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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Arduino

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Formatore e caricatore di celle o batterie, Formatore e carica batterie tutto in comune
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ITA815

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Inviato il: 04/05/2017 15:03:35

Ciao a tutti.
Io avrei bisogno di un carica batterie/formatore di semplice utilità.
Io sono totalmente ignorante in elettronica ... so cablare le varie apparecchiature ma null' altro.
Quello che mi serve è un circuito, che non so se un Arduino lo può fare, che legga una tensione e la invii ad un software dove verrà elaborata dal software stesso dove il quale controllerà i valori di tensione massima e minima impostati dall' utente tramite tastiera da pc.
In pratica mi serve un software che, una volta raggiunta la tensione massima di carica definita dall' utente, disecciti la bobina di un relè deviatore posto su un Arduino o circuito similare.
il software poi deve fare il controllo della tensione minima di scarica della cella o batteria sempre definita dall' utente che, una volta oltrepassata, torni ad eccitare la bobina del relè deviatore.
In pratica il circuito deve mandare al software la lettura della tensione presente sulla cella o batteria e lo stesso circuito deve avere la possibilità di riceve il comando di eccitazione e diseccitazione di un relè deviatore posto sul circuito stesso mandato dallo stesso software.
In aggiunta, dal momento che si controllerebbe una tensione massima e una tensione minima, si potrebbe utilizzare il software e il circuito come semplice carica batterie auto con o senza mantenimento della batteria.
Poi farei io i collegamenti esterni al circuito con il carica batterie che mi serve sul momento.
Avviso però che il carica batterie sarà collegato direttamente sulla cella o batteria ed essendo solo corrente raddrizzata non so se disturberebbe la lettura del circuito.
Il circuito sarebbe alimentato da uno stabilizzatore esterno a 12 volt e dovrebbe avere un ingresso + e - per la lettura del voltaggio che ha la cella o batteria che sia ... e deve inviare tale lettura al software che la elabora.
E' una cosa fattibile ?
Il circuito e il software sarebbero in grado di pilotare le bobine di più relè poste sul circuito ?
Se è possibile si può automatizzare, con un relè in più, la inversione di polarità automatica se la cella si blocca in formazione usando una semplice funzione logica.
Io di programmazione un po' me ne intendo ma riguarda solo il vecchio Basic del Commodore 64 e del Basic dei primi pc MS-DOS dei primi anni 90 (286 o 386 o 486) ... poi con la programmazione mi sono fermato.
Per la programmazione posso dare un valido aiuto ma per la parte elettronica purtroppo no.
Il circuito non deve supportare carichi di corrente ... deve solo pilotare la bobina o le bobine dei relè dove ci saranno, a valle dei relè del circuito, altri relè di potenza che metterò io.
Se qualcuno è interessato a tale progetto non ho problemi a finanziarlo.



Modificato da ITA815 - 04/05/2017, 15:09:04
 

righetz

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Inviato il: 04/05/2017 21:41:02

La soluzione più economica e semplice è procurarsi arduino uno con una schedina aggiuntiva dotata di pulsantiera e display lcd.

Il pc ti serve solo per caricare il software sulla schedina arduino con l'apposito programma LINK

Un qualche cosa di simile avevo fatto io, al posto del voltaggio di una batteria gli facevo leggere la velocità del vento da un anemometro. Il codice è tutto commentato per renderlo comprensibile.

Con le opportune modifiche si può adattare.
Poi ci sono i lavori di altri utenti dove prendere spunto.
Inizio a ragionarci... spero di non prendere sonno Faccine/boxed2.gif



Modificato da righetz - 04/05/2017, 21:45:13


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righetz

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Inviato il: 04/05/2017 21:55:33

Dimenticavo, con la schedina arduino non alimenti direttamente la bobina del relè che possiedi ma dovrai farlo tramite mosfet logico.
Oppure prendi un modulo relè tipo questi che sono dotati di tutto, basta solo dare l'alimentazione è collegare la scheda arduino che gli manda il segnale di accensione e spegnimento.

