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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Nuove sperimentazioni su celle da 2 Volt, Celle Plantè
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dani9191

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Inviato il: 02/05/2017 16:52:50

Ora in cantiere ho altri 2 progetti da completare,ma appena riesco la cosa mi sta incuriosendo sicuramente mi unirò anche io alla sperimentazione, intanto allego un piccolo video LINK.
Intanto ora lo lascio un oretta vediamo cosa succede..



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dani9191

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Inviato il: 02/05/2017 16:57:07

Di fatto si rimangono senza alcun dubbio traccie di soda, mi devo procurare un po di acido e provare a fare l'elettrolisi con una soluzione al 20%, ma se qualcuno che se ne intende di chimica su questo forum,mi direbbe se è fattibile prima di procedere sarebbe meglio, per evitare brutti inconvegnienti



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ITA815

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Inviato il: 02/05/2017 17:04:06

CITAZIONE (dani9191, 02/05/2017 16:52:50 ) Discussione.php?214425&30#MSG451

Ora in cantiere ho altri 2 progetti da completare,ma appena riesco la cosa mi sta incuriosendo sicuramente mi unirò anche io alla sperimentazione, intanto allego un piccolo video LINK.
Intanto ora lo lascio un oretta vediamo cosa succede..

Che bel bidone bello grande hai usato per la sperimentazione ... ci voleva per forza di quelle dimensioni ?

 

dani9191

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Inviato il: 02/05/2017 17:08:27

No no ho usato quello perche dentro c'è gia la soda era una piccola saldatrice hho,vecchio prototipo,ma poi ne ho realizzata una piu seria



Immagine Allegata: IMG-20140323-WA0016.jpg
 
ForumEA/Q/IMG-20140323-WA0016.jpg



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ITA815

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Inviato il: 02/05/2017 17:17:52

Ho fatto il proseguimento del video precedente.

LINK

Ho continuato con la scarica della cella 1 con il carico da 3,4 ampere.
Ho spiegato la tipologia di piombo che ho usato e come sono fatte, in sintesi, le piastre della cella 1.

 

ITA815

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Inviato il: 02/05/2017 17:19:54

CITAZIONE (dani9191, 02/05/2017 17:08:27 ) Discussione.php?214425&30#MSG454

No no ho usato quello perche dentro c'è gia la soda era una piccola saldatrice hho,vecchio prototipo,ma poi ne ho realizzata una piu seria

Cavoli ... questa si che è roba complessa da creare ... altro che piastre in piombo.
Non ho competenze in merito al tuo progetto.

 

dani9191

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Inviato il: 02/05/2017 17:39:00


CITAZIONE

Cavoli ... questa si che è roba complessa da creare ... altro che piastre in piombo.
Non ho competenze in merito al tuo progetto.

No è tutta apparenza di per se non è per niente complesso..



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ITA815

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Inviato il: 02/05/2017 18:29:35

Terminata la pre-formazione della cella lamellare.
Mi sono dimenticato di spiegare in cosa consiste la pre-formazione.
La pre-formazione non è altro che una accelerazione degli ossidi di piombo sulle piastre al primo avvio.
Appena assemblata la cella con le piastre nuove eseguo una prima ricarica che dura 12 ore a polarità normale.
Poi inverto la polarità e continuo con la ricarica per altre 24 ore ... questo fa si che negative diventino quasi nere.
Poi riporto la polarità normale e inizio il primo ciclo di ricarica in formazione normale.
Questa pre-formazione lo eseguita su parecchie celle in questi ultimi mesi e ha sempre dato risultati più che buoni per cui quando assemblo una cella con piastre nuove di zecca questa prassi la eseguo sempre.
Da ora in poi si calcolerà la capacità di accumulo della cella lamellare.
Nello stesso tempo sto terminando la scarica della cella 1 ... sebbene gli abbia applicato grossi carichi per parecchio tempo ha ancora energia ... sto scaricandola con un carico C10 ed è già da più di 2 ore in scarica e la tensione si attesta sui 1,87 volt.
Una volta raggiunta la tensione di 1,78 volt la rimetto in carica e poi continuerò con la scarica con il carico C10 ... devo vedere se questi test con grossi carichi ne ha compromesso la capacità di accumulo.

