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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Il desolfatatore megapulse
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megaresistenza
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Inviato il: 10/10/2010,22:47

Bene devo dire che sbagliavo a alimentare la batteria con il Ctek
Il led del desolfatore lampeggiava ma non perche era regolarmente in funsione
Ma perche il Ctek stava mandando alimentazione ad impulso per mantenerla faccine/sad.gif
E quindi il lampeggio era dovuto alla alimentazione a tratti da parte del impulso del Ctek.

Be collegato la batteria ad un Cb ignorante il desolfatore dava led fisso
e li ho capito che prima la stavo alimentando a tratti faccine/sad.gif
Be dopo 4gg d' alimentazione fissa quindi il desolfatore ha lavorato fisso e non a tratti
sorpresa la batteria sembra rinata faccine/biggrin.gif

W i Desolfatori faccine/wink.gif

Grazie a voi per avermi fatto conoscere questo splendito strumento.

 

piero1955
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Inviato il: 14/10/2010,11:29

Buongiorno a tutti. faccine/smile.gif
Mi sono registarto da pochi giorni ed ho letto tutto il 3D.....
MOLTO interessante! Complimenti a tutti. Ho appreso molte informazioni sull'argomento MOLTO interessanti. faccine/w00t.gif
Ho un piccolo UPS da 1500VA alimentato a 24V con quattro batterie AGM FIAMM 6SLA100, 6v 100A. Naturalmente tutto di recupero.
Ha funzionato benissimo per anni (lo misi in funzione anni fa a seguito del gran BLACKOUT nazionale, ricordate?) ma ora non va più e dopo una verifica ho constatato che una delle quattro batterie (la prima della serie, sul morsetto negativo) è purtroppo deceduta faccine/cry.gif : al minimo assorbimento, la tensione della sessa va a zero. Parlando con un mio amico (smanettone anche lui come me) mi ha accennato all'esistenza dei desolfatatori dei quali ero completamente all'oscuro. Ora, non avendo soldi da spendere, mi accingerò a costruirmene uno (per iniziare) in base alle descrizioni sul funzionamento. 555, MOSFET e bobina toroidale dovrebbero bastare e ne vorrei realizzare tre stazionari: uno a 6volt, un altro a 12Volt ed un terzo a 24Volt. Per stazionari intendo che non siano tipo il Megapulse che entra in funzione ad una certa tensione della batteria per non scaricarla ma dovrà lavorare in maniera indipendente dalla tensione della batteria.
Fino ad ora ho caricato le batterie al piombo (tutte) con un alimentatore stabilizzato in tensione e limitato in corrente. Imposto la tensione a 13,6 (per le AGM) e limito la corrente a quanto mi serve.
L'ho fatta lunga...... faccine/sick.gif Il resto alla prossima puntata.
Ciaoooooo

 

Thermik
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Inviato il: 14/10/2010,12:05

Buongiorno a tutti,finalmente è arrivato anche a me dalla Germania il Megapulse,l'ho messo subito alla prova con quattro batterie sigillate,con in tampone un caricabatteria,vi volevo chiedere due cose però:ho letto nelle pagine precedenti di inserire un carico tipo lampadina o resistenza in parallello alla batteria ma non ho capito se necessario per ottimizzare la desolfatazione o solamente per far "partire"il caricabatteria.
L'altra che ho sempre letto in precedenti post è che il desolfatatore potrebbe bruciarsi se collegato ad impianti fotovoltaici con regolatori di carica che possiedono la funzione di equalizzazione,questo perche?Forse perché quando il regolatore attiva la funzione equalizzazione la tensione sale sopra 14 volt e per il megapulse è troppo alta??
Illuminatemi!!! Grazie in anticipo..