Una lista preliminare della spesa:

arduino uno R3 ebay

scheda lcd con pulsantiera ebay

modulo doppio relè ebay

Ho preso i primi pezzi usciti dalla ricerca su ebay.
Il doppio relè può essere comodo per il fatto che con uno dai l'alimentazione alla cella, lo stacchi e con l'altro relè attivi il carico per la scarica o addirittura lasciare la cella a riposo con i due relè disattivati.



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ITA815

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Inviato il: 05/05/2017 12:19:46

CITAZIONE (righetz, 04/05/2017 21:55:33 ) Discussione.php?214602&1#MSG2

Dimenticavo, con la schedina arduino non alimenti direttamente la bobina del relè che possiedi ma dovrai farlo tramite mosfet logico.
Oppure prendi un modulo relè tipo questi che sono dotati di tutto, basta solo dare l'alimentazione è collegare la scheda arduino che gli manda il segnale di accensione e spegnimento.

Una lista preliminare della spesa:

arduino uno R3 ebay

scheda lcd con pulsantiera ebay

modulo doppio relè ebay

Ho preso i primi pezzi usciti dalla ricerca su ebay.
Il doppio relè può essere comodo per il fatto che con uno dai l'alimentazione alla cella, lo stacchi e con l'altro relè attivi il carico per la scarica o addirittura lasciare la cella a riposo con i due relè disattivati.

Il doppio relè non farà quello che dici tu.
Qui si porla di relè deviatori per cui vi è un contatto comune con 2 possibili utilizzazioni del contatto comune.
Per cui il primo relè carica e scarica la batteria e il secondo relè effettua l' inversione di polarità.
Attenzione però ... dovete mettervi in testa che i relè comandati dal software li uso come impulso logico.
Io devo solo trasformare un impulso logico informatico ( cioè 0 che equivale a spento o 1 che equivale ad acceso) in un impulso elettrico che abbia una tensione a 12 volt ... che poi l' impulso elettrico mi arrivi da un relè o da un Mosfet o da un transistor o dal Papa in persona a me poco interessa.
A valle di questo impulso che mi arriva dalla scheda elettronica poi vi è tutto il mio progetto logico di funzionamento dove vi è il carica batteria, il carico, il relè che mi scambia da carica batterie a carico, il i relè che fanno la inversione di polarità comandati da un timer da parete e altro ancora.
Chissà se sono stato chiaro.

 

ITA815

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Inviato il: 05/05/2017 12:46:51

Ora ve la spiego meglio perché si vanno a cercare cose difficili quando quello che voglio è semplicissimo.
Io e mio cugino (pace all' anima sua perché se ne è andato giovanissimo causa incidente stradale ... altrimenti non sarei qui a chiedere lumi) avevamo ideato nel 1987 un gioco di luci da discoteca comandate dal Commodore 64.
Io ho creato il software con la grafica e la logica attivando o disattivando i pin della porta parallela ... lui, dato che i pin della stampante (se non ricordo male) quando venivano messi a 1 mandavano una tensione di 5 volt in uscita ... ideo una scheda elettronica che utilizzava quei 5 volt di uscita di quel canale per farmi avere 220 volt in uscita per la lampada che poi io avrei collegato per i giochi di luce di discoteca.
Io con il software non facevo altro che mettere a 0 o a 1 i pin della porta parallela per creare il gioco di luci ... mio cugino, con la usa scheda, non faceva altro che trasformare quei 5 volt di corrente continua in 220 volt in corrente alternata che arrivava dalla rete elettrica dove poi vi collegavo le luci.
Qui ci sta da fare la stessa cosa ... solo che ora si usano le porte USB e, a differenza della scheda ideata da mio cugino, qui non si parla solo di comandi in uscita ma si parla anche di dati che devono entrare ... e i dati che devono entrare è la lettura della tensione su cui si deve elaborare con un software in quanto i parametri di tensione massima e minima vengono dichiarati dall' utente digitandoli dalla tastiera ... dati che poi il software memorizza e li confronta con la lettura della tensione che arriva dalla cella o dalla batteria.
Chissà se ora ho chiarito il concetto.

