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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Il desolfatatore megapulse
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PinoTux

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Inviato il: 29/8/2010,22:12

Si era andati un po' fuori tema qui:



questo è solo un esempio..



---------------
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
http://iv3gfn.altervista.org/
http://pptea.altervista.org/

 

batz99
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Inviato il: 1/9/2010,21:09

CITAZIONE (max_linux2000 @ 29/8/2010, 22:51)
scusate... ma non potreste allora mettere insieme un desofatore che faccia +/- il lavoro del megapulse basandovi sulle vostre intuizioni?

Se il progetto è Free, nel senso che si inspira, ma non è copiato dal megapulse, io sono disposto a comprare uno o due prototipi... se poi lo fate multivoltaggio faccine/biggrin.gif meglio ancora

ciao
MaX

Ciao Max, ti inseguo per il forum....faccine/wink.gif

Nel mio impianto ad isola (se ti ricordi) ho 8 batterie da 45Ah collegate in serie e parallelo, per avere 24V e 180Ah.

Ho in previsione di raddoppiare il pacco, e portarlo a 16 batterie.

Vorrei acquistare il megapulse 24V (costicchia...). Ho letto in tedesco che dovrebbe reggere fino a 1500Ah, è corretto?
Posso collegare il megapulse a 8+8 batterie da 12V 45Ah?

Ho letto su questo 3d le perplessità relative ai possibili danni del megapulse sugli inverter e regolatori: come è andata a finire? Mi fido a montarlo?

Grazie a tutti

 

max_linux2000

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GigaWatt


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Inviato il: 1/9/2010,21:19

io ho due akku-activator (sono i fratelli minori del megapulse) collegati da 6 mesi alle mie batterie e finora l'inverter non ha subito danni (un victron da 1000watt/12volts

tieni conto che sono apparecchi fatti per essere montati fissi nelle moderne automobili... tutte con delicati computer/stereo/radio, ma nessuno ha riportato danni provocati dal desolfatore.

ciao
Max


 

batz99
milliWatt


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Inviato il: 1/9/2010,21:21

Ok, allora lo ordino dai tedeschi.
Le mie batterie sono nuove di pacca, ma voglio prendermi avanti..

 

megaresistenza
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Inviato il: 2/9/2010,23:05

Umm io sto prendendo questo già bello e fatto che dice
che si puo lasciare anche fisso collegato alla batteria che ne dite ?