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 14/10/2010,12:55

Per Piero1955.
Innanzitutto benvenuto nel forum. Se il tuo impianto è a 24V puoi fartene uno direttamente a 24, e desolfatare tutte le quattro batterie in serie, tranquillamente. Anche le "normali" 6V sono tre elementi da 2 messi in serie, come le 12V sono sei elementi in serie, perciò, avendo una serie da 24V puoi desolfatarle così. Se te ne serve uno a 12V c'è un ottimo schema realizzato da Keyosz che oltre che desolfatatore fa anche da caricabatterie di mantenimento, ottimo per lunghe desolfatazioni di batterie di grossa capacità, con tensione limitata proprio per non sovraccaricarle. Io l'ho usato su diverse batterie di varie capacità, dai 45 ai 120Ah, con ottimi risultati. Non ricordo se lo schema stia in questa sezione o in quella di "Elettricità", o forse in qualche altra, ma è facile vedere. Penso che con piccole modifiche funzioni anche con tensioni differenti, specie se più alte. Sai, gli impianti a 6V non è che si usino, normalmente.... faccine/biggrin.gif
Attenzione però a verificare che le batterie tue siano meccanicamente integre, perché quel difetto che descrivi tu si manifesta anche in batterie con i ponticelli interni corrosi o interrotti. Dovresti poter fare delle prove singole di ogni elemento, che non sono impossibili con un minimo di pratica e di attenzione, ma si possono fare solo su batterie con elettrolita liquido toccando i ponticelli degli elementi con una bacchetta conduttrice e un tester attraverso il foro di rabbocco dell'elettrolita. Purtroppo si rivolgono a noi tutti quelli che hanno un impianto fisso che non va più, ma che regolarmente hanno batterie al gel o agm, e che sono assolutamente impraticabili e sconsigliate per quel tipo di impianti...... Spesso consigliati da "esperti" rivenditori.
Comunque la desolfatazione puoi sempre provarla.

Per Thermik. Benvenuto anche a te.
Di solito, se il Megapulse deve lavorare su una batteria ferma da molto tempo e che non assorbe e non eroga corrente, necessita di un caricabatterie in parallelo, che lo alimenti al posto della batteria. Se il caricabatteria è di quelli "automatici", che sanno fare tutto loro, se non "sentono" un carico esterno non partono, per questo a volte può essere necessario mettere un piccolo carico sull'uscita per farlo "partire". Se è uno di quelli normali invece nò, funzionerà anche se la batteria non assorbe niente, e terrà il Megapulse alimentato durante la desolfatazione. Il caricabatterie in questione non deve erogare una tensione superiore ai 13,8 - 14V, tensione limite sopportata dal Megapulse, che per questo mal si accorda con impianti di ricarica che fanno cariche di equalizzazione a 14,4V o superiori. Ma daltronde fare equalizzazioni su batterie sofatate..... E' pressoché inutile.
Saluti.
Ferro

 

piero1955
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Inviato il: 14/10/2010,13:47

Ciao FERRO...
Grazie per la risposta. Come dicevo, tutto il materiale è di recupero e quindi non mi costò nulla faccine/tongue.gif . Se avessi dovuto acquistare le batterie, avrei scelto sicuramente quelle "da macchina"..... per il prezzo. Ma a caval donato....... faccine/w00t.gif Bene torniamo a noi. lo schema che dici di Keyosz, lo stavo già guardando solo che non ho disponibile l' LM2576 ma ho tantissimi altri componenti per cui opto per il 555 come dicevo. Volevo realizzarne uno a 6 V perche vorrei lavorare sul singolo monoblocco visto che in totale ne ho sei ed al momento tre OK e tre no! Purtroppo le AGM sono molto critiche e necessitano particolari attenzioni per la ricarica. MAI superare i 2,27 V/elemento pena l'evaporazione della soluzione liquida che entro certi limiti si ricondensa e ricade nelle piastre altrimenti, se eccessiva, fuoriesce dalle valvole di sfiato........ e la batteria "si secca". La tensione di 2,27V è riferita alla temperatura di 20° e varia a seconda della temperatura. Nelle Stazioni Energia degli impianti dove lavoro, ci sono sonde di temperatura che sono infilate tra i monoblocchi ed agiscono sui raddrizzatori in maniera opportuna: diminuire la tensione all'aumentare della temperatura e viceversa.Con questo sistema gli elementi possono durare anche 10 anni. Nei nostri impianti ci sono batterie AGM da 100A in su fino ad arrivare a 2000A. Per le 4000A o più (se ancora le utilizzano, non so)ci sono quelle in vaso aperto (meravigliose). Spero di poter realizzare i circuiti quanto prima, mi servono ma il tempo è molto scarso...... faccine/bye2.gif
Ciao