 

ITA815

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Inviato il: 03/05/2017 08:56:31

Primi test di scarica della cella lamellare.
Scarica 1 - 150 mA di carico, 7 minuti di accumulo, la tensione di inizio scarica si stabilizza a 1,90 volt.
Scarica 2 - 150 mA di carico, 40 minuti di accumulo, la tensione di inizio scarica si stabilizza a 1,92 volt.
Scarica 3 - 300 mA di carico, 27 minuti di accumulo, la tensione di inizio scarica si stabilizza a 1,94 volt.

Come si vede nella terza scarica l' aver raddoppiato il carico non ha avuto alcun effetto sulla caduta di tensione della cella lamellare.
Se questa cella procede con questi parametri siamo più che apposto.
A fine scarica al momento non ci sono crolli di tensione ... la scarica procede molto lentamente ed è molto lineare sino a 1,00 volt.
Al momento è tutto ok.
La seconda scarica ha avuto un consolidamento molto lungo ... in pratica tutta la notte mentre la terza scarica non ha avuto un solo minuto di consolidamento ... raggiunti i 2,48 volt lo messa in scarica.

 

Newton
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Inviato il: 03/05/2017 09:33:29

Ciao ITA, complimenti per i progressi. Come avevo detto in passato con la perseveranza si raggiungono gli obiettivi e tu non molli.....

 

ITA815

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Inviato il: 03/05/2017 10:20:26

Analogie.

Vi è una costante che noto sempre in tutte le celle e in tutte le batterie che ho costruito ... la sensibilità delle piastre quando gli modifichi il carico.
Nella terza scarica della cella lamellare gli ho raddoppiato il carico.
Generalmente ad una densità di 1100 la tensione ad inizio scarica si attesta tra gli 1,90 volt e gli 1,92 volt ... questo dipende dallo stato di avanzamento della formazione ... però nella cella lamellare, come in altre celle anche se in modo molto meno marcato, la variazione del carico mi ha portato ad avere una tensione che si stabilizzava a 1,94 volt.
Ora ho iniziato la quarta scarica e la tensione di inizio scarica si è stabilizzata sui suoi 1,92 volt.
Questo per far capire quanto siano suscettibili queste piastre.
Altra analogia, e questa e molto negativa, è quando tu raggiungi con un carico che non hai mai cambiato un accumulo di 10 ore (oppure può essere anche di 15 o 20 ore) e decidi di triplicare il carico per vedere quanto accumulo hai.
Ad ogni ciclo che fai con il carico triplicato noti sempre una piccola perdita di capacità di accumulo.
Dopo una ventina di cicli noti di aver perso parecchio e allora ritorni con il carico precedente che ti aveva portato l' accumulo a 10 ore ... solo che non tornerà più a 10 ore ... arriverà a 8 o 9 ore ma poi si blocca e non vai più avanti.
Questo problema lo riscontrato un sacco di volte e l' unica cosa che potevo fare per sbloccare la situazione era la inversione di polarità.
La inversione di polarità riconverte gli ossidi e sbocca le piastre.
Ma perché si blocca ?
Cosa succede agli ossidi quando la cella non procede più nella formazione ?
Questo resta un mistero.
A me vengono in mente 2 motivi ... il primo è una specie di effetto memoria che viene totalmente annullata quando inverti la polarità ... il secondo invece è che gli ossidi, quando applichi grossi carichi, si deteriorino, si induriscono, insomma ... non sono più in grado di generare altro ossido per aumentarne l' accumulo.
Anche in questo caso la inversione di polarità riconverte gli ossidi e li riporta a lavorare nel modo corretto.
Alla fine di tutto questo discorso si capisce che la inversione di polarità è l' unico sistema che conosco per ripristinare le piastre e al momento non ne ho trovati altri.

