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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Il desolfatatore megapulse
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Skooby
milliWatt


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Inviato il: 31/3/2010,14:30

Buongiorno, sono nuovo del forum, mi è arrivato il megapulse ma non capisco come collegarlo, nel senso.. va collegato in parallelo alla batteria mentre è connessa al caricabetteria oppure solo alla batteria isolata ??.
In questo caso però non capisco come faccia a erogare degli impulsi dato che si deve autoalimentare da batterie da recuperare sono in fin di vita.
Mi verrebbe in mente che le finisce di scaricare.
C'è qualcuno che sà darmi qualche spiegazione ? Grazie


... Ho trovato la risposta qualche post indietro che mi era sfuggito.
Grazie

 

max_linux2000

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Inviato il: 31/3/2010,15:03

ciao,

mentre aspetto che il risotto di zucchine finisca di cuocere.... ti rispondo faccine/biggrin.gif

il megapuse ha bisogno di un caricabatterie, il più piccolo possibile e non automatico perchè la tensione non deve superare mai i 14.4 volts, anche se c'è chi ha provato con 15 volts e continua a funzionare. Dovrebbe andare bene un caricabatterie da moto di più economici e messo al minimo.

Colleghi tutti i positivi assieme (positivo batteria, positivvo caricabatteria e positivo megapulse) e fai lo stesso con i negativi.... poi aspetti almeno 15 giorni.

Ticonsiglio la lettura del tread Vademecum Batterie che trovi nella sezione Accumulatori, si parla anche del megapulse

Nel caso tu voglia un desolfatore che non ha bisogno di alimentazione, devi prendere il piccolo Akku-Aktivator.

ciao
MaX


quasi mi si bruciano gli zucchini!! faccine/sad.gif

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 31/3/2010,15:38

faccine/wink.gif bella spiegazione Max,ovviamente il caricabatterie va proporzionato alla capacita della batteria,dubito che un caricabatterie da 600 mA riesca a tenere testa a una batteria da 200A,cmq l'idea è giusta,io consiglio 2 alimentatori uno normale per i primi stadi del recupero e uno piccolo per la desolfatazione a lungo termine,cmq anche un semplice caricabatterie da qualche ampere va più che bene.

 

max_linux2000

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Inviato il: 31/3/2010,15:42

ecco, già che hai battuto un colpo e sono riuscito ad evocarti faccine/biggrin.gif

immaginiamo di avere la classica batteria da 100 A carica a 12.5 volts, ma solfatata e vogliamo collegarci un megapulse per il trattamento.

l'alimentaotre minimo che consigli da quanto può essere? Sarebbe interessanche che fosse di pochi mA giusto per alimentare il megapulse e poco altro in modo da non sprecare energia visto i tempi lunghi per il recupero.

Tu che ne dici?

ciao
Max

 

fly1971

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Inviato il: 31/3/2010,16:56

tra il caricabatteria e megapulse, mettici in serie sul filo del positivo, una bella bobina di filo smaltato, in pratica un induttanza, serve per non far arrivare gli impulsi sull'alimentatore.
prendi un rocchetto di quelli che hanno i merceria per i nastri , diametro interno 2cm, larghezza 2cm, ci avvolgi 100-120 spire con un filo smaltato da 1mm oppure un trefolo formato da 2 più piccoli, ti sei fatta una bella induttanza da porre tra caricabatteria e megapulse.
se vedi le foto del mio desolfatore autocostruito, dentro la scatola il rocchetto nero quello più grosso e proprio quell'induttanza che pongo tra caricabatteria e desolfatore.

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 31/3/2010,19:09

CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/3/2010, 16:42)
ecco, già che hai battuto un colpo e sono riuscito ad evocarti faccine/biggrin.gif

immaginiamo di avere la classica batteria da 100 A carica a 12.5 volts, ma solfatata e vogliamo collegarci un megapulse per il trattamento.

l'alimentaotre minimo che consigli da quanto può essere? Sarebbe interessanche che fosse di pochi mA giusto per alimentare il megapulse e poco altro in modo da non sprecare energia visto i tempi lunghi per il recupero.

