Buongiorno,sto cercando di capire se mettere o non mettere a terra i moduli fotovoltaici monocristallini con cornice in alluminio.
Sono installati su di un portico ad un'altezza di circa 3 metri,ci sono alberi e la casa che sono più alti della struttura in questione ma essendo su di un portico la possibilità di toccarli durante la pulizia del porticato o dei pannelli c'è.


Googlando mi ritrovo:

Per sicurezza è meglio collegare i moduli fotovoltaici a terra ?
La domanda è lecita e molto dibattuta.
Dal mio punto di vista la risposta è no, ma dato che in rete circolano alcune interpretazioni che mettono in crisi persino i più informati, preferisco spiegare con calma i motivi sui quali si fonda la mia risposta.

Primo motivo : i moduli fotovoltaici in commercio sono solitamente a doppio isolamento (caratteristica elettrica indicata con il simbolo a lato).

Significa che sono sicuri già per costituzione, e quindi le loro parti metalliche non devono essere collegate a terra.

Qualcuno obietta che con gli anni il doppio isolamento si potrebbe degradare, e ciò comporterebbe un rischio per le persone. Ma i componenti a Doppio Isolamento vengono commercializzati da oltre 30 anni, perciò se questo problema fosse vero gli Enti Normatori si sarebbero attivati già da molto tempo per porre rimedio.

Per il fotovoltaico inoltre il problema non si pone perché se l’isolamento dei moduli o dei cavi o dei connettori si degrada, l’inverter automaticamente spegne l’impianto (solitamente compare un allarme “Low Iso”, che significa basso isolamento) costringendo il proprietario a fare un intervento di manutenzione .
Tra l’altro il collegamento a terra dei telai dei moduli, come proposto da alcuni, contravvenendo alle prescrizioni normative per i componenti a Doppio Isolamento, causerebbe un problema non trascurabile: all’avvenire di un guasto inizierebbero a circolare correnti attraverso l’impianto di terra senza che nessuno se ne accorga e senza che nessun dispositivo ne ponga fine, perché sarebbero troppo deboli per far intervenire i fusibili o gli interruttori automatici.
Fortunatamente, il sistema di controllo dell’isolamento di cui sono dotati tutti gli inverter rileva correnti di dispersione di valore infinitesimale (inferiori ad 1 milliAmpere), tanto che funziona anche se la struttura di sostegno dei moduli non è collegata a terra.

Non vedo quindi nessun motivo di sicurezza per collegare a terra la struttura dei moduli fotovoltaici.

Aggiungo in proposito un po’ di buon senso : l’impianto fotovoltaico generalmente non si trova a portata di mano, pertanto un danno all’isolamento non presenta un rischio immediato come accade con una lavatrice o con il ferro da stiro.
Secondo motivo : collegare all’impianto di messa a terra un oggetto metallico presente sul tetto è praticamente come realizzare un parafulmine. Ma l’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, come viene chiamato nel gergo tecnico, è un impianto con caratteristiche molto diverse da un impianto fotovoltaico.

Qui invece consigliano di collegarli

I pannelli fotovoltaici vanno collegati a terra. Il mancato collegamento può risultare devastante, specie nelle zone interessate frequentemente da fulmini. Anche se i temporali sono rari, occorre tener presente che basta un singolo fulmine o un singolo cavo non collegato e l'apparato può venire distrutto. Oltre al fatto che si può sviluppare un incendio che potrebbe danneggiare la vostra casa. L'elettricità dei fulmini, infatti, segue il percorso di minor resistenza, e l'unico modo per rendere un fulmine innocuo è quello di dotare l'impianto fotovoltaico di una messa a terra, proprio come succede per gli elettrodomestici più energivori che usiamo nei nostri appartamenti. Tutte le componenti di un impianto fotovoltaico devono venire collegate a terra: pannelli, inverter, regolatore di carica, etc. Non usate cavi isolati, bensì rame nudo, per i collegamenti di terra: se colpito da un fulmine, infatti, il cavo diventa talmente caldo da vaporizzare l'isolante, il che potrebbe causare un incendio.

Voi come fareste/avete fatto?

Grazie

Ciao lele2884, partiamo dalla base.

La normativa obbliga la connessione della struttura a terra senza se senza ma.

La normativa prevede anche che venga utilizzato un unico circuito di terra, quello di tutto l'impianto servito dal sistema FV per evitare differenze di potenziale, personalmente ho preferito predisporre puntazze di terra dedicate solo alla struttura.

Nota: gli inverter del tipo MppSolar, Solarpower24, Advance, i soliti Cinesi per intenderci ibridi o isola pura, non hanno controllo delle dispersioni del campo FV.

Poi nel fai da te ognuno decide come comportarsi, non vedo controindicazione alla messa a terra della struttura, non farlo non è sano.

Perfetto Claudio,infatti io ho sempre ragionato così ed a tal proposito ho passato una treccia in rame staganata da 16 mmq,che fa parte dell'anello di messa a terra generale formato da 3 picchetti.