Baya numero 200468347748

Grazie

SALVA BATTERIA – SCHEDA TECNICA ITALIANO
Una nuova tecnologica
Normalmente l’utilizzo delle batterie al piombo è contraddistinto da una generica mancanza di
controllo sulla loro durata di vita, e in alcune applicazioni sono scartate per la loro scarsa vita effettiva.
Finora erano le batterie a controllare l’applicazione e non viceversa; si installava la batteria e in molti
casi essa doveva essere sostituita molto prima, di quanto stabilito dalle caratteristiche del costruttore,
e non c’era nulla che si poteva fare per ovviare al problema.
Oggi c’è la soluzione:
La tecnologia del SALVA BATTERIA efficace ed economica,
permette di fare un salto di qualità nelle applicazioni dove sono utilizzate batterie al
piombo di qualsiasi tecnologia (acido liquido, AGM, GEL, ermetiche) ottenendo un
maggiore controllo sulla vita delle batterie e una loro migliore utilizzazione.
Perché le batterie vengono sostituite precocemente ?
Le piastre sono il cuore delle batterie. Fondamentalmente, le batterie sono in grado di immagazzinare
e fornire energia elettrica tramite l’interazione chimica tra le piastre e l’acido elettrolito.
In teoria, nella costruzione delle batterie c’è abbastanza materiale attivo per mantenerle
operative efficacemente da 8 a 15 anni. In pratica, la vita media delle batterie, secondo
l’applicazione, varia da 6 a 48 mesi e solo il 30% delle batterie raggiunge i 48 mesi.
Perché?
Perché le batterie al piombo sono soggette ai problemi causati dalla “SOLFATAZIONE” delle piastre.
A mano a mano che la batteria invecchia, o rimane inutilizzata per lunghi periodi, il piombo solfato si
accresce sulle piastre fino al punto di creare una barriera isolante al passaggio di corrente.
Rapidamente, il deposito di piombo solfato sulle piastre, che appare come strato biancastro (solfato
bianco di piombo),diventa così compatto che la batteria non è più in grado di accumulare ed erogare
energia.
La solfatazione è la causa della sostituzione prematura del 80% delle batterie al piombo.
Questo succede, particolarmente, per le batterie usate poco frequentemente e per quelle che sono
immagazzinate per lunghi periodi; ma è, in ogni modo, uno dei maggiori problemi nelle batterie usate
in modo ciclico (cariche e scariche giornaliere).
IL SALVA BATTERIA ha trovato una soluzione a questo problema!
Il problema della batteria è che non si riesce più a raggiungere l’energia accumulata internamente.
Questo significa comprare una batteria nuova quando quella che già possedete potrebbe essere
ancora utilizzabile.
Le basi scientifiche del SALVA BATTERIA.
Ogni elemento conosciuto dall’uomo ha un momento magnetico alla frequenza di risonanza, cioè un
punto al quale i legami chimici che tengono unite le molecole per formare un cristallo possono essere
rotti. La
solfatazione, la causa numero uno delle sostituzioni premature di batterie al piombo, è semplicemente
un cristallo di piombo solfato (PbSO4) il quale si è formato sulle piastre delle batterie al piombo. Solo
un approccio mirato a distruggere la struttura del cristallo può, senza controindicazioni, rimuovere o
prevenirne la formazione. Infatti IL SALVA BATTERIA agendo direttamente sulla struttura
cristallina del piombo solfato la distrugge permettendo alle molecole imprigionate di
ritornare il soluzione nell’elettrolito.
IL SALVA BATTERIA rende le batterie più robuste e durature
Il SALVA BATTERIA è in grado di generare impulsi di corrente unidirezionale che rimuovono i depositi
di solfato dalle piastre e li restituiscono all’acido della batteria come elettrolito attivo.
Installato permanentemente il dispositivo genera una forma d’onda che contiene la frequenza di
risonanza dei cristalli di piombo solfato (3,26MHz) che accoppiata: con transienti molto rapidi e alte
intensità impulsive,
permette di avere l’energia per stimolare i depositi di solfato ionizzandoli e dissolvendoli nell’elettrolito
come molecole solforiche attive.
Inoltre IL SALVA BATTERIA aumenta il legame tra il materiale attivo (PbO2) e la griglia delle piastre.
Questo rafforzamento del legame previene il distaccamento del materiale attivo dalle piastre e,
insieme agli altri benefici, permette di aumentare considerevolmente la vita delle batterie.
In breve, come già anticipato, gli elementi importanti in una batteria sono: le piastre e l’acido
solforico.
Piastre pulite e elettrolito valido sono le condizioni essenziali per avere buone prestazioni dalle
batterie.
IL SALVA BATTERIA previene e distrugge la formazione di depositi di solfato,
dissolvendoli nella soluzione elettrolitica. Questo significa che le batterie si ricaricheranno
più velocemente e garantiranno
le massime prestazioni durante tutta la loro vita.
In molti casi, il SALVA BATTERIA è in grado di riportare in uso batterie considerate inutilizzabili.
Ottenere il massimo dalle batterie
La ricarica tradizionale, anche energica, rimuove solo una parte del solfato presente sulle piastre e,
come già detto, dopo un certo numero di cicli di scarica, le piastre della batteria sono ricoperte con
abbastanza solfato che è impossibile ottenere una ricarica efficiente (come nel caso delle batterie
trazione), o le piastre sono erose, e la batteria è fuori servizio (batterie avviamento).
IL SALVA BATTERIA lavora con ogni tipo di batteria al piombo (acido liquido, AGM, GEL, ermetiche) e