Tu che ne dici?

ciao
Max

faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif adesso mi evochi? faccine/tongue.gif Bella battuta.
HO avuto un periodo un po intenso,e quindi mi sono un po dissolto,ogni tanto bisogna ritemprare le energie creative.
Da quello che ho provato con un alimentatore da 1/1,5 Ampere fai la maggior parte del lavoro.
Io con un pannello da 25Wp che eroga 1,5 ampere ho ricaricato una batteria da 200A ma in un mese faccine/smile.gif
La storia dei 2 alimentatori deriva dal fatto che la desolfatazione ai primi stadi si sviluppa su tre fasi,

la prima,appena colleghi il pulser il solfato comincia a disgregarsi,in questa fase può bastare un caricabatterie piccolo,in quanto la resistenza aiuta a tenere alta la tensione

la seconda,dopo un po,(da mezzora a qualche ora) si comincerà a vedere la lancetta dell'amperometro sull'alimentatore (se prevista) cominciare a saltare in preda a picchi di assorbimento,è curioso osservare questo fenomeno,man mano che il solfato si scompone le reazzioni chimiche ripartono.
E' in questa fase che servirebbe un caricabatterie di potenza maggiore per mantenere acceso il pulser anche perchè l'assorbimento può alzarsi anche fino a 3/4/5 ampere per un cero periodo,ovviamente questo non rappresenta la fine,ma solo l'inizio del trattamento.

La terza fase è quando l'assorbimento torna a zero o quasi,sembra che nulla succeda più,in questo caso torna utile l'alimentatore piccolino,questo per lasciare la batteria anche per giorni in trattamento e risparmiare un po sulla corrente.Nel frattempo si controlla l'elettrolito.

Poi ognuno si regola con gli strumenti che ha.

Ricordo che si possono trattare anche più batterie contemporaneamente nella fase di basso assorbimento parallelando le varie batterie,importante è che vi sia una fonte di alimentazione.

La bobina aggiuntiva credo sia superflua,ma ovviamente è un mio parere,in quanto la batteria si comporta come un condensatore assorbendo tutti gli impulsi,non prendertela Fly,ma sul sito della casa è specificato che non ci sono problemi di interferenze ed essendo progettato per essere montato su qualsiasi vettura non credo che vogliano essere citati per danni.
Poi fate vobis.

 

Skooby
milliWatt


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Inviato il: 31/3/2010,21:04

Ringrazio tutti per i consigli... ora la cosa mi è assai più chiara.
Domani inizio a fare qualche esperimento così vediamo come và a finire.
Ciao e grazie

 

PaoloFI69
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Inviato il: 31/3/2010,21:20

Dopo aver letto diversi di questi post, ho appena acquistato il MEGAPULSE 12V (che bega però... tutto in tedesco) subito gli ho inviato una mail per consigliare di aggiungere l'inglese al sito.
Premetto che ho una ventina di mezzi abbastanza datati (macchine movimento terra + o -) che uso saltuariamente, quindi il problema batterie diventa un costo ad averle sempre nuove.
Ho sempre avuto passione per meccanica elettronica etc etc, ma anche trattandole bene le batterie non durano molto, capita sempre qualcosa.
Ultimamente ho cambiato sistema, invece di comprarle nuove (solo quelle dei mezzi che non girano su strada, non vorrei trovarmi fermo) ho iniziato a prendere quelle che i meccanici buttano via.
Non che abbiano torto loro, perchè le auto di oggi con tutta l'elettronica che hanno devono avere batterie abbastanza buone, onde evitare di restare fermi chissà dove.
Però... ho visto che per i miei mezzi diverse vanno benissimo già con la manutenzione ordinaria che gli faccio sempre io, cioè rabbocco acqua e ricarica lenta 2-3 Ah per 12h con caricabatterie automatico (batterie da 60 a 160 Ah).
Adesso inizierò anche a desolfatarle con il MEGAPULSE, sia quelle recuperate che quelle acquistate nuove ci vorrà un pò di tempo,(ho circa 40 batterie da 12V) ma tanto lo faccio quando posso, poi vi dirò i risultati.
Pensavo di utilizzare il MEGAPULSE con un vecchio caricabatterie che ha 12A di max e una decina di posizioni di regolazione, dovrebbe andar bene, anche se non so bene a quante A metterlo, cercherò di stare al minimo con voltaggio di 13V per non sbagliare.