Fine prima parte del messaggio.



Modificato da ITA815 - 03/05/2017, 12:52:47
 

ITA815

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Inviato il: 03/05/2017 10:42:35

Seconda parte del messaggio.

Tanto per fare un esempio ... la cella 1 inizialmente aveva 1 positiva 2 negative.
Aveva una gran potenza ma aveva anche il difetto di cadere in modo molto veloce con la tensione quando avevi terminato l' energia che avevi accumulato nelle piastre.
Questo mi ha obbligato ad aggiungere altre 2 positive e 2 negative per togliere questo problema.
Per cui sono partito con un carico doppio rispetto a quello che avevo prima e ho proseguito con la formazione ... il primo ciclo di scarica mi ha dato 6 ore di accumulo e andando avanti con i cicli sono arrivato a 7 ore o poco più.
Ma una volta raggiunte le 7 ore non sono andato più avanti ... ho ciclato per una settimana intera ma non vi era nulla da fare ... restavano sempre le 7 ore di accumulo.
Allora ho invertito la polarità ... una volta entrata a regime a polarità invertita iniziavo a vedere dei piccoli aumenti di capacità ... roba di 10 minuti a ciclo ... poi di botto si è messa a galoppare facendo un ciclo di scarica con un aumento di accumulo pari a 50 minuti e nel ciclo seguente mi ha dato un ulteriore aumento di più di un' ora.
In poco tempo sono arrivato alle 10 ore di accumulo con polarità invertita con il carico da 300 mA ad una densità di 1100.
Poi qui mi sono fermato ... ho fatto i video con i test di potenza e ora ho ripreso i cicli di scarica normali con il carico da 300 mA ... ora mi sta facendo la prima scarica con questo carico dopo i test di potenza ... vediamo se ho perso o meno.
Resta sempre il fatto che se non invertivo la polarità non andavo da nessuna parte.
Di buono almeno so che se le future celle che andrò a costruire da mettere sotto il mio impianto fotovoltaico avranno questo tipo di problema ho modo, con l' inversione di polarità, di poter ripristinare la cella o le celle che hanno perso di potenza.

Fine seconda parte del messaggio.



Modificato da ITA815 - 03/05/2017, 11:11:09
 

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Inviato il: 03/05/2017 11:09:04

Terza parte del messaggio.

Potrei anche azzardare a dare un consiglio ai possessori di celle commerciali con tecnologia Plantè i quali si sono ritrovati, nel tempo, un calo di prestazioni delle proprie celle.
Provate a invertire la polarità delle vostre celle, ciclarle per una settimana circa e poi riportate in polarità normale e tornate a ciclarle sino a portarle almeno a 100 Ah fuori dall' impianto fotovoltaico ... oppure continuate a ciclare le celle fuori dall' impianto fotovoltaico sino al ritorno del massimo delle prestazioni dichiarate dal costruttore ... e con il carico C20 se le celle sono dichiarate, ad esempio, 200 Ah in C20 ... forse ripristinate il corretto funzionamento delle celle.

ATTENZIONE

Questa procedura può essere valida ad una sola condizione ... che le celle che avete acquistato hanno al loro interno piombo puro senza aditivi ... se il piombo è trattato con aditivi che ne aumenta le prestazioni una inversione di polarità potrebbe danneggiare le piastre.

Sconsiglio la inversione di polarità anche a quelle celle che hanno le positive avvolte in una specie di spugna o lana di vetro apposita per le batterie ... questo perché la inversione di polarità provoca il distacco, anche se superficiale, di parti di ossido abbastanza grossi come superficie ... se le positive sono libere da qualsiasi ingombro le scorie andranno sul fondo della cella e non succede nulla ... ma se le positive sono ricoperte quelle scorie rimangono intrappolate tra la piastra in piombo e la spugna, o lana di vetro, creando una barriera tra la piastra in piombo e il flusso di ioni e questo causerà una perdita di potenza.
Per cui consiglio di chiede al produttore se le celle sono idonee alla inversione di polarità.

