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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Il desolfatatore megapulse
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DOLOMITICO

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Inviato il: 10/6/2009,19:09

Ciao Santamaria
prima cè da stabilire quanti elementi sono in buono stato,se sono trasparenti puoi vedere sul fondo di ogni pila lo stato dei fanghi,sono quei sedimenti di pasta che si depositano sul fondo.
Se non si vede ti devi basare sulla tensione 2.15 Volt pila carica 1.9 pila completamente scarica (misure prese con multimetro digitale a 2 cifre)per l'uso normale (si intende che deve rimanere un 20% di carica utile per non scaricarla eccessivamente dando inizio a rezioni chimiche irreversibili senza desolfatatori o altro)
Se il voltaggio è piu basso e la batteria non assorbe allora si aprono molte ipotesi.
Intanto fa una conta di ogni pila come è messa con i relativi voltaggi.
Se trovi elementi a 0 prova a caricarli un po a vedere se reagiscono....

 

fly1971

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Inviato il: 13/6/2009,15:00

Ciao , ho terminato le due bobine, la terza quella che va al circuitto oscillatore è una di tipo con nucleo , tutto materiale di recupero, mi allego anche l'apparecchi che uso per costruirle.
<a href=http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1244901098.jpg target=_blank title=bobine desolfatore>[img]http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/t/1244901098.jpg[/IMG]
<a href=http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1244901097.jpg target=_blank title=bobinatrice>[img]http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/t/1244901097.jpg[/IMG]
<a href=http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1244901096.jpg target=_blank title=strumento L-C>[img]http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/t/1244901096.jpg[/IMG]

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 13/6/2009,16:18

Interessante tutto fatto a mano,anche gli strumenti,complimenti,dall'avatar che hai immagino che hai una bella esperienza in modellismo e fai da te,bel lavoro,il circuito si basa su che frequenza?

 

fly1971

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Inviato il: 14/6/2009,10:53

Lo strumento usa il metodo dello slittamento di frequenza, lavora su 65KHz in pratica non legge il valore diretto delle indutatnze o condesatori, ma la variazione di frequenza su un oscillatore quando viene aggiunto una Lx o Cx, cmq il progetto si trova facilmente sulla rete, basta ricercare L-C meter e ti escono una sfilza di progetti che poi sono tutti uguali.

 

fly1971

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Inviato il: 19/6/2009,08:53

Ho comprato un densimetro della Zeca, di quelli buoni , ci sono due scale di gradazione una è quella che va da 110o( rossa) a 1300(verde) e poi un altra 15( rossa) a 30( verde) , questa seconda qualcuno sà cosa indica?

 

fly1971

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Inviato il: 19/6/2009,20:57

Mi sono procurato una batteria, una prima diagnosi, le densità tuttoa 1,1 tranne una cella in zona gialla, tensione 4V ora lo mesa sotto carica conun piccolo caribatteria da 600mAH, il desolfatore è quasi pronto , stò aspettando un paio di componneti, e poi è operativo.
Quindi dopo la carica come procedo?

 

Keyosz
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Inviato il: 19/6/2009,21:06

Verifica che non abbia celle in corto, per testare l'efficacia di un desolfatatore devi assicurarti di avere una batteria "solamente" solfatata e non soggetta ad altri difetti quali celle in corto o interruzioni, se no credi che il desolfatatore non funziona ma in realtà hai solo dei danni meccanici dell'accumulatore.

Tienila in carica per 12/24 ore con un sistema tradizionale, poi lasciala riposare qualche ora e verifica se mantiene una tensione a vuoto sopra gli 11V, se scende sotto vuol dire che ha una o più celle in corto.

Per verificare le interruzioni è più difficile in quanto risultano in un elevata resistenza interna come per la solfatazione, se vedi che assorbe una corrente bassissima di carica prova a forzare un pò la mano con una tensione più elevata (16-20V) se con i tappi aperti senti sfrigolare in un punto preciso allora c'è una frattura sui collettori delle piastre (capita che di solito quelli positivi si disitegrano).

 

fly1971

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Inviato il: 21/6/2009,11:55

La batteria credo che si ain corto, dopo 12 ore il caricabbateria era surriscaldato......non ci ho pensato di controlarlo dopo un pò se si scaldava in modo eccessivo, la tensioen dopo 12 ore di carica era a 5 V e stamani è scesa a 2V.
presumo che non si recupare e niente prove.

 

Keyosz
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Inviato il: 21/6/2009,15:47

Si, quella batteria lì è decisamente in corto, deve avere quasi tutte le celle in corto, va bene solo come recupero del piombo!!!
Ma tanto ce ne sono parecchie in giro che vengono buttate via, non demordere....

 

fly1971

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Inviato il: 23/6/2009,17:35

Mi ritrovo un trsfo di una 40W a 16V , giusto giusto pe run caribatteria , ne volevo fare uno da 3A di costruzione veloce, ho visto un pò in giro ho trovato questi due cosa ne pensate, da quel poco d'inglese e di come sono strutturati non mi torna chiaro il transitor a cosa servono.
http://www.uoguelph.ca/~antoon/gadgets/labc.htm
http://www.uoguelph.ca/~antoon/gadgets/labc2.htm
Un saluto Luigi

 

fly1971

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Inviato il: 23/6/2009,19:20

Ho misurato la batteria dell'auto:
tutte le celle hanno un valore che tra 1,250-1,280 e la tensione di 12,30 V a occhio le piastre sembrano ancora grigie, devo dedurre che è ancora in buono stato.

