Il commutatore che hai evidenziato serve solo in caso di necessità a isolare l'impianto FV, la normale commutazione FV-Enel la effettua l'inverter, in base alla tensione delle batterie.

Claudio ho visto tutti gli inverter che vengono dalla Polonia, ed in effetti il prezzo è uno dei migliori sul mercato. Rimane però da capire una cosa. Questi inverter sicuramente non sono certificati CEI021. Ora se io mettessi a monte di tutto un commutatore che devia i carichi solo su rete esterna o solo su inverter, secondo te diventa necessario sempre avere l'inverter certificato?
A me non sembrerebbe, perchè in nessun caso l'inverter va mai su rete pubblica. Che dici?

Certo potrebbe risolvere il problema elettricamente, ma allora non serve un ibrido, basta un isola pura come quelli che ti ho postato.

Il discorso è solo per i cloni, cioè quelli che mischiano FV e rete pubblica, per gli isola pura ripeto siamo al limite di legge, io ho un isola pura ma se dovessi sostituirlo con un ibrido opterei per un CEI 0-21 tipo lo Zucchetti Azzurro HYD 3000/4000/5000/6000-ES, LINK certo i costi cambiano ma dormo tranquillo.

Ben venga il fai da te ma la sicurezza nostra e altrui va sempre al primo posto, anche se i costi aumentano e se il budget non lo consente non si fa.

Sulla tua auto non metteresti mai pneumatici più piccoli per risparmiare, tanto girano ugualmente a hanno il medesimo colore!!!!

Mi aggiungo anch'io, volevo mettere un inverter clone battry less, ma adesso che ho capito come funzionano, opterò per un isola pura, voglio dormire tranquillo..

Sulla sicurezza, non si discute. So bene quali sono i rischi che si corrono nell'accoppiare alla rete una macchina non certificata. Infatti la mia idea era eventualmente quello di un funzionamento alternato cioè o commutato solo su rete pubblica o funzionamento a isola, ma giammai misto.
Anche io avevo visto l'azzurro Zucchetti e ci sarebbe pure il Leonardo GE. Ma i costi sono davvero alti.
Una curiosità... tornando allo schema ultimo che avevo postato, perchè secondo te (Claudio) non ci andrebbe il diodo in uscita dal fotovoltaico? L'obbiettivo era quello di riuscire a prelevare potenza direttamente dall'inverter senza passare da regolatore e batteria.

Perché non si possono mandare direttamente i pannelli all'inverter, un pannello da 250W 60 celle ha una tensione di VOC di circa 36/37V e l'inverter svampa, , si deve sempre passare da un regolatore che abbia connesse le batterie.

E' vero ! non ci avevo riflettuto...
E se si interponessero tra i pannelli e inverter uno o più di quei regolatori di tensione switching tipo step down che accettano in ingresso una tensione tra 12 e 24 V e inviano all'uscita una tensione stabile di 12 V ?

Mai provato!!!

Tieni presente che un regolatore MPPT che riceve in ingresso 30V a 8A = 240W restituisce in uscita circa la medesima energia meno un 5% di perdite, quindi avrai 228W che a 12V saranno 19A, mentre con uno step down avresti 12V 8A = 96W buttando 132W dissipati in calore.

Nel tuo primo messaggio citavi il regolatore MPPT TRIRON2210N 20A, a 12V sarebbero 240W, cosa ci fai con 240W?

Se vuoi mettere 1000W di pannelli e alimentare in inverter a 12V pari a 83A ti serve un regolatore almeno da 100A e cavi da 50mm² fra regolatore e inverter.

Questo o simile LINK

Mentre passando a 24V raddoppieresti i Watt gestiti dal regolatore e dimezzeresti gli Ampere verso l'inverter e altrettanto a 48V

Riprendo l'argomento dopo una pausa di diversi giorni e alcune sperimentazioni fatte dopo aver finalmente ricevuto i componenti acquistati via internet.
Ho voluto fare la prova di assemblare un quadretto per mettere insieme i vari dispositivi. Nella foto che allego si possono vedere i componenti che ho utilizzato.
L'obbiettivo che mi ero prefisso era quello di parzializzare l'energia proveniente dai pannelli (600W) mandandone una parte ad un regolatore di carica da 10 A per caricare una batteria al piombo e la restante parte inviarla a due regolatori buck (step down converter) in grado di erogare 30 A @ 12,3 V per alimentare direttamente l'inverter.
Sintesi dei risultati: i regolatori step down in generale funzionano, ma hanno un problema: in pratica quanto viene applicato un carico all'inverter i regolatori, per una frazione di secondo, subiscono un repentino calo di tensione all'uscita che scende sotto i 10V. Questo basta per fare andare in errore l'inverter che azzera tutto e si mette in protezione.
Se metto in parallelo all'uscita dei regolatori la batteria, l'inverter ovviamente parte perfettamente e se poi scollego la batteria i regolatori reggono il tutto senza problemi.
Pertanto devo al momento dichiarare fallito l'esperimento.
Peccato però, perchè in linea di principio il sistema poteva funzionare se solo questi regolatori non si sedessero.
Ciao a tutti

Immagine Allegata: quadro PV.jpg
 

CITAZIONE

Archy puoi fare una foto ai 2 step down, in modo di vedere cosa c'è scritto sopra.

Domanda, a cosa servono quei diodi?