mantiene le piastre pulite e un efficiente elettrolito. In questo modo le batterie si caricano più
rapidamente e
in modo più profondo, lavorando al massimo dell’efficienza e più a lungo possibile. Le batterie che
hanno un maggiore accumulo di carica, possono ricaricarsi efficacemente erogando poi tutta l’energia
accumulata.
Con una maggiore quantità d’energia disponibile, i tempi d’autonomia si allungano e permettono alle
applicazioni di lavorare in modo migliore.
Si ottiene il massimo dalle batterie!
AUTOMOTIVE
Dopo un po’ di tempo di utilizzo le batterie avviamento (AUTOMOTIVE) falliscono il test di carico
(avviamento) per colpa della solfatazione delle piastre, la batteria è profondamente erosa, e del
materiale delle piastre è caduto sul fondo della batteria. Questo accade perché le piastre, delle
batterie avviamento,
sono costruite per avere una alta porosità (simile al formaggio svizzero), porosità creata per
massimizzare l’area superficiale delle piastre e permettere altissime intensità di corrente di scarica per
tempi molto brevi
(avviamento dei motori). Questo permette la costruzione di batterie molto compatte con alte capacità
di erogazione di corrente per tempi brevi. Il solfato, durante la sua deposizione, entra nei pori delle
piastre e si
trasforma nel suo stato di cristallo espandendosi di volume. L’aumento di volume dovuto alla
costituzione dei cristalli all’interno delle porosità provoca, per espansione, la rottura di pezzi della
piastra. Proprio come
succede con il ghiaccio nelle rocce. Con il SALVA BATTERIA, i depositi presenti nei pori vengono
disciolti nell’elettrolito mantenendo piastre pulite e batterie efficienti e di lunga durata.
Un'altra causa di erosione delle piastre delle batterie avviamento, avviene quando le batterie non sono
ricaricate a sufficienza (sotto-carica). La teoria sulle batterie indica che la tensione di cella deve
raggiungere 2,50 volt per elemento (15 volt per nel caso di una batteria da 12 volt) per permettere
alle piastre negative di formarsi. Se questo non accade, la piastra negativa rimane “debole” e soggetta
a erosione per vibrazione durante il movimento del veicolo. Sulle autovetture un regolatore di tensione
normalmente non eccede i 14,2 volt. Sempre la teoria delle batterie, procedendo, definisce che una
batteria da 12 volt deve ricevere un minimo di 14,1 volt per mantenere lo stato di carica.
Da test effettuati è apparso che: la batteria installata su camion indicava che la massima tensione di
batteria, con alternatore in funzione, era di 13,9 volt (con nessuna corrente assorbita dagli accessori
di bordo), attivando altri carichi in parallelo (luci, radio, accessori vari) la tensione scendeva a 13,7
volt, e con l’ulteriore aggiunta delle luci del rimorchio, la tensione cadeva a 12,3 volt.
La vita media delle batterie nei camion a rimorchio è di un anno. La ragione di questa breve durata di
vita è dovuta la fatto che la batteria è mantenuta sempre in uno stato di sotto-carica. Con l’aggiunta
del SALVA BATTERIA, il sistema durante gli impulsi di energia riesce a superare i 15 volt rimuovendo il
solfato, formando la piastra negativa, e permettendo alla batteria di mantenersi in buone condizioni.
MOTIVE
Nel caso di batterie trazione (MOTIVE), la costruzione della piastra piana o tubolare non presenta la
porosità delle batterie da avviamento. Queste batterie sono progettate per scaricare grandi quantità di
corrente per
lunghi periodi di tempo; per cui la dimensione fisica delle piastre è molto grande. Non essendoci
porosità, il deposito di solfato si deposita sulla parte esterna delle piastre, non permettendo una
efficiente carica. Gli
effetti della solfatazione determina una diminuzione delle caratteristiche di erogazione di corrente e di
ricarica della batteria e riduce drasticamente il numero di cicli della batteria. Inoltre alte temperature
sono
state registrate nelle batterie solfatate in quanto l’alta resistenza di conduzione unita a correnti molto
elevate provoca grosse perdite di potenza elettrica all’interno della batteria.
Con IL SALVA BATTERIA, se le batterie trazione non sono profondamente corrose, è
comparativamente più facile ringiovanirle e riportarle in uso. Importante è effettuare insieme all’azione
del SALVA BATTERIA
dei cicli di carica/scarica.
Un altro problema delle batterie trazione (MOTIVE) è relativo alle “CELLE MORTE”. Durante cicli di
scarica molto profondi, alcune piastre all’interno delle celle possono invertire la loro polarità. Durante
la ricarica queste celle devono prima ricevere abbastanza energia per ritornare allo stato “ZERO”, per
poi incominciare la ricarica vera e propria quando la polarità corretta è stata raggiunta. Le celle con la
polarità invertita, durante la carica, abbassano la tensione di batteria, obbligando il caricatore a fornire
un’alta corrente.
L’effetto è una abbondante “gassificazione” nelle celle cariche con alta perdita di liquido e
riscaldamento e potenzialmente il danneggiamento meccanico della batteria.
Il SALVA BATTERIA elimina questo problema durante la ricarica equalizzando le celle.
AUTOSCARICA
Qualsiasi batteria carica non mantiene la sua capacità per tempi indefiniti, ma è soggetta al fenomeno