Ora attendo che si scarichi la cella 1 per vedere come siamo messi con l' accumulo dopo i test di potenza.

Fine messaggio.

 

ITA815

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Inviato il: 03/05/2017 12:09:11

CITAZIONE (Newton, 03/05/2017 09:33:29 ) Discussione.php?214425&31#MSG460

Ciao ITA, complimenti per i progressi. Come avevo detto in passato con la perseveranza si raggiungono gli obiettivi e tu non molli.....

Non mollo ... non ti preoccupare.
Non ho capacità a livello scolastico o di apprendimento di certi concetti perché ho mollato la scuola molto presto ... ma sono un autodidatta ... studio solo quello che mi serve sul momento per fare una determinata cosa e null' altro.
La cosa più importante che ho imparato è la logica ... cosa per me sconosciuta sino al 1987 ... quell' anno acquistai il mio primo computer sulla rivista PostalMaket ... il mitico Commodore 64 ... mi costò a quei tempi 200.000 lire.
Con il computer ho imparato la logica If-Then-Goto e altre logiche di sistema e di programmazione.
Ma la cosa più importante è che ho imparato ad applicare la logica al di fuori del campo informatico ... e mi si è aperto un mondo nuovo.
Se prima eseguivo i lavori perché avevo imparato a memoria quello che dovevo fare applicando la logica non ho più avuto bisogno di memorizzare alcunché ... se non i concetti di base ... che quelli, se ti mancano, non puoi fare nulla.
Per cui applico la logica anche alle cose più insignificanti e spesso, perseverando, ottengo qualche risultato.
Purtroppo la formazione delle piastre in piombo ha tempi molto lunghi ... questo ti obbliga ad aspettare per ore o giorni prima di vedere se una teoria è valida o meno.
Mi ci è voluto più di un anno di test per capire il perché ci sono perdite di potenza, cali di tensione anomale e altre cose ... ma solo perché la formazione ha tempi biblici ... altrimenti ci sarei arrivato un sacco di tempo prima.
Chi si poteva immaginare che l' energia accumulata sulle piastre positive si esaurisce a macchia di leopardo sulle piastre stesse ... eppure mi ero accorto che ad inizio formazione la colorazione delle positive si creava a macchia di leopardo ... e stessa cosa vale anche per le negative.
Io, ancora oggi, certi concetti non li ho approfonditi ... dovrei studiare un po' di fisica applicata sulla piastre in piombo e sulla soluzione acida ... ho solo recepito i concetti preliminari di come circola l' energia nella cella.
Questo mi ha portato, con la logica, a risolvere un problema di potenza che hanno queste celle ... ma ci sono ancora interrogativi a cui non ho risposta ... come o perché, ad esempio, si blocca la formazione.
Ho solo delle ipotesi ... non ho ancora una prova tangibile che ne confermi o una o l' altra ipotesi ... ho solo trovato il modo di sbloccare tale situazione con l' inversione di polarità.
Ma il concetto di base del perché si blocchi l' accumulo in fase di formazione per me è ancora un mistero.
Prima o poi ne capirò il concetto ... poi vediamo se vi è una soluzione diversa che non mi obblighi ad eseguire sempre delle inversioni di polarità.



Modificato da ITA815 - 03/05/2017, 12:15:20
 

Newton
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Inviato il: 03/05/2017 13:39:48

A conferma di quello che diceva ITA circa il distacco di polvere bianca dalle negative posso confermare dopo numerosi cicli che anche con correnti basse di carica C20 e scarica C10 questo problema rimane. La prova è stata fatta sia con densità 1.00 che 1.180. Per le positive invece non vedo perdita di materiale di alcun tipo.

 
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