Normalmente le batterie si ricaricano a 1/10 della capacità, ma.... sul caricabatterie elettronico c'è 2 scale effettiva e aritmetica, penso che sia quella effettiva quella da leggere giusto?
Invece controllando con la pinza amperometrica in CC mi da dei valori che sono quasi uguali all'aritmetica. QUALCUNO MI POTREBBE SPIEGARE PERCHè?
Io mi sono sempre fidato della pinza e del mio fedele test, tutti e due comprati specificamente per leggere con precisione la CC.

Ciao ciao Paolo

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 1/4/2010,14:32

Ciao Paolo,benvenuto,ammazza quante batterie,te lo ripaghi presto il pulser.
Non so tu dove l'hai preso ma ci sono dei siti che offrono anche l'inglese come lingua.
Di sicuro il sistema di riciclare batterie scartate ma ancora buone è valido,io sulla mia corsa ho una batteria del 2000,(è la sua originale) e da quest'inverno è munita di pulser e per quel che si vede qualcosa è gia cambiato,ovviamente è tutto regalato quello che dura in più.
Il megapulse può desolfatare fino a 300A di capacita,e quindi puoi collegarne anche 2 o tre contemporaneamente.
Per il caricabatterie lamigliore regola è un trattamento a bassa corrente,ma sufficente a tenere il pulser acceso,come spiegavo sopra ci sono dei passaggi che servono più ampere ma la maggior parte del tempo l'assorbimento sarà basso,con batterie grosse diciamo 2/3 Ampere vanno bene,poi ci devi fare un po la mano,vedrai non è difficile.
Per la scala non so dirti forse Ferro è più portato sulla materia visto che ha fatto l'elettrauto.

 

PaoloFI69
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Inviato il: 1/4/2010,15:36

Non vedo l'ora che mi arrivi, ne ho già 8 pronte per essere desolfatate.
Il limite è 300A di capacità, comunque mi sembra di aver capito che se si sfrutta al limite si surriscalda e si autospenge.
Ma sarà bene che non me ne approfitti troppo. Penso proprio che non lo caricherò più di 250-280 A onde evitare di bruciarlo.
Comunque per non sbagliare partirò con una da 100A e controllerò la temperatura del pulser con il termometro laser, dopo provo con 2 da 100A, poi magari 3 da 80A.
Pensavo ma.... anche collegandone tipo.... 1 da 100A 1 da 110A e 1 da 80 per un totale di 290A di carico max, va bene lo stesso?
Secondo me si gli impulsi dovrebbero arrivare a tutte e 3, magari il pulser e il caricabatterie lo attacco alla batteria centrale, così le distanze dei cavi per la 2 e la 3 sono uguali, anche per quanto riguarda il caricabatterie dovrebbe andar bene tanto serve solo praticamente per alimentare il pulser e caricare leggermente le batterie, che da quello che ho capito mentre si desolfatano iniziano a assorbire un pò di ampere, poco conta se sono da 100 o da 80.
Oppure mi consigliate di usare cavi con distanza equivalente tra batterie e (pulser e pinze del caricabatterie).
Secondo voi vanno bene dei cavi da 6MMQ per desolfatare? Per caricarle in serie io uso questa sezione tanto carico a 2-3 A.
Io penso che vadano bene comunque, tanto il pulser lavora sulla frequenza, come amperaggio ho letto che manda solo 1,6A, quindi dovrebbe andar bene.

Che ne dite? Torna il mio ragionamento?

Ciao ciao a tutti e....... occhio all'acido solforico.


 

Ferrobattuto

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Inviato il: 1/4/2010,20:36

CITAZIONE (PaoloFI69 @ 31/3/2010, 22:20)
....sul caricabatterie elettronico c'è 2 scale effettiva e aritmetica...