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 14/10/2010,19:41

CITAZIONE (piero1955 @ 14/10/2010, 14:47)
Nei nostri impianti ci sono batterie AGM da 100A in su fino ad arrivare a 2000A. Per le 4000A o più (se ancora le utilizzano, non so)ci sono quelle in vaso aperto (meravigliose).
Ciao

Mmm...... Telecom o Enel, credo. faccine/shifty.gif Ma non sono affari miei, naturalmente. faccine/biggrin.gif

 

piero1955
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Inviato il: 15/10/2010,08:33

...... NON la seconda ipotesi...... faccine/rolleyes.gif

 

PinoTux

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Inviato il: 15/10/2010,15:37


Rimembro i guanti antiacido, gli occhiali protettivi, i stivali di gomma, il grembiale giallo.... ed una canna di gomma a rabboccare i vasi con l'acqua demineralizzata, previa ventilazione dei locali. faccine/biggrin.gif
Saluti da un ex
Pino




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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
http://iv3gfn.altervista.org/
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piero1955
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Inviato il: 15/10/2010,20:35

faccine/drunk.gif
....allora ciao PINO.....
Io quella tipologia di lavoro non l'ho mai fatto, lo facevo fare ai tecnici che mi raccontavano di quanti ettolitri di acqua distillata servivano..... per i rabbocchi naturalmente!

FERRO, sono arrivati ........ 8 x 6V110A AGM!!!!!! faccine/w00t.gif faccine/w00t.gif faccine/w00t.gif

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 15/10/2010,20:40

Salve a tutti, in questo periodo sono alle prese con un banco di batterie da 40 KW !! Queste batterie erano completamente scariche a 0V ma non erano mai state ciclate, per cui sono nuove ma solfatate alla grande.

Il primo banco da 20 KW l'ho recuperato semplicemente caricandolo fino a 15 V e con gran sorpesa gli accumulatori si sono recuperati perfettamente dandomi tutta la loro capacità già al primo ciclo. Il primo banco è formato da 74 batterie da 26 Ah, e dopo una settimana dalla ricarica sono ancora a circa 13 V, segno che sono in buono stato. Il secondo banco invece è formato da 40 batterie da 40 Ah, queste si sono rivelate molto più difficili da recuperare, nonostante anche queste erano nelle stesse condizioni, nuove ma a 0V (la tensione di 0V è stata causata da un circuito che vi era collegato, che le ha scaricate fino a 0).

Questo secondo banco non vuole saperne di arrivare a 15V, e quando siamo sui 13,8V le batterie cominciano ad andare in elettrolisi e a scaldare. Scollegate dal caricatore, le batterie di questo secondo banco, dopo una giornata scendono a 12,7V, e dopo una settimana a 12,5V. Ho fatto una prova di carico per testarne la capacità su una singola batteria, 12V 40 Ah. Quando era appena stata caricata, ho collegato un carico da circa 2A per rimanere sulla scarica a 1/20C, e mi ha dato una capacità di circa 34-35 Ah. Certo non è arrivata ai 40 Ah di targa ma essendo la prima ricarica mi posso accontentare.

Ora la domanda è, per quale motivo le batterie del secondo banco non riescono a raggiungere i 15V e a 13,8V scaldano e friggono? Ho usato lo stesso metodo di carica per i due banchi e cioè una corrente di carica di 1/20 della loro capacità. Potrebbe essere che nelle batterie del secondo banco ci siano dei corti interni? Ma che la fanno scaldare solamente dopo i 13,8V?? C'è qualcosa che non mi torna...
Che ne pensate voi?

