| Meccatronico in pensione
| Inviato il: 13/06/2017 16:16:49
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per parlare in italiano il prodotto è un grosso sacco in tela speciale anti acqua, può stare tranquillamente fuori all'acqua senza che il pellet interno subisca danni, a differenza dei normali sacchetti di 15 kg preforati, questo sacco è posto sopra un normalissimo bancale, le sue dimensioni sono oltre un metro cubo, va posizionato vicino alla caldaia, si apre si infila dentro la coclea si richiude il sacco per benino intorno al tubo coclea, se resta all'aperto alle intemperie lo si ricopre con celofan e il gioco è fatto, il peso si aggira sopra gli otto quintali, finito il pellet con il transpalet lo si toglie e si posiziona un altro saccone, il cui costo si aggira intorno ai 180 euro, si risparmierebbe anche i 10 euro dei 66 sacchi di plastica di pellet ed eviti un sacco di fatica, dimenticavo i sacchi vuoti vanno restituiti per il prossimo carico, siamo quasi a livello del bombolone di gpl come sistema, era quello che cercavo. Per il prossimo inverno andrò ancora a sacchi di plastica e serbatoio in metallo da 3 quintali, devo smaltire 10 sacconi di cippatino autoprodotto, però sono felice di avere la possibilità del saccone da otto quintali, me li scaricano con il braccio grù del camion e io con il transpalet li posso anche posizionare fuori all'aperto, l'importante che siano coperti con il celofan, il produttore di pellet mi ha detto che molti suoi clienti usano questo sistema da anni e sono soddisfatti. | | | | Meccatronico in pensione
| Inviato il: 15/06/2017 09:33:24
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Un ultimo problema, ho sentito tante opinioni contrastanti fra loro: dalla caldaia a pellet da 19 kw al puffer da 400 litri ci sono circa 5 metri in piano con una sola curva a 90° nella parte superiore del puffer in mandata.
Attualmente con la vecchia stufa a pellet ci sono tubi multistrato da mezzo pollice secondo me ci mette molto ad alzare la temperatura dell'acqua tecnica contenuta nel puffer.
Vorrei sapere se mettendo tubi da 3/4 o un pollice riesco in minor tempo ad alzare la temperatura dell'acqua, dimenticavo pressione interna del puffer /caldaia 1,5 Bar circa | | | | Biomass
| Inviato il: 15/06/2017 12:09:25
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multistrato da 1/2" si può potrebbe essere un dn20..
multistrato da 3/4" potrebbe essere un dn 26
se non ricordo male, la tua caldaia ha entrata da 1".
Quindi dovrai mettere un dn32.
dire che con un tubo di minor diametro, scaldi prima il puffer...è una balla colossale.
Ma dove l'hai sentita?
Mettere un tubo di minor diametro significa solo far soffrire la caldaia...
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| | | | Meccatronico in pensione
| Inviato il: 15/06/2017 22:23:55
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Chiariamo una cosa l'attuale stufa a pellet sia in ingresso che in uscita ci sono tubi da mezzo pollice dn20, nella nuova caldaia i tubi in ingresso e in unscita sono da un pollice mezzo ho provveduto a portarli a 1"
Non ho mai affermato che con i tubi piccoli scalda prima il puffer | | | | Biomass
| Inviato il: 16/06/2017 06:07:29
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CITAZIONE
Vorrei sapere se mettendo tubi da 3/4 o un pollice riesco in minor tempo ad alzare la temperatura dell'acqua, dimenticavo pressione interna del puffer /caldaia 1,5 Bar circa
mi sembrava....
CITAZIONE
Chiariamo una cosa l'attuale stufa a pellet sia in ingresso che in uscita ci sono tubi da mezzo pollice dn20, nella nuova caldaia i tubi in ingresso e in unscita sono da un pollice mezzo ho provveduto a portarli a 1"
1" è sufficiente, se intendi un dn32.
3/4, dn 26, direi proprio di no.
