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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Nuove sperimentazioni su celle da 2 Volt, Celle Plantè
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ITA815

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Inviato il: 21/01/2020 14:45:55

Non vanno bene nel lungo periodo.
Al momento sembra che l' unica soluzione sia la rete plastificata.



Modificato da ITA815 - 21/01/2020, 14:50:18
 

ITA815

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Inviato il: 21/01/2020 21:31:24

Aggiornamento.

La batteria ora ha una capacità di 5,22 mAh/cm^2 con un carico C4 e con una corrente di carica C3 ed è ancora in formazione.
Tensione di fine carica delle celle pari a 2,32 Volt.
Tempo di ricarica 4 ore.

La batteria riceve in fase di ricarica 2 Ampere e restituisce in fase di scarica 1,415 A.
Temperatura batteria 28 gradi in bagnomaria.
Densità acido 1060 circa.
Tensione di inizio scarica per cella 1,87 Volt.
Tensione di fine scarica per cella 1,65 volt.
Con 7 celle in serie le tensioni sarebbero:
Tensione di fine carica 16,1 Volt.
Tensione di inizio scarica 13,09 Volt.
Tensione di fine scarica 11,55 Volt.
Consolidamento pari a 1 ora e 22 minuti partendo da una tensione di 2,08 Volt (tensione di carica massima per cella eseguita con ricarica normale ... la quale sarebbe di 14,56 Volt con 7 celle in serie).
Sono stati eseguiti 4 cicli di carica/scarica dopo l' inversione di polarità.

Questi cicli di carica/scarica equalizzati andranno avanti sino a quando la batteria andrà a stabilizzarsi.

Raggiunta la stabilizzazione si effettueranno cicli di carica/scarica con tensioni operative.
Per cui dopo la formazione le tensioni di fine carica saranno di 2,08 volt per cella con consolidamento per 1 ora.
Verrà calcolata una corrente di ricarica pari ad un tempo massimo di 5 ore per raggiungere una tensione totale della batteria a 14,56 Volt ... poi verrà applicato un consolidamento di 1 ora.
Il controllo di tensioni e correnti di carica verranno tarati su uno stabilizzatore con tensione variabile e controllo elettronico di corrente erogata verso la batteria.
Questo sistema simula al 100% i cicli di carica/scarica eseguiti sotto regolatore di carica di fotovoltaico.



Modificato da ITA815 - 21/01/2020, 22:21:34
 

ITA815

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Inviato il: 22/01/2020 01:29:33

Aggiornamento manuale di formazione.

Avviso tutti che in questi giorni sto lavorando sull' aggiornamento del manuale di formazione inserendo le ultime novità.

Verrà inserito anche il metodo di formazione con celle collegate in serie.
Mi servono parecchi giorni per scrivere il tutto ... i testi sono in fase di scrittura sul mio pc.
Verranno inseriti tutti in un aggiornamento unico in una unica giornata.

 

ITA815

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Inviato il: 25/01/2020 00:51:43

Aggiornamento batteria.

Esito finale dopo neanche 6 mesi tra formazione e simulazione ciclica sotto fotovoltaico:

Fallito.

Tutte le 18 piastre che ho usato per creare la batteria sono da buttare.
Il problema principale è la deformazione delle piastre.
Tutte le piastre hanno un punto debole che si crea, sicuramente, durante la creazione delle piastre stesse sulla sagoma in ferro.
In pratica si crea una deformazione in un punto specifico su tutte le piastre.
In pratica da una parte si crea un rigonfiamento e dall' altra parte si crea uno sprofondamento ... in pratica è come se la piastra avesse preso una martellata.
Nella foto si vede come si è verificato il rigonfiamento.



Immagine Allegata: Batteria 3 - 24-01-2020.jpg
 
ForumEA/U/Batteria 3 - 24-01-2020.jpg

 

ITA815

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Inviato il: 25/01/2020 00:53:09

Questa invece è la piastra di profilo.
In altri punti delle piastre si è notato anche una deformazione ondulare che non dipende da difetti di fusione.



Immagine Allegata: Batteria 4 - 24-01-2020.jpg
 
ForumEA/U/Batteria 4 - 24-01-2020.jpg



Modificato da ITA815 - 25/01/2020, 01:19:03
 

ITA815

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Inviato il: 25/01/2020 00:54:36

Le uniche piastre che non hanno mai avuto deformazione sono le piastre forate.
Questa piastra ha circa 2 anni di formazione.