della autoscarica. Durante l’inutilizzo le batterie perdono energia in modo molto lento, ma inesorabile.
Ad esempio, batterie ermetiche PbCa (piombo-calcio) completamente scollegate e con temperatura
ambiente di 25°C, si scaricano di circa lo 0,1% / 0,3% al giorno, mentre batterie avviamento
tradizionali arrivano a perdere anche l’1% al giorno. Inoltre, l’aumento di temperatura ambiente
peggiora l’effetto di
scarica: ad esempio, passando da 25°C a 35°C la corrente di auto scarica raddoppia. Questa perdita di
energia che può arrivare anche alla scarica completa della batteria in qualche mese, provoca una delle
forme più gravi di solfatazione.
Il processo di scarica lenta senza ricariche permette ai depositi di solfato di costituirsi con lentezza,
formando degli strati isolanti estremamente spessi e robusti.
IL SALVA BATTERIA recupera la normale perdita di energia della batteria
(autoscarica) permettendo di immagazzinare le batterie anche per lunghi periodi senza problemi di
solfatazione.
APPLICAZIONI:
• Automobili
• Barche
• Carrelli elevatori
• Autocaravan
• Autobus
• Auto elettriche
• Mezzi militari
Rispetto per l’ambiente
“IL SALVA BATTERIA protegge l’ambiente. Batterie che durano più a lungo riducono la contaminazione
causata dal piombo e dall’acido solforico.
Il piombo è un elemento di base che non può essere distrutto. Per migliaia d’anni gli uomini lo hanno
estratto per diversi usi. Oggi, più della metà del piombo estratto è usato nelle batterie.
Il piombo è altamente tossico. Esso, infatti, blocca l’attività di alcuni enzimi interferendo sui processi
biochimici vitali; gli organi particolarmente sensibili risultano il fegato, il sistema nervoso e l’apparato
riproduttivo.
L’acido solforico è un composto fortemente corrosivo che danneggia qualsiasi materiale col quale
entra in contatto. Esso è in grado di acidificare grandi bacini o fonti idriche sotterranee o superficiali,
danneggiando irreparabilmente flora e fauna e nuocendo, altrettanto irreparabilmente, alle risorse di
acqua potabile od irrigua, intaccando le loro caratteristiche di neutralità chimica e di purezza biologica.
Stimando che circa 800 milioni di batterie sono demoliti ogni anno nel mondo, è facile concludere che
una estensione della vita delle batterie permette di diminuire l’imponente quantità di questo rifiuto
estremamente
tossico con effetti molto positivi per l’ambiente.
Specifiche tecniche:
corrente DC 20 – 30 mA
temperatura: - 20 C° + 60 C°
peso: 70g
misure: 67mm * 40mm * 17mm
ISTALLAZIONE
Il salva batteria è dotato nella confezione di un bi-adesivo.
Pulite bene la parte dove verrà applicato il salva batteria e attaccate il bi-adesivo.
Una volta collocato collegate il cavo rosso al polo positivo (+) e il cavo nero al polo negativo (-) in
modo da fare contatto e il salva batteria inizierà la sua azione.
Nb: per un utilizzo efficace lasciate il salva batteria sempre collegato.
Le domande più frequenti
Su quale principio lavora il SALVA BATTERIA?
Il Salva batteria lavora in modo simile agli ultrasuoni che dissolvono i calcoli al fegato e ai reni, eccetto
che la tecnologia del salva batteria è elettrica invece che sonora.
Su quali batterie lavora il SALVA BATTERIA?
Il salva batteria si applica a tutte le batterie al piombo di qualsiasi tecnologia.
Come si può essere sicuri che il SALVA BATTERIA funziona?
Usando semplicemente un pezzo di carta sul quale registriamo, nel caso di batterie ad acido liquido,
l’andamento della densità dell’elettrolito con un densimetro affidabile. Questo aumento di densità può
avvenire in circa due giorni per batterie leggermente solfatate; ma può avvenire anche in qualche
settimana per batterie molto solfatate. L’aumento di prestazione elettriche della batteria e l’aumento
di densità sono la
prova che il dispositivo sta’ agendo correttamente. Il salva batteria non agisce su batterie che hanno
le piastre in corto circuito o danneggiate meccanicamente (erosione).
Raccomando che il SALVA BATTERIA sia usato, soprattutto, come dispositivi di prevenzione.
Quanto tempo ci vuole per de-solfatare la mia batteria?
Questo dipende da quanto tempo è incominciata la solfatazione. I cristalli di solfato tendono a cercare
il più basso livello di energia (entropia) compattandosi. Cristalli compatti richiedono più tempo di
cristalli più
cedevoli per dissolversi. In media si può vedere un miglioramento della batteria in quattro giorni;
benché possono essere necessarie anche alcune settimane perché IL SALVA BATTERIA esaurisca la
sua azione.
Dopo l’azione del Salva batteria per quanto rimane de-solfatata la mia batteria?
Questo dipende soprattutto dalle condizioni e dall’età della batteria. Ricordiamoci che la solfatazione è
una reazione chimica naturale che accade tutto il tempo. Per cui nel momento che il dispositivo viene
tolto dalla
batteria la solfatazione riprende a costituirsi ancora. E’ pertanto consigliabile non rimuovere più il
dispositivo,una volta installato.
Cosa succede se carico le batterie con il Salva batteria collegato?
Il salva batteria è completamente indipendenti e automatico e non è influenzati dalla presenza o meno
del caricatore.
E’ difficile da installare?
Il salva batteria è semplicissimo da istallare, basta collegare il filo nero al polo negativo e il filo rosso
al polo positivo.
Da questo momento il salva batteria funziona in automatico !!