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| | | | Meccatronico in pensione
| Inviato il: 16/06/2017 16:04:01
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L'installazione e collaudo si faranno a settembre, fa troppo caldo e mancano molti componenti tipo pompa circolatore e camino fumi, certo che sarebbe ideale installare sui tubi multistrato un flussostato per capire l'effettiva mandata dei tubi, però non vorrei che con il calore dell'acqua si rovinasse | | | | Biomass
| Inviato il: 16/06/2017 17:23:06
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flussometro, non flussostato, immagino
un flussometro sul ritorno lo puoi montare.
Di solito si montano sul ritorno sel solare. Sono a catalogo.
puoi anche montare un conta calorie....
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| | | | Meccatronico in pensione
| Inviato il: 17/08/2017 20:42:07
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oggi collaudo della caldaia Feroli a cura di un tecnico specializzato con inizio garanzia ufficiale, che dire è una bomba, 3 volte più potente della precedente idrostufa, dimenticavo il collaudo è stato "gratuito"
Ora dovrò fare scuola guida, per il corretto uso.
Per non parlare del circolatore elettronico dab evotron è fantastico, consumo massimo 45 watt a pieno regime, consumi elettrici: Avviamento con coclea ventilatore interno e circolatore candeletta accensione 450 watt a regime: ventilatore coclea e circolatore 200 watt, forse con questi risparmi elettrici a fine anno mi salta fuori un bancale di pellet | | | | Meccatronico in pensione
| Inviato il: 19/08/2017 17:31:36
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La pulizia del bruciatore ha dell'incredibile, fine servizio pulizia, inizio funzionamento altra pulizia con un turbo getto ad aria, ho aperto per verificare se è vero, con mia sorpresa non cera nulla tutto spazzolato via neanche un granello di cenere.
Poi tramite il "volano" del puffer da 400 litri con 15 minuti di funzionamento giornalieri ha acqua calda per le 24 ore successive, finalmente ho finito di sentire le ventole che girano due o tre ore per ottenere gli stessi risultati, una volta al mese pulizia cenere residua il gioco è fatto.
Prossima tappa è far dialogare la caldaia con la termocucina Senko, o meglio con il puffer. Da stabilire in corso d'opera la temperatura minima del puffer e da quel punto far partire la caldaia tramite un relè, al raggiungimento dei 60 o 70° da impostare la caldaia si spegne per poi riaccendersi autonomamente.
Da oggi in poi basta con la ricarica giornaliera di pellet | | | | Biomass
| Inviato il: 19/08/2017 20:16:12
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Ciao mecca
I consumi sono in linea con tutte le altre.
Non vedo cifre fuori dalle medie.
Per i consumi...
Brucia la stessa quantità di pellet che bruciavi prima.
Se prima bruciavi 6kg di pellet per scaldare il puffer in due ore, oggi consumerai sempre sei kg....ma in un'ora.
Il puffer ha bisogno della stessa energia.
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| | | | Meccatronico in pensione
| Inviato il: 20/08/2017 09:03:58
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Ciao Biomas, forse ti è sfuggito il fatto che prima riscaldavo il puffer con una idrostufa che rilascia parte del calore nell'ambiente in cui è collocata, nel mio specifico caso va perso visto che era installata fuori, quindi parte del pellet andava sprecato. Mentre ora con la caldaia il calore prodotto va direttamente nell'acqua. Non è una differenza da poco nel consumo complessivo del pellet che è tutto da verificare, cosa che faro non appena non appena avrò esaurito i 5 sacchi che ho versato nel serbatoio da 15 sacchi.
Detto questo, non voglio far credere che la mia caldaia sia migliore o peggiore di altre caldaie, dico solo che è l'articolo che meglio risponde alle mie specifiche esigenze. Che sono: non dover caricare e pulire la caldaia ogni giorno,2° non sentire quel fastidiosissimo ronzio delle ventole in giro per casa.
Non appena la Feroli riaprirà mi sono già prenotato per un corso di service specifico per la "sun p7" voglio conoscere meglio l'aggeggio che ho acquistato.
Modificato da Meccatronico in pensione - 20/08/2017, 09:07:45
| | | | Biomass
| Inviato il: 20/08/2017 21:48:39
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fai presto a fare il corso perchè mi pare stia chiudendo per fallimento.
Mi sembrava di aver capito che l'aveva coibentata...la vecchia.
ronzio delle ventole....con stufa fuori casa?
boh
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