Grazie ancora

Personalmente, mi è capitato di vedere da un collega di un casello FS vicino a me, un Fulmine che forse per autoinduzione dalla linea elettrica FS, ha preso la strada della fune portante del cavo ENEL...
Poi, la scarica è saltata sulle condutture dell'acqua e successivamente è letteralmente uscita dal muro (mattoni pieni da60cm) e ha fulminato il Televisore...
Tutto questo lo abbiamo dedotto seguendo le bruciature a Ragnatela visibili...
Da notare che questo è stato l'unico danno e tanto vi racconto per dire quanto fantasiosi siano i Fulmini.
Concordo con il fatto di predisporre le cose, ma sinceramente non mi sentirei sicuro con un impianto che potrebbe tirarmi il nemico in casa.
Eventuali Parafulmini meglio se hanno una Terra per conto loro e stiano alla lontana dal resto del normale impianto elettrico. Del resto, visto che la Terra è Terra in un senso universale non vedo distinzione tra Terra vicina e Terra lontana...

quanto sono "alti" i pannelli? quanto sono alti gli edifici limitrofi? ci dovrebbero essere dei calcolatori online sulla probabilità di fulminazione.

da li puoi fare dei ragionamenti

Ciao,c'è un solo edificio limitrofo,alto 6 metri in più rispetto a quello in cui sono posizionati i pannelli,e poi ci sono tante piante alte 7-8 metri.
Oltre al discorso fulminazione quello che mi preoccupa,avendo fatto impianti elettrici per anni è il pericolo di contatto indiretto con una struttura che ha perso isolamento o un cavo tagliato che tocca sulla struttura metallica,addirittura anche le antenne televisive sui tetti mi hanno insegnato a mettere a terra,naturalmente con un filo di adeguata sezione.
Ciò che c'è scritto sul manuale dell'inverter mppt ibrido mi sta traendo in inganno perché sembra che la messa a terra gli dia fastidio(perlomeno su alcuni tipi di modulo) ma Claudio mi ha confermato che su queste versioni non è così

lele2884 se hai un ibrido non CEI 0-21 spesso i costruttori dicono di evitare la messa a terra perché l'inverter non è in grado di controllare l'isolamento.

Personalmene volendo mettere un ibrido ho scelto per la mia e altrui sicurezza un CEI 0-21, non monterei mai un ibrido non omologato sia per la tensione del campo FV che per il parallelo con la rete pubblica.

Immagine Allegata: Immagine.jpg
 

Si è un ibrido non cei 0-21 ma l'utilizzo è off grid,con supporto batterie al posto della rete.
vorrei trovare però un off grid dei 0-21 con supporto rete e ricarica batterie pb a 48 volt, possibilmente con ingresso stringa a circa 300volt ma non li ho trovati....

No esistono

Buongiorno Claudio,il fornitore ha problemi a consegnarmi l'inverter,mi dicevi di modelli/codici cei0-21 potresti indicarmi alcune marche/modelli
mi basterebbe un 3000w ma vorrei i 48volt...

Grazie

ciao

Assolutamente 48V, qui trovi i Sofar Solar HYD LINK come puoi vedere la differenza di prezzo fra un 3000W e un 6000W non ciustifica acquistare un 3000W, tieni presente che in caso di assenza di Enel la massima potenza erogabile resta 3000W per tutti.

Ho chattato un po' con il tecnico e mi ha proposto 70SOF5000HYD dicendomi che è un inverter on grid ed off grid,posso scegliere cosa deve fare,mi chiedevo se in mancanza di rete l'inverter possa alimentare il carico oppure no?
In merito alla certificazione nel manuale sembra si possa selezionare il paese in cui viene installato ed impostare anche cei 0-21
Ultimo problemino è che l'inverter accetta stringhe con tensione 250-520V,io ho una vmmpt a 278 volt,saranno pochi vista un'eventuale tolleranza?

Grazie Ancora

Ti ha detto tutto giusto, quando manca Enel alimenta i carichi massimo 3Kwh.

Se 278V è il tuo VOC sei un po' basso, la mia stringa N°2 ha 9 pannelli da 37V di VOC 333V funziona bene.
Gli MPPT si attivano a 90V ma cominciano a lavorare almeno a 250V

Immagine Allegata: Immagine.jpg
 

Buonasera a tutti, avrei trovato forse un Sofarsolar in versione EP,a quanto vedo basterebbe la versione 3000 per i miei 2,8Kwp cosa ne pensate?Con la tensione di stringa di 276 volt dovrei essere a posto ed il singolo canale MPPT ha la giusta portata.
Allego datasheet
Grazie

lele è uguale all'ES come FV con attivazione un po' più bassa, forse ti basta forse, non vorrei dire sciocchezze ma mi sembra che l'ucsita Load non è mai alimentata quando è presente Enel, seve aggiungere il circuito con teleruttore per carichi prioritari.