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Franco malgarini
| Inviato il: 02/01/2017 17:00:16
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Infatti, Bolle, il futuro della free energy è solo nella chimica...
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Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
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tex64
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| Inviato il: 03/01/2017 13:09:52
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CITAZIONE (Franco malgarini, 02/01/2017 16:08:11 ) 
Marco mi ha detto che ha già venduto il suo prototipo e che esso funziona in zone dove ci sono grosse perturbazioni atmosferiche...
Interessante, quindi il suo funzionamento dovrebbe essere legato alle cariche elettrostatiche della troposfera. L'inventore invece diceva che traeva energia dal campo magnetico terrestre, e dal movimento della terra. La terra si muove con tutto ciò che ci stà sopra, quindi in definitiva nelle bobine non dovrebbe generarsi alcuna tensione per induzione. Ma potrei anche sbagliarmi.
Potresti chiedere a Marco le specifiche della sua realizzazione, ed eventuali difficoltà nella taratura?
La foto seguente riproduce il generatore di Hendershot, costruito da uno dei sui figli, Mark Hendershot.
Immagine Allegata: Mark-Hendershot.png
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| Inviato il: 05/01/2017 11:08:36
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Il lato negativo di questo dispositivo è che produce piccole potenze, viene accesa una lampadina o due (per me il primo filmato che ho condiviso ed accende una matrice di lampade è fake).
Aggiungo altro schema alla discussione
Immagine Allegata: schema-LH_1-5.png
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tex64
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| Inviato il: 05/01/2017 11:11:52
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L'avvolgimento delle bobine a cestello di vimini è una delle particolarità di questo progetto. Io non ne capisco la necessità rispetto ad un avvolgimento classico su cilindro.
Schema avvolgimenti
Immagine Allegata: schema-LH_2-5.png
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tex64
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| Inviato il: 05/01/2017 11:23:08
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Inside coil, è un tubo di alluminio in cui viene creato una sorta di condensatore internamente alle due bobine. Gli appunti parlano di tubo di ferro o di alluminio, ma credo possa trattarsi solo di alluminio, in quanto se fosse di ferro, con tale nucleo l'induttanza delle bobine cambierebbe in maniera non trascurabile. Tale condensatore secondo l'autore equivale a 0.0028 microfarad.
Condensatore custom
Immagine Allegata: schema-LH_3-5.png
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righetz
| Inviato il: 20/01/2017 18:42:22
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Guardando in giro ho trovato questo documento che allego in formato pdf.
Alla pagina 32 c'è un dispositivo di Thoman Henry Moray che gli assomiglia molto come schema.
Poi a pagina 33 inizia la spiegazione del dispositivo di Hermann Plauson che sotto certi punti di vista leggendo sembra molto un dispositivo di Tariel Kapanadze
Tutti hanno in comune un'antenna con la messa a terra e il controllo del sistema è affidato a degli oscillatori.
Il dispositivo di Tariel Kapanadze assomiglia molto al circuito descritto alla pagina 41.... sembra molto semplice  .
Scarica allegatoCaptazione_energia_antenne_Chapter7_.pdf ( Numero download: 2074 )
Modificato da righetz - 20/01/2017, 18:48:48
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Chi non si indebita fa la rabbia degli usurai
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| Inviato il: 21/01/2017 11:26:39
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CITAZIONE (righetz, 20/01/2017 18:42:22 )
Guardando in giro ho trovato questo documento che allego in formato pdf.
Alla pagina 32 c'è un dispositivo di Thoman Henry Moray che gli assomiglia molto come schema.
Poi a pagina 33 inizia la spiegazione del dispositivo di Hermann Plauson che sotto certi punti di vista leggendo sembra molto un dispositivo di Tariel Kapanadze
Tutti hanno in comune un'antenna con la messa a terra e il controllo del sistema è affidato a degli oscillatori.
Il dispositivo di Tariel Kapanadze assomiglia molto al circuito descritto alla pagina 41.... sembra molto semplice .
Avevo già visto in passato questi documenti, ma non ho mai dato il giusto peso a quanto scritto, i progetti riportati sono alquanto generici e lacunosi ed inoltre non ho visto realizzazioni apparentemente funzionanti fatte da terzi su YT.
Il dispositivo a pag.32 secondo me, non somiglia a quello di LH, in quanto contiene anche componenti attivi (valvole, per ragioni storiche) del tutto assenti nel dispositivo di LH.
Il dispositivo di pag.42 non somiglia a quello di TK se non altro per le dimensioni imponenti dello stesso, e poi non è detto che tale apparato funzioni, mentre del dispositivo di TK vi sono molti video in rete che ne dimostrano il funzionamento, anche se non ci si può mettere la mano sul fuoco. |
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putrechigi
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| Inviato il: 01/09/2017 09:45:56
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ecco un documento in inglese molto interessante sembra scritto dal figlio qualcuno lo sa tradurre?
http://www.hyiq.org/Downloads/The%20Hendershot%20Motor%20Mystery.pdf
Modificato da putrechigi - 01/09/2017, 09:49:05
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putrechigi
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CITAZIONE (tex64, 05/01/2017 11:08:36 )
Il lato negativo di questo dispositivo è che produce piccole potenze, viene accesa una lampadina o due (per me il primo filmato che ho condiviso ed accende una matrice di lampade è fake).
Aggiungo altro schema alla discussione
considerato che adesso ci si illumina a led a basso consumo capite che portata potrebbe avere se funzionasse pure a potenze basse? |
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tex64
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| Inviato il: 02/09/2017 13:56:08
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CITAZIONE (putrechigi, 01/09/2017 09:45:56 )
ecco un documento in inglese molto interessante sembra scritto dal figlio qualcuno lo sa tradurre?
http://www.hyiq.org/Downloads/The%20Hendershot%20Motor%20Mystery.pdf
Questo documento lo avevo già visto in passato, e parla tra l'altro anche del mitico motore di Lester Hendershot, del quale però non rimane documentazione valida per la costruzione di una replica.
Del generatore LH dato che è un dispositivo molto semplice da realizzare, e vi sono alcune repliche su YT lo ritengo più alla portata degli hobbisti fai da te, e se qualcuno lo ha costruito con successo o meno, lo dica pure in questo spazio. |
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Tiberio Simonetti
| Inviato il: 06/09/2017 15:46:14
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Buona salute a tutti gli amici del forum.
Vorrei sottoporvi un'idea a trazionamento magnetico composto da una sfera in ferro dolce che scorre all'interno di un tubo inox. All'esterno a questo va montato un magnete cilindrico come vedete sullo schizzo.
Il prototipo riporta la sfera all'ingresso del tubo inox attratta prima dal campo magnetico esterno e trattenuta poi da quello interno.
Nel caso in cui invece l'ingresso venisse effettuato sulla divaricazione del magnete, allora la cosa potrebbe essere un pò diversa.
La condotta inox (diamagnetica) mantiene sempre la stessa distanza dal magnete mantenendo in equilibrio le forze attrattive, solo che in uscita queste scenderebbero rapidamente di intensità a causa dalla conicità del magnete.
Concludendo quindi, in ingresso, ossia prima che la sfera entri nel cono la trazione è maggiore rispetto a quella in uscita.
Immagine Allegata: sfera ad azionamento magnetico.jpg
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Tiberio Simonetti
| Inviato il: 06/09/2017 16:19:13
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Questa è la seconda ipotesi con magnete conico.
Immagine Allegata: sfera ad azionamento magnetico 1.jpg
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