Immagine Allegata: Batteria 5 - 24-01-2020.jpg
 
ForumEA/U/Batteria 5 - 24-01-2020.jpg



Modificato da ITA815 - 25/01/2020, 01:15:50
 

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Inviato il: 25/01/2020 00:55:04

E non si sono mai deformate in tutta la superficie.
Anche queste piastre sono state create con lo stesso criterio delle piastre lisce deformate.



Immagine Allegata: Batteria 6 - 24-01-2020.jpg
 
ForumEA/U/Batteria 6 - 24-01-2020.jpg



Modificato da ITA815 - 25/01/2020, 01:17:18
 

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Inviato il: 25/01/2020 00:57:13

Altro problema sono le buste.
Anche se le buste sono aperte sul fondo la malta rimane in abbondanza sulle piastre e la carica dura sempre il doppio del normale.



Immagine Allegata: Batteria 2 - 24-01-2020.jpg
 
ForumEA/U/Batteria 2 - 24-01-2020.jpg

 

ITA815

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Inviato il: 25/01/2020 00:57:58

E in circa un mese, tra formazione e cicli di simulazione come se la batteria fosse sotto fotovoltaico, questo è quello che vi era sul fondo della batteria.



Immagine Allegata: Batteria 1 - 24-01-2020.jpg
 
ForumEA/U/Batteria 1 - 24-01-2020_1.jpg



Modificato da ITA815 - 25/01/2020, 01:22:21
 

ITA815

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Inviato il: 25/01/2020 01:05:51

Insomma ... nulla è andato come doveva andare.

Le piastre forate, come quella in foto, hanno un punto critico anche loro.
Avendo fori troppo ravvicinati, e provando a piegarle, si è notato una rottura del piombo per il poco materiale che vi è tra un foro e l' altro.
Quindi andrò a creare 18 nuove piastre facendo fori, sempre con diametro di 6 millimetri per non perdere superficie, più distanziati.
Farò circa la metà di fori.
Poi non metterò più le buste ma utilizzerò la rete plastificata.

Al prossimo aggiornamento.

 

AlessandroT

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Inviato il: 25/01/2020 06:59:43

Azz strano questo rigonfiamento nella parte centrale di tutte le piastre, ita ma il rigonfiamento è in tutte le piastre sullo stesso punto?



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emuland

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Inviato il: 25/01/2020 07:46:24

Credo sia un banale problema fisico quello dell' imbarcamento..

Sottoposte a sollecitazioni le piastre agiscono sul primo punto he haa una piega. E scaricano li tutto il carico che devono gestire (come i finestrini degli aerei)

Eseguendo fori invece la superfice che subisce sforzo ê circolare quindi meglio distribuita. Forse ne fai troppi, forse troppo vicini.

Andrebbe fatto uno studio tecnico sul materiale per capire a livello teorico fino a quanto puoi aumentare i fori. A tentativi potresti non trovate mai una soluzione valida per tutto


Tecnico materiali/ingegnere dei materiali/ o esperto in metallurgia potrebbe essere la persona chencerchi



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ITA815

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Inviato il: 25/01/2020 13:35:52

Alessandro ... il problema è identico su tutte le piastre ... difetto di raffreddamento del piombo fuso in un punto dove la sagoma è più calda a causa della fiamma diretta che vi è su quel punto della sagoma.

Emuland ... al momento sperimento un nuovo tipo di piastra usando la stessa sagoma che ho usato per fare i fori da 6 millimetri ... solo che farò un foro si e un foro no rispetto a tutti i fori che vi sono sulla sagoma ... in pratica faccio un foro e ne salto uno presente in sagoma.
Poi salterò una fila di fori e la fila seguente li metterò a nido d' ape in modo da sfarsarli.
Poi metterò le foto delle nuove piastre forate.



Modificato da ITA815 - 25/01/2020, 15:01:49
 

AlessandroT

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Inviato il: 25/01/2020 14:17:55

Ita una curiosità ma se utilizzassi piombo più puro non si dovrebbe depositare meno Malta sul fondo?



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ITA815

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Inviato il: 25/01/2020 15:04:44

Forse ... ma quello costa più del triplo rispetto a quello riciclato.
Se non trovo il modo di smaltire la malta in eccesso che si deposita sulle piastre in piombo forse l' acquisto di piombo puro sarà l' unica soluzione .... forse ... anche qui ci sarebbe da fare dei test sul piombo puro.

 
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