 

Luca450Mhz

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Inviato il: 05/05/2017 13:09:22

Io penso che il concetto era chiaro anche prima, e la soluzione che ti hanno proposto fa proprio al caso tuo. Forse tu non hai afferrato la soluzione (non me ne volere, capita a tutti quando si parla di settori non conosciuti).
I relè vengono comandati a 5V, cioè una tensione di 5V li fa aprire o chiudere. Ai contatti del relè puoi collegare la 220V, 12V, quello che vuoi tu (parliamo in generale, in realtà ogni tipo di relè può gestire o correnti continue o alternate, ma qui ragioniamo sul funzionamento).
E fa proprio quello che faceva la scheda di tuo cugino.
Se lavori con correnti continue al posto di un relè puoi mettere un MOSFET, ma può funzionare solo da interruttore. Un relè a 3 posizioni può funzionare come interruttore o come deviatore.
Più chiaro ora?



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Pannelli: 6975 Wp (poli e mono). Inverter UPS PSW7 6kW 48V toroidale con switch comandato dal mio sistema di domotica (RaspberryPi + vari Wemos D1 Mini - ESP8266). Regolatore di carica: Mpp Solar PCM8048.
Batterie: 24 elementi trazione pesante 315Ah C5 48V.

 

ITA815

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Inviato il: 05/05/2017 13:15:29

So benissimo che esistono in commercio schede e schedine che possono fare le stesse cose ma sono limitate a quelle funzioni.
Io voglio in pratica un circuito che l' unica funzione che deve fare è dare un comando On/Off attivando o disattivando un contatto da 12 volt ( o altra tensione) che praticamente da corrente o meno alla bobina di un relè deviatore che poi userò i contatti del relè deviatore come impulso logico e non di comando.
Solo che lo voglio programmabile e gestibile dal pc perché questa tipologia di funzione On/Off lo potrei usare in altre cose che non sia solo il controllo della tensione di una cella o batteria che sia ... potrei accendere e spegnere apparecchiature programmandone da software la logica ... potrei collegarmi da remoto al pc e accende o spegnere una qualsiasi cosa ... oppure se sto eseguendo il programma di formazione posso collegarmi sempre da remoto e modificare i parametri di carica/scarica.
Questi sono i motivi del perché sia un software da pc a controllare il formatore o qualsiasi altra cosa che voglio fare ... la scheda elettronica deve fare solo On/Off ... nulla di più ... oltre a mandare la lettura della tensione al programma per elaborare i dati.

Se servono 2 schede ... 1 per inviare la lettura della tensione e una per fare On/Off di un relè o più relè non vi è problema ... di porte USB ne ho a iosa.



Modificato da ITA815 - 05/05/2017, 15:02:39
 

ITA815

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Inviato il: 05/05/2017 14:11:36

CITAZIONE (Luca450Mhz, 05/05/2017 13:09:22 ) Discussione.php?214602&1#MSG5

Io penso che il concetto era chiaro anche prima, e la soluzione che ti hanno proposto fa proprio al caso tuo. Forse tu non hai afferrato la soluzione (non me ne volere, capita a tutti quando si parla di settori non conosciuti).
I relè vengono comandati a 5V, cioè una tensione di 5V li fa aprire o chiudere. Ai contatti del relè puoi collegare la 220V, 12V, quello che vuoi tu (parliamo in generale, in realtà ogni tipo di relè può gestire o correnti continue o alternate, ma qui ragioniamo sul funzionamento).
E fa proprio quello che faceva la scheda di tuo cugino.
Se lavori con correnti continue al posto di un relè puoi mettere un MOSFET, ma può funzionare solo da interruttore. Un relè a 3 posizioni può funzionare come interruttore o come deviatore.
Più chiaro ora? :)

