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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Il desolfatatore megapulse
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DOLOMITICO

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Inviato il: 2/4/2010,16:04

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 1/4/2010, 21:36)
..... Non so, Dolomitico, tu cosa ne pensi?
Saluti.
Ferro

Bah,da quello che so il megapulse non si surriscalda in base a quante batterie vi si attaccano,e perchè dovrebbe?
Non vi passa della corrente attraverso per alimentare la batteria,semplicemente genera un segnale,sui tempi non credo ci sia differenza di tempo da una 10A a una 200A,semplicemente varia lo stadio di solfatazione.
Io sono rimasto di stucco quando con l'aktivator da 80A di picco (indicato per batterie in stand-by da appunto 80A max )mi ha rimesso quasi in piedi una 200A,questo indica che forse è addirittura possibile aumentare la capacita trattata.
Cmq io stesso ho collegato un groviglio di batterie di diverse capacita,collegando il megapulse e parallelandole con dei coccodrilli o cavi di fortuna,e il risultato è stato ottimo,ovvio che i cavi è megli che siano da almeno 1 mmq,ma questo ovviamente per il passaggio che la/le batterie hanno gia assorbito la prima parte di capacita.
Poi non tutte si comportano magari uguali,ma cmq un bell'alimentatore manuale a vari stadi è perfetto,quando la tensione è insufficente e il pulser si spegne si alza la corrente,e poi quando invece la tensione è più che sufficente si puùò abbassare.
Questo è solo per un pò di risparmio energetico,nulla vieta di tenere acceso un grosso caricabatterie 24h su 24.il consumo enel ovviamente aumenta.
Il mio consiglio come scriveva Paolo è proprio di cominciare per gradi,ti fai un'idea del fnzionamento e poi il resto è quasi conseguenziale. faccine/wink.gif

 

PaoloFI69
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Inviato il: 4/4/2010,17:41

Quindi mettendo in serie anche una decina di batterie da 100Ah per un totale di 1000Ah non dovrebbe sciuparsi il megapulse?
Secondo me il limite che dicono dei 300Ah significa che gli impulsi da 1,6 A per batterie + grandi non sono sufficienti a desolfatare, oppure che attaccandoci batterie per oltre 300 Ah si surriscalda.
Forse.... attaccandoci una serie di batterie in parallelo per un totale di.. boh diciamo ad esempio 1000Ah non riesce a desolfatarle completamente, ma magari va bene solo per una prima desolfatazione parziale, dopodichè conviene usarlo su una alla volta.
Magari poi quando mi arriva mi chiarirò anche questi dubbi perchè questa cosa ancora mi torna poco.
Che ce ne sia una o di più batterie attaccate secondo me per la frequenza delle pulsazioni è irrilevante ma per l'amperaggio.... cambia, 1,6A se arriva ad una batteria sola ha una certa forza, se arriva su 2 dovrebbe essere la metà cioè 0,8A, quindi metà forza per rompere i cristalli di solfato, o sbaglio?

Dunque da nuova nella batterie ci viene messo acido solforico al 36% (se ben ricordo) man mano che che si solfata la percentuale dovrebbe scendere, tanto più se successivamente viene aggiunta acqua distillata, dopo alcuni anni e diverse aggiunte di acqua ci si dovrebbe ritrovare una batterie con percentuali di acido troppo basse no?
I cristalli che frantuma il megapulse se ho capito bene si ritrasformano in acido solforico e altro materiale che non so cosa sia.
Non è che conviene aggiungere un pò di acido se non si arriva ad una densità che però non so il valore giusto qual'è.
Densità da misurare a freddo 20° suppongo, se la batteria non scalda penso si possa misurare anche mentre lavora il megapulse, se scalda invece penso che si possa soltanto vedere la differenza di densità tra gli elementi senza considerare il valore letto.

Oggi mi sono letto tutti i post precedenti e ho letto di uno che l'ha lavata con soluzione basica, ma non ho capito in cosa consiste questa soluzione e se conviene.
Altro dubbio... ma il materiale nero che si deposita sul fondo delle batterie conviene lasciarlo dov'è oppure può convenire svuotarle e riempirle di nuovo?
Un'altro consigliava di riempirle di acqua distillata per desolfatarle meglio, mah....certo sicuramente si desolfata meglio però dopo vanno vuotate e riempite nuovamente di acido solforico o sbaglio?
Anche se mi lascia qualche perplessità visto il post di quello che ne aveva riempita di acqua una nuova e poi l'ha dovuta buttare perchè rovinata.
Forse tutte queste soluzioni sono estreme per le batterie che proprio non si riattivano in nessun altro modo, neanche con l'inversione della polarità.