 

max_linux2000

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Inviato il: 2/9/2010,23:23

in realtá tutti i desolfatori sono stati fatti per essere collegati fissi alle batterie... secondo me, per il mantenimento e prevenzione vanno bene tutti, mentre per tentare di resuscitare una morta, finora il migliore si è dimostrato il megapulse... ma magari questo ultimo può fare meglio... faccine/biggrin.gif

ciao
MaX

 

megaresistenza
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Inviato il: 2/9/2010,23:28

Grazie Max_linux2000 per la spiegazione

Si ho visto il megapulse... ma mi viene a costare oltre 70€ spedito
oltre al fatto che è tutto in tedesco faccine/sad.gif pero di pro e che se non ho letot male arriva fino a 300A
Anche se credo che la taglia piu grande che uso sia 120Ah

Io non ci capisco nulla di desolfatori volevo solo sapere se dalle carateristiche potrebbe
andare bene a me a dato fiducia forse sopratutto per il fatto della scheda sctitta in Italiano
almeno si capsice faccine/biggrin.gif
Tanto per capire caratestiche alla mano dove si capisce ad esempio se il mehapulse uguale migliore o peggiore rispetto a quello che ho postato io ?

Per adesso ho ordinato questo poco più di 33€ spedito manco per perdere
tempo nel tentare l'autocostruzione

Spero che riesca a far resucitare la mia batteria morta e altre che avevo dato ormai per spacciate.

Se mi va male provero il magapulse e questo che ho cmq lo tengo collegato fisso
in auto a livello preventivo faccine/biggrin.gif Ma spero che basti solo questo faccine/tongue.gif
Inizialmente crevo che il Ctek potesse fare miracoli invce nienbte la batteria la carica
ma è una finta carica cosi ho googleato un po e ho capito che mi serviva un desolfatore faccine/tongue.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 2/9/2010,23:35

perfetto, facci sapere come va.
Dai una occhiata al tread Vademecum delle batterie, perchè troverai un sacco di informazioni utili per il recupero.