Non te ne voglio proprio ... probabilmente diciamo la stessa cosa ma non ci intendiamo.
Come ho scritto sopra i contatti del relè deviatore li uso come un comando logico On/Off per sviluppare poi a valle un sistema elettrotecnico fatto da altri relè, carica batterie, carichi da mettere sulle celle, timer e quant' altro mi serva in quel momento.
A me serve solo una uscita dove vi sia un contatto o aperto o chiuso, possibilmente deviatore perché così ho già la doppia funzione in quanto se chiudo un contatto da una parte si apre dall' altra, programmabile da pc ... null' altro ... tanto su questi contatti circola tensione a 12 volt raddrizzata o continua la quale poi viene utilizzata per far andare un sacco di altri relè concatenati tra di loro.
Se in questa scheda si può anche inviare la lettura della tensione della cella o della batteria tanto meglio ... se ci vuole un' altra scheda da mettere su un' altra porta USB per inviare la lettura non ci stanno problemi ... per me non cambia nulla.

 

righetz

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Inviato il: 05/05/2017 21:35:07

Avevo proposto la soluzione arduino con le schedine aggiuntive perchè di facile realizzazione. Tutto è già pronto o quasi.

Di relè ne puoi comandare fino a 10. A valle di questi relè ci colleghi quello che vuoi.
Basta scrivere le righe di codice con le funzioni e i tempi che ti servono.

Io inizialmente avevo capito che ti serviva un sistema di automatizzazione per carica/scarica di una cella da formare impostando di volta in volta i valori di tensione di minima carica e di massima carica.

Il display lcd con i pulsanti è proprio quello che serve. Con quello inserito sopra la scheda arduino occuperà delle porte e potrai comandare un numero inferiore di relè ma sempre più che sufficienti per accendere o spegnere altri interruttori in cascata.

Posso provare a scrivere 4 righe(sono parecchie di più) di codice molto semplice per monitorare una cella da 2 volt e che possa azionare due relè uno per caricare la cella e l'altro per metterla in scarica.
Devo impostare un menu selezionabile dove poter cambiare i valori di tensione minima e di tensione di massima carica della cella regolabili +o- 0,1 volt.



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ITA815

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Inviato il: 06/05/2017 02:42:23

CITAZIONE (righetz, 05/05/2017 21:35:07 ) Discussione.php?214602&1#MSG8

Avevo proposto la soluzione arduino con le schedine aggiuntive perchè di facile realizzazione. Tutto è già pronto o quasi.

Di relè ne puoi comandare fino a 10. A valle di questi relè ci colleghi quello che vuoi.
Basta scrivere le righe di codice con le funzioni e i tempi che ti servono.

Io inizialmente avevo capito che ti serviva un sistema di automatizzazione per carica/scarica di una cella da formare impostando di volta in volta i valori di tensione di minima carica e di massima carica.

Il display lcd con i pulsanti è proprio quello che serve. Con quello inserito sopra la scheda arduino occuperà delle porte e potrai comandare un numero inferiore di relè ma sempre più che sufficienti per accendere o spegnere altri interruttori in cascata.

Posso provare a scrivere 4 righe(sono parecchie di più) di codice molto semplice per monitorare una cella da 2 volt e che possa azionare due relè uno per caricare la cella e l'altro per metterla in scarica.
Devo impostare un menu selezionabile dove poter cambiare i valori di tensione minima e di tensione di massima carica della cella regolabili +o- 0,1 volt.

Di tutto quello che hai scritto non hai menzionato la parola "pc" ... tutta sta roba la piloto, la comando, la configuro e la monitorizzo con un pc ?
Del display sulla scheda non me ne faccio nulla dal momento che controllo tutto da pc.

 

ITA815

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Inviato il: 06/05/2017 03:06:41