Riguardo agli alternatori vorrei ricordare che non tutti caricano a 14V o 14,4V forse nelle automobili si, ma io ho constatato ad un miniescavatore (che poi mi hanno rubato) un bobcat 320 che l'alternatore caricava a 15V quindi .... occhio a collegare fisso il megapulse, poichè nei post è stato ripetuto + volte che non deve superare i 14,4V.

Ciao ciao




 

DOLOMITICO

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Inviato il: 5/4/2010,09:54

CITAZIONE (PaoloFI69 @ 4/4/2010, 18:41)
Quindi mettendo in serie anche una decina di batterie da 100Ah per un totale di 1000Ah non dovrebbe sciuparsi il megapulse?
Secondo me il limite che dicono dei 300Ah significa che gli impulsi da 1,6 A per batterie + grandi non sono sufficienti a desolfatare, oppure che attaccandoci batterie per oltre 300 Ah si surriscalda.....

Non vedo perchè debba surriscaldarsi,lui semplicemente genera dei picchi a delle determinate frequenze che vengono assorbiti dalle batterie,quindi niente lavoro pesante,io dopo giorni e giorni di lavoro l'ho trovato al max un po tiepido,ma immagino che sia il suo normale funzionamento.

CITAZIONE
Che ce ne sia una o di più batterie attaccate secondo me per la frequenza delle pulsazioni è irrilevante ma per l'amperaggio.... cambia, 1,6A se arriva ad una batteria sola ha una certa forza, se arriva su 2 dovrebbe essere la metà cioè 0,8A, quindi metà forza per rompere i cristalli di solfato, o sbaglio?

In teoria funziona come dici tu,però io non ho visto molte differenze fra una batteria da 10A a una da 200,anche perche il lavoro consiste nel far oscillare e frantumare i cristalli di solfato,un po come martellarli per via elettronica,il pulser va di sicuro fino a 300A di più bisognerebbe solo provare.

CITAZIONE
.....dopo alcuni anni e diverse aggiunte di acqua ci si dovrebbe ritrovare una batterie con percentuali di acido troppo basse no?
I cristalli che frantuma il megapulse se ho capito bene si ritrasformano in acido solforico e altro materiale che non so cosa sia.
Non è che conviene aggiungere un pò di acido se non si arriva ad una densità che però non so il valore giusto qual'è.
Densità da misurare a freddo 20° suppongo, se la batteria non scalda penso si possa misurare anche mentre lavora il megapulse, se scalda invece penso che si possa soltanto vedere la differenza di densità tra gli elementi senza considerare il valore letto.

Si deve solo aggiungere acqua distillata,se la densita dell'acido è bassa la spiegazione è solo che il cristalli sono precipitati sul fondo e quindi non più elettricamente raggiungibili,oppure che si è rotto un ponte interno isolando una parte di cella,per farla breve se aggiungi acqua e la densita non risale la cella è danneggiata.

CITAZIONE
Oggi mi sono letto tutti i post precedenti e ho letto di uno che l'ha lavata con soluzione basica, ma non ho capito in cosa consiste questa soluzione e se conviene.
Altro dubbio... ma il materiale nero che si deposita sul fondo delle batterie conviene lasciarlo dov'è oppure può convenire svuotarle e riempirle di nuovo?......

Lascia perdere per intanto,una batteria normale va riempita solo di acqua e messa a desolfatare anche perche se svuoti il liquido precedente non hai più riferimenti a che punto sia il recupero,il liquido e il solfato all'interno si presume sia nelle proporzioni corrette,solo che cristallizzato,aggiungendoci acqua e desolfatando la densità si alza e quando torna nella norma tu sai che la batteria è completamente ristabilita,se invece levi i liquidi e li mescoli non hai più nessun punto di riferimento.
Se priva di liquido e quindi gravemente solfatata invece ci va aggiunta dell'acqua leggermente e ripeto LEGGERMENTE acidata,questo per prevenire i corti interni in quanto il piombo è solubile in acqua e questo innesca dei cortitra le piastre,ma solo in questo caso.


CITAZIONE
Riguardo agli alternatori vorrei ricordare che non tutti caricano a 14V o 14,4V forse nelle automobili si, ma io ho constatato ad un miniescavatore (che poi mi hanno rubato) un bobcat 320 che l'alternatore caricava a 15V quindi .... occhio a collegare fisso il megapulse, poichè nei post è stato ripetuto + volte che non deve superare i 14,4V.