Questa delle due scale non l'ho capita bene, per favore, potresti essere più preciso? Se puoi descrivi bene le due scale, o se puoi metti una foto del quadrante.
Per quel che riguarda la capacità delle betterie da desolfatare, meno capacità metti e prima si desolfata. Per esempio, io ho desolfatato una batteria da 100Ah con una settimana, Se ne metti tante e sono molto solfatate, ci impieghi un sacco di tempo. Poi ogni batteria ha un grado differente di solfatazione, una finisce prima e una finisce dopo..... Non so, Dolomitico, tu cosa ne pensi?
Saluti.
Ferro

 

PaoloFI69
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Inviato il: 2/4/2010,10:35

Questo è il link del caricabatterie di cui parlo www .electromem.com /pdf / catalogo2007_superwattautomatic.pdf togliere gli spazi
Anche se si vede un pò piccolo l'amperometro, si vede comunque che sopra c'è la scala eff. (suppongo effettiva) e sotto quella aritmetica.
Si può vedere che 15A eff. corrisponde a 10 arith. e 20 eff. a 15 arith. però..... se controllo con la pinza amperometrica in CC risulta che:
es. quando segna 15 eff. corrispondenti a 10 arith. con la pinza segna 8-9A.
Sicuramente l'amperometro del caricabatterie non sarà tanto preciso, vabbè però che cavolo vuol dire arith.(aritmetica forse?).
Ora sono a casa influenzato ma appena mi rimetto voglio fare un altro controllo.
Ho anche un caricabatterie di mah.... 45 50 anni fa che però va benissimo carica a 6-12-18-24V e 10-12A quì non c'è eff. e arith. (allora erano + semplici), voglio controllare con la pinza cosa risulta.
Sarà un vecchio caricabatterie ma.... una volta mi si erano scaricate 2 batterie da 80A, segnavano una circa 6V e l'altra 3V, beh con quello elettronico una la ricaricava ma l'altra.... non ne voleva sapere, stavo per buttarla quando mi saltò in mente di provare con quello vecchio.
Beh.... con il caricabatterie di 50 anni fa si ricaricava e tutt'ora funziona bene dopo circa 2 anni.
Conclusioni quelli automatici elettronici magari erogheranno il voltaggio stabile, ho visto che stacca a circa 15-15,20 V l'altro vecchio se lo spingo al max arriva anche a 16,5-17V (è sufficiente tenerlo + basso per non far salire troppo il voltaggio), però quelli automatici con le batterie completamente scariche....non ne vogliono sapere, ti obbligano a buttarle, quello vecchio invece carica tutto.

Qualcuno mi manderà a quel paese visto i poemi che scrivo, ma è difficile spiegarsi con poche righe alcune volte.

Ciao ciao

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 2/4/2010,12:15

Credo di capire che le due scale siano una la corrente di picco e l'altra la corrente media, anche se non mi sembra che coincidano. Mi pare chiaro però che quella effettiva con cui calcolare il tempo di ricarica è quella più bassa.
'Sta roba superautomatica sarà pure utile che non devi stare a guardare lì cosa fa, però mi para che la facciano troppo complicata...... Vabhè, i tempi cambiano.
Comunque Paolo, non ti preoccupare per i post lunghi, meglio qualche parola in più ma spiegazioni chiare che poche parole che non si capiscono. Poi chi ha voglia legge, e chi no.....
Quando metti gli indirizzi internet puoi omettere gli spazi, che diventa un link in automatico, così:
www.electromem.com/pdf/catalogo2007_superwattautomatic.pdf
Ciao.
Ferro

 

PaoloFI69
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Inviato il: 2/4/2010,12:58

Ho provato ad omettere gli spazi ma.... mi dava sempre errore, cosa stranissima forse.... ho capito dov'è il problema, per postare i link quì serve un invio prima e uno dopo il link, vediamo adesso se lo prende.

Mah... non è neanche questo il problema.
Non c'è verso se posto un link mi dice url errato.
Vabbè..... tanto.... ho imparato dopo circa 30 anni di pc e 15 di internet che c'è sempre qualcosa che non va come dovrebbe.

ciao ciao

 

max_linux2000

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Inviato il: 2/4/2010,13:02

si, è successo anche a me tempo fa.
Prova a dare il logout (uscire dal forum), spegnere il browser (firefox, opera, quel cesso di explorer...altri) e a rientrare facendo il login. Dovrebbe funzionare. Credo che sia colpa dei cookies scaduti... un bug del forum in ogni caso.

ciao
MaX

 
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