Righetz ... non capisco cosa centra il display sulla scheda con i pulsanti che non userò mai perché non piloto da remoto.
Questo circuito che voglio fare, una volta che non farò più formazione, lo utilizzo per controllare l' impianto elettrico di casa mia.
tutto l' impianto elettrico di casa mia è predisposto per il controllo da pc ... ogni presa, ogni pulsante (a casa mia non esistono interruttori, deviatori o commutatori) e ogni punto luce è pilotabile da pc in quanto tutta sta roba è separata e collegabile singolarmente.
Poi se sono in ferie posso collegarmi al mio pc con TeamViewer e prendere il controllo del pc di casa e controllare qualsiasi cosa.
Potrei accendere e spegnere una luce di casa, visualizzare le telecamere Wireless in remoto e vedere se è tutto ok, controllare se è tutto ok in garage e vedere se il formatore funziona bene, posso controllare le registrazioni del sistema a circuito chiuso, posso attivare una elettrovalvola e innaffiare il giardino, posso controllare la temperatura del tetto e avviare il rinfrescamento dei pannelli solari, posso disattivare i pannelli solari in caso di mal tempo e temporali.
Ho infilato, tra casa e garage, 7 chilometri di filo elettrico, 200 metri di cavo di rete, ho 3 collegamenti di rete Wireless tra intranet e internet interlacciati tra di loro.
Non avete idea di quello che ho messo qui a casa quando lo ristrutturata del 2009.
A me non servono display sulle schede o sui circuiti elettronici ... a me servono schede programmabili da uno, o più software, tutto da pc.
Non mi interessa se devo collegare tante schede sul pc ... ho 13 porte USB disponibili su 20 per cui non ho problemi ... ma non mi parlate di display su schede con tastierini ... non mi servono per il controllo in remoto di casa mia.



Modificato da ITA815 - 06/05/2017, 03:29:51
 

BellaEli

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Inviato il: 06/05/2017 03:17:11

Il fatto è che tu consideri Arduino una semplice interfaccia USB - Relè, in realtà Arduino è un altro PC che si programma in modo semplice semplice come su BASIC e che ha già i pin dove collegare ciò che vuoi.

Righetz ti suggerisce di sostituire il tuo commodor 64 con arduino, senza usare il PC: è semplice ed economico.

Se vuoi per forza utilizzare il PC devi scrivere un software che comunica su Arduino e su quest'ultimo un software che riceve/invia i comandi da PC ai relè/batterie e viceversa: sarebbe come dover scrivere un software di controllo luci discoteca che gira su Windows che comunica con un commodor64 dove gira un altro software che riceve i comandi dal primo PC e comanda le luci tramite la parallela.

Ma poi su PC Windows che software scriveresti visto che dici di essere fermo al BASIC ?

Elix



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C'è un limite al fai da te ???
Si, ma lo stabiliamo noi !!!

 

ITA815

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Inviato il: 06/05/2017 04:23:56

CITAZIONE (BellaEli, 06/05/2017 03:17:11 ) Discussione.php?214602&1#MSG11

Il fatto è che tu consideri Arduino una semplice interfaccia USB - Relè, in realtà Arduino è un altro PC che si programma in modo semplice semplice come su BASIC e che ha già i pin dove collegare ciò che vuoi.

Righetz ti suggerisce di sostituire il tuo commodor 64 con arduino, senza usare il PC: è semplice ed economico.

Se vuoi per forza utilizzare il PC devi scrivere un software che comunica su Arduino e su quest'ultimo un software che riceve/invia i comandi da PC ai relè/batterie e viceversa: sarebbe come dover scrivere un software di controllo luci discoteca che gira su Windows che comunica con un commodor64 dove gira un altro software che riceve i comandi dal primo PC e comanda le luci tramite la parallela.

Ma poi su PC Windows che software scriveresti visto che dici di essere fermo al BASIC ?

Elix

Questa è una spiegazione chiara e sintetica ... non mi era stato detto che Arduino può girare in modo autonomo perché ha al suo interno un software autonomo ... o meglio ... lo avevo capito con l' ultimo messaggio di Righetz quando mi ha scritto del display con il tastierino.
Quello che mi stai dicendo è che su porta USB non è possibile trasformare un comando digitale in impulso elettrico come faceva il Commodore 64 ... il quale se mettevo "1" su un software che girava sul Commodore avevo un pin della presa della stampante che , misurato con un tester, dava 5 volt.
Bisogna mandare quel comando digitale del pc ad un' altro software su altra scheda la quale poi trasforma quel impulso digitale in impulso elettrico.
E non vi è altra porta in uscita del pc in grado di mandare su un pin un segnale elettrico senza fare tutti questi passaggi inutili ?
La presa parallela dei pc moderni o quasi moderni tipo un pc di 10 anni fa usa lo stesso sistema del Commodore 64 sulla parallela ?
No perché se la parallela dei pc di 10 anni fa manda sempre sui pin i 5 volt collego la scheda elettronica di mio cugino sulla parallela e uso direttamente quella scheda che ha 12 canali a disposizione.
Per quello che riguarda il software da utilizzare su Windows chiedo lumi a voi ... tanto per me non è problema imparare un nuovo sistema di programmazione ... basta che abbia un manuale con le istruzioni dei comandi e come devono essere digitati con degli esempi e sono apposto.