Ciao ciao

Verissimo anche questo,ma nel caso caricassero troppo ci si accorgerebbe dall'eccessivo consumo di acqua della batteria,in genere gli alternatori carcano troppo poco cosi da non caricare mai a fondo una batteria,questo fa si che un po alla volta si solfati accorciando la capacita e quindi via via sollecita sempre più la sempre minore materia attiva rimasta,portando la batteria a una morte prematura.
I desolfatori invece mantengono la superfice sgombra più ampia possibile cosi che la resistenza interna sia bassa favorendo delle ricarche più veloci e utilizzando quasi tutta o tutta la superfice presente allungando di brutto la vita dell'accumulatore,per questo dicono fino a 5 volte di più.

 

PaoloFI69
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Inviato il: 5/4/2010,10:22

Quindi.... ancora non ha provato nessuno a caricare il megapulser con oltre 300 Ah di batterie in serie per vedere come si comporta?

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 5/4/2010,11:51

Ancora non credo,sono capcità un po generose rispetto alla media degli accumulatori che si trovano in giro,gia batterie da 200A non si trovano dappertutto,figuriamoci 3/400Ampere.Magari faccine/smile.gif

 

PaoloFI69
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Inviato il: 5/4/2010,12:36

Si certo se non si mettono in serie è molto difficile che ci si trovi davanti una batterie da oltre 300Ah.
Invece mettendole in serie....ci vuole pochissimo a superare le 300Ah.
Ma ho l'impressione che l'idea di collegarle in parallelo per desolfatarne + di una alla volta non sia molto valida.
Probabilmente meglio una alla volta, ci perderò più tempo vista la quantità di batterie che ho, però almeno gli impulsi arriveranno ad ogni batteria con la max forza del megapulse.

Avevo letto ieri in qualche post di qualcuno (probabilmente te) che avevi usato una piccola batterie tipo da moto per alimentare un avvitatore a batterie.
Poichè anch'io ne ho uno piccolo a 12V e non mi ricarica la batterie originale (penso sia colpa del caricabatterie, appena inserisco la batteria nel caricabatterie mi fa un lampeggio la spia rossa di inizio carica e si spenge subito) pensavo di provare a caricare la batteria con un alimentatore che ho da 12V simile a quelli da cellulari, anche se ci mette + tempo ma tanto lo uso pochissimo l'avvitatore.
Successivamente cerco una batteria da moto abbastanza leggera per alimentarlo quando ne devo fare un uso un pò + intenso.

Mi domandavo:
Ma.... succede niente se vengono invertiti positivo e negativo all'avvitatore?
Considerando di usare 2-3 mt di filo per alimentarlo sarà sufficiente un 2,5mmq o è meglio un 6mmq?
La batteria ricaricabile mi sembra che sia da 1Ah di capacità, che capacità conviene usare per la batteria al piombo da portarsi dietro? Penso che per quanto piccola la possa trovare tanto sarà sempre da diverse Ah. Probabilmente già 5 Ah sono sufficienti. Che ne dici?

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 5/4/2010,20:26

é meglio non invertire i poli dell'avvitatore,io ho bruciato il regolatore posto sul grilletto,mi sa che è saltato il semiconduttore,il motore funziona ancora ma il controllo no,quindi rispetta le polarita,la sezione non è un problema,un filo da 2.5mmq è sufficente,l'assorbimento non è alto,quindi non servono fili grossi.

Sicuramente è meglio desolfatarne una alla volta,ma io avevo solo illustrato una potenziale soluzione.
La cosa migliore è la pratica,col tempo si capisce come uttenere il max dagli strumenti che si hanno,se tu hai cosi tante batterie non ti mancherà di sicuro l'occasione.
Ti consiglio questa lettura qui se ti interessa,hai le scale di densita e voltaggi che credimi userai moltissimo,ti consiglio di stampartele e averle sempre a disposizione che male non vanno finchè non le ricordi a memoria

 

PaoloFI69
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Inviato il: 6/4/2010,19:53

Incredibile ho ordinato il 31/3 alle 19,15 il megapulse e nonostante tutti i giorni di festa che c'è stato oggi 6/4 è già arrivato.
Naturalmente l'ho già messo al lavoro, anche se mi sono accorto che la batteria che ci ho collegato ( una di quelle che i meccanici buttano), che già avevo ricaricato (lentamente come sempre), da dei valori ottimi direi.
Densità tutti 1,25 a parte il primo segna 1,26 e l'ultimo 1,24 e voltaggio di 12,60 dopo 1 mese, beh... magari il pulse la migliora ancora un pò.
Mah.... chissà perchè l'avevano buttata a me sembra quasi nuova.
Comunque poi posto gli aggiornamenti sui vari risultati delle batterie, tanto penso che a qualcuno interessino.
Ciao ciao

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 7/4/2010,10:47

Benissimo,cosi poi cominciare a farti un'idea.
Si posta anche qualche risultato se vuoi cosi da vedere un po che succede.

