio sacco" Purtroppo la mia cultura e limitata. Conosco soltanto cento parole del vocabolario quanto ne occorrerebbero almeno mille.
Il compito di un impianto di terra è quello di salvaguardare la sicurazza dell'impianto e la sicurazza delle persone.
Il fenomeno conosciuto come "scossa" elettrica, viene detto elettrocuzione. Cioè condizione di contatto tra corpo umano ed elementi in tensione con attraversamento del corpo da parte della corrente.
Gli effetti principali che ne consegue sono: scossa, tetanizzazione, fiblillazione cardiaca, ustioni.
La gravità di tali effetti dipende dai seguenti fattori: durata del contatto, frequenza, intensità della corrente, natura della corrente (continua o alternata), percorso della corrente nel corpo, etc. etc.
Faccio un esempio della gravità della corrente alternata: il corpo umano bagnato ha una resistenza di 2000 ohm. Se il corpo umano bagnato viene a contatto con un impianto elettrico a 230 Volt avremo una intensità di corrente pari a 115 mA.
Il valore della corrente che attraversa il corpo umano, dipende dal valore della resistenza elettrica della persona dallo stato di salute e dalla età. Dal lavoro che svolge. Per esempio le mani di un operaio hanno una resistenza elettrica maggiore di quelle di un impiegato.
In ogni modo considerando un valore medio di 3000 hom, si deduce che una tensione di 50 V provoca una corrente di circolazione di 17mA che rappresenta il limite della corrente di rilascio di ogni persona.
La corrente di rilascio è un valore che una persona è in grado di staccarsi, quando viene a contatto con una sorgente elettrica.
Secondo la normativa, si possono ritenere livelli di sicurezza i 50V in alternata e i 60 in corrente continua.
Una folgorazione può avvenire per contattt diretti o per contatti indiretti.
Un esempio di contatti diretti è quanto si tocca un filo scoperto (fase). Toccare la ghiera di metallica di un portalampade, la morsettiera di un motore elettrico etc.etc.
Per i contatti indiretti è quando si tocca delle custodie o carcasse mettalliche che sono in tensione a causa di un gauasto interno.
Come prevenire tutto questo?
Costruendo un buon impianto messa di terra abbinato ad un differenziale.
Come si sa in assenza di un impianto di terra, in caso di guasto, il corpo umano viene interessato da una tensione di 230V. Condizione molto pericolosa.
Un buon impianto di mesa a terra e in caso di guasto, la tensione di contatto se non supera i 50V la corrente generata sarà appena percepita dalla persona.
Come detto prima, per avere una buona protezione, occorre abbinare all'impianto di terra un interruttore differenziale.
Un buon interruttore differenziale (chiamato anche salvavita) deve avere una sensibilità di 30mA. Queti non evitano la scossa, ma hanno la funzine di limitare nel tempo (40 ms) il passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano.
Per soddisfare tale condizione, l'abbinamento tra differenziale e impianto di terra, deve avere i seguenti parametri: "Ra x Idn < 50V" dove:
Ra=resistenza totale dell'impianto di terra. Cioè dispersore più conduttori di protezione.
Idn=corrente differenziale nominale dell'interruttore differenziale in ampere.
50V=limite massimo consentito per la tensione di contatto.
Nei prossimi giorni metterò delle foto riguardante il mio lavoro.
Modificato da Sophia Muller - 02/09/2016, 16:43:28
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