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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Il desolfatatore megapulse
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Ferrobattuto

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GigaWatt


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Inviato il: 31/1/2011,23:34

Difatti anche il mio non fischia, nonostante l'abbia "brutalizzato" discretamente. faccine/laugh.gif O forse non sento il "fischio" perché ormai sono duro d'orecchi......
Appena si accende il led entra in funzione Max, anche se non so se è stabile subito. Per questo ci vorrebbe un oscilloscopio funzionante..... faccine/biggrin.gif

 

adriano.86
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Inviato il: 1/2/2011,21:43

il mio entra in funzione sui 12.88V fischia e si accende il LED anche se più di un fischio creato di proposito dato da un bunzer o similare sembra un suono generato dall'oscilazione della frequenza... io però ho sempre dei probblemi col rigenerare la 200Ah bosch ho levato i tappi per vedere lo stato delle piastre e direi sono messe piuttosto male piene di ossido nero, di giorno ho notato che la tensione che raggiunge col caricabateria e di 13.1V dopo 3 gg di trattamento, e la sera scende appena sotto i 12.9 questo lo noto da due sere (ricordo che la tengo 24 su 24 sotto carica) gli A che al massimo assorbe sono di 3.5 A non più di questi di giorno mentre la sera non più di 1.5A. a questo punto può dipendere dalla temperatura esterna ambientale che influisce sulla carica della batteria???

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 2/2/2011,17:37

beh si,la temperatura rende più o mono denso l'elettrolita che fa un po di differenza.
Le piastre le vedi in buono stato o sono come gli spaghettini arricciati?
Se dopo 3 gg non vedi risultati significativi la batteria è andata,significa che le positive sono distrutte e non conducono più corrente dove serve penalizzando la capacita.
Una foto non ce l'hai?

 

PinoTux

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Inviato il: 2/2/2011,19:22

Se la tensione alla batteria scende la sera, e quindi la corrente erogata dal caricabatteria, questo potrebbe essere dovuto ad un calo della tensione di rete a 230V.
Prova a misurare entrambe le tensione nelle due condizioni...



---------------
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
http://iv3gfn.altervista.org/
http://pptea.altervista.org/

 

adriano.86
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Inviato il: 2/2/2011,20:57

Si avevo pensato alla tensione dì rete che si abbasava abitando in campagna e probabile che ce ne siano durante la sera ma nn l'ho misurata in queste occasioni so solo che a volte l'ups entra in funzione anche se vi è presente alimentazione dì rete. Pensate che ciò influisce cosi tanto sul caricabatteria?. Alla domanda dì dolomitico riguardante Lo stato delle piastre se sono a spaghetti : dì spaghetti nn ne vedo piuttosto si vedono le lamelle delle piastre gonfie e deformata e nere cmq se posso allego delle foto per far giudiceare voi. A p.s Ho notato che i poli sia + che - scaldano nn dì molto ma diventano tiepide è normale?

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 5/2/2011,08:50

Brutti segni,i rigonfiamenti e il caolre sono segnali di fine vita,ti ripeto che gia dopo qualche ora dovresti vedere l'assorbimento aumentare,e dopo 3 gg registrare un'aumento della capacità.
Se non succede la batt è KO.
Si capisce molto smontandone una,sembrano buone,ma quando estrai le pistre positive ormai cè una pappetta unica con qualche resto delle griglie,in effetti la capacità è ancora tutta li,ma non più raggiungibile.
Chi inventa una batteria in cui le griglie non si corrodono nella ricarica inventa la batteria che dura mezzo secolo o forse più. faccine/smile.gif forse la graffite è una buona canditata.

 

adriano.86
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Inviato il: 6/2/2011,21:32

ed eccomi nuovamente da voi... dopo aver accantonato il recupero della batteria da 200A (visto le cattive notizie datemi da dolomitico) mi sono dedicato a recuperare batterie più facili diciamo pure da principianti... tipo 45/ 60A e li devo dire che i risultati sono più soddisfacenti e il megapulse lavora e si guadagna la pagnotta faccine/biggrin.gif (70€); torniamo a noi mi era venuta in mente l'idea di comperare un'altro desolfatore per lovarara contemporaneamente su due batterie differenti quindi le scelte si orientavno o su un'altro megapulse identico a quello che già possiedo o un "battery aktivator" quindi girovagando su ebay mi sono imbattuto su un'altro modello di megapulse diverso dai soliti e cioè con la seguente sigla : Megapulse First Aid for Batteries FAB-MK4-12v essendo la differenza solo di 20€ in più mi chiedevo in cosa potesse cambiare e se già qualcuno di voi ne possedeva uno..... fatemi sapere un parere su quale comprare come secondo desolfatore

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 7/2/2011,11:13

ma perchè non colleghi in parallelo le batterie?
Prima le carichi una a una,in modo che non ci siano travasi fra batterie cariche e scariche,poi le paralleli collegandole ad un'caricabatterie non intelligente,quelli con solo il trasformatore e il ponte diodi.
Basta un caricabatterie da 3/5Ampere.
Io parallelavo fino a 250/300A di capacità per recuperarne molte contemporaneamente.
I problemi non ci sono finchè l'alimentazione è in funzione,in quanto è il caricabatterie che fa da padrone,ma se manca la corrente è possibile che i travasi comincino,ma lentamente,cosa che succede di rado per fortuna.
Io ne ho di molti tipi,e più o meno fanno il loro lavoro,ovvio che ho testato molto il megap. mentre gli altri un po meno,ma i risultati si vedevano.
Prova con l'aktivator che non costa tanto,e funziona anche a 24 Volt.