 

PaoloFI69
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Inviato il: 7/4/2010,16:02

Oggi ho cambiato batteria visto che la precedente mi serviva e probabilmente era anche troppo sana per il pulse.
Quella di oggi la terrò diversi giorni sotto trattamento perchè qualche risultato lo voglio vedere.
come voltaggio segnava 12,49 anche questa dopo 1 mese, dopo aver attaccato caricabatterie e pulse assorbiva poco 0,2-0,3 A (ho sempre un pò di paura ad alzare, cerco di tenere il voltaggio tra 13,5V e 14V non vorrei che salisse dopo quando non ci sono).
L'acido era: 1°e 2° 1,23 3°4°5° 1,24 6° 1,21 Beh secondo me il 6° elemento sta un pò malino, vedremo con i giorni come e se cambia.

Di solito la densità dovrebbe essere uniforme negli elementi, ma mi domandavo.....che scarto può essere accettabile? Io penso che fino ad 0,01-0,02 vada bene, te dolomitico che ti vedo molto ferrato che ne pensi?
Ciao ciao

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 8/4/2010,08:41

Bah,dipende,in pratica devono equivalersi tutte e 6 le celle,se una è più bassa dovrebbe piano piano ricaricarsi e raggiungere le altre.
Io ho la batteria della mia auto con una cella messa malino,la densità rasenta il rosso del densimetro e da li non si alza ma cmq continua a funzionare da 2 anni cosi,sono sicuro che senza pulser l'avrei gia dovuta sostituire.
Diciamo che la densita più è alta e meglio è,l'ottimo sarebbe tutte le celle sul verde 1.30,ma anche se qualche cella rimane un po indietro hai lo stesso una batteria accettabile.
Lo scarto è tutto un programma,la prova migliore è sempre un test,la monti su un mezzo e lo accendi,e senti se tutto tiene.

 

PaoloFI69
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Inviato il: 8/4/2010,23:23

Mentre il megapulse sta lavorando....ho controllato l'assorbimento dello stesso, che strano solo circa 0,1 A e mi è venuto un dubbio, adesso ho impostato il caricabatterie a circa 13,60 V e eroga mediamente 0,2 A (pochine secondo me), pensavo ma.... forse va scaricata un pò la batteria prima di attaccare il tutto?
Di solito la procedura che io uso con le batterie è: controllo livello elettrolito e ricarica con caricabatterie elettronico al minimo ( assorbimento da 3-4 A a scendere fino a 1-2 A) per un paio di giorni.
Questo sistema secondo me le desolfata un pò o comunque pareggia un pò la densità nei vari elementi migliorandole.
Solo che alla fine mi ritrovo una batteria abbastanza carica ( il max che può assorbire) attaccare il megapulse adesso significa avere l'assorbimento di cui parlavo all'inizio, e mi sembra un pò basso no?
Ho sentito parlare anche di procedure di scarica/carica ma..... funzionano?
Ciao ciao

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 10/4/2010,08:21

Non serve scaricare nulla,non serve,non so perchè limiti cosi la corrente,in pratica è la batteria stessa che si prende cosa gli serve.Puoi dargli tranquillamente 2/3/5 amper in base alla capacita senza problemi.

Ps:una corrente continua non desolfata nulla,ripristina solo la capacita disponibile e niente più

 

eneo

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Inviato il: 10/4/2010,08:56

se puo' essere utile il sistema che uso per desolfatare le batterie e' composto da un desolforatore Battery protector un alimentatore recuperato da un carica batteria trapano a 22v da 450mA.
funziona egregiamente in media una 15 di giorni per batterie capacita' 100Ah e la batteria torna quasi nuova.
l'alimentatore lo lascio sempre acceso tanto a batteria carica non supera mai i 14.2 v.
ora sto recuperando una batteria abbastanza nuova ma scarica trovata a 2v, niente in corto solo che il mezzo aveva qualcosa che la scaricava.....

 

PaoloFI69
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Inviato il: 10/4/2010,16:00

Guardando i vari alimentatori che ho ho notato che uno è da 12,5V 400mA CC. Pensavo.... ma questi alimentatori che di solito si usano per caricare batterie da utensili vari, possono andar bene per caricare una batteria al piombo?
O magari anche solo per mantenere acceso il megapulse?
Anche se di targa c'è scritto 12,5V forse magari poichè dove lo devo usare c'è il 220V alcune volte anche 230V forse ce la fa ad arrivare anche a 12,8-13V il che sarebbe sufficiente per accenderlo.

Oppure rischio di far esplodere la batteria collegandoci l'alimentatore? faccine/sad.gif

 
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