Si può integrare al circuito di un caricabatteria , di quelli sopra elencati, un controllo che mi verifichi se la batteria è in corto,in modo da evitare che che il tutto sui surriscaldi e che mi bruci il circuito.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 23/6/2009,21:19

L'integrato (non è un transistor) LM350 è uno stabilizzatore di tensione da 3A, sul tipo del LM317 ma più potente. Si può regolare da 1,2 a 33V d'uscita. Nel primo schema funziona soltanto come regolatore di tensione, tramite il potenziometro P1. In questa configurazione devi regolare la corrente mano mano che diminuisce a causa della carica della batteria. Nel secondo schema funziona come regolatore di corrente, in quanto l'operazionale U3 misura la tensione sulla resistenza R1, chiaramente proporzionale alla corrente che vi scorre. Questo circuito quì se fatto bene non si brucia nemmeno con la batteria in corto, mettendo un grosso dissipatore sull'LM350. Con un voltmetro in uscita vedi subito se la batteria è in corto e tutta la corrente deve dissiparla lui.
Ciao
Ferro

 

fly1971

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Inviato il: 24/6/2009,01:20

Il mio dubbio era su i due transistor, e sul secondo se lavorava come regolatore di tensione o corrente , infatti in rete ho trovato parecchi schemi che usavano un LM317 , ma li ho scartati perchè mi arrivano a 1,5A invece LM350 arrivaa 3A e si trova perfetto per il trasfo.
Però mi viene un dubbio se il secondo lavora come regolatore di corrente, all'ingresso dell'alimentazione devo dargli 13,8V.
Da quello che ho capito la famiglia dei LM li puoi usare come regolatori di corrente o di tensione, ma se come reg. di corrente, la tensione che hai al pin ingresso è la stessa al pin uscita, o forse mi sbaglio?

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 24/6/2009,12:15

In ingresso puoi mettere anche 35V. Lui regola la tensione al valore che imposti tramite P1 o P2, poi se la corrente che scorre in R1 arriva ai 3A l'operazionale U3 diminuisce il pilotaggio dell'LM350 facendo sì che la corrente si stabilizzi a quel valore.
Con un circuito di quel tipo, puoi impostare la tensione in uscita senza carico, ad esempio anche 14V per una carica a fondo periodica di un accumulatore, poi collegare la batteria da ricaricare, che indifferentemente può essere anche quasi scarica o meno, e lui provvederà ad erogare solo 3A fino a raggiungere in uscita la tensione prefissata, a cui chiaramente la corrente non scorrerà più, o ne scorrerà poca, in quanto la batteria avrà raggiunto ed uguagliato la tensione di carica.
Con 16V alternati in ingresso, raddrizzati e livellati con un condensatore elettrolitico, avrai in entrata al LM350 oltre 20V, mentre in uscita ne avrai più o meno 12, a seconda dello stato della batteria. La differenza tra entrata e uscita sull'integrato può perciò arrivare a 10V, che con 3A di passaggio sono 30W da dissipare. Per non fare entrare in funzione le varie sicurezze interne in corrente e temperatura, devi applicare un buon dissipatore alettato dietro l'integrato, fissato con una vite ben stretta (ma senza esagerate....) e magari con pasta termoconduttrice al silicone tra i due. Ti consiglio un amperometro sull'uscita.....
Ciao.
Ferro

 

fly1971

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Inviato il: 1/9/2009,00:52

Ciao a tutti, ecco il desolfatore terminato, ho inserito la bobina da 1mH da collegare tra il caricabatteria e la batteria, in questo modo collego i morsetti del caricabatteria sui i piolini e seleziono sul deviatore.
Questa bobina è un pò più grande dell'altra in quanto lo fatta con un filo formato da una treccia di 3 fili da 0.6 mm visto che li ci passano alcuni Amper e ho cercato di ridurre la resistenza della bobina.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1251762403.jpg
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/4/5/6/8/1/9/1251762440.jpg
Ho fatto alcune prove durante le vacanze approfittando di alcune batterie che aveva mio padre, durante le prove ho contrllato ch ele batterie non avevano difetti di celle in corto o altro, misurato l edensità e la maggior parte erano sulla zona rossa in con valori più bassi di 1,1 con alcune dopo averle lasciate a caricare per giorni interi, con assorbimento di corrente bassi, dopo le cariche la tensione non saliva almeno a 11.5V solo con una sembra che il desolfatore abbia fatto qualcosa, tutte le celle avevavo densità inferiore a 1,1erano in zona rossa zona iniziale . Dopo giorni di carica con trattamento desolfatore, in tre celle la densità è aumentata portandosi alla fine della zona rossa, la cella dove c'era il polo positivo è rimasta in zona rossa ed è l'unica che non è variata, purtroppo non ho potuto verificare su quella batteria tutte le celle le riuscivo desolfatare un pò.
Ora per verificare se il desolfatore funzioni veramente mi procuro qualche batteria da un elettrauto e facio dei test.
L'unica cosa che ho notato collegando il caricabatteria al desolfatore questo non fa passare molta corrente, la limita sotto un 1Amp , non ho capito il motivo forse è dovuto alla bobina.

 
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