Modificato da ITA815 - 06/05/2017, 04:32:56
 

BellaEli

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Inviato il: 06/05/2017 06:00:40

CITAZIONE (ITA815, 06/05/2017 04:23:56 ) Discussione.php?214602&1#MSG12


Quello che mi stai dicendo è che su porta USB non è possibile trasformare un comando digitale in impulso elettrico come faceva il Commodore 64 ... il quale se mettevo "1" su un software che girava sul Commodore avevo un pin della presa della stampante che , misurato con un tester, dava 5 volt.

Esatto


CITAZIONE
Bisogna mandare quel comando digitale del pc ad un' altro software su altra scheda la quale poi trasforma quel impulso digitale in impulso elettrico.

Esatto

CITAZIONE
E non vi è altra porta in uscita del pc in grado di mandare su un pin un segnale elettrico senza fare tutti questi passaggi inutili ?

Da utilizzare come sul commodor no, su Win le cose si complicano un po'...

CITAZIONE
La presa parallela dei pc moderni o quasi moderni tipo un pc di 10 anni fa usa lo stesso sistema del Commodore 64 sulla parallela ?

Ni... Nel senso che ci sono comunque impulsi digitali in uscita ma non hai accesso diretto alla porta come facevi col commodor, devi passare per i driver di Windows. Inoltre, ma non ne sono sicuro, sul commodor tu impostavi un pin a 1 e lui ci rimaneva fino a nuovo ordine, su Windows (ma anche altri sistemi moderni) viene inviato solamente un impulso 1 alla periferica, dopodiché la porta si mette in ascolto.
Per sapere quando è possibile leggere il dato c'è un ulteriore pin che va a 1 quando ci sono dati da leggere. In pratica la vecchia scheda non funziona su Windows.

CITAZIONE
Per quello che riguarda il software da utilizzare su Windows chiedo lumi a voi ... tanto per me non è problema imparare un nuovo sistema di programmazione ... basta che abbia un manuale con le istruzioni dei comandi e come devono essere digitati con degli esempi e sono apposto.

Si, imparare un linguaggio è una strada percorribile ma molto molto più lunga e tortuosa rispetto a BASIC o arduino.
Se impari a programmare in visual BASIC fai ciò che vuoi ma impiegherai almeno 1 anno per raggiungere dei risultati...
Se invece cambi strada e ti orienti su arduino nel giro di 1 mese hai completato il tuo formatore!

A te l'ardua scelta...

Elix



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C'è un limite al fai da te ???
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Inviato il: 06/05/2017 11:38:32

Il visual basic ... ho accennato ad usarlo quando ho mollato il basic del dos ma dal momento che non avevo più richieste di software mi sono fermato.
I sistemi di programmazione hanno molte analogie tra di loro ma è chiaro che ci sono molte più istruzioni e strumenti da usare per raggiungere determinate cose e obbiettivi.
Se i comandi e le istruzioni logiche del Commodore le ho ancora in mente dopo che sono passati 30 anni tornare ad imparare tutto da capo un sistema che si è fatto più complicato anche per le cose semplici diventa una grossa perdita di tempo.
Ti faccio una domanda molto semplice Elix.
Se non vado errato le porte USB, se misurate con un tester, posso trovare una tensione di 5 volt in uscita.
Si possono spegnere ?
Non mi interessa se è complicato o meno farlo ... mi interessa solo sapere se si possono spegnere e se con il visual basic le posso accendere e spegnere a mio piacimento.

 
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