PS: Preciso che la tipologia di queste batterie è AGM, non le ho scelte io ovviamente, ma mi sono state regalate, so già che fine faranno in un uso ciclico, ma avendo tutta quella capacità a disposizione, e non superando mai in scarica più del 15% della loro capacità, conto di tirarci avanti almeno per 6 - 7 anni.

PS2: Piccolo dubbio... Leggo solo ora che nelle AGM non si deve mai susperare la tensione di 13,6V pena l'evaporazione dell'elettrolita... ma allora perchè sulla batteria scrivono che la tensione di equalizzazione è 14,8 - 15V se poi non ci posso mai arrivare??




Modificato da kekko.alchemi - 15/10/2010, 22:26


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Ma l'equilibrio è ciò che plasma la materia di cui siamo fatti.
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Ferrobattuto

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Inviato il: 16/10/2010,00:02

Ecco, stavo per proporti di verificare la densità dell'elettrolito, ma mi hai seccato prima..... Purtroppo sono AGM e non puoi fare altro che provare a desolfatarle..... Ciclale un po' con un buon desolfatatore, poi riprova.
Ciao
Ferro

 

piero1955
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Inviato il: 16/10/2010,12:07

Buongiorno a tutti....

Il valore di 2,27V/elemento è quello di mantenimento in tampone, infatti nel mio UPS fornisco 27,2V in totale per 4 elementi 6V AGM.
Questi valori mi sono stati passati da colleghi che si occupano solo di Stazioni energie e batterie per cui li prendo per buoni. Le batterie che ho al momento in servizio, hanno sicuramente più di 10 anni e come accennato, una delle quattro è defunta, al minimo assorbimento va a zero volt. Mai desolfatate solo ogni tanto qualche scarica, penso a C5/C10 (suppongo dai 10 ai 20A). Ora che sono venuto a sapere di questi desolfatatori, mi cimenterò a realizzarli e testarli, ma sempre considerando i 2,27V/elemento.
Le batterie L6V110 sono le AGM della MARATHON e su internet si trovano tutte le caratteristiche.
http://celltech.internetbutik.se/produkter...on___L6V110.pdf
http://celltech.internetbutik.se/produkter...athonL_info.pdf
Ho trovato uno schema di un alimentatore switching con l' LM3524, precisamente un vecchio progetto di Nuova Elettronica n.84-85, LX510 pagina 62( faccine/tongue.gif )che con le opportune modifiche ovvero togliere i condensatori sull'uscita ed al loro posto applicare un carico(vedi resistenza che assorba circa 1A) ed eventualmente il relè in alternata 24Vac, che stacca automaticamente il caricabatterie quando si spegne.

vedi:

Che ne pensate?

Un saluto a tutti. faccine/clap.gif




Modificato da piero1955 - 16/10/2010, 14:05
 

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Inviato il: 16/10/2010,19:20

CITAZIONE (piero1955 @ 14/10/2010, 14:47)
Bene torniamo a noi. lo schema che dici di Keyosz, lo stavo già guardando solo che non ho disponibile l' LM2576

Umm dato che l' hai trovato mi passaresti il link diretto dello schema?
Comodo uno schema de desolfata e maniene anche va bene anche
per le AGM PiomBogel in genere?

Grazie

 

piero1955
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Inviato il: 16/10/2010,19:27

Ciao, guarda pure :



Dicono che si possono desolfatare tutte le batterie al piombo anche se penso che per le AGM sia più difficile. Secondo me conviene desolfatarle "da sempre" e non quando è troppo tardi.
Che ne pensate? faccine/blink.gif
Ciao
faccine/clap.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 16/10/2010,19:47

CITAZIONE (piero1955 @ 16/10/2010, 20:27)
....Secondo me conviene desolfatarle "da sempre" e non quando è troppo tardi.

E' giusto, infatti il Megapulse è stato studiato proprio per essere montato fisso sull'auto, per allungare la vita della batteria.
Nessuno vieta di fare la stessa cosa su un banco di stazionarie, tant'è che adesso esistono desolfatatori per tutte le tensioni.

 
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