Sa puoi fai anche delle foto delle celle prima/dopo

ciao
MaX

 

megaresistenza
milliWatt


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Inviato il: 2/9/2010,23:37

Sono batterie AGM quindi non credo potro fare foto interne
vado a trovare il topic da te citato Grazie faccine/wink.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 3/9/2010,19:16

....puoi sempre usare l'ascia per aprirle e fare le foto faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif

ciao
MaX

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 3/9/2010,19:59

CITAZIONE (max_linux2000 @ 3/9/2010, 20:16)
....puoi sempre usare l'ascia per aprirle e fare le foto faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif

Ma che razza di consigli dai Max..... faccine/laugh.gif

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 3/9/2010,20:13

Bella spiegazione,a tratti pure scientifica,a tratti un pò pubblicitaria,cmq nell'insiame riassume per bene cosa succede all'interno delle nostre batterie con la solfatazione.
Va da se che più rimangono efficenti più la loro vita si allunga,essendo che migliorano tutti i parametri essenziali,dove hai trovato sto monologo?
é chilometrico faccine/smile.gif faccine/smile.gif

Sul quesito se sia meglio il megapulse o altri non ho avuto modo di fare un confronto diretto,però io resto per il megapulse,specialmente in casi gravi di solfatzioni esagerate.
Sto proprio adesso provando il più piccolo dei desolfatorini per desolfatare una 70A da recupero,diciamo che ho appena iniziato e gli do tenpo una settimana. faccine/smile.gif

 

max_linux2000

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Inviato il: 3/9/2010,21:07

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 3/9/2010, 20:59)
CITAZIONE (max_linux2000 @ 3/9/2010, 20:16)
....puoi sempre usare l'ascia per aprirle e fare le foto faccine/biggrin.gif faccine/biggrin.gif

Ma che razza di consigli dai Max..... faccine/laugh.gif

hai ragione, è che quando sento parlare di AGM mi sale il sangue alla testa faccine/sick.gif faccine/crash.gif

...se ti fa più felice, usa pure il piccone faccine/tongue.gif faccine/biggrin.gif

 

PaoloFI69
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Inviato il: 4/9/2010,20:25

Eccomi di rientro dalle ferie e... ricomincio a desolfatare.
Ne ho già recuperate diverse con il megapulse, attualmente avevo 2 urania da 160A di 2 anni di vita che avevo desolfatato con 2 megapulse per 30 gg e la densità circa uguale in tutti gli elementi era passata da 1,17 1,18 a 1,28.
Ora dopo 1 mese l'ho trovata a 1,26, sarà l'autoscarica.
Però poichè a collegarle in serie a 24V assorbivano corrente con una differenza di 0,45V stò provando ad insistere ancora per 1 o 2 settimane, magari riesco a pareggiarle un pò di +.

Secondo voi che siete molto più esperti di me, quanto dovrebbe essere un valore accettabile la differenza di voltaggio durante la ricarica delle batterie in serie?
Queste segnano 13,95 e 14,40. Mi sembra un pò troppo no?

Avevo acquistato anche un akku aktivator che fino a circa 2 mesi fa funzionava anche se non mi sembrava che fornisse grandi risultati, però pensavo che fosse + robusto.
Adesso quando lo collego le luci danno segnali strani, si accendono ma... o rimangono tutte e due accese oppure quella del 12v fa luce fioca e comunque non si vede mai il lampeggio dell'impulso. Penso proprio che si sia guastato.Peccato pensavo che fosse più robusto.
I 2 megapulse invece lavorano alla grande.
Da maggio lavorano 24h/24, solo il mese d'agosto gli ho fatto far le ferie, poi in fondo.... se le meritavano faccine/biggrin.gif

C'è qualche consiglio per il piccolo akku? a parte faccine/crash.gif ?

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 4/9/2010,22:10

A parte che sei al limite superiore della tensione massima di ricarica, che a 14,4 per batteria ci si arriva in caso di carica di equalizzazione, poi credo che meno di mezzo volt di differenza non sia un granché. Comunque puoi insistere ancora un po' su quella con tensione più bassa, ma renditi conto che le tensioni che hai misurato tu, in due batterie di recupero desolfatate, e soprattutto sotto scarica (a proposito, quanti ampere scaricavi?), tutto sommato sono molto buone.
Se il piccolo akku è di quelli economici, non ti conviene metterci mano....
Saluti.
Ferro

 
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