 

adriano.86
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Inviato il: 8/2/2011,13:25

ok fatto.... come hai detto tu dolomitico adesso ho messo sotto 3 batterie (caricate da pannello solare) con il caricabbatteria a 200mA di carica stazionaria e con megapulse acceso.
al dire il vero l'ho pensato ma volevo trattare per una settimana ogni singola batteria perchè pensavo che altrimenti i tempi si moltiplicano per tre volte. ma come faccio a capire se la batteria dopo un asettimana (così ho letto da qualche parte nel forum) di trattamento è realmente pronta al 100% queste da 45/60Ah nn hanno i tappi per ispezzionarle quindi vado alla cieca.... fatemi sapere

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 9/2/2011,10:26

Beh,la densita è l'indicatore chiave.
Se non sono ispezionabili ti rimane il voltaggio (che è molto variabile) oppure per sicurezza un test di scarica.
Puoi fare una prova veloce collegando un bel carico alla batteria e vedi in quanto tempo si siede.
Il test di scarica si fa collegando un carico pari a 1/10 della capacita,prima misuri la tensione di partenza,colleghi il carico per 1 ora e poi dopo aver lasciato riposare la batt per 30Min rimisuri il voltaggio.

Per le scale guarda qui

 

josephone
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Inviato il: 5/3/2011,23:08

se capovolgiamo la batt i fanghi per sedimentazione possiamo eliminarli??

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 6/3/2011,15:14

CITAZIONE (josephone @ 5/3/2011, 23:08)
se capovolgiamo la batt i fanghi per sedimentazione possiamo eliminarli??

In passato ci ho provato un sacco di volte, in alcune m'è andata bene, in molte altre no. Riusciva meglio con le batterie "antiche", con la cassetta di ebanite nera, perché quelle avevano piastre più spesse e distanti, con separatori rigidi scanalati verticalmente, allora sciacquando e risciacquando, alla fine quasi tutta la polvere in fondo si riusciva a togliere, l'altra si ridepositava e la batteria era riutilizzabile, oggi invece che i separatori sono "bustine" flessibili e sottilissime infilate sulle piastre, il gioco non riesce più, i fanghi si infilano dentro o si incastrano in mezzo e mettono in corto tutto. Naturalmente nessuno ti vieta di provare..... Se ti riesce di eliminare il corto dato dai depositi di fanghi in fondo meglio per te, ma la lascerei come ULTIMA prova finale, quando tutto è perduto.
Saluti.
Ferro

 

max_linux2000

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Inviato il: 6/3/2011,20:43

Ferro... stavo pensando ai vecchi separatori e su come riprodurli oggi con materiali comuni.

immagina di prendere una retina plastica tipo antimosche mettiamo da 20x20 cm.
su un piano stendiamo un po'di pellicola trasparente e ci appoggiamo sopra la retina
A distanza di 1 cm una dall'altra, applichiamo varie striscioline di silicone nel senso verticale. Strscie da circa 1 mm di spessore
Prima che asciughi gli appoggiamo sopra un altro foglio di pellicola trasparente e un peso leggero ma piano come per esempio un libro, in modo che non schiacci troppo il silicone e che renda uniforme lo spessore.
Quando il silicone è asciutto ripetiamo l'operazione nella parte opposta (sotto) della retina in modo da ottenere delle canalette intervallare da retina in questo modo visto di lato:

=========================== Piastra -
0----0-----0-----0-----0-----0-----0-----0 separatore
=========================== Piastra +


Il silicone tiene a distanza di 2 mm le piastre e la retina lascia passare gli ioni o quello che deve passare.
La retina allo stesso tempo non può provocare dei cortocircuiti visto che si trova a 1mm dalle piastre e su quella scala, 1 mm è come 1 km.

Dici che potrebbe essere utile?

ciao
MaX

dimenticavo... la pellicola trasparente poi bisogna toglierla. Serve solo per non fare attaccare il silicone al tavolo o al libro

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 7/3/2011,14:29

Il problema Max non è cosa mettere in mezzo alle piastre, che qualsiasi cosa le tenga distanti e lasci passare corrente va bene, il problema è lo spazio....... Le bustine che fungono (male) da separatori sono spesse 2 decimi di millimetro, e per mettere qualcosa di più spesso dovresti tagliare via delle piastre intermedie. Coi risultati che possiamo immaginare....... Già queste batterie di adesso si reggono insieme per miracolo, se poi cominciamo a brutalizzare le piastre e i reofori possiamo dir loro direttamente addio. Oltretutto per farlo dovresti aprire i contenitori incollati, ossia tagliare, "operare" e poi rincollare, sperando che torni tutto com'era prima, e comunque si avrebbe una diminuzione di capacità.
Il problema non si pone in caso di autocostruzione, in cui una normale retina plastica può fare egregiamente la sua funzione di separatore, soprattutto se non viene direttamente stretta tra le piastre ma lasci un minimo di spazio per lasciar scendere i depositi.
Ciao.
Ferro

 

max_linux2000

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Inviato il: 7/3/2011,14:58

si, infatti, intendevo per l'autocostruzione. Non considero modificabili o riparabili le batterie da auto.

Dicevo di mettere una retina e le striscioline di silicone in modo che i fanghi siano liberi di cadere in basso e non possano fare cortocircuiti. Diciamo che sarebbe il separatore (credo) ideale per la batteria a girella da mettere dentro a tubi idraulici da 120mm di cui ti avevo parlato tempo fa

ciao
MaX

 
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